Capitolo 5
-Le vittime di Kira stanno aumentando vertiginosamente ed ora che si è incontrato con il secondo Kira anche i criminali di cui si conosce solo il volto stanno morendo.-
-Il problema è che non sappiamo se ora ci siano più di due Kira! Nell'ultimo messaggio, si era detto che avrebbe condiviso il suo potere con qualcun altro.-
-Ryuzaki, hai qualche consiglio?-
-Se non abbiamo abbastanza indizi, non possiamo fare un'incursione a casa di questa Ritsuko Kogure, a cui sembrerebbero appartenere le impronte. Ricordiamoci che stiamo lavorando per conto nostro, senza aiuto dalla polizia... Però: Himari. Tu che sei libera, potresti chiedere un mandato.-
-Potrei, ma accetterebbero?-
-Se glielo chiedi da parte mia, probabilmente sì.-
Himari annuì.
-Quindi domani in quale hotel ci vediamo?-
-Domani non ci vediamo. Sono impegnato.-
-Eh? Impegnato?-
Chiese Aizawa, confuso.
-Light ed io andremo ad un funerale di una sua compagna di classe che si è suicidata di recente.-
La stanza esplose di "CHE COSA?!".
-Beh? Che c'è? Pensavo che in Giappone i suicidi fossero normali, soprattutto di persone in età da studente.-
-Ryuzaki! Ma insomma! Lo dici così, a cuor leggero? Si tratta pur sempre di una ragazza!-
L li squadrò confuso. La morte di una sconosciuta li colpiva davvero così tanto?
-E di chi si trattava?-
-Yuri... Mi pareva si chiamasse Yuri.-
-La migliore amica di Vera?-
Tutti si voltarono verso Matsuda.
-Ma questa ragazza ha davvero sfiga! Ha perso oltre ai suoi genitori la sua unica amica? E tu ancora pensi che lei possa essere Kira?!-
-È ovvio che questa non sia opera di Kira. A meno che... Non sia possibile uccidere in altri modi... Ma non ne possiamo essere sicuri, quindi...-
Matsuda ringhiò, ma Aizawa lo costrinse a sedersi.
-Si è buttata sotto un camion. Il fatto che fosse una ex di Light mi fa pensare che possa essere dovuto al suo rifiuto...-
-Ma allora Light se la fa con quattro?-
-Mitsuru, maledizione, sta' zitto!-
Gli intimò Himari.
-Quindi questo abbassa le probabilità che mio figlio sia Kira! Non avrebbe mai ucciso una sua compagna... In più, se non mi sbaglio, erano amici dalle medie.-
-Signor Yagami, io e lei abbiamo standard diversi quando si parla di serial killer. Per quanto mi riguarda, Kira non si farebbe problemi ad uccidere suo padre, sua nonna, il suo cane o chi per egli, visti gli esperimenti fatti sui criminali. Ma, torno a ripetere, che questa molto probabilmente non è stata opera di Kira.-
"Perché se mai lo fosse, questo potrebbe dire che ha altri modi di uccidere oltre l'arresto cardiaco e potrebbe aver ucciso persone passate inosservate dalla polizia."
Soichiro tirò un sospiro di sollievo.
-Ryuzaki, posso venire anch'io al funerale?-
-Matsuda?-
Chiese Mogi, confuso.
-Per quale motivo vuole venire, signor Matsuda, se non le dispiace spiegare...-
-Ecco... Io... Vorrei solo venire per... Sai cosa? Forse è meglio se non vengo...-
-Dai, sputa!-
Lo incitò Aizawa.
-È che... Vorrei consolare Vera. Mi conosce, ci siamo già parlati, ed anche se mi mandasse a quel paese... Almeno vorrei provarci!-
L squadrò Matsuda con nuovi occhi, quasi incuriosito dal suo comportamento.
-Signor Matsuda, ma le pare il caso?-
Esplode Mitsuru alzandosi in piedi.
-Quella ragazza è ancora sulla lista dei sospettati! E lei vuole andare a consolarla? E se lei fosse Kira sul serio?-
-Beh... Ecco... Veramente, io...-
-Non ti preoccupare, Mitsuru. Da quando abbiamo preso Light, come dire, sotto la nostra ala, le probabilità che Vera sia Kira si sono ridotte del 10% se non di meno...-
-Ma davvero?-
"Assolutamente no, sta ancora al 40%..."
-Ma è ovvio. Anzi, sono il primo ad insistere che lei venga.-
-Grazie, Ryuzaki!-
-Allora noi invece che facciamo? Tu vai al funerale, Himari prende il mandato, Mitsuru segue Light, e noi?-
-Controllate i fascicoli riguardanti le ultime vittime, cerchiamo qualcosa che le colleghi. Se il primo Kira ed il secondo sono ora in contatto, è possibile che provino a non farsi vedere insieme, e che uccidano ognuno per conto proprio, seguendo le loro credenze. Il secondo Kira non è molto sveglio, quindi forse avrà fatto vittime consequenziali legate da qualcosa, oppure avrà lasciato indizi. Dobbiamo a tutti i costi scoprire come uccidono... Watari vi fornirà tutto ciò di cui avrete bisogno.-
La Task Force annuì ed uscirono tutti dalla stanza d'albergo.
C'era molta gente al funerale quel giorno. Il cielo era sereno e privo di nuvole e non c'era nemmeno una brezza leggera. Era strano vedere adulti assiepati intorno a tutti quegli studenti universitari. Molte ragazze della classe piangevano: non conoscevano bene Yuri, ma era pur sempre un'amica. I maschi sembravano per lo più sconsolati o alcuni addirittura scocciati. Tranne due che era totalmente neutrali. Light Yagami era seduto in prima fila accanto a Ryuga Hideki mentre un prete faceva un discorso alla sua memoria. I genitori di Yuri, che piangevano in piedi accanto al prete, erano cattolici ed era stato loro volere che venisse ricordata così.
-La conoscevi, Yagami?-
Light parve accorgersi della presenza alla sua sinistra solo in quel preciso istante.
-Ah, sì... La conoscevo dalle medie e... Sinceramente sono un po' sorpreso.-
-Non sembri così triste...-
-La tristezza ora è offuscata completamente da altri sentimenti...-
"La soddisfazione di essersi tolta dai piedi una testimone e l'euforia di poterti battere, L!"
-La paura, la rabbia, lo sconcerto... Sono davvero disgustato da questa società che ancora spinge le persone a fare certi gesti. La vita è sacra.-
-Davvero? Ma come fai a sapere che si è suicidata? Potrebbe benissimo essere stata investita dal camionista.-
-No, ti sbagli. Parecchi testimoni oculari dicono di aver provato a fermarla dall'attraversare, ma lei non li ha ascoltati. Inoltre, il camion non ha sbandato ed ha provato ad evitarla senza riuscirci.-
-Si farà comunque qualche anno di galera per omicidio involontario...-
-Non chiedo di meglio.-
Gli occhi del giovane balenarono istintivamente alla fila dietro, dove era seduta Vera Almen. Stava piangendo, ma non aveva il volto triste. Aveva il volto paralizzato da un quieto terrore che l'aveva accompagnata negli ultimi giorni. Si era chiusa in una specie di mutismo subito dopo aver visto Ryuk e non aveva parlato più con nessuno, nemmeno quando veniva interrogata. Infatti, i professori chiedevano in numerosi di poter parlare con un suo tutore, ben consapevoli che fosse orfana, ma scoprirono presto che non ne aveva. Era sola. Ora più che mai. Ed aveva contro un pluriomicida con uno Shinigami dalla sua. Cercava di ignorare la presenza di Ryuk a pochi passi da lei, ma la notte aveva cominciato ad avere gli incubi. Stava diventando sempre più paranoica ed in testa aveva un turbinio di pensieri confusi, tra cui uno ricorrente:
"Sarà vero che gli serve solo il nome e non anche il cognome?"
Questa era ovviamente accompagnata da altre domande e timori. Non sapeva cosa Light le avrebbe chiesto di fare ed aveva paura. E se le avesse chiesto di uccidere qualcuno? Lei ne sarebbe stata capace?
-Vera?-
Sentì quanlcuno toccarle la spalla ed urlò, prima che Matsuda riuscisse a tapparle la bocca.
-Piano, Vera! Siamo ad un funerale!-
-Ma-Matsui? Tu... Che ci fa lei qui?-
-Ho sentito la notizia e... Mi dispiace terribilmente.-
-L'hanno chiamata per essere il mio tutore? Io non ho bisogno di nessuno! Posso benissimo stare da sola!-
-Quale tutore? Di che stai parlando?-
-Guardi che non me lo deve nascondere! Ora la svampita Vera è diventata Vera la problematica! Eh. Per i professori, la mancanza dei miei genitori mi sta facendo perdere la concentrazione... Se non fosse che non sanno che io sto dando di matto perché...-
La voce le si bloccò in gola. Ryuk la stava ascoltando. Non poteva dire altro. Le lacrime continuarono a scendere, ma sembravano non provenire da lei. Matsuda si guardò la punta delle scarpe prima di dire:
-Mi preoccupavo. Tutto qui. Ho visto che la tua migliore amica era morta e così... Mi sono detto... Cavoli, ora non ha nessuno che la consoli. Forse dovrei... Andarci io? Ma sì, era un'idea stupida dall'inizio, ma vedi, io...-
-Lo è stato. Ed ora se ne vada. Devo stare da sola.-
Matsuda inghiottì le lacrime ed annuì, lasciandola stare.
-Vogliamo ringraziare... Sniff... Tutti voi che siete qui oggi... Sniff... Per la nostra bambina...-
-Non capiamo cosa... L'abbia spinta a fare quello che ha fatto, ma... Yuri era una ragazza solare. Non sembrava che fosse... Depressa o...-
Il padre non riuscì a continuare.
-Era una ragazza normale, mai avremmo potuto immaginare che potesse... Insomma. Vogliamo ringraziare la scuola che ci ha sostenuto ed i suoi compagni di classe.-
Seguì un lungo coro di applausi, a cui Light si unì solo per non dare nell'occhio.
Alla fine, L decise di fare un'altra mossa:
-Guarda: quella non è Almen?-
-Sembrerebbe di sì.-
-Andiamo a parlarle.-
A Light seccò un po', ma non poté rifiutarsi.
-Almen!-
Vera alzò gli occhi.
-Oh. Ryuga... Ciao...-
Fece la ragazza asciugandosi le lacrime.
-Tutto bene? So che eravate amiche.-
-Io... Sono scombussolata e...-
Appena i suoi occhi si posarono su Light, sussultò, terrorizzata, provando subito a ricomporsi per non farglielo notare. Era un movimento del viso impercettibile ad una persona normale, ma non al detective più famoso del mondo. Anche Light se ne sarebbe accorto se non fosse stato distratto.
-Capisco bene quanto possa essere tragico, quindi se vuoi una spalla su cui piangere...-
-Mi offro io. Yuri era una persona speciale anche per me. Parlava sempre di te. Lo sai?-
Il sorriso sul volto di Light sembrava così naturale, ma guardando Ryuk dietro di lui, era ovvio che stesse fingendo davanti al suo amico.
-In realtà stavo per propormi io, Light, come mai sei stato così rapido a rispondere?-
-Ahahah! Vera è una ragazza fragile e mi sono sentito in dovere di offrirmi, tutto qui!-
Spiegò il ragazzo affiancandola e cingendole una spalla con il braccio.
"Yagami... Non pensavo fossi così rapido a reagire. Ora i sospetti vanno al 70%. E al 30 per Vera. Però... Mi chiedo se dovrei fare lo stesso test di Light a lei."
-Yagami... La spalla... Grazie.-
-Oh. Hai ragione. Mi dispiace, vorrai stare da sola ora. Ti lasciamo. Andiamo, Ryuga.-
Commentò Light allontanandosi. Vera li guardò andare via.
-Sono spacciata... Totalmente spacciata... Ma: ho solo una chance di salvarmi.-
La ragazza strinse il pugno. Non era il momento di piangere la morte di Yuri. Lei non era l'unica vittima di Kira e di sicuro non sarebbe stata l'ultima. L'unica cosa che Vera poteva fare era parlare al più presto con la Task Force e con L. Ma come? E poi non le avrebbero mai creduto... Un quaderno che uccide la gente. Come no! L'avrebbero cacciata a calci nel sedere. Aveva bisogno di prove. Avrebbe seguito gli ordini di Light e nel frattempo avrebbe cercato di scoprirne di più sul Death Note. Un sorriso finalmente sbocciò sul suo volto. Aveva trovato qualcosa per cui valeva la pena vivere.
-Tu e Vera... Avete già parlato insieme, vero?-
-Mi stupisce che tu l'abbia capito, Ryuzaki.-
-Sembravi troppo a tuo agio. Ma forse sono solo io ad essere impacciato...-
-Non essere ridicolo!-
I due entrarono nella stanza d'albergo.
-Bentornati. Ho mandato un messaggio a tutti gli altri chiamandoli ed indicando la nostra posizione attuale. Ne devono arrivare altri tre.-
-Ryuzaki: il funerale è durato meno del previsto?-
-Sì, Himari, i genitori non avevano molto da dire.-
-Poverelli... Deve essere stato un colpo durissimo.-
-Non saprei cosa potrei fare se Sayu... Non ci voglio neanche pensare.-
-Ma infatti, papà! Non ci pensare! Non potrebbe mai succedere.-
Light ed L si sedettero ad aspettare gli altri.
-Ma Matsuda? Non era con voi?-
-Non l'ho visto, ma immagino di sì.-
-Non sarebbe una novità se arrivasse in ritardo...-
Aizawa si risentì, ma non volle dire altro. Appena arrivarono i membri mancanti, poté iniziare la riunione.
-Allora, signori. Vi chiederete cosa ci facciamo qui oggi quando avevo detto che non ci saremmo visti...-
-Effettivamente...-
-Bene. Vi spiego: abbiamo scoperto che sono morte quattro persone che non hanno niente a che fare con il crimine.-
-Un attimo: sono morti dei civili comuni? Non dei criminali?-
-Esattamente. E sono abbastanza sicuro che si tratti di Kira.-
-Cosa te lo fa dire?-
-Beh, a parte il fatto che tutte e quattro sono morte di arresto cardiaco e non avevano più di cinquant'anni, il secondo Kira ha mandato un messaggio.-
Watari annuì. Light cercò di non sorridere e chiese:
-Possiamo sentirlo?-
-È per questo che siamo qui oggi.-
Il messaggio partì:
-Fareste meglio a non fare arrabbiare il vero Kira... Mi ha detto che vuole incontrarmi e che se non si fa vedere L in TV, ucciderà altri agenti. Io non vorrei continuare ad uccidere innocenti, quindi...-
-Che razza di messaggio è?-
-Questo secondo Kira non ha capito che già sappiamo che si sono incontrati?-
-Immagino di no... Oppure è ancora solo un avvertimento. È strano che dopo così tanto tempo insista nuovamente sulla mia apparizione in TV...-
-Posso azzardare un'ipotesi?-
-Light...-
-Signor Yagami, lo lasci parlare. Forse è qualcosa a cui non ho pensato...-
-E se si fossero incontrati in questi ultimi giorni ed il vero Kira avesse insistito davvero sulla tua apparizione? Forse l'ultima volta che ci ha mandato il messaggio, aveva davvero rinunciato, ma poi il vero Kira si è fatto vivo ed è riuscito a trovarlo.-
-È un'ipotesi plausibile... Ma questo significherebbe che quel messaggio veniva proprio dal secondo Kira. Aveva rinunciato davvero!-
-Vero... O forse il primo Kira aveva mandato un messaggio al suo fan, dicendogli di aspettare questo momento per insistere.-
-Ma certo! Forse non sapeva che L stesse qui in Giappone...-
Ryuzaki squadrò Light mentre parlava.
-Quindi? Come ci muoviamo?-
-Voglio fare una prova... Mitsuru: ora puoi smetterla di seguire Light.-
-Ma come, Ryuzaki? Avevo qualcuno che mi pedinava?-
-Già.-
Rispose L addentando un ventaglio al cioccolato.
-È incredibile che tu ancora non ti fidi di me...-
-E invece è normalissimo, ma siccome ti ho qui sposterò Mitsuru a pedinare Vera piuttosto.-
-Pensi che lei potrebbe essere Kira?-
-Matsuda: ma ci sei o ci fai? Lei è una dei sospettati!-
-Scusami, Aizawa... Ma io non ho mai pensato a Vera come una sospettata!-
-Ma controllando le ultime vittime, avevano tutti dei conti in sospeso con sua madre...-
-Ma la cosa non vi pare sospetta?-
-In che senso, Light?-
Chiese Soichiro.
-Kira finora è stato estremamente attento a tutte le sue vittime... Pare strano che all'improvviso abbia puntato a persone facilmente riconducibili alla sua persona.-
-Quindi dici che è una falsa pista?-
-Oppure che Vera è il secondo Kira, quello che si è dimostrato essere molto meno sveglio del primo.-
-Se Vera fosse il secondo Kira... E Mitsuru la dovesse pedinare... Rischierebbe di morire!-
-È possibile.-
Confermò Ryuzaki, rigirandosi il ventaglio morsicchiato tre le dita. Himari si alzò:
-Non intendo accettare la cosa! Ci andrò io al posto suo!-
Mitsuru arrossì.
-No, Himari! Ci penso io, non ti preoccupare...-
-Ma se ti vede...-
-Allora non mi farò vedere! Ma tu non ci puoi proprio andare... Non me lo perdonerei mai...-
I due si abbracciarono mentre Light ed L alzavano gli occhi al cielo e Matsuda si asciugava le lacrime di commozione.
-L'impronta di una donna è tutto quello che abbiamo a suo carico: aspettiamo di vedere se fa altri passi falsi.-
Le persone intorno a Vera cominciavano ad assumere atteggiamenti scostanti. Lei non parlava quasi con nessuno, stava seduta da sola al banco ed anche se si era ripresa dal suo mutismo, non parlava se non per rispondere alle domande dei professori. I suoi voti erano tornati alti, ma a che prezzo?
-Perché non ti uccidi e basta?-
-Non servi a nessuno...-
-Non sentirei la sua mancanza!-
Tutti quei commenti le scivolavano addosso, perché ora aveva uno scopo: consegnare Light alla giustizia. Ma prima doveva studiare un modo di farsi credere dalla Task Force e vedere il Death Note per capirne meglio le regole.
-Ryuk... Ehi, Ryuk...-
Lo Shinigami si volse per vedersi chiamare bisbigliando da Vera.
-Light: questa mi sta chiamando. Che faccio?-
Ovviamente, lo studente modello non rispose, per non farsi notare dai professori e da Takada.
-Ryuk...-
Ryuk decide di assecondarla e fece qualche passo all'indietro, affiancandola.
-Che c'è?-
-Light ha detto che sei buono se ti danno le mele: non è così?-
-Sicuro! Le mele del mondo degli umani sono succose!-
La ragazza frugò nella borsa e tirò fuori una mela verde.
-Non c'erano rosse... Prima di dartela, volevo mettere in chiaro che non è mio scopo cercare di corromperti e...-
Lo Shinigami non la lasciò terminare e gliela strappò dalle mani. Le andò bene che erano tutti concentrati ad ascoltare la lezione e non se ne accorsero, anche perché per mangiarla si abbassò sotto i banchi.
-Uh. Ma quindi tu non sei di parte?-
-Per nulla! A me piace solo vedere cosa succede... Non tifo né per te né per lui.-
-Grande! Allora una cosuccia riguardo alle regole me la puoi dire...-
-Spiacente, sono pur sempre uno Shinigami e se non possiedi un quaderno, non ti dirò proprio nulla senza l'approvazione di Light...-
-Ti dò un'altra mela.-
Proseguì Vera beffarda, tirando fuori un altro frutto dal suo zaino. Ryuk fece per prenderla, ma lei la scostò:
-Eeeh... Ora però dimmi una cosa: nel Death Note... Devi scrivere solo il nome o nome e cognome?-
-Nome completo! E devi anche conoscere il volto!-
Vera rifletté, passandogli la mela da sotto al banco.
-Allora... Non può uccidere L anche ne sapesse il nome ed il volto, se non è sicuro che quello alla Task Force sia lui davvero.-
-Perspicace...-
Commentò Ryuk tra un boccone e l'altro.
-D'altronde, mi sembra che anche tu abbia preso le giuste precauzioni.-
-Un attimo: cosa?-
-Sai che uno Shinigami può leggere il nome effettivo di una persona solo guardandola in faccia?-
Vera impallidì.
-Maledizione: ma tu...?-
-Non ti preoccupare: come ti ho detto, non sono di parte. Non dirò nulla a Light. Sarà divertente vederlo mentre scopre che di cognome non fai davvero Almen... Ahahah.-
La ragazza tirò un sospiro di sollievo.
-Tieni: te la sei meritata.-
E gli diede un'ultima mela prima di tornare a seguire la lezione.
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