XI
D'estate
quando nemmeno la notte è frescura
sulle palpebre
ma vento d'inferno
e l'insonnia non è
che la veglia dei morti
dai contorni di un sogno troppo marcio
la siccità prende il cuore
e sgretola emozioni
se mi stringi sono sabbia
di un mare esausto dopo un temporale
e l'eco di gabbiani
ricorda la nenia su un ramo
di un corvo...
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