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Capitolo 3

In quel momento Selina riconobbe la persona che l'aveva aggredita: era Louise Lincoln, alias Killer Frost, che l'aveva attaccata con una piccola stalattite. La criminale fece un gesto con la mano verso la ferita di Catwoman, congelandola.
Killer Frost: Povera piccola Selina. Non fai altro che bussare alla porta della morte.
Catwoman: Ma a quanto pare non viene mai ad aprire.
Killer Frost: Beh, presto lo farà.
Frost stava per colpire Selina con un vortice di ghiaccio, ma Dinah intervenne in favore della donna.
Black Canary: Ehi tu, stronza surgelata!
Killer Frost: Come mi hai chiamata?
Black Canary: Hai sentito benissimo. Ma presto non ci sentirai più.
Killer Frost: E perché, di grazia?
Black Canary: Perché quando questo canarino cinguetta... Persino il più duro dei vetri alla fine si disintegra.
Dinah usò il suo Grido del Canarino e assordò Frost, per poi sferrarle un calcio in faccia, facendola cadere all'indietro. Soccorse poi Selina, aiutandola ad alzarsi. Le due corsero dentro la centrale, recandosi velocemente dagli altri. Harley portò l'amica in infermeria per curarle la ferita sul braccio, mentre Oliver e Dinah rimasero vicino a Barbara per difenderla dalla loro nemica.
Green Arrow: Barbara, ti consiglio di stare indietro.
Oracle: Tranquillo, Ollie. Se quella psicopatica dovesse avvicinarsi a me, la folgorerò con i bastoni da escrima che Dick mi ha dato.
Black Canary: E se dovesse trasformarti in un cubetto di ghiaccio?
Oracle: In tal caso... Canterai per me e infrangerai la mia "prigione glaciale".
Green Arrow: Attente, signore. La donna dei frigoriferi sta arrivando.
Killer Frost: È giunta la vostra ora. Aggiungerò i vostri cadaveri a quelli che ci sono in strada.
Cominciò una furiosa lotta, mentre Harley fece sedere Selina sul lettino dell'infermeria e le disinfettò la ferita, per poi fasciargliela. Dopodiché si sedette a gambe incrociate accanto alla donna.
Harley: Quindi... Frost, eh?
Catwoman: Proprio così. Dinah e Ollie la stanno affrontando di là. Forse dovremmo dar loro una mano.
Harley: Non se ne parla. Quella scema ti ha già trafitto un braccio. Che parte del corpo sarà la prossima volta? Vuoi diventare un gruviera?
Catwoman: Non importa se mi ferisce. Dobbiamo aiutare i nostri compagni, Harl.
Harley: Va bene. Ma poi voglio una caramella.
Le due corsero dagli altri e colsero Killer Frost alla sprovvista. Harley la colpì in pancia con una sedia, Selina le schioccò in faccia la frusta, Green Arrow scoccò sotto i suoi piedi una freccia esplosiva, che la fece volare contro un muro. Quando tentò di rialzarsi, Black Canary usò il suo urlo ultrasonico che la sbalzò verso la porta d'ingresso. Frost, dopo i danni subiti, perse i sensi. Una volta sconfitta l'avversaria il gruppo si riunì in uno dei laboratori della centrale, non prima però di aver rinchiuso la criminale in una cella.
Catwoman: È stato facile.
Harley: Già. Frosty non si è impegnata neanche un po'.
Green Arrow: Ma come avrà fatto a trovarci?
Black Canary: Non lo so. Ma se lei è stata in grado di individuarci, penso che presto Bane e Luthor faranno altrettanto.
Oracle: Ho il tuo stesso presentimento, Dinah. Dovete occultare i vostri movimenti.
Harley: E come facciamo? Io so fare solo baldoria.
Catwoman: Non è di certo un tuo pregio, Harley.
Harley: Ma non posso far altro che vantarmene! È così bello fare casino!
Green Arrow: Credo sia arrivato il momento di congedarci, care signore.
Black Canary: Temo di sì. È stato un vero piacere incontrarti di nuovo, Barbara. Speriamo di rivederci presto.
Oracle: Buona fortuna, ragazzi.
Catwoman: Grazie. Ci servirà quando dovremo affrontare Lex e il simpatico pazzoide drogato di Venom.
Harley: Alla prossima, Babs!
Oracle: Selina...
Catwoman: Sì?
Oracle: Sono sicura che farai la pace con Bruce quando entrambi sarete pronti.
Catwoman: Lo spero proprio. Fai attenzione, ok? I due matti che cerchiamo potrebbero volerti morta.
Oracle: Conosco chi può difendermi... Ora vai.
I quattro uscirono dall'edificio e arrivarono in strada, dove vennero colpiti da un'onda d'urto provocata dalla caduta di un piccolo missile. Luthor li aveva appena raggiunti con la sua armatura potenziata ed era pronto a prendere le loro vite.
Lex Luthor: Salve.
Catwoman: Menomale che non dovevamo farci scoprire...
Green Arrow: Probabilmente siamo troppo affascinanti e irresistibili agli occhi dei bastardi.
Black Canary: Beh, amore. Non sei certo più bello di me.
Harley: Mi spiace, la più carina sono io.
Catwoman: Parliamo dopo dell'aspetto fisico. Non so se l'avete notato, ma il caro Lex ha intenzione di ammazzarci!
Lex Luthor: E lo farò molto presto. Avete intralciato il mondo del crimine troppo a lungo. Talia al Ghul, Amanda Waller e la sua Suicide Squad... È il momento che qualcuno trovi il vostro tasto "off".
Black Canary: Di certo noi ne troveremo uno sulla tua armatura.
Green Arrow: E non vediamo l'ora di premerlo.
Harley: Fatti sotto, crapa pelata!
Catwoman: Potresti evitare di provocarlo, Harl? Lui ha dei razzi nella corazza.
Harley: Ma noi abbiamo in squadra un passerotto dal cinguettio assordante.
Green Arrow: Tesoro... Ti andrebbe di fare una serenata al nostro amico?
Black Canary: Ma sì, avevo proprio voglia di cantare.
Dinah gridò, provocando un terribile fischio nelle orecchie di Lex, mentre Green Arrow scoccò sulla sua armatura una freccia fulminante, che la disattivò temporaneamente. Approfittando dell'impedimento del nemico, Harley gli  lanciò in testa un tortino, che esplose spargendo glassa rosa ovunque. Fu poi il turno di Selina, che oscillò su un palo con la frusta e, dandosi uno slancio, sferrò un calcio sul mento di Luthor. Sembrava essere stato sconfitto, ma all'improvviso si rialzò e stordì tutti e quattro i suoi avversari con una scarica elettrica. Li prese e li portò nei livelli inferiori della LexCorp, cioè l'azienda di sua proprietà, e li rinchiuse in delle celle in plexiglass. Quando si risvegliarono, si guardarono fra loro, confusi e batterono con i pugni sul vetro.
Catwoman: Dove siamo?!
Green Arrow: Non lo so, ma ho una bruttissima sensazione.
Harley: Ehm... Che giorno è oggi?
Catwoman: Che t'importa? Siamo imprigionati chissà dove!
Harley: Qualcuno potrebbe provare a scalfire il vetro? Io non ho né le pistole né i dolcetti truccati.
Catwoman: Non avevi quella strana scatola una volta?
Green Arrow: Di che parlate?
Harley: Ah, ma sì! La Scatola Magica! Ehi, è proprio su quel tavolo!
Black Canary: Insieme al resto della nostra attrezzatura.
Catwoman: Dobbiamo provare a raggiungerla.
Harley: Selina... Nessuno di noi ha i poteri di Plastic Man.
Green Arrow: Aspettate un momento... È possibile che Luthor non ci abbia perquisiti del tutto. Controllate se avete qualcosa che potrebbe tornarci utile.
I quattro cominciarono a toccarsi tutte le parti dei loro costumi e alla fine, Selina trovò le sue bolas in un taschino dietro la sua cintura. Esultò come una bambina e, usufruendo delle cordicelle dell'arma, riuscì ad afferrare la Scatola Magica, facendo passare le bolas per una fessura della gabbia. La prese, la guardò interrogativa e poi rivolse un'occhiata dubbiosa ad Harley.
Catwoman: Ehm... Come si usa?
Harley: Devi girare la manovella e posizionare la Scatola. Poi prendi il telecomandino attaccato sulla sua sinistra e premi il pulsante per detonarla.
Selina seguì le istruzioni di Harley, si allontanò dal gadget ed esso esplose, rompendo il vetro della cella. La donna corse a liberare gli altri e tutti recuperarono la loro attrezzatura. Uscirono dalla stanza dove erano rinchiusi, ma una donna si frappose fra loro e l'uscita del complesso. Era Saturn Queen che, con i suoi poteri psichici, aveva percepito la fuga del gruppo.
Catwoman: E tu chi sei, una cosplayer?
Saturn Queen: Il mio nome è Eve Aires, ma potete semplicemente chiamarmi... Saturn Queen.
Green Arrow: Ehi, quello è Luthor!
Lex Luthor: Questa gentile e potente donna ha deciso di unirsi a me e combattere per la mia causa. L'ho reclutata perché avevo bisogno di qualcuno che possedesse elevate capacità telepatiche.
Black Canary: Mi ricordo di lei... Clark me ne ha parlato. Da quanto ho capito sei una nativa di Titano. Vieni dal trentunesimo secolo.
Saturn Queen: Proprio così.
Harley: Scusate, chi è Titano?
Green Arrow: È un satellite di Saturno.
Saturn Queen: Basta con queste sciocchezze. È ora di combattere.
Harley: Avrei preferito chiacchierare, ma se insisti... Preparati, bella mia, perché sappi che siamo molto feroci.
Saturn Queen: Oh, ma lo so.
Harley corse verso la donna con in mano la mazza da baseball, ma Saturn Queen la fermò ipnotizzandola con i suoi poteri. Fece un cenno con la mano e Harley, ormai sotto il giogo della nemica, si avvicinò con aria minacciosa ai suoi compagni. Selina fece un passo in avanti e provò a toccare la ragazza, ma questa le prese il braccio e la scagliò contro una parete, per poi afferrarle il collo.
Harley: Vogliamo giocare a "Uccidiamo la gattina birbante"?
Catwoman: E se invece giocassimo a "Prendiamo a sculacciate Harley"?
Selina, malgrado avesse preferito evitare di fare del male alla sua amica, la colpì sullo stomaco con una ginocchiata, facendola cadere a terra. Luthor sparò un dispositivo elettrico contro Selina, che la fece svenire dallo shock. Dinah provò a gridare, ma Saturn Queen le scagliò un dardo psichico addosso; Oliver scoccò una freccia infuocata contro l'avversaria, bruciandole un braccio. Il dolore provocato dalla scottatura fece urlare a squarciagola la donna.
Saturn Queen: Maledetto!!
Sconosciuto: E non abbiamo ancora finito.
Lex Luthor: Cosa?!
Un raggio colpì in pieno Lex e Saturn Queen, tramortendoli. La persona che li aveva salvati aiutò Selina, Harley e Dinah a rialzarsi. Era Blue Beetle, arrivato appena in tempo. Green Arrow gli diede una pacca sulla spalla, sorridendo.
Green Arrow: E bravo il nostro teenager corazzato.
Harley: Tempismo perfetto, amico!
Blue Beetle: Ho fatto del mio meglio. State tutti bien?
Black Canary: Grazie a te sì, Jaime.
Catwoman: Come hai fatto a trovarci?
Blue Beetle: Ero andato a trovare Bruce para hablar con él. Mi ha detto che eravate venuti qui per indagare sul disastro e io ho deciso di raggiungervi.
Catwoman: Che ti ha detto Bruce?
Blue Beetle: Ha detto... Che gli dispiace di aver litigato con te.
Harley: Ehm, ragazzi? Forse dovremmo fuggire, non credete?
Green Arrow: Sì. Andiamo, prima che qualcun altro ci metta i bastoni fra le ruote.
I cinque uscirono dalla struttura e tornarono a Gotham, senza però aver trovato e messo fuori gioco anche Bane. Entrarono nella Batcaverna con il Batwing e si recarono nel soggiorno di Villa Wayne. Non appena vi giunsero, però, trovarono Alfred steso a terra in una pozza di sangue. Oliver corse spaventato dal maggiordomo.
Green Arrow: Alfred?! Alfred, rispondi!! ALFRED!!!
Black Canary: No... Non può essere vero!
Catwoman: Alfred!
Harley: Alfy...
Blue Beetle: È...
Green Arrow: Purtroppo sì...
Tutti i presenti rimasero scioccati dalla visione del corpo di Alfred, ormai deceduto.

PERDONATEMI TANTO. NON AVREI VOLUTO FAR MORIRE ALFRED MA, COME DICE LA DESCRIZIONE DI QUESTA STORIA, L'INTERA VICENDA SARÀ MOLTO DRAMMATICA. VI INVITO A LASCIARE UN COMMENTO PER DIRMI SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO E NOI CI RIVEDIAMO AL PROSSIMO. CIAO CIAO ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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