Devo ammettere che quando lo trovai su quella chat, e mi scrisse quel semplice ciao pensai subito una cosa: Ecco un altro coglione.

Piacere Davide.

Due parole che chiunque dice, e che chiunque reputa banali e frivole.

Piacere Davide.

E io ero già fottuta, solo che ancora non lo sapevo, non sapevo di star intraprendendo un percorso che mi avrebbe portata all'autodistruzione come quelle pellicole che si disintegrano dopo dieci secondi.

Avvio autodistruzione tra...

Tra? Tra quanto?
Come posso sapere tra quanto tempo annegerò nel mio stesso amore?

Parlai con lui per poco quel primo giorno, solo banali domande, quasi un rito che fanno tutti quando conoscono una persona.

Di dove sei?
Quanti anni hai?
Cosa fai nella vita?

Non badai alla sua ultima risposta, ero troppo impegnata a dar da mangiate ai miei coccodrilli con una canna da pesca, e a pensare al mio panino col salame.
Ero troppo occupata a pensare ad altro, perché quando incontri qualcuno destinato ad essere troppo per te, non ci badi.
Dai importanza al resto e non a quel qualcuno.

Ecco qual'è stata la mia fregatura, pensare ad altro, non curarmi che sarei diventata dipendente da lui, dai suoi baci, da tutto.

Piacere Davide.