Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

14) Torn apart

Qualcosa di freddo premeva contro le mie mani, prima aperte e poi chiuse, per capire su cosa fossi poggiata.

"Un lettino? Di nuovo in ospedale?" Pensai. "Sono una calamita per gli ospedali, eh?"

Aprii gli occhi, senza tirarmi su a sedere. Guardai il soffitto bianco, illuminato dalla luce del sole. Notai che ero nello stesso lettino di quando Bruce mi aveva attaccata. Opera di Tony. Gli avevo detto una volta che odiavo i cambiamenti. Forse, l'aveva presa troppo alla lettera.

Voltai il capo lentamente, la spossatezza che mi impediva di muovere un muscolo in più. Tirai su col naso, sentendo odore di chiuso e disinfettante. Deglutii a fatica, facendo per alzarmi. Non c'era nessuno. Solo io. In fondo, era una stanza d'ospedale piccolina.

Drizzai la schiena e mi alzai. La voce robotica di F.R.I.D.A.Y. so affrettò a dire: «Senza l'autorizzazione di un medico, non si può lasciare la stanza
Presi il mio cellulare sul comodino accanto al letto e chiamai Tony. Non rispose. Semplicemente venne in stanza e mi corse incontro.
«Ennie! Che ti è successo?» domandò. «Le guardie dello SHIELD, venute per aiutare Bruce, hanno trovati te e quell'altro nel seminterrato. Che è successo?»
Non riuscivo a parlare. Lo abbracciai così stretto a me, come se potesse scappare, lasciando che le lacrime scorressero sul mio volto stanco.

«Ennie.» disse solo Tony, stringendomi a sua volta e accarezzandomi i capelli.
Lui era tutto ciò che mi era rimasto. Avevo perduto tutto. Il mio potere, Loki e la mia mamma.

"Loki... Loki mi ha tradita e usata. Come ho fatto ad essere così stupida?"

«Scusami. Scusami.» singhiozzai, soffocando il pianto tra le braccia di Tony.
«Risolverò tutto, Ennie.» mormorò per calmarmi. «Qualsiasi cosa sia successa, ti aiuterò.»
Alzai lo sguardo. Gli occhi mi pizzicavano, mentre quelli castani di Tony erano preoccupati.
«Ti... ti racconto tutto. Basta nascondersi.» dissi, esausta. «Ho molte cose da raccontarti.»

***

«Meno forza. Muovi bene le gambe e porta avanti il braccio destro.» stava dicendo Natasha affianco a me.
Fissai il sacco da boxe. Le fasce bianche attorno alle mie mani erano strette. Trattenni il fiato e sferrai un colpo. Probabilmente, inclinai male il polso, perché lo sentii storcersi in malo modo. Trasalii per il lieve dolore.
«Non trattenere il fiato.» fece lei, spostandomi il braccio più in alto. «Sei deconcentrata.»
«Lo so, lo so!» sbottai, in tono arrogante.
Nat non si scompose. Io strinsi le palpebre e sferrai più colpi possibili, presa da una forte rabbia. Natasha esitò, facendo per fermarmi. «Ennie, Ennie, così ti sloghi i...»
Non fece in tempo a finire la frase che, dopo l'ultimo colpo col pugno sinistro, fui costretta a smettere. Una fitta al polso mi fece lacrimare. In fondo però, sapevo che il dolore fisico non era minimamente paragonabile a quello psicologico. Mi accasciai a terra, serrando le braccia attorno al mio ventre.

Natasha si chinò verso di me, aiutandomi a rimuovere le bende dalle mie mani. Tirai su col naso, sentendomi terribilmente in colpa per averle urlato contro.
«S-scusami, Nat.» biascicai.
La rossa mi prese il polso sinistro per controllarlo. Era segnato lievemente di rosso. «Non è grave. Solo una slogatura.»
Tenni il capo chinato in avanti, avvertendo una fitta allo stomaco. Erano passati soli due giorni dall'accaduto e non riuscivo a dimenticare.
«Non riesco ad andare avanti, Nat.» singhiozzai, alzando il capo.
«Lo capisco, Ennie.» rispose in tono dolce lei.
Mi strofinai gli occhi col palmo della mano intatta. «Era tutto... tutto perfetto. Mi ha mentito così spudoratamente che... che fatico a credere di non essermene accorta subito.»
Natasha divenne cupa. Anche lei aveva saputo di Loki. Tony aveva stabilito una riunione con tutti, eccetto Steve Rogers e la sua congrega, per parlare del dio dell'inganno. Avevano anche provato a contattare Thor, ma senza risposta.

«Loki sa essere spietato. Lo ha dimostrato a tutti noi.» mormorò Natasha.
«C'era qualcosa in lui però che mi ha fatto abbassare la guardia.» replicai, alzando il tono. «Volevo... volevo dargli una chance. Credevo... credevo mi amasse, sai?»
Ci fu silenzio.

Sbuffai una risata, mista a pianto. «Una come me, innamorarsi. Non era mai successo per un motivo e me ne rendo conto solo ora. Non abbasserò più la guardia. Non lascerò mai più entrare nessuno nella mia vita.»
Nat annuì. «Io lo faccio da anni. So che non è facile, ma... bisogna distinguere le persone da cui riguardarsi agli amici veri. Col tempo, riuscirai a riconoscere questi due fattori.»
«S-speriamo, io... io non riesco più a fidarmi di nessuno.» feci una pausa. Poi mi corressi. «Nessuno, eccetto voi, ovvio. Insomma, io... io non ho più niente. Ho solo voi.»
La rossa in risposta mi sorrise. «Vale lo stesso per me e per molti di noi. Certo, gli Avengers non sono più come prima, ma... sono convinta che ci sosterremo sempre. A qualunque costo.»

Deglutii a fatica. Non appena Natasha si sporse di più per abbracciarmi, ricambiai senza esitazione e strinsi i pugni.
«Ahi...» mugugnai, avvertendo di più il dolore al polso sinistro.
«Oh, già!» esclamò Nat, per poi alzarsi. «Vieni. Mettiamoci del ghiaccio.»

***

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro