Qualcuno potrebbe dire che sono eccessivo, ma voglio essere sicuro di eliminare il problema alla fonte.

Osservo il fuoco che si sta divorando la fattoria dei Lars, allungo le dita verso di esso.

Se avessi una mano umana, quasi sicuramente sentirei un forte calore proviene dal fuoco, invece grazie alla protesi bionica sento soltanto un lieve tepore.

Con un gesto della mano, le fiamme vengono indirizzate verso gli Stormtrooper, Ahsoka e Padmè vedendo le fiamme si scansano per non essere colpite.

Le urla agghiaccianti degli Stormtrooper che ho colpito, si espandono in tutto il luogo mentre quelli scampati al rogo si guardano per un attimo prima di fare dietrofront, lasciando i cacciatori di taglie rimasti da soli ad affrontarci.

Noto l'espressione sul volto di Ahsoka dopo avermi visto usare il fuoco, il mio sguardo si sposta solo per un attimo sulla Togruta.

-Potevi ucciderci entrambe- sibila Ahsoka, puntando contro di me, una delle sue spadelaser.

-Però non è successo no? Quindi rilassati, Tano- scaccio via le sue rimostranze con un gesto della mano.

Padmè non dice nulla, la sua espressione parla per lei, è contrariata e rassegnata allo stesso tempo.

Sa bene che quando ce da combattere, quando ce da uccidere non guardo in faccia nessuno, anche se questo vuol dire rischiare la vita degli altri.

Ma ora è il momento meno adatto per parlare, i Cacciatori di taglie approffitano di questo attimo di distrazione per attaccare.

Uno dei Cacciatori, non se è il più coraggioso o il più suicida,  lancia contro di me un detonatore a distanza, in pratica una bomba.

Con la spadalaser la taglio a metà, facendo così esplodere il detonatore, allungo un braccio attirando verso di me il Cacciatore più vicino e lo trafiggo con la spadalaser.

I Cacciatori sembrano concentrarsi su di me, per ogni Cacciatore che abbatto me ne ritrovo di fronte uno nuovo, faccio un passo indietro finendo spalla a spalla con Padmè da un lato, con Ahsoka dall'altro.

-Idee?- domanda Padmè, e poi guarda me,  come se io avessi già un piano pronto da mettere in atto.

Ahsoka sfrutta la Forza per spingere via i Cacciatori di taglie, creando così una breccia per poter passare.

I Cacciatori di taglie rimasti, sembra  che stiano prendendo tempo come se fossero in attesa di qualcosa o di qualcuno.

Un rumore familiare mi arriva alle orecchie, un ronzio che nel corso degli anni ho imparato ad associare ai...

-Caccia Tie in arrivo- i miei occhi si alzano verso il cielo, prima puntini microscopici che diventano sempre più grossi.

I Caccia Tie sono quattro sparano verso di noi, ma non sembrano preoccuparsi dei Cacciatori di taglie sparano anche nella loro direzione.

Afferro la mano di Padmè trascinandola verso di me, così facendo evita di essere colpita dai laser.

Le spadelaser anche se utili a deviare i colpi con i Caccia Tie diventa difficile, tanto che ce ben poco da fare.

Spicco un salto atterrando sul Caccia Tie più vicino, la lama rossa attraversa la lamiera come se fosse burro, sento le urla del pilota quando la lama lo trafigge.

Salto su quello successivo, allungo le mani verso due Caccia Tie, il vedo tremare per poi bloccarsi a mezz'aria prima di muoverli con un gesto rapido delle mani per farli schiantare tra di loro.

La spadalaser viene piantata nella lameria, faccio un buco ed estraggo il pilota, salto atterrando sulla sabbia in sottofondo il Caccia Tie che si schianta.

Trascino il pilota per la collottola, lasciando l'imperiale ai piedi di Padmè e Ahsoka.

Questo prova a rialzarsi per scappare,  ma sembra cambiare idea dopo avermi lanciato un occhiata.

Il pilota si mette in ginocchio, forse aspettando il colpo di grazia che non arriva, ma ho bisogno che resti vivo.

-Chi vi ha mandato qui? Il Governatore Tarkin? L'imperatore?- poso una mano sulla spalla del pilota ed inizio a stringere.

Avere una protesi ha i suoi vantaggi, il  pilota stringe i denti anche se non posso vederne l'espressione per via del casco, ne sento le emozioni.

-Ci hanno dato l'ordine di cercare una sovversiva, ma proveniva dall'imperatore in persona-

Il capo del pilota va verso la direzione di Padmè, per poi voltarsi verso di me, sento tutta la sua rabbia diretta a me.

-Voi dovreste essere il braccio destro dell'imperatore, invece preferite tradirlo...perché?-

Osservo per un attimo il pilota,  senza la minima esitazione gli rompo l'osso del collo, scavalco il corpo.

Ahsoka mi squadra, mostrando tutto il  suo scontento ed ha uno sguardo di rimprovero.

Voltando poi le spalle sia a me che a Padmè, ed inizia ad allontanarsi.

-Dove stai andando?-

-Da Mara Jade e tua figlia-

Ahsoka si allontana, ed a quel punto mi rendo conto che dividersi potrebbe essere davvero la scelta migliore.

-Assieme ad Ahsoka, Leia sarà al sicuro ne sono certa- prova a tranquillizzarmi Padmè.

Anche se non è quello a preoccuparmi, quanto il fatto che Leia  è una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro.

Perché con tutto quello che poteva prendere da me, ha preso le parti peggiori? Dannata genetica.

Inizio a muovermi verso la Dark Soul, sento le dita della mano di Padmè intrecciarsi alle mie.

-Ce la caveremo, come abbiamo sempre fatto, insieme- sussurra Padmè.

Tutta questa situazione, mi fa capire quanto poco tempo abbiamo da trascorrere insieme, ed io voglio godermelo il più possibile.

-Se ne usciamo vivi, voglio sposarti-

Padmè si blocca, ed avendo le dita intrecciate alle mie costringe anche me a fermarmi.

-Siamo già sposati- mi fa notare Padmè con un sorriso divertito.

-Si, ma questa volta voglio che tutta la Galassia sappia che sei mia moglie, così ho anche la scusa per staccare qualche testa- ammetto.

-Ammettilo che lo faresti solo per eliminare la concorrenza- Padmè sorride divertita.

-Anche per quello, e perché forse questa volta riusciremo a passare il resto della nostra vita insieme-

Padmè mi scruta, ha un espressione determinata, ed un sorriso sulle labbra.

-Se ne usciamo vivi, ci sposeremo- fa eco alle mie stesse parole.

Ormai siamo lontani dalla Fattoria dei Lars da diversi metri, però la mia attenzione ed anche quella di Padmè, va proprio verso la Fattoria dei Lars, quando Obi Wan urla il nome di Luke fa per entrare ma non resta quasi nulla della fattoria e crolla  sulle ginocchia.

Padmè fa per chiamare Obi Wan ma la blocco, scuoto il capo con un espressione mortalmente seria.

-Meglio che pensi che i Lars e Luke siano morti- mi limito a dire, riprendendo a camminare.

Il mio lato egoista, nonché quello Sith, spera che Obi Wan soffra come un cane e che passi il resto dei suoi giorni a contemplare il suo fallimento.

Qualcosa di caldo inizia a gocciolare, mi passo le dita sotto al naso notando il sangue, spero che si fermi prima che Padmè se ne accorga.

Perché quel finché morte non ci separi, potrebbe essere più a breve termine di quello che penso.

Il deserto deve aver deciso farmi un brutto scherzo, perché piu andiamo avanti a camminare verso la Dark Soul, un immagine appare davanti a me diventando nitida fin troppo nitida.

Qui Gonn Jin mi osserva, è disapprovazione quella che leggo nel suo sguardo, ci manca solo lui che mi perseguita.

-Questo non sei tu, Anakin- il fatto che Padmè non dica nulla, mi fa comprendere che lo vedo soltanto io.

Lo ignoro, non ho proprio il tempo né la voglia per starlo a sentire, accelero il passo prima lasciamo Tatooine e meglio è.

Qui Gonn mi ricompare davanti, costringendomi a passargli attraverso,  ed un verso frustrato mi scappa.

-Tutto bene?- volto il capo verso Padmè, glielo leggo negli occhi che è  preoccupata.

-È Tatooine, non vedo l'ora di lasciare questo pianeta-  sibilo frustrato.

-Non è colpa del pianeta, è la Forza che  vuole che lo stai a sentire- Qui Gonn mi osserva, ed incrocia le braccia.

Come se non avessi già abbastanza problemi, Qui Gonn alza il braccio indicando qualcosa alle mie spalle.

-Anakin...- il sussurro di Padmè, mi riporta alla realtà, osservo il punto che mi sta indicando.

Inizialmente lo prendo come un allucinazione collettiva dovuta al troppo sole.

Uno scafandro nero, una spadalaser con la lama rossa pronta all'uso, avanza sulla sabbia incurante di tutto.

Finché non arriva davanti a noi, il casco mi impedisce di capire chi ci sia sotto ma sento una presenza familiare.

Il Sith, perché di un Sith si tratta, sposta la sua attenzione su Padmè, la quale indietreggia di qualche passo.

-Non farlo, pensa alla nostra famiglia, a noi...- gli occhi di Padmè inorridiscono.

La lama rossa trafigge Padmè sullo stomaco crolla sulle ginocchia, per poi  accasciarsi per terra.

Non so cosa mi sconvolge di più se la morte di Padmè, o il fatto che mi ritrovo in mano la spadalaser che l'ha uccisa. La mia spadalaser.

Osservo sgomento ciò che è appena successo, crollo sulle ginocchia, portandomi le mani alla testa.

Non posso averlo fatto davvero, non posso...

Una mano si posa sulla mia spalla, voltando il capo vedo Padmè osservarmi con aria preoccupata.

Quello era un avvertimento, uno dei tanti per mettere in guardia un Prescelto recalcitrante.

Ma questa volta è stata fin troppo diretta, è stata una pugnalata dritta al mio cuore.

Continua su questa strada ed è quello che succederà. 

Osservo le mie mani, la spadalaser ancora in mano, sarebbe facile farla finita così da togliermi dall'equazione ed evitare che le mie scelte si riversino sulla mia famiglia.

Ma appunto, sarebbe troppo facile, perché lascerei tutti quanti nei guai con o senza di me.

Mi alzo di scatto, voltando il capo verso Padmè, per un attimo noto la sua preoccupazione.

-Sto bene- eppure alle mie stesse orecchie, suona come una bugia.

Tutt'altro che convinta, Padmè non indaga eppure lo sento che non mi crede, mi conosce sa capire quando sto mentendo e quando no.

Vorrei tanto che si aprisse con me, lo sento che qualcosa non va.

Il pensiero di Padmè mi arriva come uno schiaffo in faccia, accuso il colpo consapevole che vorrei farlo ma non posso.

Quella visione, mi ha fatto comprendere una cosa importante, qualcosa che fino ad ora non ho preso troppo sul serio pensando che tutto in un modo o nell'altro si sarebbe sistemato anche senza il mio contributo diretto.

Se voglio che quella visione non si avveri, se voglio che tutto questo finisca Palpatine deve essere eliminato e soltanto una persona deve essere a farlo.

Deve essere il Prescelto a farlo.