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Leia

Stare da sola con i propri pensieri fa schifo, ed io ora potrei essere nella fattoria dei Lars con gli altri.
Potrei essere a punzecchiare Luke su quanto ci mette a dichiararsi a Mara Jade, ed invece no.

Sono qui da sola, ad osservare quella vasta distesa di sabbia rovente che è Tatooine.

Mi ricordo che quando ho provato a chiedere a papà di Tatooine, la sua unica risposta è stata quasi cinica.

-Tatooine è un enorme deserto crudele, risucchia la vita e ti porta via ogni cosa-

Da quella volta evito di toccare l'argomento, ho capito a mie spese che certi argomenti è meglio non toccarli con lui.

Con questi pensieri in testa mi sono appisolata, anche se qualsiasi cosa sto sognando è abbastanza confuso.

Un bambino con un zaino in spalla, guarda sempre dritto davanti a sé, non si guarda mai indietro.

Dopo qualche passo il bambino cresce, lo zaino non ce più ha una spadalaser in una mano.

Un ombra aleggia alle sue spalle, un ombra oscura che vuole soffocare tutto ciò che tocca.

Il ragazzo diventa uomo, non si è mai voltato indietro nemmeno una volta, ora in mano ha sempre una spadalaser, delle urla riecheggiano intorno alla sua figura.

Questa volta, si volta indietro e riconosco mio padre, mi sta osservando.

-Dov'è?- allunga una mano verso di me, per soffocarmi.

Apro bocca per rispondere, ma non esce neanche un fiato, assolutamente nulla.

-DOV'È?- Ed io urlo.

Mi sveglio di soprassalto, sento una strana sensazione addosso, non so nemmeno io come descriverla.

Volevo stare da sola con il mio dolore, ed avere tutt'intorno la mia famiglia non mi avrebbe aiutato.

So che lo fanno in buona fede, ma in questo momento voglio stare da sola. Anche se ora l'unica cosa che posso fare è scorrazzare per la Dark Soul cosa che papà non approverebbe, però lui non è qui che male ce a farlo?

Per mia sfortuna, l'unica cosa degna di nota sulla nave è un vano che papà usa come armeria per le armi che trova in giro nei suoi viaggi.

Spaziano dalle spadelaser dei Jedi, diversi Blaster da Cecchino, da Assaltatore ed anche una balestra Wookie, non sono così ingenua da credere che le abbia soltanto trovate.

Le spadelaser provengono tutte prevalentemente dalla Purga Jedi, eccetto alcune recenti che per quanto curiosa è meglio non fare domande.So della Purga Jedi perché sia papà che Bail Organa me ne hanno parlato. Facendo il programma legislativo imperiale, volevano che fossi pronta a  qualsiasi cosa che avrei potuto sentire. Anche se per motivi diversi, ed in modi diversi, a modo loro volevano proteggermi.

La mia attenzione si sposta su un angolo dell'armeria, ce una mappa olografica con diversi pianeti cancellati, mi domando perché...

Esco dall'armeria, non prima di aver afferrato una spadalaser dalla collezione, il mio istinto mi dice che mi servirà.

Il resto del mio vagare è al quanto noioso, fino a quando non trovo un droide nella stiva.

-Riconosco questo droide, è quello in cui papà ha nascosto...- mi blocco, osservando il droide.

Lo accendo, inizia a ruotare la testa da una parte all'altra, per poi guardare me ed iniziare a fare una serie di bip e suoni.

-Siamo su Tatooine... fantastico, parlo con un droide!- non che la cosa mi sorprende, ho sempre visto Luke farlo ed anche mio padre, saper parlare con i droidi però mi mancava.

La risposta del droide non tarda ad arrivare, ed io lo osservo stranita.

-Come sarebbe a dire, che è esattamente dove devi essere? Chi è la tua...- dei rumori fuori dalla nave, interrompo questa surreale conversazione.

Inizialmente sto pensando di spegnere l'astromecca, però un aiuto in più è sempre utile.

Aziono prima la spadalaser, poi faccio scendere la rampa pronta a dare battaglia, mi ritrovo davanti a Mara Jade.

-Oh sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo!- abbasso la spadalaser.

-Andiamo! Se no rischio di perdermi il secondo round!- mi incita a muovermi.

Mara è fin troppo euforica, la guardo confusa, ed a quel punto mi spiega che mio padre ha rischiato di venire alle mani con Obi Wan Kenobi, il suo vecchio maestro nonché quello che gli ha staccato entrambe le gambe e l'unico braccio sano che aveva.
Ha un buon motivo per avercela con lui, dopotutto.

L'euforia di Mara sparisce, mi fa segno di non muovermi, alza il braccio la vedo concentrarsi ed alla fine sbuffare seccata.

-Cacciatori di taglie, stanno cercando Darth Vader, me ne libero subito-

Mara esce per andare a parlare con i Cacciatori, ha usato il plurale pur non specificando realmente quanti sono.

Mi avvicino al portello d'ingresso stando attenta a non farmi vedere, sbircio fuori dalla nave.

Oltre a Mara ci sono tre diversi Cacciatori di taglie, anche se dalle voci sembrano essere molti di più.

-Dov'è Darth Vader?- chiede un Twi'lek, di un colore rosso con i lekku tendenti al nero.

-In giro, sta svolgendo una missione per l'imperatore in persona-

-Questo si che è strano- si fa avanti una ragazza con un armatura da Stormtrooper anche se modificata.

-Perché?- Mara è sospettosa, persino da dove sto io, noto che mette mano sull'impugnatura del Blaster.

-L'imperatore ha detto che trovando Vader, avremmo trovato ciò che cercava...-

Il terzo cacciatore, forse sentendosi osservato si volta di scatto, faccio appena in tempo a ritirarmi indietro. Mi lascio scappare un sospiro di sollievo, pensando ingenuamente di essere al sicuro.

Quando mi ritrovo la canna di un Blaster piantata in gola, di nuovo.

-E tu chi sei?- mi fa segno di muovermi, faccio qualche passo cauto verso l'esterno della Dark Soul.

Il Twi'lek e la ragazza si voltano di scatto verso di me, quanto vorrei avere un arma...

Mi blocco, rendendomi conto che ho un arma, anche se non ho mai usato seriamente una spadalaser, eccetto quando ne ho piantata una in corpo a quel cacciatore su Alderaan.

Pensare ad Alderaan è doloroso, mi rende anche particolarmente rabbiosa, perché è colpa di persone come quei cacciatori che io non ho più una famiglia o una casa.

-Lei è un clandestino, Vader non ne sarà contento-

Mara fa un passo verso di me, ed il Twi'lek gli punta contro una pistola a ioni, a cui toglie la sicura.

-Non è uno sprovveduto se era sulla sua nave lo sa, quindi l'imperatore ha ragione, Darth Vader è compromesso-

-Io mi annoio ad ammazzare i civili, sono così innocui non combattono neppure, piangono soltanto... uccidere  Darth Vader sarà interessante- 

La risposta del Twi'lek non mi piace per niente, anche se le parole mi rimangono scalfite nella memoria.

-Voi...state uccidendo i superstiti... delle persone innocenti...-

Palpatine avrà dato l'ordine, ma i veri responsabili sono qui davanti a me, gli occhi sono puntati nel vuoto.

Loro stanno uccidendo ciò che resta del mio popolo, della mia gente, ed ora puntano anche alla famiglia? No, non glielo permetterò, i miei occhi si puntano sui cacciatori di taglie.

La mano si alza di scatto, l'ho visto fare così tante volte a mio padre che è quasi automatico, stringere la mano a pugno e soffocare il Twi'lek.

Con altrettanta rapidità, aziono la spadalaser facendo un buco in gola al cacciatore che mi teneva ancora il Blaster alla gola crolla a terra.

Rimane soltanto la ragazza che mi guarda incredula ed inizia a scappare,  Mara mi posa una mano sulla spalla per trattenermi ed io con un gesto rapido della mano, la spingo via.

Allungo il braccio sento la Forza e la rabbia che confluiscono nel fermare la fuga della ragazza. Che si congela sul posto, sono a pochi passi dalla Cacciatrice, la lama della spadalaser passa da parte.

Eppure mi sento vuota, non provo ne rabbia per ciò che ho fatto, ne tanto meno rimorso...

-Questa non sei tu, Leia- la voce di Mara mi fa voltare in sua direzione.

-Tu non sai come sono, quindi non venirmi a dire che questa non sono io-

Osservo distrattamente il corpo della Cacciatrice, ed il fatto di essere stata proprio io a fare tutto ciò, mi rendo conto che qualcosa dovrei sentirla.

-Se sei anche solo la metà come Luke, quello che hai fatto ti porterà alla rovina, ed a tuo padre si spezzerà il cuore-

Per un attimo pensare a papà, mi fa tornare lucida, con che coraggio ora lo guarderò in faccia?

Lui che ha sempre cercato di tenerci lontano da tutto questo, per non vedere ripetere ciò che è successo a sè stesso.

Ma quel momento di lucidità passa quasi subito, quando una voce inizia a suggerirmi che forse seguire i consigli di un Signore dei Sith, non è esattamente una buona idea.

-Detto da un assassina, ha un che di ironico, non siete famosi per averlo di ghiaccio?- 

Mara ignora la frecciata, limitandosi ad osservarmi con espressione seria.

Soltanto in quel momento, noto la spadalaser che si trova stretta tra le dita di Mara.

È nera ed ha la stessa forma e la stessa dimensione allungata di un mirino per Blaster, quando con un gesto rapido la stacca in due, azionando la spadalaser. Le lame rosse le illuminano in modo sinistro il viso, ed io in quel momento non penso che sia una pessima idea.

Aziono la spadalaser che ho preso in prestito dall'armeria, rivelando una lama color arancio.

-Non voglio battermi con te, ma se sono costretta lo farò...-

Anche se un rumore di passi, fa voltare entrambe, uno Speeder inizia a muoversi rapido se si allontana...

Ho già perso una parte della mia famiglia, non voglio perdere anche il resto che mi rimane.

Non se posso impedirlo, non se posso fermare lo Speeder, non permetterò che vada oltre.

Mara mi posa una mano sulla spalla, sta dicendo qualcosa ma non riesco a capire cosa stia dicendo.

Papà ha sempre detto che per usare la Forza c'è bisogno di tanta concentrazione, almeno quando si è alle prime armi, però io non ho il tempo, nè la pazienza per questo.

Ed inizio ad attingere dall'unica cosa che sento chiaramente, ovvero la rabbia ed il dolore.

-Non farlo, Leia, non percorrere questa strada...- sussurra Mara.

-Dobbiamo fermarla!- indico lo Speeder, che macina terreno.

-Non così, tuo padre saprà che fare, dobbiamo...-

Sta scappando, e Mara non sta facendo nulla per fermare lo Speeder, ed a quel punto inizio a pensare che anche lei sia coinvolta.

-Tu... se mio padre muore, diventi automaticamente un Sith! Palpatine ti farà diventare la sua nuova apprendista, è così vero? VERO?-

-Leia, non sai di cosa stai parlando, non lanciare minacce a vuoto contro le persone- minimizza Mara.

-Noi ci siamo fidati di te!-

-Potete farlo ancora...-
Urlo un "No" a pieni polmoni, il quale da al via ad una onda di Forza che colpisce tutto ciò che incontra.  

Incluso lo Speeder che finisce per esplodere con il suo proprietario ancora sopra.

Bene, almeno un problema è stato risolto, anche se non come mi aspettavo.

Mara ammutolisce, osservando prima lo Speeder esploso e poi osserva me per un attimo, la vedo fare un verso stizzito.

-Oh fantastico, dovevi scegliere proprio questo momento per dare spettacolo?- sibila tra i denti.

-Ora è colpa mia? È colpa tua!- sbotto incredula.

Sussulto quando qualcosa è esplode al mio fianco, abbasso gli occhi vedendo una lattina gigante che ha visto  giorni migliori, neanche mi ricordavo più del droide.

-Sei come una bomba ad orologeria con un abersaglio mobile, tutti i possessori della Forza e i sensibili ti sentiranno- è sul punto di dire altro Mara, ma qualcosa sembra distrarla.

Mi fa segno di stare zitta, guardandosi intorno, anche se non sembra esserci nulla di estraneo al deserto.

Eccetto un incappucciato che marcia nel deserto, il cappuccio tirato sugli occhi ma noto il giallo nel suo sguardo.

-Lo vedi anche tu?- Mara osserva il punto che gli indico, ma scuote il capo, non vede nulla.

Aggrotto la fronte confusa, ma sono sicura di ciò che ho visto, è reale non me lo sono sognato.

Mi spezzi il cuore, così. Stai percorrendo una strada che io non posso prendere.

Sento tutta l'angoscia ed il dolore in quelle parole, come se il pianeta stesso stia rigettando ricordi ed emozioni non mie, eppure io le sento fin troppo chiaramente.

Mi ricordo una cosa che papà ha detto spesso, durante il nostro primo anno di convivenza. Di non dimenticare mai da dove veniamo, perché che ci piaccia o no, il pianeta dove nasciamo e cresciamo è il nostro legame, la nostra casa.  La nostra Forza.

Un dubbio si insinua nella mia mente, conosco soltanto una persona che può avere un legame con Tatooine.

Io ti odio! Un uomo agonizzante, il cui ultimo spiraglio di umanità sembra scomparire quando gli voltano le spalle.

Troverò i Jedi, e li ucciderò uno ad uno, lascerò Obi Wan per ultimo. Pagheranno per ciò che ci hanno fatto, Padmè.

Mi ritiro di scatto da quel ricordo, così intriso di odio che non mi sono neanche accorta di aver cercato di soffocare Mara.

Me ne rendo conto, quando lei mi spinge via con la Forza, e si massaggia il collo.

-Andiamo, meglio parlarne con Vader- la voce di Mara le esce roca, mentre si incammina, ha uno sguardo diffidente che non la biasimo.

Sto per seguirla, quando l'occhio mi cade sul droide mezzo carbonizzato, sapendo cosa nasconde non posso lasciarlo qui.

Appena lo rimetto in piedi, l'astromecca si accende per un breve attimo e spinge fuori la scheda con i piani della Morte Nera.

Osservo quella scheda all'apparenza così insignificante ma così vitale, tanto da chiedermi se Padmè sia la ricercata n°1 dell'impero, proprio per questo.

Afferro la scheda con due dita, andando poi a  nascondere la scheda sul fianco destro sotto ai vestiti, faccio qualche passo per raggiungere Mara ma qualcosa mi colpisce alle spalle.

L'ultima cosa che vedo è una figura sfocata, prima di perdere i sensi.









Allora, di norma non faccio gli angoli autori o simili, ma questa volta faccio un eccezione.
Lo faccio per ringraziare pingoo00 che indirettamente, mi ha dato l'idea su Leia ed il suo scivolone sul lato oscuro! 
Niente tutto qui, alla prossima!
E che la Forza sia con voi ;)

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