L'inizio della fine
Mi sono ripromesso di stare in disparte, lasciare che Luke per una volta fosse al centro dell'azione, nonostante il fatto che odio starmene fermo senza fare nulla.
Tanto che non appena ho visto l'Ala-X sparire nel cielo di Yavin 4, ci ho messo un minuto buono a decidere che cosa fare, ed alla fine sono andato dritto da Han Solo.
Il Campo base, senza i vari Ala-X, sembra decisamente più silenzioso e grande, rispetto al solito.
Il Millennium Falcon svetta già normalmente tra gli Ala-X, ora che non ci sono, spicca ancora di più.
Vorrei poter dire che la scena ql quale sono costretto ad assistere sia nuova, ma purtroppo non lo è.
Un minuto prima, Han e Leia discutono civilmente quello dopo sembra che si scannano rabbiosi, quello dopo ancora Leia afferra Han per il bavero stampandogli un bacio sulle labbra, finché Leia nota la mia presenza ed a quel punto si allontana velocemente.
Lasciando un Han Solo incredulo, finché si volta ed a quel punto diventa incredibilmente pallido, si volta di scatto verso Chewbecca che sta portando sul Millennium Falcon delle casse con i rifornimenti.
Inizio a intuire il motivo della discussione, Han Solo sta partendo.
-Sono ufficialmente morto- mi avvicino dandogli una pacca sulla spalla, Han sussulta.
-Rilassati, Solo, se ti volevo morto lo saresti già- gli faccio notare divertito.
-Confortante...ma che cosa ti serve?- domanda Han, è guardingo, sospettoso.
-Che ne diresti di andare a fare saltare qualche Caccia Tie?-
Lo supero salendo sul Millennium Falcon, Han ci mette poco nel comprendere ciò voglio fare.
Tanto che intima a Chewbecca di lasciare perdere quelle casse, e di sbrigarsi a salire sul Falcon.
Quello che non mi aspetto di trovare è Ezra sul Millennium Falcon che posa una scatola, ha la faccia di qualcuno che vorrebbe essere ovunque tranne che lì.
-L'ammasso di pelo, ha minacciato di staccarmi le braccia- la stizza di Ezra è fin troppo evidente.
-Chiamalo ammasso di pelo, davanti a lui e potrebbe staccarti qualcosa di peggio delle braccia-
Ezra sembra voler sorvolare sulla cosa, finché non nota che mi sto dirigendo verso la cabina del pilota.
A quel punto, deve aver intuito che sta succedendo qualcosa, perché molla la scatola, decidendo che seguire me potrebbe essere più interessante.
Il fatto che voglio l'aiuto di Han, non mi impedisce di prendermi una piccola vendetta per quello che sono stato costretto a vedere, una volta raggiunta la cabina di pilotaggio mi piazzo sulla poltrona del pilota.
Il primo ad arrivare è Chewbecca, si siede nella poltrona del co-pilota, soltanto dopo si rende conto della mia presenza.
Il secondo ad arrivare è Han, non prova neanche a guardare se qualcuno sia seduto sulla poltrona, si siede salvo poi lanciare un urlo dopo essersi reso conto che si è seduto su di me.
Basta un occhiata per fargli capire che no, non mi alzerò dalla poltrona, ed a quel punto Han prova a convincere Chewbecca a lasciargli il posto da co-pilota, ma il verso-ringhio del Wookie è fin troppo chiaro.
Ed alla fine Han Solo è costretto ad accomodarsi vicino ad Ezra, non so se abbia più paura di me o del fatto che posso rovinargli il Millennium Falcon.
Ezra ed Han, non vanno particolarmente d'accordo, ma per il quieto vivere sembrano aver deciso che ignorarsi è meglio che incorrere nella mia rabbia.
O in quella di Chewbecca, mai far arrabbiare un Wookie, e Han lo sa bene.
Distruggere Caccia Tie è in qualche modo liberatorio, tanto che soltanto quando siamo vicini lascio ad Han il commando per dirigermi nella postazione con i cannoni.
La Morte Nera é un qualcosa che non dovrebbe esistere, anche se ci sono arrivato con diciotto anni di ritardo, meglio tardi mai.
Stringo la presa sui commandi, inserendo la cuffietta per comunicare, mi ricorda le battaglie aeree ma quelle prima dell'impero, quando volavo con Ahsoka, Rex ed Obi Wan.
Anche per questo nel corso degli anni, quando era possibile mandavo avanti gli altri, preferendo uno scontro fisico ai duelli aerei.
Alcuni ricordi erano impossibili da sopprimere, rimangono indelebilmente nella tua memoria.
-Come fai?- la voce di Ezra interrompe i miei pensieri, mi arriva dal basso, quindi immagino sia appoggiato alle scale che portano al postazione del cannone.
-A fare che?- domando di rimando, andando a centrare un Caccia Tie, che stava bersagliando un Ala-X.
Ezra rimane in silenzio, così a lungo che inizio a pensare che se ne sia andato, finché dopo diversi minuti mi risponde.
Anche se mormora così a voce bassa che non sono sicuro di aver sentito bene, tanto da dovergli chiedere se può ripetere cosa sta dicendo.
-A controllare la rabbia- sbotta Ezra in fine, infastidito.
Quell'affermazione non può che farmi ridere, sul serio pensa che io sappia controllare la mia rabbia?
Con il passare degli anni sto diventando bravo a mascherare le mie emozioni, ma da qui a controllarle...
-Io non controllo niente, Ezra, ho imparato a mie spese che la rabbia può essere pericolosa, se lasci che sia la rabbia stessa a controllarti-
Ezra è sospettoso lo sento, ma sento anche un briciolo di curiosità, una scintilla di luce anche se piccola che tenta di non essere soffocata dalle sue emozioni negative.
Padmè direbbe che ognuno di noi deve imparare dai suoi errori, ma Ezra sta commettendo i miei stessi errori, e quando hanno provato ad aiutarmi era troppo tardi.
È troppo giovane per finire così, ha quasi la stessa età di Luke e Leia, questo mi ripiempe di tristezza.
-Comprendo fin troppo bene come ti senti, Ezra- mi zittisco giusto il tempo per mirare ad un Caccia Tie per farlo esplodere.
Ezra si è zittito nuovamente, questa volta sento i suoi passi che scendono le scale, sta raggiungendo il cannone.
-Ti ha chiesto Ahsoka di convincermi, vero? Non si arrende mai- è seccato.
-Non è stata Ahsoka, i miei figli hanno più o meno la tua età, l'ultima cosa che vorrei per loro è quello che è successo anche a te, ma il più delle volte non si ha una possibilità di scelta-
Da quella posizione, sia io che Ezra vediamo la Morte Nera che esplode, anche se a quella vista ho emozioni contrastanti.
Non tanto per l'esplosione in sé, per quello sono felice, ma ho come l'impressione che tutto questo sia stato solo l'inizio della fine.
I Ribelli si allontanano dirigendosi verso Yavin 4, Ezra osserva distratto lo spazio al di fuori del Millennium Falcon, come se la sua mente fosse da un'altra parte.
Una volta che anche il Millennium Falcon è atterrato, Ezra non dice nulla e si allontana, io invece quando metto piede sul terreno di Yavin 4 vengo raggiunto da Leia.
-Papà l'unità R2 che hanno dato a Luke è difettosa- dritta al punto, senza nemmeno darmi il tempo di scendere.
R2-D2 è sempre stato un po' anomalo, ma da qui ad essere difettoso, ho qualche dubbio.
-R2 non è difettoso, ha solo una personalità sopra alle righe-
Leia non è per niente convinta, anche se inizia a farsi strada verso l'Ala-X di Luke, i Ribelli stanno tutti esultando per lo scoppio della Morte Nera, così che quando raggiungiamo Luke è impegnato a ricevere pacche, strette di mano ed abbracci, addocchio R2 vicino all'Ala-X di Luke.
Mi avvicino cauto ad R2 tentando di aprire il pannello di controllo, situato in prossimità della testa sul centro, approffitando del fatto che è distratto ad osservare Luke.
Faccio cenno a Leia di passarmi la cassetta degli attrezzi, sperando che R2 sia troppo distratto per rendersene conto, non appena Leia me la mette in mano inizio ad armeggiare.
Ho deciso di farlo sul posto per il semplice fatto che era più rapido, in più ho contato sul fatto che i Ribelli fossero troppo occupati a festeggiare per seguire ciò che sto facendo.
-Ce qualcosa bloccato qui dentro...- sono costretto a metterci più forza di quello che avrei pensato sbloccare il bullone, uno stridio sinistro che fa in sospettire R2 che inizia ad agitarsi, sbloccando però quello che ha tutta l'aria di essere un olo-messaggio.
Una donna con il volto semi-coperto da un cappuccio ed è vestita di bianco, tiene le mani in grembo, il portamento è quello tipico di un nobile.
-Vorrei non essere portatrice di notizie nefaste ma è purtroppo lo sono, Darth Vader è stato qui, temo che l'impero abbia scoperto che i piani della Morte Nera sono scomparsi, se ha mandato il suo braccio destro ed ha rapito nostra figlia ho paura che useranno Leia contro di noi, non so perché Bail non si sia opposto, ma ora mi rivolgo a voi, Generale Kenobi, siete l'unico a cui mi possa rivolgere, in questo momento buio. Aiutatemi, Obi Wan Kenobi, siete la mia unica speranza-
Il messaggio si chiude così, è fin troppo evidente ora chi sia la donna sotto il cappuccio.
Leia sposta gli occhi verso di me, sento la rabbia che sta covando anche se non sa nemmeno Leia stessa sa cosa provare sul momento
Baharie Organa è morta, eppure il messaggio è stato di sicuro registrato quando sono andato a recuperare mia figlia su Alderaan.
Quindi è rimasto tutto questo tempo latente in R2-D2, per tre anni e mezzo é rimasto nella sua memoria.
Mi rendo conto che qualcosa non va, quando inizio a sentire un po' troppo silenzio intorno a me.
Tutta la base Ribelle ha sentito il messaggio, ora oltre che un Sith ed un assassino, ora penseranno anche che rapisco le persone.
Non che la cosa non sia mai successa, ne ho rapite di persone per conto dell'impero, ma non rapirei mai la mia stessa figlia, Leia ha preso da sua madre mi ritroverei un Blaster puntato in testa ed una spadalaser sul collo.
Vedo alcuni Ribelli mettere la mano sull'impugnatura ma non tirano fuori il Blaster ancora, Leia è sul punto di esplodere lo sento, l'unica cosa che sembra impedirglielo è la vicinanza di Luke.
Un Ribelle, estrae un Blaster puntandomelo contro, ma se aveva l'intenzione di fare qualcosa non ne ha l'occasione visto che la canna del Blaster di Padmè si pianta sulla sua tempia destra.
-Prova a fare qualunque cosa, e sei un uomo morto- sibila Padmè, il ribelle sembra aver capito tanto che sposta il Blaster.
Mon Mothma cerca di calmare gli animi, anche se con non poca fatica, sia Mon Mothma che i Ribelli vogliono delle risposte.
Non pensavo che Baharie Organa avrebbe potuto chiedere aiuto ad Obi Wan, per un qualcosa che non ho neanche fatto.
-Non potrei mai rapirla, è mia figlia, Baharie lo sapeva- mi limito a dire.
Mon Mothma, osserva prima me e poi Padmè, come se finalmente avesse un tassello che prima le mancasse.
Osservo Padmè tutto questo stress non le fa bene, faccio un passo verso di lei per assicurarmi che stia bene, quando mi ritrovo la canna di un Blaster in meźzo alla fronte.
-La tua presenza qui non è gradita, vattene prima che ti apra un buco in fronte- dice tra i denti Mon Mothma.
Qualsiasi cosa pensi Mon Mothma, sono quasi certa che sia sbagliata, vista la sua reazione.
-Va bene, ma non senza la mia famiglia- guardo Mon Mothma dritta negli occhi.
-Quale famiglia? Padmè non ti appartiene, né i suoi figli-
Un pensiero attraversa la mente di Mon Mothma, ed io divento livido, persino da morto Rush Clovis riesce a seccarmi.
-Rush Clovis? SUL SERIO?- sbotto senza riuscire a trattenermi, Padmè mi osserva stranita, per poi spostare la sua attenzione su Mon Mothma.
-Rush Clovis è morto molto prima che restassi incinta Mon, e poi non avrei mai potuto tradire l'uomo che amo con qualcuno come Rush. Mon, sei fuori strada, però è ovvio che se lui se ne va, me ne vado anche io-
Non aspetta nemmeno una risposta da Mon Mothma, Padmè ed inizia a farsi largo tra i Ribelli, almeno tra quelli che ci lasciano passare.
Mon Mothma pensa che abbia traviato Padmè, se lo pensa davvero non la conosce per niente, come se una persona come Padmè si possa traviare. È più facile che sia Padmè a cambiare te, non il contrario.
Non so se è opera di Leia o di Luke, ma al passaggio di Padmè in mezzo ai Ribelli, questi finiscono a gambe all'aria.
Osservo per un attimo Mon Mothma, mi avvicino per sussurrare al suo orecchio il mio nome.
La vedo diventare pallida come un cencio, prima di urlare a tutti di lasciarci andare via.
Pur con scetticismo, i Ribelli si dividono per farci passare, non senza qualche occhiata diffidente verso di me.
Mon Mothma, non poteva sapere di trovarsi davanti un veterano della Guerra dei Cloni, nonché un ex Jedi.
Luke, ha avuto il suo momento di gloria, verrà ricordato come colui che ha fatto saltare la Morte Nera.
A differenza di Leia, le cui vere origini sono state rivelate, mi ci gioco una mano che qualche pettegolo farà fare il giro alla notizia, anche se la cosa non sembra importare più di tanto a Leia.
Perché è sempre così, queste cose viaggiano più veloce della luce.
-Ora cosa facciamo?- domanda Padmè, guardando verso di me.
In quel preciso momento mi rendo conto che, per la prima volta dopo anni, non sono legato a nessuno se non a me stesso.
Sono libero di fare le mie scelte, senza dover tenerne conto a qualcuno, senza dover restare mai più nell'ombra.
Volto il capo verso Padmè, ora possiamo fare la cosa che abbiamo sempre voluto fin dall'inizio.
Vivere la nostra relazione alla luce del sole, senza doverci più nascondere da niente e da nessuno.
Inizio a fare alcuni passi verso Padmè, prendo le sue mani tra le mie, vedo la confusione nei suoi occhi.
Quei stessi occhi che si illuminano, quando mi metto in ginocchio, rendendo Padmè consapevole di quello che sto per fare.
Luke nella sua solita ingenuità, chiede a Leia che cosa sta succedendo, la quale gli da una gomitata sulle costole per zittirlo.
-Ho passato l'inferno senza di te, ho avuto un vuoto dentro che neanche il Lato Oscuro ha riempito del tutto, sei sempre stata nei miei pensieri, in ogni singolo pensiero di questi diciotto anni, ti ho sempre amato Padmè-
Stringo la presa sulle dita della mano di Padmè, ne abbiamo passate cosi tante insieme, siamo anche sopravvissuti alla morte in svariate occasioni.
Voglio che Padmè abbia la vita che si merita, lontano dalla guerra, dai Ribelli e da ciò che resta dell'impero, una vita da vivere in pace.
Anche a costo di appendere la spadalaser al chiodo, se serve.
-Padmè Amidala Naberriè, vuoi diventare ufficialmente mia moglie?-
Mi osserva intensamente negli occhi, Padmè, uno sguardo che vale più di mille parole, che racchiude tutto ciò che prova in quel preciso momento.
-Si, Anakin, diventerò tua moglie, anche se dovesse arrivare Yoda in persona ad impedircelo- è così determinata Padmè, che se dovesse davvero spuntare Yoda, credo che scommetterei su mia moglie.
In teoria siamo ancora marito e moglie, ma lo siamo stati per così poco prima che Padmè abbia dovuto inscenare la sua morte, che voglio davvero gridarlo ai quattro venti.
Luke e Leia, lanciano un occhiata verso di noi, sorridono entrambi prima di salire sul Millennium Falcon, io e Padmè rimaniamo ancora un po' a goderci questo momento, dopo tanto tempo posso finalmente vivere la mia vita in pace con me stesso, accanto alla mia famiglia, accanto alla donna che amo.
"Un giorno, verrai a patti con i demoni che popolano il tuo cuore e il caos della tua anima si placherà.
Probabilmente, per la prima volta, la vita ti sorriderà e sarà pronta ad accoglierti nuovamente a casa"
-Robert M. Drake
E
bbene sì.
Siamo arrivati all'ultimo capitolo, alla fine di questa storia, di questo viaggio.
Ed è anche il primo capitolo del nuovo anno!
Quando ho iniziato la storia, anche se ci tenevo a pubblicarla, non avrei mai pensato che avrebbe riscosso così tanto successo.
Ho avuto torto, e ne sono felice.
La citazione a fine capitolo, mi è sembrata un perfetto riassunto di ciò che è capitato ad Anakin ed ho voluto inserirla, ma non chiedete da dove arriva perché l'ho scovata su internet.
A questo punto manca solo l'epilogo, ma anche quello arriverà presto.
Sto già lavorando anche ad un seguito, ed è proprio mentre scrivevo il seguito che mi sono resa conto che mi sto incasinando la vita da sola! Quando arriverà il seguito lo capirete anche voi.
Detto ciò, alla prossima e che la Forza sia con voi!
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