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Bivio

La visione avuta con l'Holocron è stata fin troppo chiara, anche se dopo tutto ciò mi appare fin troppo chiaro  ciò che succederà in seguito.

Soprattutto quale sarà la mia parte, i miei occhi si spostano su Luke, il quale osserva lo spazio con aria taciturna.

Non ho mai visto Luke parlare così poco, stringe tra le mani la bussola che gli ha donato il vecchio Luke, ancora mi chiedo come faceva ad essere così reale ed allo stesso tempo così surreale.

Ma la mia attenzione viene attirata da altro, quando un colpo di blaster sfiora la fiancata della Dark Soul, costringendo sia me che Luke a mettere da parte ciò che ci preoccupa e  concentrandosi sullo spazio.

Alcuni Caccia Tie stanno inseguendo un Mercantile Corelliano, chiunque sia il pilota li evita agilmente, anche se appena prova ad avvicinarsi a Naboo, viene puntualmente costretto alla fuga.

-Papà lo senti anche tu?- domanda Luke.

Sto per rispondere di no, quando alla fine lo sento forte e chiaro, una presenza opprimente, soffocante ed oscura, come sento la presenza debole e vaccilante di Leia sul Mercantile Corelliano, ed anche Ahsoka e Mara Jade.

Ringrazio mentalmente il fatto che ho modificato lo Yacht per armarlo con tutto ciò che mi veniva in mente sul momento, Missili ionici, razzi con il puntatore con aggancio, laser ed altro ancora.

Certo mai avrei pensato che avrei dovuto puntare le armi contro l'impero, ma c'è sempre una prima volta a tutto.

I Caccia Tie cadono come mosche, eppure sembrano anche comparire dal nulla, come se fossero vomitati dallo spazio stesso.

A quel punto un dubbio si fa spazio nella mia mente, vado a triangolare il segnale usandolo come se fosse un sonar per cercare l'origine.

Con il senno di poi, forse sarebbe stato meglio non saperlo,  visto che la Morte Nera si palesa davanti a noi.

Il Mercantile Corelliano approffitando di un attimo di calma, punta dritto a Naboo, l'idea sarebbe quella se non fosse che si blocca come se fosse congelata sul posto.

La Morte Nera ha attivato il raggio traente, non appena lo comprendo faccio l'unica cosa che in quel momento mi sembra una buona idea.

Mettere il motore della Dark Soul al massimo, ed intercettare il raggio traente deviandone il flusso verso di noi, Luke per lo sbalzo rischia di sbattere la testa contro il cruscotto.

Osservando Luke, mi rendo conto che non posso rischiare anche la sua vita, quindi faccio qualcosa di cui quasi sicuramente mi pentirò in seguito.

-Papà, che cosa stai...- stringo con forza le dita sulla parte del collo costringendolo a guardarmi negli occhi.

-Tu prenderai il guscio di salvataggio, arriverai su Naboo ed andrai dritto alla nostra villa a Varikyno senza fermarti- devo stare fermo nella voce, anche se è difficile, tremendamente difficile.

Usare il trucchetto mentale dei Jedi, su Luke per abbandonare la nave sull'unico guscio di salvataggio che c'è a bordo, è qualcosa che mi distrugge.

Osservo il guscio di salvataggio che schizza fuori dalla Dark Soul, dirigendosi spedito verso il pianeta Naboo.

Prego la Forza che Luke arrivi sano e salvo sul pianeta, senza che ci siano intoppi ed osservo il Mercantile Corelliano pensando a Leia.

Solo, proteggila.

Non so nemmeno se il messaggio gli arriverà, ed una lacrima solitaria mi scende lungo la guancia.

Sia il guscio che il mercantile si dirigono verso Naboo, mentre io non posso fare altro che venire trainato verso la Morte Nera osservando i miei figli che si salvano.

In quel momento disperato, mi appaiono davanti entrambe le mie versioni, quella Sith e quella Jedi,  allungano le mani verso di me.

Le afferro entrambe, perchè in tutto questo tempo ho rimandato la scelta perchè ho avuto paura di ciò che avrei scelto.

Non sono più un Jedi, ma non sono nemmeno un SIth, ho compreso che non posso essere entrambi perchè non lo sono più da un sacco di tempo.

Io sono neutrale, io sono colui che darà un mondo migliore ai figli della Forza, ai miei figli.

Ma per farlo Palpatine deve sparire, la Morte Nera deve sparire, l'Impero deve sparire.

Io sono con la Forza, la Forza è con me.

Quando ero bambino Obi Wan me l'ha insegnato vedendo quanto fosse difficile per me soprattutto durante gli scatti d'ira, ed anche in seguito nei momenti bui della guerra dei Cloni me lo sono ripetuto cosi tanto che è diventato un mantra.

Ripeterlo ora, in qualche modo mi da un senso di conforto e di tranquillità, che mai avrei pensato di riuscire a trovare.

Ho troppe cose sulla Dark Soul che se finissero in mano all'impero sarebbe decisamente drammatico, non solo della mia vita in questi tre anni e mezzo.

Non faccio neanche in tempo a scendere dallo Yacht che vengo accolto da uno squadrone di benvenuto in piena regola con le armi spianate tutte contro di me.

Alzo le mani,  ritrovandomi faccia a faccia con l'ammiraglio Versio con la sua solita espressione arcigna ed uno sguardo gelido.

-Ammiraglio! Come sta sua figlia?- 

Non ho mai sopportato l'ammiraglio Verso, quindi non mi faccio neanche tanti problemi a ricordargli ogni volta che sua figlia Iden ha disertato insieme al suo ragazzo, com'è che si chiamava? Deeckon?

-L'Imperatore ti vuole vivo, sei fortunato, Vader- anche se dal suo sguardo si capisce che vorrebbe farmela pagare.

Ma questo non impedisce agli Stormtrooper di provare a colpirmi con il calcio del Blaster, per loro sfortuna oltre ad avere ottimi riflessi uso anche la Forza.

Palpatine mi sta aspettando sul suo trono, ha uno sguardo gelido, so fin troppo bene che nell'esatto momento in cui ho deciso di tradirlo, avrei dovuto aspettarmi delle ripercussioni.

Una delle sue guardie personali, tiene in braccio un bambino che avrà su per giù sette-otto mesi, i capelli rossi uguali a quelli di Mara Jade e gli occhi di Luke.

-La famiglia, cosa non si fa per tenerla al sicuro- inizia Palpatine scendendo dal suo trono, appena si avvicina al bambino, provo a muovermi ma non ci riesco.

Serro la mascella con rabbia, provo a muovere le dita della mano, ci riesco anche se con molta fatica.

-Tu che parli di famiglia? Questa si che è bella- sibilo tra i denti.

-IO TI HO DATO TUTTO! E TU MI RIPAGHI COSÌ?- le urla Palpatine, mi rimbombano sia nella testa che nelle orecchie.

La sua collera è così forte che sento le protesi sia di gambe che di braccia che scricchiolano violentemente, ma non gli darò la soddisfazione di vedermi in difficoltà.

Sento le protesi delle gambe che cedono, la presenza di Palpatine su di me, opprimente e soffocante.

Stringo i denti, osservando con odio l'uomo che con le sue manipolazioni, le sue lusinghe mi ha portato via tutto.

-Tu mi hai tolto tutto, mi hai fatto diventare un Sith- dico tra i denti.

Palpatine sposta lo sguardo verso la sua guardia personale con in braccio il bambino, facendo segno di avvicinarsi.

-Io ti ho creato, tu devi tutto ciò che sei a me, non ai Jedi-

Palpatine prende in braccio il bambino che scoppia a piangere, mentre Palpatine fa un sorriso distorto.

Vedere Palpatine con un bambino tra le braccia è qualcosa di insolito e mi inquieta forse anche più di vedere la Morte Nera che orbita intorno a Naboo.

Provo a rialzarmi, nonostante il fatto che le protesi siano messe male, ma devo salvare il bambino da Palpatine.

Muovo dei passi prima lentamente, poi sempre più velocemente fino a correre per placcare Palpatine facendolo finire contro il suo stesso trono, rimane per un attimo sorpreso, quella breve distrazione mi consente di afferrare il bambino ed iniziare a correre per mettere più strada possibile tra me, Palpatine e le sue guardie personali.

Mi guardo attorno, intanto provo a tranquillizzare il bambino che ancora sta piangendo, è come avere una freccia luminosa al neon.

-Su piccolo AJ, se continui a piangere moriremo e sono troppo giovane per morire- sussurro.

Non so se mi ha compreso ma smette di piangere, oppure gli piace il nome, chi lo sa?

Per riuscire ad avere le mani libere me lo appoggio sulle spalle, si aggrappa ai miei capelli e sento il peso del bambino sul capo.

La Morte Nera é un labirinto in piena regola, i corridoi sono tutti uguali, non c'è niente che li distingue uno dall'altro.

Sto per prendere un corridoio ma AJ stringe la presa sui miei capelli, mi blocco appiattendomi contro la parete.

In quel momento passano di corsa quattro Stormtrooper, trafelati con le armi in pugno quasi sicuramente stanno cercando me.

E' tale e quale a suo nonno, così piccolo ed è già un fenomeno,  aspetto per vedere se ne sopraggiungono altri ma quando il corridoio risulta libero, corro.

Dobbiamo raggiungere l'hangar alla svelta, altrimenti sarà dura lasciare la Morte Nera.

AJ si appoggia del tutto, le sue braccia incrociate sul mio capo, ho la sensazione che si sia addormentato.

Capisco che siamo quasi arrivati, quando sento il tipico rumore dei Caccia Tie in partenza, afferro AJ togliendolo da sopra la mia testa.

Allungo il capo per vedere se la via è libera, noto la Dark Soul sorvegliata da quattro Stormtrooper, se sono solo quei quattro è facile.

Come è stato fin troppo facile arrivare fin qui, ed osservo AJ con sguardo sospettoso, ho seguito le intuizioni del bambino senza pensare che ci fosse nulla di strano.

In tutti questi anni ne ho viste di cose strane ed insolite, questa è quasi una cosa normale.

Ma non ho il tempo per pensare a tutto questo, inizio a fare alcuni passi verso la Dark Soul sono così vicino a lasciare la Morte Nera...

...quando lo Yacht esplode, distruggendosi in mille pezzi, uno degli Stormtrooper deve essere  salito a bordo.

Ho messo quell'opzione, solo nel caso qualcuno avesse provato ad hackerare il computer della Dark Soul, Luke e Leia hanno sempre trovato eccessivo questo sistema di Sicurezza.

Ed inizio pensare al piano...T? Ormai ho perso il conto, addocchio il mio Caccia Tie pronto all'uso, poco più in là, ed approfitto della distrazione dovuta all'esplosione per avvicinarmi e salire all'interno.

Non appena metto in moto il Caccia Tie, gli Stormtrooper iniziano a sparare contro di me.

-Bene, AJ, il tuo primo volo in fuga dall'impero e ci sparano contro per abbattercj, sarà contenta tua madre-

Il sorriso sdentato di AJ vale più di qualsiasi altra cosa, eccetto forse la mia vita a quella ci tengo.

In quel sorriso rivedo tantissimo Luke, se avevo dei dubbi sulla paternità, ora non ho più dubbio.

Il bambino allunga le dita per afferrare il pomello della cloche del motore, stringe la presa sulle mie dita,  quasi mi stesse dicendo di accelerare.

Ma non faccio neanche il tempo di farlo, che vedo il raggio verde passarmi vicino andando a colpire Naboo.

Se Alderaan è stata una mera dimostrazione per far capire a Bail Organa che sarebbe stato inutile ribellarsi.

Colpendo Naboo, vuole far capire che nessun pianeta è al sicuro, oltre a che farmi comprendere che nessuno esce indenne dal tradire l'impero, nemmeno io.

Naboo è stato distrutto dalla Morte Nera, per colpa tua.

Come se non lo sapessi, ma non mi sorprende che voglia rigirare il coltello nella piaga.

Persino AJ capisce che ce qualcosa che non va, scoppia a piangere chiedendo di sua madre, a meno che "maam" voglia dire altro.

Sono sicuro che stanno bene, ci vuole ben altro per far fuori Mara Jade e gli altri, ne sono convinto se la sono cavata.

In più insieme alle migliaia di persone perite nell'esplosione non li ho sentiti,  quindi devono essere vivi.

Eppure mentre osservo ciò che resta di Naboo, non posso fare altro che sentire il mio cuore andare in pezzi.

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