Addestramento
Stare da solo non mi ha aiutato, anzi ha soltanto peggiorato le cose.
Ho passato anni ad accettare ciò che sono diventato, ed ora la Forza stessa mi mette davanti a questa scelta. Sempre che di scelta si può parlare, visto che la Forza non fa mai niente per niente.
Mara Jade continua a seguirmi, non che abbia potuto fare diversamente visto che potrebbe andare a dire tutto a Palpatine. Anche se non sono del tutto convinto che lo farebbe, sapendo che ci sarebbero ripercussioni su Luke.
Già Luke, che dovrà darmi diverse spiegazioni, prima fra tutte come faceva Mara a sapere che saremmo venuti su Alderaan.
Mara dice che la mia nave non è così difficile da Hackerare, e scoprire dove stavamo andando è stato fin troppo facile.
Ma non credo ad una sola parola che dice, Forza o non Forza, da che la conosco ho imparato una cosa.
Mara Jade e la parola onestà, vanno a braccetto come lo potrebbero andare Sheev Palpatine ed Obi Wan Kenobi.
Sono consapevole che la sua presenza creerà non pochi problemi, non solo per il fatto che è un incognita.
-Ancora non capisco una cosa-
Ascolto Mara, senza guardarla direttamente, sto cercando di orientarmi.
-Cosa?- chiedo.
Mentre prendo una strada a sinistra, tutt'altro che convinto.
-Perché sei qui con tuo figlio?-
Diretta, senza troppi giri di parole. Tanto che mi volto ad osservarla, ma non ho il tempo per risponderle perché ci ritroviamo davanti all'ingresso della villa degli Organa.
Il padrone di casa, ci attende, anche se nel notare la presenza di Mara si irrigidisce.
La fama di Mara Jade è fin troppo nota, così come la sua faccia ed il suo nome.
-La mia Padawan resterà con noi- lo supero senza dire altro, ma con la coda dell'occhio noto l'espressione torva di Bail Organa.
-Il fatto che un Assassina Sith sia la tua Padawan non mi sorprende, solo che spero che la terrai al guinzaglio- ignoro il suo commento, Mara che ha ancora meno pazienza di me, osserva Bail Organa con sguardo di ghiaccio.
-Ti sembro un cane per caso?- sibila tra i denti Mara, le dita stringono l'impugnatura della pistola-Blaster.
-Meglio prevenire che curare- è la risposta del Senatore, ed io lo osservo scuotendo il capo.
Nel sentire quelle parole, Mara pianta la canna della propria arma dritto in gola a Bail Organa.
-Di un'altra parola, e ti faccio un buco in gola- sibila Mara, toglie la sicura alla pistola-Blaster.
Bail mi guarda "fa qualcosa" , ed io sono tentato di lasciarla fare perché mi risolverebbe un problema.
Però penso a Leia ed al fatto che se Bail Organa muore, non me lo perdonerebbe mai.
Basta un occhiata ammonitrice che Mara sbuffa borbottando un "guastafeste" mentre mette via la pistola.
Bail Organa sospira sollevato, ma al tempo stesso guarda male sia me che Mara.
-Come sta tua moglie?- nel sentire quella domanda, Bail è sorpreso ma mormora un "bene" ed annuisco, non che non se lo meritasse ma Leia ne uscirebbe devastata.
-Luke e Leia?- chiedo infine, questa volta lo osservo negli occhi.
Bail mi fa segno di seguirlo, finché non arriviamo in una Sala da Pranzo con un lungo tavolo apparecchiato.
La finestra della Sala da pranzo si affaccia su uno balcone, gli alberi che circondano la casa si vedono appena le uniche cose che si notano sono le punte verdi degli alberi.
Mi indica un posto in cui sedermi a capo tavola, Luke e Leia sono uno davanti all'altro sorridono vedendomi.
Il sorriso di Luke vacilla nel vedere la presenza di Mara Jade, che va a sistemarsi vicino a Leia ed osserva di sottecchi Luke.
-Mara, niente casini-
Si indica con un dito "chi? io?" Sbatte un paio di volte le ciglia, mettendo su una faccia innocente.
Bail Organa, va a sistemarsi all'altro lato capo della tavolata ed il silenzio cala sulla stanza.
Il pranzo procede con Leia che tenta di fare interagire me e Bail senza successo, spostando poi i suoi sforzi su Mara.
-Allora Mara, che ti porta su Alderaan?- chiede Leia curiosa.
Noto Luke drizzare le orecchie, pur restando concentrato sul suo piatto, sembra accorgersi che lo sto osservando. Alza il capo, ed aggrotto la fronte, Luke scuote il capo.
-Principalmente affari- ammette Mara scoccando un occhiata verso di me, che faccio finta di non notare.
-Che generi di affari può avere un Assassina Sith, qui su Alderaan?-
Il gelo cala sulla stanza, Luke stringe la presa sul bicchiere così tanto da mandarlo in pezzi.
Lo scherno di Bail Organa era così evidente che persino Leia guarda male l'uomo.
-Stai parlando della mia Padawan, Bail attento alle parole...-
-È una minaccia per caso, Lord Vader?-
-Prendila come ti pare, ma attento alle parole- ed i miei occhi si posano su Luke che si trattiene a stento.
-È un Assassina Sith, non la voglio così vicina alla mia famiglia, soprattutto a...- lancia un occhiata verso Leia, anche se non finisce la frase è fin troppo ovvio cosa vuole dire.
-Senatore Organa, se questa è la cosiddetta ospitalità di Alderaan, dovreste cercare la parola sul vocabolario- Luke osserva Bail Organa, tutto il buonumore è scomparso dal viso di mio figlio.
-Ragazzo, ti ricordo che siete ospiti a casa mia, fai attenzione alle parole-
-Se lei tratta così tutti i suoi ospiti, che posso farci io?- il sarcasmo di Luke è così evidente, così velenoso.
Leia mi scocca un occhiata, vuole che intervengo per placare la situazione, ma soprattutto Luke.
Inarco un sopracciglio, Leia alza gli occhi al cielo, consapevole che forse non sono la persona migliore a cui chiedere.
-Tale padre, tale figlio- si limita a dire Bail, scoccando un occhiata in mia direzione.
Socchiudo leggermente gli occhi, stringo le dita a pugno sotto al tavolo, ed osservo Bail Organa che inizia a tossire fino a boccheggiare alla ricerca di aria.
Sono costretto ad interrompere quando sento il sangue che cola dal naso, mi passo le dita per nascondere la cosa.
Sento qualcuno che mi osserva, mi rendo conto che si tratta di Leia quando incrocio il suo sguardo.
È preoccupata.
-Skywalker, so difendermi da sola, per chi mi hai preso?- Mara lancia un occhiata torva a Luke.
-Per una volta, accetta il mio aiuto, senza farne una questione di stato-
Non ho mai visto Mara senza parole, sicuramente c'è sempre una prima volta dopotutto.
Bail si alza, alludendo come scusa il dover controllare come sta la moglie si allontana dalla Sala da pranzo, non prima di aver lanciato un occhiata gelida a Luke.
-Sul serio, perché sei qui Mara? Dubito perché ti sono mancato, l'ultima volta hai minacciato di castrarmi-
Vorrei tanto sapere che ha fatto Luke per meritarsi una minaccia simile, ma al tempo stesso è meglio se mi faccio i fatti miei.
-Sono qui come Piano B- -È qui per Luke- parliamo contemporaneamente, Mara mi guarda come se avesse appena scoperto che ho due teste.
-Non sono qui per...-
La mia espressione è così eloquente che la zittisce, incrocia le braccia al petto "va bene, si sono qui anche per quello" pur non dicendo altro, ma l'espressione di Luke è così preoccupata che mi chiedo se non dovrei insistere.
O gli potrei sguinzangliare dietro Leia, quando si tratta di scoprire cosa combina Luke è un segugio.
-Papà, cosa farai quando troverai la mamma?- chiede Luke.
Vorrei poter dire che ho un piano ma non lo ho, sono quelle cose che non sai mai come andranno a finire.
-A meno che non abbia una sorella gemella, secondo me sei fottuto-
-Grazie, Jade, tu si che sai come tirare su di morale le persone-
Mara ghigna in risposta, andando poi ad osservare Leia con aria pensierosa, come se stesse valutando qualcosa.
-Tu...ci siamo già viste?-
-Può essere, faccio il programma legislativo imperiale sono spesso su Coruscant e...-
-Non credo sia quello, hai un aria familiare- borbotta tra sé Mara.
-Che differenza c'è tra Jedi e Sith?-
Tra tutte le domande che poteva fare Luke per sviare il discorso, proprio questa. Vedo che anche Leia si fa attenta, è curiosa.
Mara si distrae dai suoi pensieri, noto che anche lei è attenta a ciò che dico.
Ha quegli occhioni azzurri a cui è impossibile dire di no, e per mia sfortuna Luke li ha presi da me. Dannata genetica.
-I Jedi ed i Sith per alcuni sono uguali in quanto utilizzano entrambi la Forza ed hanno una spadalaser. Ma la vera differenza è che i Jedi tendono a tenere sotto controllo le loro emozioni, a schiacciarle quasi. I Sith invece le sfruttano, traendo la Forza ed il potere dalla rabbia, dalla paura e dall'odio, dalle proprie passioni-
Leia si incupisce nel sentire quelle parole, sta pensando a ciò che è successo con Baharie Organa.
-Leia solo perché ti sei lasciata trasportare dalla rabbia, non fa di te una Sith- la tranquillizzo, o almeno ci provo.
-Ma neanche un Jedi. I Jedi non sfruttano la propria rabbia l'hai detto tu, i Sith invece...-
-Questo perché i Sith usano la propria rabbia, a differenza dei Jedi-
Per quanto ci provo, ogni parola che dico sembra incupire Leia sempre di più.
-Che poi è solo un etichetta, Sith, Jedi, c'è davvero tutta questa differenza?
I Jedi predicano tanto l'armonia ma sono i primi a dare di matto, prendete Darth Vader è l'esempio ideale di come i Jedi sono pessimi insegnanti, secondo me è stato proprio quello a portarli all'estinzione...o forse l'ordine 66 e la Purga Jedi? Chi lo sa!-
Non sei di aiuto, Jade.
Le scocco un occhiata torva.
Dovresti ringraziarmi, tua figlia si stava facendo venire una crisi di nervi.
Noto Leia che nasconde una risatina per le parole di Mara.
Non mi chiedo nemmeno come Mara abbia capito che Leia è mia figlia, sarebbe inutile.
-Non ha tutti i torti- si accoda Luke, anche se il suo è un sussurro.
Pur arrivando un "ti ho sentito!" da parte di Mara che ora si è messa a parlare con Leia.
Quelle due assieme che vanno anche d'accordo... povero Luke.
Tutto mi sarei mai aspettato, tranne che di trovarmi nella situazione di dover spiegare ai miei figli che differenza c'è tra Jedi e Sith.
Sarebbe stato meno imbarazzante, dover spiegare come nascono i bambini.
-Tu come sei diventato un Sith?-
Ecco una domanda che aspettavo e temevo da tempo, è stata Leia a porgere la domanda distraendomi dai miei pensieri.
Ora ho gli occhi di Mara, Luke e Leia addosso, ne sono consapevole.
Mara conosce tutta la mia storia eccetto il motivo che mi ha spinto a quella scelta, semplicemente perché non ho mai ritenuto che dovesse saperlo.
Non con l'ombra di Palpatine perennemente su di noi, come un rapace pronto ad affondare i suoi artigli sulla sua preda.
Voglio essere onesto, ma al tempo stesso non vado fiero di ciò che ho fatto, mi lascio andare ad un sospiro.
Rievocare nella mente quei ricordi che per anni ho cercato di seppellire fino a dimenticarli, già di per sé non è facile ed il fatto di doverlo raccontare proprio a loro, proprio ai miei figli che pensavo di aver perso proprio per quella scelta, forse è anche peggio.
-Vorrei poter dire che è stata una cosa sola, singola scelta ma non lo è stata, è iniziato tutto con vostra nonna... avevo questi sogni dove moriva e non potevo non fare nulla e quando sono andato a cercarla e mi è morta tra le braccia è scattato qualcosa, ero pieno di rabbia... ma un Jedi non prova rabbia, un Jedi non prova dolore, non prova assolutamente nulla. Vostra madre è stata la mia ancora di salvezza, se non ci fosse stata lei sarei entrato in un baratro da cui non ne sarei uscito... e quando ho iniziato ad avere quelle visioni in cui moriva di parto, è stato difficile per me. Io volevo salvarla, non potevo permettermi di perdere anche Padmè...ed è così che mi sono convinto che i Sith potevano aiutarmi, che il Lato Oscuro potesse aiutarmi, ma ho finito per perdere tutto...-
Sono stato stupido da cadere nelle manipolazioni di Palpatine, è stato onesto con me quello si, ma perché sapeva quanto poco lo sono stati i Jedi, ha usato l'onestà come arma per manipolarmi.
Il silenzio scende sulla stanza, persino Mara Jade ha il buon senso di non dire nulla.
Luke aggrotta la fronte pensieroso "Siamo esseri umani, non siamo dei robot, come si fa a non provare nulla?" Il suo pensiero mi arriva come uno schiaffo nella mente.
Leia ad un tratto si alza, sento le sue braccia intorno al collo per abbracciarmi, ho intravisto delle lacrime lungo le guance, non era mia intenzione rattristarla.
-Troveremo la mamma, è una promessa, papà- sussurra Leia.
Lo spero tanto anche io, così possiamo riunire la nostra famiglia, poco importa ciò che succederà.
Luke sta parlando con Mara, la quale ha uno sguardo rattristato osservandomi, però qualcosa detta da Luke glielo fa passare.
-Sei un bakatonto Skywalker! È colpa tua se sto così!- sbotta Mara.
Si alza di scatto, ed esce come una furia indemoniata dalla stanza.
-Che cosa le hai detto?- chiedo.
Mara è tante cose, ma non una che se la prende per un non nulla, altrimenti non l'avrei scelta come Padawan.
-Le ho chiesto se era ingrassata, ed ha reagito così... è pazza quella-
Sento Leia che borbotta "è davvero un bakatonto" scuotendo il capo.
-Andiamo, abbiamo un allenamento da iniziare-
Nel sentire ciò, Luke si illumina, noto Leia che anche lei è entusiasta.
È un modo per distrarli, in più alla fine glielo avevo promesso, che razza di padre sarei a non mantenere le promesse che faccio?
Li porto nel tempio della Forza nel bosco, essendo l'unico luogo su Alderaan connesso alla Forza.
Faccio segno ad entrambi di avvicinarsi, e sistemarsi nel centro, pur non essendo molto convinti Luke e Leia si avvicinano, mettendosi seduti a gambe incrociate.
-Prima di usare la Forza, dovete sentirla, percepirla ed incanalarla-
Luke si lascia scappare uno sbuffo -pensavo ci avresti insegnato ad usare la spada laser- mugugna, ed io scuoto il capo.
-Quando sarete pronti, cosa che ora non siete, mi sembra ovvio-
Entrambi chiudono gli occhi, se Leia prende la cosa un po' più sul serio, stessa cosa non si può dire per Luke.
Vedo Luke allungare la mano verso il vuoto, le dita della mano che si muovono frenetiche.
Afferro un lungo filo d'erba, ed inizio a solleticargli il palmo della mano.
-Sento qualcosa!- urlò Luke.
Leia soffoca una risatina, ha aperto un occhio all'urlo di Luke.
-E dimmi cosa senti?- chiedo ironico, facendo segno a Leia di non ridere.
-Io sento un formicolio?- sposto il filo d'erba sul dorso della mano. Andando poi a usare il filo d'erba come un frustino che colpisce la mano di Luke "ahio!" si afferra la mano.
-Devi aprire la mente, Luke- lo rimprovero, incrocio le braccia al petto, osservare Luke e Leia mi riporta indietro.
Ad un tempo un po' più semplice, dove sono stato felice e grato per quello che avevo, ed i miei demoni erano relegati nei sogni.
A quando addestravo Ahsoka, ogni tanto ripenso a quella piccoletta, l'unica persona della mia vita, dopo Obi Wan e Padmè, ad avere davvero creduto in me.
Non ho più avuto suo notizie, da quando è stata espulsa dai Jedi, ma la sua espulsione l'ha salvata dall'Ordine 66. Ed egoisticamente ne sono sollevato, così da essere stata risparmiata, se avessi perso anche lei non so cosa avrei fatto.
Luke ci prova a fare ciò che gli ho detto, vedo un sorriso spuntare sulle labbra, dall'altro canto noto Leia che fa levitare diverse pietre intorno a sè.
La soddisfazione, lascia il posto ad altro sento un fremito nella Forza, ed il capo va verso una direzione precisa. Qualcuno ci spia.
Inizialmente penso a Mara Jade, ma non è così sprovveduta da farsi beccare, a meno che non sia lei stessa a volerlo.
-Va bene abbiamo finito, ora andate a riposarvi, siete stati bravi- la voce è volutamente alta, così da non destare sospetti mentre mi avvicino all'albero ed afferro per il colletto lo spione, trascinandolo fuori dal suo nascondiglio.
Lo spione, si rivela essere una ragazza, indossa le vesti delle ancelle di Naboo, di norma sono molto più scaltre e di certo non si fanno beccare. Che cosa ci fa qui?
La ragazza, quando la lascio andare prova a scappare ma quando si ritrova davanti a Luke e Leia, si blocca. Crolla sulle ginocchia osservando Leia, gli chiede perdono per aver fallito la missione.
È chiaro che la scambiata per Padmè, anche se mi domando quale missione potrebbe avere.
-Perchè ci stavi spiando?- la costringo a rialzarsi, rimettendo la ragazza in piedi.
La ragazza guarda tutti e tre, con aria confusa, il suo sguardo va su Leia, quasi a temere una sua reazione.
-Oh per la Forza- mi massaggio le tempie, percepisco tutta la sua ansia ed il suo timore ed è frustrante, oltre che seccante -non è Padmè-
Pronunciare il suo nome è un supplizio, vorrei poter strozzare Palpatine e la sua voce fastidiosa. PMi chiedo che succederà, quando me la ritroverò davanti, non voglio pensarci.
La ragazza osserva meglio Leia, sussulta e fa un passo indietro, ritrovandosi bloccata tra me ed i gemelli.
Non so se è per il mio sguardo socievole, o forse perché Luke la prese per mano per tranquillizzarla, ma alla fine parla.
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