41.
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"Da quanto?" Chiese il ragazzo impallidendo.
"Quattro mesi." sussurrò. "Ma ti giuro che non lo sapevo. L'ho scoperto qualche giorno fa, ma nascondevo la pancia."
"E perché non me lo hai detto prima?" La mora si sedette sul letto ed iniziò a singhiozzare.
"P-preferivo dirtelo di p-persona." Mormorò. "Mi odi, non è vero?" Il biondo scosse la testa.
"Sai cosa provo per, piccola." Le accarezzò la guancia. "Ho solo bisogno di tempo per assimilare la notizia." Annuì.
"Mi stai lasciando?" Chiese in lacrime.
"No." La abbracciò. "Ti amo e non lo farei mai." La strinse. "È maschio o femmina?" Domandò entusiasta.
"Non lo so ancora, ma potremmo andare a fare l'ecografia."
"Andiamo, allora." La fece alzare con delicatezza.
"Hai detto che ti serviva del tempo." Constatò.
"Non ne ho più bisogno." Le prese il volto e la baciò dolcemente. "Insomma, diventerò padre!" Disse elettrizzato.
Ridacchiò e la prese per mano, aiutandola a scendere le scale.
"Una cosa." Lo fermò.
"Dimmi." Sorrise, guardandola negli occhi.
"Ti prego, non dirlo ai miei genitori. Mio padre mi caccerebbe di casa."
"Sarà il nostro piccolo segreto, amore mio." Le fece l'occhiolino e rise. "Ti amo."
"Ti amo anche io." Si baciarono con più passione e uscirono di casa.
[...]
"Complimenti, è una bellissima bambina." Si congratulò il dottore, rivolto ai due ragazzi. "Vuole farlo lei?"
Indicò all'irlandese l'apparecchio che teneva tra le mani, il quale mostrava la bimba muovendolo sul ventre della mora, e lo porse a Niall. Il ragazzo lo mosse sopra la sua pancia, ben visibile, e sorrise vedendo la piccola e indifesa creatura che cresceva in lei. Si asciugò una lacrima solitaria di felicità e si voltò verso Abigail, la quale fissava lo schermo gioia e stupore.
Non poteva immaginare che dentro il suo corpo avesse una vita. Il loro amore aveva dato alla luce un piccolo miracolo. E, anche se non era ancora nata, la amavano come se lo fosse. Finita la visita, il dottore le fece rimuovere quel liquido appiccicoso dalla pancia, con un panno, e si alzò. Ringraziarono ed uscirono.
"Avrò due principesse in casa." Si morse il labbro e lo baciò.
"E un principe." Rispose sorridendo. La fece sedere sulla panchina del parco in cui passeggiavano e Niall la spostò sulle sue gambe. "Tra cinque mesi, la potrai coccolare."
"E non solo lei." La strinse a sé. "Torniamo a casa?" Abigail annuì.
"Ho sonno." Si lamentò. "Dormiresti con noi?"
"Non prima di una ninna nanna." La mora sorrise e si scambiarono degli sguardi pieni di amore.
Love is in the air.
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