
14.
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Passò davanti casa di Abigail e si sedette davanti alla sua porta. Se lei fosse passata di lì, l'avrebbe sicuramente visto. In quel momento non gli importava di bagnarsi, di risultare ridicolo agli occhi delle persone, di ammalarsi e non gli importava nemmeno di mangiare. Se ne fotteva di tutto e tutti in quel momento e solo per lei. Non pensava che un giorno avrebbe fatto una cosa così folle per una ragazza, ma lei non era una ragazza qualsiasi. Lei era la sola ed unica che voleva nella sua vita. Lo avrebbe fatto altre mille volte per lei.
Qualche minuto dopo, vide la figura della ragazza in lontananza e si ritrovò a sorridere più del dovuto. Non appena si avvicinò maggiormente, però, vide che non era sola. C'era un ragazzo con lei. Leonardo. Le loro mani erano intrecciate, camminavano l'uno al fianco dell'altro e notò che lui la stringeva a sé. Ed entrambi condividevano lo stesso ombrello, così da non bagnarsi. Continuava a scrutarli fino a quando non si baciarono ed il suo cuore prese un battito, per poi notare che un ampio sorriso le contornava le labbra.
Era felice, ma senza di lui.
Poco dopo, tutti i pezzi si unirono ed il puzzle si completò. Ora capiva il motivo del suo silenzio e della sua assenza. Una lacrima si fece spazio sulla sua guancia, ma la asciugò subito. Improvvisamente, gli occhi color cioccolato di Abigail e gli occhi color oceano di Niall si incontrarono. La ragazza si pietrificò e Leonardo seguì il suo sguardo, per poi trovarsi di fronte l'Irlandese.
"Così voi due state insieme..." Parlò per primo.
Le parole sembravano essere trascinate e fuoriuscirono come un'affermazione, più che come una domanda.
"Darren, io-" Tentò di giustificarsi, ma il biondo la precedette.
"Va tutto bene." Sussurrò. "In fondo, era ciò che hai sempre voluto." Proseguì.
"Perdonami."
Si avvicinò per abbracciarlo perché sì, le era mancato in queste ore. Le era mancato così tanto coccolarsi, parlare, ridere e persino scherzare con lui. Però lei amava Leonardo, ed ora aveva ciò per cui aveva sempre lottato. Niall si allontanò sotto la pioggia, che in quel momento cadeva copiosa, e si voltò per non guardare altro.
Pianse talmente tanto da farsi venire mal di testa. Ci teneva a lei, forse più di quel pezzo di merda, anzi, sicuramente. Aveva cercato di stuprarla, ma gli stava accanto. Si erano pure baciati e per lui fu troppo.
Ricordò come il giorno prima le sue mani la toccavano in quel maledetto bagno. Ricordò le grida di Abby che lo supplicavano di smettere. Infine, ricordò quando l'aveva salvata e stretta tra le sue muscolose braccia. Ricordava tutto. Mentre ora, vedeva come i due fossero in sintonia. Le loro labbra, le loro mani ed i loro corpi. Tutto.
Aveva una voglia di tornare indietro e di riprendersi ciò che era suo. Perché lei era solo sua. Era morbosamente geloso in questo. Strinse le nocche, fino a farle diventare bianche e cacciò un grido. Si alzò dal marciapiede freddo su cui sedeva e vide che era sola, davanti la porta di casa mentre cercava le chiavi per entrare. Si avvicinò a lei ed Abigail se ne accorse.
"Perché non me lo hai detto?" Chiese duro.
"Non volevo ferirti. E poi, sei stato tu a dirmi di andarmene. Quindi, pensavo che la nostra amicizia o quella che era fosse finita."
"Io ti voglio bene, non sai nemmeno quanto. Vederti con lui mi fa star male, ma sai cosa mi fa stare peggio?" La mora scosse la testa. "Vedere che tu lo hai perdonato per averti quasi stuprata."
"Mi ha detto che era stato costretto. Lui non è così, credimi."
"Sono sicuro che è l'ennesima stronzata che ti ha rifilato e, a quanto pare, ci hai creduto." La guardò e notò che teneva la testa bassa. "Non dirmi che lo ha fatto veramente, perché ti giuro che stavolta lo uccido."
"No, non l'ha fatto. Credimi, lui ci tiene."
"Più di me?" Arrossì. "Guardarmi, Abby." Alzò la testa e lo guardo negli occhi.
"Non lo so..." Sussurrò.
"Lo sapevo." Rise nervosamente. "Allora, ti proibisco di stare con lui."
"No, io sto con chi voglio. Ed io voglio lui."
"Io cerco di aiutarti, di allontanarti dai problemi e di proteggerti. Ma perché rifiuti?"
"Forse perché non voglio tutto ciò." Niall annuì.
"Ci ho messo tutto me stesso, ti ho protetta, ti ho aiutata e ti ho consolata. Pensavo di fare del bene ed invece si è rivelata una perdita di tempo. Ma sai che ti dico? Quando capirai tutto e tornerai da me, sarà troppo tardi. Spero tu stia bene. Ciao, amore." Si avvicinò e le lasciò un bacio sulle labbra.
Niall si allontanò e camminò verso casa. Abigail rimase lì, osservandolo mentre se ne andava. La mente le disse di fermarlo e di tornare da lui, ma il cuore le imponeva di lasciarlo andare.
In fondo, ora aveva tutto.
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