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9 - Bathroom

In auto regna il silenzio e nessuno dei due fiata quando attraversiamo le strisce pedonali per raggiungere il palazzo dove abita Michael, nemmeno Luke per rimproverarmi della mia fissa di rispettare le regole.

- Ma siete stati inghiottiti da un drago per strada? Cazzo, ci avete messo un secolo! - si lamenta il mio migliore amico, non appena apre la porta.

- Rosa mi ha trattenuta per farmi la ramanzina visto che stasera non mangio a casa e non mi ha lasciata andare senza farsi dire cosa preparare per domani... Poi sono andata a vestirmi e non c'era niente che mi andasse... Soliti contrattempi, Michael. - liquido la questione.

Lui non ci fa neanche più caso, ma l'espressione dubbiosa di Ashton non mi sfugge.

Janice compare dal bagno e mi abbraccia.

- Oh, finalmente! Non li reggevo più questi idioti con quei cosi diabolici in mano. Schiacciano i tasti come se volessero rompere l'aggeggio. - si lamenta.

Le sorrido e inizio a raccontarle di un meraviglioso bagnoschiuma al cocco che ho scoperto di recente, al che lei parte a stilare la classifica dei migliori prodotti per la doccia, a suo avviso.

Michael si siede sul divano vicino a me e chiede a Luke e Ashton di portare le pizze che hanno ordinato mentre tardavamo ad arrivare.

- Quella in fondo è la tua. - mi rivela Michael.

- Perché l'hai lasciata in fondo? - domando, offesa.

Lui sorride.

- Così sarebbe rimasta calda più a lungo.

Gli faccio un ampio sorriso e mi slancio per abbracciarlo. Èesattamente in momenti come questi che adoro avere un migliore amico che si preoccupa per me e per la mia pizza.

- Cosa farei senza di te?! - esclamo, retorica.

Michael addenta il suo trancio di pizza contento quanto me e io lo imito subito dopo, notando che Janice è vicina al termine del suo e Ashton si allunga per prenderne un altro. Dà dei morsi giganteschi quel ragazzo.

- Ash, non finire tutta la pizza. - gli si rivolge il mio amico.

Il diretto interessato lo zittisce con un gesto goffo della mano, poi continua a mangiare senza porsi problemi.

Janice lo fissa disgustata.

- Vedi? Non è così che rimorchi. - gli faccio notare.

- E come si rimorchia? Luke, vuoi aiutarmi tu? - scatta Ashton.

Chiudo gli occhi mentre addento la pizza per non essere costretta a stabilire contatti visivi con alcuno dei presenti.

- Non è difficile, Ash, basta non mangiare come un camionista selvaggio. - lo snobba Luke.

Meno male che lui è bravo a dissimulare quel che non quadra e, al contempo, a simulare che vada tutto bene.

Michael richiama la mia attenzione.

- Che hai fatto oggi, alla fine? - si interessa.

Sesso. Un bel po'. Sfrenato. Abbastanza. Ah, devo smetterla!

- Compiti. - faccio spallucce.

- Compiti? Ma la scuola è iniziata da poco... - inorridisce Michael.

- Hay avrebbe studiato anche in estate, se non l'avessi trascinata io fuori di casa. - sottolinea Janice.

- Ragazzi, bisogna iniziare subito ad abituarsi al ritmo e fare un po' di ogni materia gradualmente, così da portarle di pari passo ogni volta ed essere quasi pronti al test già il giorno in cui l'insegnante lo annuncia. Con questa tattica infallibile ho intascato ottimi voti per tutta la mia carriera scolastica. - spiego.

Mi guardano tutti con facce annoiate. Negli occhi azzurri di Luke, però, vedo una scintilla di divertimento.

- Un metodo meno impegnativo no? Che sbatti questa cosa che fai tu... Studiare tutte le volte... Chi te lo fa fare?! - commenta Ashton.

- Be', tu prendi sempre D e lei A. C'è differenza, Ash. - mi difende Michael.

Janice si schiera dalla parte di Ashton.

- Lei sta simpatica a tutti i professori! Quando fanno domande a cui non sa rispondere, lasciano correre e ne fanno altre! - protesta.

- Io sto attenta alle spiegazioni e prendo appunti, Janice. Non dormo a lezione come qualcuno è solito fare. - rimbecco.

Priva di appigli in vista, Janice si guarda attorno e accenna a Luke.

- Almeno io a lezione ci vengo. - si vanta.

- Grande amica, anch'io. Dall'inizio dell'anno non ne ho saltata una. - la incenerisce il biondo.

Michael e Ashton inscenano il coro di vittoria e battono il cinque e il pugno a Luke.

Janice scuote la testa.

- Vaffanculo. - ridacchia.

La quiete instaurata dalle risate dura poco: il nuovo terreno di scontro diventa la pizza in tutte le salse e in tutti i condimenti.

Non intenzionata a litigare, mi alzo e vado in bagno per rinfrescarmi un po'.

Sento Janice andare in cucina e, poco prima di chiudere la porta del bagno, vedo Luke attraversare il corridoio con il telefono all'orecchio, probabilmente in cerca di un angolo appartato in cui parlare senza che qualcuno origli.

La mia ipotesi crolla nel momento in cui sento bussare piano alla porta ed è passato troppo poco tempo affinché si sia svolta una telefonata.

Apro e Luke sguscia dentro.

Mi inchioda alla porta e mi assale la bocca con le labbra e la lingua, famelico. Mi afferra i glutei con le mani e scende a baciarmi il collo.

- Mmh, ho una voglia di entrarti dentro... - grugnisce.

- Controllati, siamo... a casa di Michael... - ansimo io.

La mia voce sembra sortire l'effetto contrario, ovvero di farlo impazzire ancor di più: mi schiaccia il corpo col suo contro la porta e struscia la sua intimità sulla mia.

Faccio un respiro profondo.

Non possiamo farlo qui, nel bagno di Michael.

- Luke. - lo riprendo.

Distanzia il capo e mi guarda, pieno di desiderio.

Abbasso lo sguardo e vedo il rigonfiamento del cavallo dei pantaloni.

- Posso ridere? - sussurro, trattenendomi a malapena.

Ma Luke è dannatamente serio e vuole godere, glielo si legge in faccia.

Le sue dita avvicinano il mio mento.

- Succhiamelo. - ordina, a voce talmente bassa e graffiante che per poco non vengo così.

Eppure, lo faccio.

Mi abbasso in ginocchio, gli slaccio i pantaloni e prendo tra le mani il suo membro ingrossato ed eretto. Chiude gli occhi non appena le mie labbra entrano in contatto con la sua punta.

Apro la bocca e lo accolgo, chiudo le labbra intorno alla pelle che lo riveste e lo faccio scorrere con lentezza dentro e fuori, dando l'impressione di godere. E succhio. Ad ogni risucchio, vedo i suoi denti infilzarsi nel labbro inferiore. Lavoro anche di lingua ed è lì che lui viene, riversando tutto il liquido nella mia bocca prima di potermi avvertire.

Estrometto il membro e mi affretto a raggiungere il lavandino, poi sputo.

Sciacquo più volte la bocca, mentre anche lui si ripulisce.

- Dio, Hailee, ma dov'eri finora?

__________

Povero Michael, ignaro di cosa succede nel suo bagno... E di cosa sta nascendo fra Hailee e Luke.

Love you 🎀

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