8 - Better
Luke è andato in bagno a pulirsi e io sono qui, nella mia stanza, a chiedermi che diavolo mi è saltato in mente. Certo, leggendo libri, ascoltando canzoni e guardando film sono pervenuta gradualmente alla conoscenza del lato libidinoso dell'essere umano femminile, ma ho sempre accettato come impostazione predefinita quella secondo cui è l'uomo a manifestare più apertamente ed intensamente il desiderio sessuale. Mi sono decisamente sorpresa.
- Credo di doverti un orgasmo. - annuncia Luke, rientrando in camera.
Sollevo le sopracciglia.
- Fidati di me. - prosegue il biondo.
- Cosa...
Lo squillo del suo telefono mi interrompe e vedo il suo corpo nudo attraversare la mia stanza per recuperarlo.
Scorre sulla schermata col dito e porta il dispositivo all'orecchio.
- Mike?
- Oh, ma dove sei? Giochiamo a Fortnite prima che arrivino le ragazze?
Mi trattengo dallo sbuffare sonoramente.
- Arrivo. - taglia corto Luke, prima di riattaccare.
Inizia a rivestirsi e io faccio lo stesso.
- Vengo a prenderti più tardi, darling. E avrai il tuo orgasmo. - mi fa l'occhiolino.
Un po' scombussolata in generale dagli ultimi eventi, non proferisco parola.
Saluto con la mano quando si ferma sulla soglia di camera mia, poi resto immobile a fissare la porta anche dopo che si è chiusa.
Cazzo, Calum mi farebbe internare da papà in un monastero, se sapesse cosa ho appena fatto. Che sia successo con Luke Hemmings, poi, è soltanto un aggravante.
Eppure, non mi sono mai sentita così padrona del mio lato selvaggio, libera di dargli sfogo nel modo che sentivo più naturale e spontaneo. È stato bello... Non credo che lo dimenticherò facilmente.
La maglietta che ho rimesso reca la scritta Darling, la stessa parola che Luke ha usato come nomignolo per me. Dovrei considerarlo un gesto di riguardo o pura casualità? Ad ogni modo, la cosa mi piace.
Mi sforzo per racchiudere in due ore tutto l'impegno dedicato alla scuola per questa domenica e le divido equamente fra matematica e chimica. Faccio qualche ricerca su internet inerente all'argomento di letteratura che abbiamo iniziato ad affrontare e poi scaldo una porzione di pasta al forno preparata amorevolmente da Rosa affinché non morissi di fame.
Verso le quattro mi arriva un messaggio di Luke, in cui c'è scritto che è arrivato.
Apro la porta.
- Hai solo quella maglietta? - domanda immediatamente, squadrandomi da capo a piedi.
Oops, mi sono dimenticata di indossare i pantaloncini.
Gli occhi azzurri di Luke percorrono le mie gambe nude con desiderio.
Mi afferra per il polso e mi fa stendere sul divano del salotto.
- Dio, cosa ti farei... - mormora.
Mi puntello sui gomiti e rimango colpita dal contrasto delle sue occhiaie scure che cerchiano gli occhi dalle iridi chiare.
Luke si posiziona in modo da sovrastarmi e risale fino all'altezza del mio collo, dove si cala per posarvi le labbra e baciarmi una zona epiteliale molto delicata. Si concentra su un punto in particolare e succhia, provocando in me sensazioni mai provate.
Le sue mani divaricano le mie gambe e mi accarezzano le cosce in direzione dei glutei, scostando anche la maglietta. Arrivano a destinazione e palpano senza esitazione, poi risalgono ancora per togliermi definitivamente l'indumento. Io, completamente soggiogata dalla sua esperienza palese, non protesto in alcun modo.
Il ragazzo osserva con sguardo incupito dal desiderio i miei seni, il mio bacino e infine le mie mutandine. Le abbassa con un colpo secco, poi le fa scivolare via dalle gambe con delicatezza, guardandomi negli occhi per tutto il tempo. Le mutandine raggiungono la maglietta e la testa di Luke si abbassa sulla zona appena scoperta. Rabbrividisco e sobbalzo quando riconosco la sua lingua direttamente sulla mia intimità e, man mano che insiste, la mia eccitazione cresce.
Esplora languidamente tutta l'area, andando a segnare i confini per poi tornare sul punto più sensibile ed iniziare a torturarlo con lentezza agonizzante. Stringo i pugni e getto la testa all'indietro, impaziente.
Le mani di Luke, intanto, vanno su e giù lungo le mie cosce, distraendomi ed innervosendomi al contempo. Però non vorrei che si spostassero.
In un riflesso involontario, finisco per innalzare un minimo i fianchi, come ad esortarlo a farmi raggiungere l'apice. Ma Luke non ha fretta e lascia che la sua lingua stuzzichi lentamente la mia intimità.
Capisce poi che sono vicina al perdere la pazienza e accelera il ritmo.
- Ah. - sospiro, godendo intensamente per pochi attimi.
Luke si solleva e risale fino a giungere a pochi centimetri dal mio viso.
- Piaciuto, darling?
Annuisco, ancora troppo sopraffatta per esercitare la facoltà di parlare.
- Bene. Preparati, non è ancora finita. - bisbiglia.
Apro gli occhi e mi mordicchio il labbro, curiosa. Cos'altro ha in mente?
Noto una bustina argentata tra le sue mani e capisco che non si tratta di niente di nuovo, ma che, nonostante io fatichi un po' ad ammetterlo, mi piacerà.
L'ingresso deciso del suo membro mi mozza il fiato, ma riprendo a respirare ben presto, a ritmo rapido. Mio Dio, mi sento riempire sempre più in profondità e ad ogni spinta mi chiedo quanto in là riesce ad arrivare. Si muove con potenza e a ritmo sostenuto, andando a strusciare sul punto esatto che mi infiamma tutta.
Luke ansima e io credo di stare per urlare.
L'orgasmo arriva come un'ondata di elettricità ed emozione schiacciante, che mi estrania del tutto dal mondo e, anche se per un solo secondo, rende i nostri movimenti perfettamente coordinati e frenetici come mai prima d'ora.
Il suo pene esce dal mio corpo e mi sento immediatamente svuotata, ma è impossibile non pensare a quanto intensamente ho vissuto il sesso questa volta.
- Persino meglio di stamattina. - espiro.
- Cazzo, sì. - concorda lui, ancora ansimante.
Qualche minuto dopo, ricordo che Michael, Ashton e Janice ci stanno aspettando e che, se uno di loro sospetta di noi, devo fare il possibile per non spingere anche gli altri a pensarla allo stesso modo. Mi alzo e vado a indossare un semplice top blu e gli shorts in stoffa jeans azzurro chiaro.
Luke, nel frattempo, pare essersi ripreso a sua volta e lo vedo infilarsi la maglietta.
Gli passo davanti e mi dirigo verso l'uscio con telefono e chiavi in mano.
- La prossima volta sperimentiamo qualcos'altro, che dici? - mi sento mormorare all'orecchio, con voce estremamente roca.
Quando la mano di Luke si posa sul mio gluteo sinistro ed esercita una leggera pressione, capisco.
Onestamente, inizio ad avere paura.
__________
Voi avreste paura di sperimentare con Luke? 😂
Love you 🎀
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro