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5 - Tongue

Luke non si è smentito in settimana: è passato a prendermi la mattina per portarmi a scuola, mi ha pagato la colazione ieri mattina che avevo dimenticato il portafoglio a casa, si è seduto accanto a me ad ogni lezione che avevamo in comune e mi ha riportata a casa. Strano come i nostri orari di uscita coincidano perfettamente.

Mi chiedo solo a che scopo stia facendo tutto questo.

Non si è mai interessato alla sorellina di Calum Steinfeld, finora. Avrei così tante domande da fargli...

La fortuna è dalla mia parte questa volta, per quanto riguarda papà: è partito stamattina per lavoro e tornerà mercoledì, salvo spiacevoli imprevisti. Mi preparo così per la festa delle cheerleaders: mascara in abbondanza, rossetto scuro, capelli parzialmente raccolti e abitino nero aderente fino a metà coscia. Visto che non voglio martoriare i miei piedi, indosso un paio di Converse nere e mi dichiaro pronta. Che ci pensino le cheerleaders a fare la loro bella figura con i tacchi.

Sotto casa, trovo Ashton e Janice in macchina ad aspettarmi.

- Non potevi mettere delle scarpe più adatte ad una festa esclusiva? - mi rimprovera la mia amica.

- I miei piedi hanno scelto queste e io li rispetto. - asserisco.

Ashton ridacchia e mette in moto.

- I tacchi ti fanno proprio schifo, eh? 

- Mi fanno male, è diverso. - controbatto.

- Almeno delle ballerine... - contesta ancora Janice.

Ashton inorridisce.

- Ti prego, no! Quelle me lo ammosciano solo ad immaginarle! - geme.

- Visto? Le Converse sono la soluzione perfetta. - mi vanto.

Janice rilascia un verso di frustrazione, poi sceglie una stazione radio e passa cinque minuti buoni a girare la manopola per captare la frequenza giusta.

L'auto che sta guidando Ashton è di suo padre, in realtà, ed è vissuta. Quella di Luke è decisamente più bella e moderna.

- Michael e Luke ci aspettano al parcheggio. - annuncia Janice, leggendo i messaggi sul telefono.

Potevo aspettarmi la presenza di Luke: le cheerleaders lo ammirano.

Ashton parcheggia la macchina ed entriamo tutti insieme nell'immenso cortile della gigantesca casa di Summer Holt, il capo delle cheerleaders, nonché la bionda più bella e ricca della città intera. Avrà qualcosa come sei macchine a sua disposizione, stanze per i vestiti, stanze per le scarpe e altre stanze per borse e accessori di cui noi comuni mortali ignoriamo l'esistenza.

Janice ci guida verso di lei e il suo gruppo e ci presenta uno ad uno.

- Sei carina, Hailee, perché non sei venuta alle audizioni? - esclama Summer.

- Oh, non sono molto portata per le acrobazie... Voi siete perfette così. Grazie per il pensiero, comunque. - rispondo gentilmente.

Tutte le altre annuiscono e la appoggiano anche solo con l'espressione del viso.

- Che cara! Ricordati che le amiche di Janice sono anche nostre amiche, noi ci siamo per qualunque cosa! - prosegue la bionda, con rinnovato entusiasmo.

- Okay, fantastico. Io... Io vado a prendere da bere. - taglio corto.

Mi allontano e lascio che Janice stia con loro, mentre Ashton attacca bottone con una ragazza dai lunghi capelli neri. Non ricordo se sia anche lei una cheerleader.

Michael, invece, mi segue al bancone montato apposta per servire drink e ordiniamo un cocktail ciascuno. La ragazza che li prepara ha i capelli rossi, le labbra incredibilmente grandi e carnose e degli occhioni con lunghissime ciglia nere. Anche le curve del suo corpo sono notevoli e, dal modo in cui il mio amico la guarda per poi volgere lo sguardo a me, capisco di essere di troppo.

È una festa, è normale che tutti cerchino di conoscere gente nuova, di attaccare bottone... Però adesso sono sola e non so bene cosa fare. L'esterno della casa è veramente immenso.

Con il bicchiere mezzo pieno in mano, vago intorno alla piscina per un po', poi vado a prendere un altro cocktail e lo sorseggio vicino ad un gruppetto di persone che balla. Mi sento dannatamente fuori posto.

Quando si baciano fra ragazzi e fra ragazze, capisco di essere decisamente fuori posto. Vado al bancone degli alcolici e butto giù qualche shottino.

Finalmente, mi sento abbastanza audace da ballare anche da sola, nonostante intorno a me ci sia molta gente. Perché nessuno socializza con me? Sono conciata così male? Sarà colpa delle scarpe forse. Janice aveva ragione, era meglio soffrire su trampoli stasera.

- Mi spieghi che cazzo stai facendo? - ringhia una voce bassa al mio orecchio.

Oh, un bel ragazzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri! 

- Certo che hai delle occhiaie, amico... Mica sei un cugino di Edward Cullen? No, perché figo sei figo... - blatero.

- Cristo, hai bevuto come una spugna. Vieni con me. - alza gli occhi al cielo.

Ha la pelle chiarissima, le occhiaie molto scure e delle labbra che sembrano fatte apposta per essere baciate, con un piercing sul lato destro. Ha l'aria da bello e dannato che mi attira come un magnete.

- Devo venire con te? - domando, con voce strascicata.

- Sì, cazzo. 

 Il suono duro dell'ultima parola che ha detto mi riscuote profondamente. È Luke. Luke Hemmings, il ragazzo dai mille misteri e segreti, il tormento che cammina. Ed è dannatamente affascinante.

- Se vuoi, posso essere la tua Bella Swan. Però non mordermi che non voglio diventare un vampiro e rinunciare alla pizza. - blatero ancora, con un tono talmente noncurante e divertito che anche se fossi seria, non riuscirei a sembrarlo.

Luke aggrotta la fronte.

- Smettila di sparare stronzate, Hailee.

Mi trascina in casa e, tenendomi per il polso, cerca qualcosa. Altri alcolici? Cibo? Acqua? Droga?

Oddio, magari sono finita ad una di quelle feste che mio padre ci teneva tanto che evitassi!

Facendo leva sulla forza delle braccia, mi siedo sul tavolo che troneggia nella stanza... Apparentemente una cucina. Le mie gambe penzolano.

- Andiamo, non mi baceresti? - domando, prima che la frase sia passata attraverso il filtro della mente. Non so neanche più dove sia il filtro della mia mente.

- Perché? - mi si rivolge Luke, più sorpreso che mai dall'andamento della conversazione.

Ridacchio un po'.

- Perché io lo farei. - assicuro.

Solleva un sopracciglio.

- Hailee...

- "Hailee, sei solo una bambina! Zitta e vai a giocare con le bambole! Non ti calcolerà mai nessuno, figuriamoci se lo farà quel saccentone di Luke Hemmings... Ah, piccola Hailee, sarai sempre una bimbetta insignificante!" - parodizzo.

Luke mi guarda curioso, sul punto di ridere anche lui.

Farlo ridere, ora, è diventata la mia unica priorità.

- Be', sai che c'è... ? Hailee è cresciuta! Cazzo se è cresciuta! Ha diciassette anni, frequenta l'ultimo anno, ha avuto un ragazzo... Dio, non che sia paragonabile a Luke Hemmings perché, Cristo santo, l'avete visto Luke Hemmings? Ecco, non aggiungo altro. E Hailee è cresciuta, lo sai? Non ci credi? Ha perfino le tette!

Missione compiuta: Luke sta ridendo. Non so se sia per pietà o per il ridicolo di cui mi sto coprendo o, be', anche solo la voce a volume altalenante e strascicata basterebbe... Fatto sta che ride. Ride a crepapelle.

- Signore e signori, sono un mito! Ho fatto ridere Luke Hemmings dopo una vita tra il buio e il silenzio! Voglio una medaglia! Oh, mi avete sentito? Voglio una stracazzo di medaglia, gente! - esulto.

- Quindi vorresti una medaglia? - mi si rivolge Luke, con l'ombra di un sorriso.

Totalmente fuori controllo, gli afferro i lembi della camicia con i primi bottoni aperti e lo attiro vicino a me. Oops, troppo vicino.

- Mmh... - fingo di pensarci su.

Luke cala nella serietà non appena realizza che siamo così vicini e io impazzisco per il modo in cui lascia socchiuse le labbra.

Mi sporgo e lo bacio.

Lo bacio con urgenza, aggressività ed impeto. E lui ricambia, incredibilmente. Afferra i miei fianchi con le sue mani grandi, le muove su e giù per la mia schiena, poi scende ai glutei e preme per trascinarmi più a stretto contatto con il suo corpo.

Ora la sua lingua picchietta e, dopo aver ottenuto l'accesso, esplora la mia bocca. Mi trasmette un languore che accende una vampata di calore in tutto il mio corpo, soprattutto nelle parti basse.

Distanzio il viso e prendo fiato.

- Grazie. - mormoro, ancora ad occhi chiusi - Mi ci voleva proprio una limonata con Luke Hemmings.

Percepisco il suo fiato caldo contro le labbra.

La risposta che ricevo è inaspettata.

- Ogni volta che vuoi... Hailee.

__________

Quella che evita di tenere i tacchi a lungo sono io 😂✋

Ed ecco la versione ubriaca di Hailee. Che bacia Luke Hemmings. Vorreeeeeste essere al suo posto, eh?

Love you 🎀

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