Ammetto di essere parsa patetica nelle ultime due ore con il perfido pennellino dell'eye-liner in mano, ma sono finalmente riuscita a replicare la stessa linea su entrambi gli occhi e lo ritengo un risultato straordinario. Che la codina di destra non mi convinca affatto è solo un dettaglio: lo spessore delle linee è identico ed è ciò che conta. Passo allo step più semplice, ovvero quello del mascara. Sono anni che applico mascara di diversi tipi sulle mie ciglia e penso di aver capito quale scovolino fa al caso mio, e soprattutto quale mi darà più volume e intensità per la festa di stasera, quindi mi adopero con maestria per rendere le mie ciglia feline e nerissime.

Per il rossetto, mi limito ad un banale rosa nude, forse leggermente freddo di tono, perché voglio catturare lo sguardo sulla parte alta del mio viso.

È un peccato che Luke abbia flirtato senza pudore con Miss Rodriguez nelle ultime due settimane, perché ora sono costretta a fargli girare la testa con questa minigonna blu notte fresca di negozio. Infantile come atteggiamento, ma provocatorio. Per non lasciarmi mancare nulla, indosso un corsetto nero che ha tutta l'aria di un capo intimo e soprattutto la forma: le coppe valorizzano divinamente il mio seno modesto.

È invece una fortuna che mio padre sia via da tre giorni e non abbia in programma di tornare fino a giovedì, il che mi regala quasi una settimana di totale libertà. Se mi vedesse ora, credo che mi darebbe un paio di ceffoni potenti. Eppure, conquistare le attenzioni di Luke è di vitale importanza per me ora, quindi non posso fare altro che ignorare mio padre e completare il look con un paio di stivali col tacco.

Mi copro col cappotto nero prima di uscire di casa ed entrare nell'auto di Michael.

- Hai freddo? - domanda il mio migliore amico.

Sono abbastanza certa di beccarmi un rimprovero da parte sua non appena toglierò il cappotto, ma non devo rendergli conto di nulla, perciò l'unica autorità che tengo ancora in considerazione è la mia coscienza. Peccato che mi sia risultato così semplice eclissarla, no?

Scuoto la testa in dissenso e mi accorgo che siamo soli.

- Ashton? - mi informo.

- Accompagna Janice e una sua amica. Non volevo costringere Luke a venire alla festa per portarti in macchina, così ho detto che sarei passato a prenderti io. Sai che non mi pesa. - sorride, tenero.

Annuisco.

- Ashton è strano ultimamente. - osservo.

- Lo penso anch'io. Forse è frustrato perché non riesce a fare breccia nel cuore di Janice. - ipotizza Michael.

Lascio che ci creda perché non posso dirgli di me e Luke. Ritengo strano che Ashton si ostini a mantenere il segreto con Michael, l'unico cui potrei dare ascolto.

- Può darsi... - sospiro.

Gli chiedo se ha mai più rivisto la rossa di alcune settimane fa, ma la sua risposta mi lascia intendere che si è trattata di una botta e via. Mi piacerebbe che qualcuno si prendesse cura di Michael con amore. Merita una persona buona e affettuosa al suo fianco.

Quando la macchina si ferma in mezzo alla fila di quelle parcheggiate davanti a casa di Tyson, Michael si fa serio e mi guarda negli occhi.

- Non bere troppo. Non appiccicarti la lingua di uno sconosciuto in bocca. E... be', potrebbe essere scontato, ma... fai attenzione. Tyson e i suoi amici non selezionano con troppo rigore gli invitati. Ci saranno tante teste di cazzo. - si raccomanda.

- Starò attenta. - prometto.

È chiaro che non lo sarò dal momento in cui mettiamo piede nell'enorme abitazione che rimbomba a suon di musica. C'è troppo movimento e troppo alcol per essere davvero attenti.

Mi tolgo il cappotto e inizio a contare, in attesa che Michael mi faccia la paternale.

- Hailee! Ma una gonna più lunga no? E poi, cazzo, una maglietta normale... Sembri uscita da Victoria's Secret. - commenta, severo.

- Non sono un angelo... - ribatto, con un mezzo sorriso.

Michael non ride.

Sbuffo, spazientita, e mi volto dall'altra parte per ragionare su come dirgli che non ho bisogno delle sue raccomandazioni. Torno infine a guardarlo.

- Sai una cosa? Non me ne frega un cazzo. Sono venuta qui per divertirmi ed è esattamente quello che farò. Vestita o non vestita, angelo o non angelo. - affermo.

Il mio amico fa per ribattere, ma oso posargli l'indice sulle labbra prima che emetta un suono.

- Grazie per essere così buono con me da volermi proteggere, ma sai meglio di me che non possiamo tenere a bada tutti i pericoli della vita. Divertiamoci e non perdiamo altro tempo. - concludo.

Non gli lascio il tempo di ribattere, perché mi allontano alla ricerca di alcol e buona compagnia per ballare. Michael non ama buttarsi nella mischia e scuotere i fianchi.

Io, invece, mi riempio un bicchiere con del liquido azzurrino e vado esattamente dove c'è fermento. Sento la musica, l'elettricità che vibra nella stanza e l'energia che pompa nelle mie vene. La musica dance dirige le mie mosse con naturalezza, mentre ballo da sola.

È triste ammetterlo, ma sto ballando da sola. Mi basta formulare il nome di Janice nella mente per perdere ritmo e, avvolta da una nube passeggera di malinconia, sono conscia che il mio corpo si sta muovendo a rilento nella massa. Sembro la trottola difettosa in mezzo ad un esercito di aggeggi che ruotano impazziti, ma alla stessa velocità.

Mi sento fuori posto.

Luke verrà alla festa o continuerà a farmi sentire una sciocca che si è agghindata inutilmente?

Stupida e fuori posto, ecco cosa sono.

Una stupida trottola difettosa che, oltre a girare lentamente, probabilmente gira anche al contrario.

Sono dei mormorii a risvegliarmi dal mio stato d'animo dissonante: ho sentito sussurrare "Hemmings" a più persone intorno a me.

E allora lo cerco con lo sguardo. Dev'essere qui da qualche parte, se l'hanno nominato. Forse è venuto ad assicurarsi che io stia bene.

O, più realisticamente, a divertirsi. Con una mora che non sono io.

Mi ero già definita patetica prima d'ora? No? Male, perché credo di meritarmi appieno l'etichetta.

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Niente da aggiungere, la mia cara protagonista si commenta da sola 😂

Love you 🎀