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25. Agosto 2022

Izan finì il suo pranzo, poggiò le posate nel piatto e poi sorseggiò dal bicchiere una parte della sua soda rimasta.

«Quindi con Katherine va tutto bene?» domandò il ragazzo curioso.

Mia annuì e poi mangiò una delle pattine fritte che le erano rimaste nel piatto.

«Diciamo di sì. Anche se sembra che a lei il fantasma di Eva che aleggia per Darkvylle non la faccia mai stare davvero serena».

Mia alzò le spalle e storse appena la bocca in una smorfia.

«Ha ragione ha preoccuparsi di lei?» domandò con tono accusatorio il suo amico.

«No! Ma che dici?! Io e Eva siamo un capitolo chiuso!» sbottò lei stizzita.

Izan schioccò la lingua sul palato e poi portò le labbra sul bicchiere, terminando la sua bibita gasata.

«Ne sei davvero sicura?» incalzò poi assottigliando lo sguardo.

«Puoi scommetterci!» affermò annuendo convinta la bruna.

«Si parla di Eva e di scommesse? Brutto accostamento di parole!» scoppiò a ridere il giocatore di football.

Mia gli fece una smorfia e il dito medio, poi si pulì le mani con un tovagliolo e glielo lanciò addosso, poi si alzò dal divanetto del Darkside.

«Vado un secondo in bagno» disse sorridendo, poi passò davanti al bancone del locale per recarsi ai servizi.

Izan notò che si fermò a fare due chiacchiere con Kyle, il figlio del nuovo proprietario del diner.
Era quasi come se gestisse lui il tutto, il padre si vedeva di rado e stava sempre sul retro e mai a servire i clienti, Izan pensava fosse burbero.

Dopo che Mia smise di parlagli, Kyle lasciò la sua postazione alla cassa e andò verso il tavolo dove era rimasto solo il giocatore dei Reapers.

«Quella ragazza è davvero forte» sentenziò facendogli un occhiolino, mentre poi prendeva i piatti sporchi e le posate usate dai due poco prima.

«Mi dispiace per te amico, ma è già fidanzata!» ribatté sarcastico Izan mentre lo osservava interessato.

Kyle annuì rassegnato e poi posò lo sguardo su Izan.

«Lo so, l'ho vista spesso con Katherine qui al locale. Ha comunque buon gusto in fatto di donne. Anche se inizialmente pensavo stesse insieme voi due!»

Izan scoppiò a ridere e poi scosse la testa.

«Penso che non sia proprio possibile ... » mormorò divertito da quella situazione e dal modo di fare di Kyle.

«Ti credo! Se le piacciono le ragazze!»

«Non è quello! A lei piacciono anche i ragazzi, ma... a me solo i ragazzi!» sentenziò l'atleta rimarcando la parola "solo" con tono grave.

Kyle rimase interdetto per qualche istante e poi sorrise, mostrando la dentatura perfetta in contrasto con la pelle scura, mentre finiva di sistemare meglio piatti e posate per portarli in cucina.

«Lo tengo a mente, così eviterò ulteriori incomprensioni» concluse infine il giovane allontanandosi dopo aver sparecchiato.

Mia finì di mandare un messaggio a Eva e poi uscì dal bagno, pronta per tornare a raggiungere l'amico al tavolo del Darkside.




Yuna gemette all'orecchio di Chazz mentre i loro corpi si univano in quella travolgente passione che gli aveva rapiti negli ultimi mesi.
La ragazza attorcigliò le gambe snelle ai fianchi del giovane, mentre lui li muoveva ritmicamente per donarle e ricevere piacere da quell'eccitante amplesso.
Non si sentiva così appagato da tempo, fare sesso con Yuna lo coinvolgeva mentalmente, a differenza di quello con Zoey degli ultimi tempi.
Chazz artigliò le spalle di Yuna con le dita, mentre faceva scivolare le braccia sotto quelle di lei, che intanto, erano avvolte attorno al collo di lui nell'intento di spingerlo verso di sé.
Lei non si sentiva così felice dall'anno scorso, non voleva rimpiazzare Noah con Chazz, ma quel ragazzo le aveva fatto provare sentimenti, proprio quando credeva che non sarebbe stato più così per tanto tempo.
Il glutei del liceale si alzavano e abbassavano frenetici verso l'intimità della fidanzata, che con suoni sempre più acuti, gli faceva capire che stava gradendo quel rapporto carnale intenso e selvaggio che stavano consumando.
Tra loro la passione era sempre stata sopita, ma in agguato, e negli ultimi periodi si stava manifestando senza limiti di nessun tipo.
La bocca di Chazz si posò sul collo di Yuna e poi la leccò lentamente, fino ad arrivare al lobo dell'orecchio che mordicchiò appena.
La ragazza unì le caviglie sulla zona lombare del fidanzato muovendo il bacino verso di lui, facendo ancora una volta leva sulle braccia con cui lo teneva stretto.
Con un orgasmo, infine, venne grazie a una stoccata molto forte di lui che stimolo i punti sensibili della sua intimità.
Yuna spalancò la bocca e strizzò gli occhi, conficcò le unghie nelle carni del ragazzo e si lasciò andare ad un urlo liberatorio.
Chazz infine spalancò le gambe di Yuna tenendola per i piedi e, con altri rapidi e intensi affondi, concluse il rapporto dentro di lei.
I due si rilassarono sfiniti l'uno accanto all'altro e nessuno parlò per qualche istante mentre riprendevano fiato.

«Ti è andata bene...» sospirò lei con un sorriso beffardo mentre sosteneva il proprio capo con una mano.

«In che senso?» chiese lui imitandola in quel gesto.

«Pensa che perdita di tempo se , dopo tutti quei mesi di frasi non dette, baci non dati, e tutte le altre stronzate, tu non avessi saputo scopare come si deve» la cheerleader si morse il labbro fissandolo con malizia.

Chazz schioccò la lingua sul palato guadando la finestra e poi di nuovo lei.

«Mi sono impegnato solo perché ho un fetish per le tipe asiatiche!»

Yuna spalancò la bocca e poi lo colpì con il cuscino insultandolo in giapponese.

Il giovane fuggì dal letto e corse tutto nudo fino al bagno.

Lei lo rincorse ridendo e batté le mani sulla porta quando Chazz la chiuse alle sue spalle.

«Vieni qui brutto maniaco del cazzo! Prenderò a calci quel tuo culo nudo!» urlò divertita.

«Baciami il culo» gli urlò lui, consapevole di star usando una frase iconica della cheerleader.

«Zettainiyurusanai yo! Korenara okane haratte kureru yo! » sbraitò Yuna con fare drammatico.

«Ammetto che è stato dannatamente eccitante! Vieni qui tu che facciamo la doccia insieme!» ribatté lui spalancando la porta e tirandola a sé, per poi baciarla a tradimento prima che potesse reagire.

Yuna accettò di buon grado l'offerta e ricambio le sue attenzioni, facendosi trascinare dove voleva Chazz.




Skylar rise mentre guardava l'ennesima gag del film comico che stava guardando in macchina con Xavier.
Il drive-in quella sera era quasi vuoto e lei ringraziò in cuor suo che non avessero guardato un horror vista l'atmosfera lugubre e solitaria.
Ad Amelie e Ethan piacevano molto le storie macabre o spaventose a lei e Xavier molto meno, le guardavano solo per farli contenti.

Il ragazzo rise con lei e poi si baciarono con dolcezza, infine lui le prese la mano.

«Sai, sto davvero bene grazie a te e lui...» le confidò distraendosi dalla pellicola proiettata.

«Avevi già Amelie, lei è fantastica» lo rimbeccò lei guardandolo torva.

L'atleta sorrise nervosamente.

«Sì, ma ho come l'impressione che senza voi due alla lunga qualcosa si sarebbe rotto. Insomma, uno dei due avrebbe fatto esperienze alle spalle dell'altro. Non ci saremo mai parlati su una possibile frequentazione con altre persone da includere nella nostra coppia».

Skylar passò lo sguardo dal film a Xavier e gli sorrise stringendo meglio la sua mano, accarezzandogli il palmo con il pollice.

«Sono contenta che sia andata così. Io e Ethan non pensavamo più di poter avere delle esperienze diverse, sai, dopo i fallimenti precedenti come membri di una throuple».

«Tu con Eva e Mia e lui con Izan e quell'altro ... Chester?»

«Chase! Comunque sì! Quelle esperienze hanno unito me e lui, ci sentivamo capiti, avevamo fatto lo stesso percorso con la medesima triste conclusione. Pensavamo non fossimo fatti per questo genere di situazioni, ma tu e Amelie ci avete dimostrato il contrario».

«Lieto che sia successo con noi, devo solo capire come mi sento riguardo a me e lui. Sono sempre stato curioso ... in quel senso. Ma probabilmente non riuscirò ad andare fino in fondo, spero che a Ethan vada bene lo stesso».

Skylar lo avvicinò e lo bacio ancora per poi fargli una dolce carezza.

«Sono sicura che insieme capirete fin dove vuoi spingerti e lo conosco, saprà accettare quello che deciderai, lo vedo tanto felice con Amelie».

Xavier ricambiò il bacio e si passò i suoi boccoli tra le dita.

«Sono una bella coppia: Quarterback e cheerleader!»

«Io e te, invece, facciamo l'atleta manzo e la nerd carina?»

I due risero insieme di gusto, continuando il mood allegro della loro serata romantica.





L'allentamento serale delle Succusiss era giunto al termine, sempre campeggiate da Eva come dall'inizio dell'anno dopo che Yuna aveva mollato tutto.

«Kath, puoi fermarti un secondo? Dovrei parlarti» affermò la capitana quando le altre si dispersero per andare a cambiarsi.

La bruna si guardò intorno confusa e poi annuì avvicinandosi titubante all'altra cheerleader.
Non si era mai più fidate di lei e mai più lo avrebbe fatto, se non per fa stare serena Mia.

« Volevo solo chiederti scusa per come mi sono comportata in passato, sono felice per te e Mia. Voglio mantenere un buon rapporto con entrambe senza creare problema fra voi» disse Eva fissando negli occhi Katherine.

«Non me la bevo. Tu trami sempre qualcosa ...» la indicò con il dito e assottigliò lo sguardo smeraldino a due fessure.

La capitana alzò le braccia al cielo in segno di resa e scosse la testa, facendo ondeggiare la chioma corvina.

«Non questa volta, te lo assicuro. Sto solo cercando di fare la cosa giusta».

Katherine schioccò la lingua sul palato e annuì, sistemandosi la coda alta che usava farsi quando si allenava.

«Perché dovrei crederti? Mh? So che scrivi alla mia ragazza e ora cerchi di fare la BFF con me. Io e te eravamo davvero migliori amiche. Dalle scuole medie, se ti ricordi bene, ma poi hai fatto quello che hai fatto! Ed eccoci qui, in questa situazione del cazzo!» Katherine alzò la voce, incrociò le braccia al seno e la guardò stizzita.

Eva sospirò e alzò le spalle con aria sconfitta.

«Possiamo essere ancora amiche, sia io e te che io e Mia. Volevo solo essere chiara nelle mie intenzioni. Essere sincera! Ormai , però, mi avete additato come il demonio e non c'è nulla di quello che io possa fare o dire per cambiare la percezione che avete di me. Tuttavia sapete quanto sono testarda e continuerò a provarci per dimostrare che vi sbagliate».

Finito di parlare sorpassò l'altra e s'incamminò verso lo spogliatoio senza aggiungere altro.

Katherine la osservò allontanarsi in silenzio.
La sua mente volò lontana in quel preciso istante, si fermò a pensare se affettivamente la sua amica d'infanzia era davvero ancora da qualche parte, tenuta prigioniera in quella versione distorta di Eva che non aveva mai potuto amare.

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