Ethan fermò l'auto, imprecando e sbuffando, appena vide il semaforo arancione.

«Siamo in ritardo?» chiese ad Amelie, sul sedile del passeggero mentre stava fissando lo smartphone.

«No, dai! Cioè, suvvia... solo un po'!» ridacchiò il ragazzo mentre aspettava di ripartire.

La bionda alzò il cellulare e si accostò a lui, poi scattò un selfie tirando fuori la lingua.
Poco dopo inviò la foto al gruppo Whatsapp "Fantastici 4".

Xavier aprì l'ultimo messaggio arrivato e poi mostrò la foto a Skylar che era seduta di fronte a lui, lei scosse la testa sorridendo.

«Metto la cena nel forno allora, così non si raffredda» affermò la giovane per poi alzarsi dal divano in pelle, posto di fronte al camino artificiale.

«Lascia, faccio io, è casa nostra dopotutto!» la incalzò lui.

«Allora io vado a occuparmi del vino, o birra? Cosa si beve stasera?»

«Tanto e tutto va bene?»

Skylar sorrise radiosa.

«Dobbiamo festeggiare la fine della scuola, no?»

«Lo faremo alla grande, anche se sono curioso della festa di fine anno al Black Mass».

«Ti piacerò di sicuro, è lì che ho iniziato a capire che mi piaceva Ethan» disse la ragazza mentre metteva le bottiglie sul tavolo e ripensava all'evento dell'anno prima.

Xavier fischiò mentre era intento a mettere il pollo nel forno.

«Dopo le tue avventure poliamorose e saffiche?» scherzò poi voltandosi e facendole un occhiolino.

Skylar mise una mano sul fianco e lo fulminò con lo sguardo.

«Mi stai forse giudicando?» chiese acida.

Il giovane la guardò stizzito.

«No, per niente! Sono solo geloso di te!» ribatté alzando le ampie spalle muscolose.

«Sei come gli altri uomini! Un maiale! Il classico atleta basic decelebrato!» Skylar gli lanciò un panno che era appoggiato su una sedia li vicino.

«Auch! Mi hai beccato in pieno! Ma che hai capito? Intendevo che io sto con Amelie dalle medie, sarà romantico e tutto ma... »

«Ti stai lamentando di lei? Guarda che è una ragazza fantastica: è bella, simpatica, determinata e molto intelligente. Sfata per una volta il mito della cheerleader stronza e stupida!»

Xavier si morse il labbro e poi schioccò la lingua sul palato.

«Ti piace Amelie?» domandò scherzoso.

Skylar rimase spiazzata, spalancò la bocca incredula.

Poi si passò una mano tra i folti capelli ricci e scosse la testa.

«Ma che dici? Sono fidanzata con Ethan e voi due siete nostri amici!»

Il giovane alzò le mani in segno di resa e rise di gusto.

«Comunque non mi lamentavo di lei, pensò solo che alla nostra età forse dovremmo fare qualche esperienza diversa, cioè lei con Eva l'ha fatto».

Skylar si avvicinò e si poggiò al frigo con la spalla, incrociando le braccia sotto al seno.

«Io e Ethan abbiamo fatto parecchie esperienze particolari prima i stare insieme, quindi capisco che voi vogliate sperimentare se non l'avete mai fatto. Noi abbiamo fatto il percorso inverso al vostro se ci pensi» affermò guardando negli occhi il suo interlocutore.

«Gestite bene il fatto che siete entrambi attratti da ambedue i sessi?»

«Puoi dire che siamo bisessuali, non è una parolaccia!»

«No beh... è che io certe cose non le capisco, la mia è semplice ignoranza» mormorò titubante Xavier.

«Tranquillo ti stavo prendendo per il culo!» concluse infine Skylar dandogli un colpetto con la spalla.

Ethan parcheggiò di fronte alla casa e smontò dal veicolo seguito da Amelie.

«Cazzo! Due ragazzi nella doccia... e in quelle della scuola? Sono invidiosa!» sbottò la bionda mentre immaginava la scena nella sua testa.

«Tu? Invidiosa? Non ti ci vedo darti alle situazioni con più persone coinvolte!»

La ragazza piantò i piedi per terra e lo fissò torva.

«Mi stai forse giudicano?»

«No! Dico solo che tu Xavier siete a posto così, vi vedo felici nelle vostra monogamia eterosessuale e quindi certe esperienze non penso vi interessino».

«Io ho baciato Eva!»

«Tutti vogliono baciare Eva, cazzo è la prima ragazza di cui mi sono innamorato!»

«E il primo ragazzo, invece?»

«Touchè!»

«Comunque a volte c'è il pensiero di voler uscire un po' dagli schemi, se mai ci trovassimo nella situazione favorevole con le persone giuste, chissà...»

Mia rispose al messaggio e poi ripose il telefono nella borsa posta sul sedile posteriore dell'auto.
Il film stava per iniziare e non voleva farsi distrarre.

Era contenta di quella serata al cinema che Katherine aveva organizzato al Darkrive-In.

«Eva ti scrive ancora?» domandò la cheerleader passandole dei pop-corn.

La giovane annuì alzando le spalle per poi prendere una manciata dal recipiente e riempirsi la bocca.

«Sei sicura che tu non abbia ripensamenti?»

Mia finì i masticare, prese un sorso di coca-cola e poi afferrò la mano dell'altra.

«Sono sicura. Voglio stare con te, sto solo cercano di mantenere i rapporti civili con lei, può essere una grane stronza se l'hai come nemica» rispose posando lo sguardo scuro in quello smeraldino della fidanzata.

«Non puoi dirle che ci ha visto ammazzare qualcuno giusto?» esordì l'Ombra sul sedile posteriore, incappucciata e sinistra come al suo solito.

«Anche con le amiche è una persona negativa e tossica» ribatté piccata Katherine scuotendo la testa.

«Dovremmo provare a ammazzare qualcuno così come nel film» disse la parte oscura di Mia puntando lo schermo oltre il vetro dell'auto.

La bruna cercò di evitarla e si schiarì la voce.

«Con Eva è finita, e so cosa ti ha fatto...»

«Già, eravamo amiche. Mi ha sedotta e mi ha fatto credere che potevamo stare insieme, ci ho rimesso la mia relazione con Bryan e lei poi è passata a manipolare te senza degnarmi più di un saluto».

Mia la baciò sulla bocca e le accarezzò il viso con dolcezza.

«Se vuoi non le parlo più».

Katherine scosse la testa.

«Non mi piacciono queste imposizione tossiche, fai come ti senti».

Fu lei a baciarla con passione, esplorando avidamente la bocca dell'altra con la lingua, accarezzandole il collo esile.

«Staccati a lì! Impara su come dobbiamo far fuori le nostre prossime vittime!» sbottò scocciata l'Ombra sempre accucciata sui sedili di dietro.