Strange
Suona la sveglia e mi accorgo che è un nuovo giorno.
Non un giorno qualunque, ma il primo giorno di college.
E anche settembre è arrivato così in fretta, portandosi dietro la disgrazia di tutti gli studenti: la scuola!
Sono così euforica, che sono tentata di buttarmi dal balcone a causa della felicità.
In questo momento l'unica cosa che desidero fare, è quella di affogare nelle coperte e risvegliarmi la prossima estate.
Sono passate quasi due settimane dall'ultima volta che ho visto Ryan, e sinceramente la cosa non mi dispiace.
Più mi sta alla larga, e meglio è.
Purtroppp per me questa cosa non durerà a molto, dato che dovrò rivedere quella sua faccia tosta a scuola.
Grande!
Ci mancava solo questa.
Quando Maya me lo ha detto, ieri mattina mentre facevamo colazione, ho sputato tutto il latte sul tavolo.
Tutte a me!
Come se non bastasse, rivedrò quella zoccola di Piper attaccata a lui come una cozza allo scoglio.
Lo odio.
Odio lui.
Odio lei.
Odio tutti.
Che nervi!
Mi alzo dal letto e mi trascino fino in bagno come uno zombie.
Mi guardo allo specchio e sobbalzo dallo spavento.
Sono un cazzo di mostro!
Ho delle occhiaie nere che quasi mi arrivano ai piedi per quanto sono profonde.
Sembrano disegnate col carboncino per quanto sono marcate.
Orribili.
Fantastico!
Probabilmente spaventerò qualcuno oggi a scuola, ma poco m'importa.
Entro in doccia mi lavo velocemente i capelli e il corpo con lo shampoo al cocco, il mio preferito ed esco, avvolgendo la salvietta attorno al mio busto.
Mi avvicino al mobiletto in cerca del phon, ma non riesco a trovarlo.
Dannazione!
Non posso arrivare tardi il primo giorno.
Frugando tra i cassetti, finalmente trovo il phon e lo metto in funzione agitandolo a destra e a manca come una forsennata.
Rusultato? Capelli stile leoncino della Disney.
Ma che cavolo, possibile che non me ne vada bene una?
Sbuffo talmente forte, che ho quasi paura di rimanere senza fiato.
Non ho molta voglia di truccarmi però per come sono messa, ne ho proprio bisogno, a meno che non voglia partecipare ai casting per una nuova stagione della famiglia Addams.
Un po' di correttore, un filo di mascara ed è fatta.
Guardo l'orario sulla sveglia e noto che è fin troppo tardi.
Mi precipito verso l'armadio, ed accalappio i primi vestiti che mi capitano sottomano.
Un pantalone della tuta nero, con una striscia bianca laterale, un croptop nero ed una felpa abbinata.
Li indosso in fretta e furia, rischiando di inciampare e schiattare sulla moquette di legno scricchiolante.
Prendo le mie cose e di corsa mi precipito fuori casa, facendo le scale quasi rotolando.
Corro più veloce che posso per non perdere il l'autobus.
Fantastico Mad!
Il tuo primo giorno di college e sei già in ritardo mi fa notare la mia coscienza.
Per fortuna c'è Maya che ha avvertito l'autista di aspettarmi e sono riuscita a salire sul bus in un batter d'occhio.
Adesso che ci penso non le ho raccontato nulla di quello che è successo con Ryan, poichè in questi giorni non ci siamo viste molto, dato cbe era sempre impegnata con Jake, provvederò a raccontarle il prima possibile.
Appena scesa dall'autobus, un edificio magnifico di prospetta davanti ai miei occhi.
Wow, è strabiliante!
Non ho mai visto un edificio così bello.
La scritta in rosso e bianco della California State University mi appare davanti agli occhi.
È maestosa.
Il cortile è così affollato, che quasi quasi mi sento di soffocare.
Maya mi saluta, e si avvia verso la sua prima lezione.
Io invece un po' impacciata, mi avvio verso la scalinata, e mi addentro.
Mi sembra quasi di essere in un sogno.
È talmente grande che mi perderò sicuramente.
Seguendo le indicazioni che pendono dal soffitto, arrivo in segreteria per ritirare tutti i miei moduli, le chiavi dell'armadietto e gli orari dei corsi.
Mentre cammino per i corridoi, dopo aver salutato la segretaria, in cerca dell'aula di letteratura inglese, una mano mi afferra con forza e mi trascina in un'aula vuota.
Lancio un urlo dal dolore che sento al polso.
Una mano però mi tappa la bocca mentre mi dimeno come un'anguilla appena pescata.
Ok sono spacciata nessuno mi troverà, avrò una morte lenta e crudele, nessuno mi potrà aiutare.
Ritorno alla realtà e quando riconosco il profumo capisco che è Ryan.
Mi calmo leggermente, ma poi la rabbia prende il sopravvento.
Mi giro è inizio ad urlagli contro.
"Ma sei per caso impazzito? Ho preso un colpo!"
"Buongiorno anche a te bambolina!" dice lui con quel tono e il suo sorrisino beffardo.
"Ti sembro per caso un sacco di patate che puoi sballottare a destra e a sinistra? Non potevi fermarmi per i corridoi, o mandarmi un messaggio, come fanno le persone normali?"
Lui mi guarda e si mette a ridere
"Ma tu sei più sexy di un sacco di patate! E comunque ho cercato di fermarti, ma ti sei messa a correre, sembravi una furia, ti ho anche scritto ma è da giorni che mi eviti."
"Beh, ci sarà un motivo se ti evito, Non credi?"
"Cosa c'è bambolina sei gelosa per caso?"
Scoppio in una fragorosa risata.
Questo non ci sta proprio con la testa.
"E di cosa dovrei essere gelosa eh?"
"Di me e Piper ovvio."
"Ahahaha, che simpatico! Io gelosa di voi? Ma per favore! Sai caro Ryan, dovresti tenere a bada il tuo egocentrismo."
"Io non direi."
"Sì sì, ok non credermi fai come vuoi, campo lo stesso."
Sono stanca di essere presa in giro, e di sentire le sue innumerevoli sciocchezze.
Sono a Los Angeles per altri motivi, non perché mi importi qualcosa di lui, devo solo scoprire cosa c'è che lega la sua famiglia alla mia.
Mi volto e mi avvio verso la porta, odio perdere tempo prezioso con gli idioti, soprattutto se fanno Collins di cognome.
Ryan però non me lo permette, mi afferra per i fianchi e mi tira a sé bruscamente.
La mia schiena sbatte sul suo petto marmoreo, provocandomi un leggero dolore.
"Che cazzo fai?"
Mi giro di scatto, avendo la sua faccia a qualche centimetro dalla mia.
Basterebbe un solo movimento e le nostra labbra si incontrerebbero.
Sento il suo odore inebriante, miscuglio di menta e fumo, che messi insieme, creano un mix perfetto.
Sento la pelle d'oca propagarsi sulle mie braccia, fino ad arrivare al retro del collo, causandomi un brivido sulla schiena.
"Ah allora è questo l'effetto che ho su di te eh?"
"Tu non hai nessun effetto su di me!"
Cerco di dimenarmi dalla sua presa, ma lui non mi lascia andare.
Sembra quasi un pervertito.
"Cosa mi fai Madison cazzo!"
Sto per rispondere, ma si avvicina e le nostre labbra si scontrano
Inizia un ballo di emozioni dentro di me che non riesco a fermare.
Non so se lui prova le mie stesse cose, ma so che mi sto affezionando fin troppo di Ryan Collins.
Tutto ciò dura un istante.
Un fottutissimo istante, che sembra un'eternità.
Poi mi guarda, mentre la sua mano è sulla mia pancia.
Il suo azzurro ghiaccio contro l'azzurro più caldo dei miei occhi.
Le sue dita risalgono la scollatura del top, tirandomelo su con le sue esili dita, e solo ora noto di aver avuto mezzo seno di fuori.
Che figura di merda!
Mi fissa ancora un po' poi apre la porta, e usciamo.
Non faccio in tempo a girarmi, che Ryan è già sparito tra la calca degli studenti.
● spazio autrice ●
Ecco a voi un nuovo capitolo, dopo tanto tempo.
Scusateci ma non abbiamo avuto molto tempo libero a disposizione per scrivere.
È arrivato anche per la cara Mad il primo giorno di college!
Ci piacerebbe se lasciaste qualche commento o stellina per farci sapere che ne pensate.
Alla prossima!🌹
Ps. Chiediamo scusa per eventuali errori, li correggeremo appena possibile.
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