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Capitolo sei

Quando la mattina seguente mia madre mi chiese com'era andato l'appuntamento, evitai di dirle la verità. Andiamo, chi mai avrebbe creduto che io, Bo Ellis, avessi rotto il lavandino di un vecchio e arrugginito bagno di un ristorante al porto?

***

"Scusa?"
"Salve, posso aiutarla?" Sorrisi alla donna di fronte a me.
"Certo che no, l'ho appena chiamata per divertimento, sa com'è." Rispose seccata la donna.
"Comunque.. stavo cercando il nuovo album dei McFly." Proseguì la donna.
"Dovrebbe essermi rimasto giusto l'ultimo"
"Sa, mia figlia li adora e volevo regalarle il CD per il suo compleanno."
"Si, ma quando?" domandai seccata, ma allo stesso tempo divertita.
"Oh, sabato fa la festa e.."
"Ma quando gliel'ho chiesto!" Improvvisamente iniziai a ridere e dall'espressione della donna, fui costretta a fermarmi.
"Certo, mi segua." Ripresi con aria professionale, dopo un finto attacco di tosse.
Dopo aver dato il CD alla donna, iniziai a vagare per il negozio in cui lavoravo. Non appena sentii la campana della porta, mi girai di scatto per aiutare un nuovo cliente.
Riconobbi subito quell'ammasso di capelli ricci. Babbo natale vi starete chiedendo?! Ebbene no, era Harry.
Senza farmi vedere dal moro, mi buttai a terra per cercare di nascondermi. Iniziai a strisciare come un serpente cercando di non fare rumore.
"Bo?"
Iniziai a strisciare più velocemente, muovendo ritmicamente il sedere, finché un paio di converse bianche si fermarono proprio di fronte a me.
"Ciao, bellissima." Sulle sue guance spuntarono le sue solite fossette.
Con un colpo mi tirò se e con una faccia divertita iniziò a parlare.
"Cosa stavi facendo a terra?"
"E-era sporco e.. volevo pulire."
Lui ridacchiò: era chiaro che non aveva creduto alla mia bugia.
"Perchè non hai risposto al mio messaggio?"
"Mi hai domandato di che marca era il bagnoschiuma con cui mi ero lavata la patata 'sta mattina." Risposi, disgustata.
"E non ho ricevuto una risposta, così ho pensato che non ti fossi lavata." Ridacchiò.
Mi lasciai sfuggire un lamento. Questo era tutto quello a cui pensava? Che ero sporca e puzzolente?
Mi voltai per allontanarmi da lui, ma Harry mi afferrò per un polso. Mi attirò indietro contro il suo corpo, le sue labbra lasciarono un bacio sulla mia bocca.
Provai a spostarlo ma fallendo. Almeno adesso avrebbe capito che i suoi modi di fare mi davano fastidio. Infondo oltre a chilly usavo Garnier, per prendermi cura di me.
"Bo?"
Steve ci interruppe, con grande fastidio di Harry.
"T'apposto?" Chiese.
"Si, tutto bene."
Dalla sua espressione capii che aveva appena smesso di cagare.
"Poppy ha bisogno di aiuto alla cassa."
La presa di Harry si strinse sul mio polso, così lo guardai in viso.
"Tu uscirai di nuovo con me." Quasi ordinò.
"Harry." Lo avvertii.
Il riccio sorrise beffarso a Steve. Che stesse testando il suo comportamento?
"Tu andare via. Questo no tu posto, tu no avere passaporto zio." Steve gli disse direttamente.
Ad Harry quelle parole non piacquero, ma sbuffando se ne andò via arrabbiato, dopo aver sussurrato un 'a dopo'
"T'apposto?"
Sbuffando tornai a lavorare, ignorando le ripetizioni di Steve.
***

"Io vado a mangiare fagioli, per facilitare l'espulsione dei miei.."
Prima che Steve finisse di parlare, gli feci un cenno di approvazione col capo.
Girai la testa all'indietro quando sentii un rumore alle mie spalle.
"Steve? Credevo fossi andato a fare puzzette?"Ma mi bloccai dopo aver visto del sangue sul suo viso.
"Cos'è successo?" Gli chiesi allarmata avvicinandomi a lui, prima che mi fermasse.
"Non preoccuparti." Sorrise debolmente."Mi sono sforzato troppo e l'enorme gas mi ha fatto capovolgere"
Annuendo confusa e schifata me ne andai.
***

Appena uscii dal negozio per tornare a casa mia, sussultai non appena vidi una macchina familiare. Da essa uscì Harry, il qualche mi propose un passaggio.
Appena mi vide titubante mi afferrò e mi trascinò nella sua auto. Voleva per caso rubarmi?
Spostai lo sguardo sulla sua mano, sporca leggermente di rosso.
"Hai fatto la marmellata di fragole?" domandai curiosa?
"Cosa?" il riccio aggrottò la fronte.
"La tua mano! E' sporca di rosso." Gli feci notare.
"Non è niente!" sorrise. Stava mentendo.
"Harry, voglio quella marmellata. Dammi la marmellata." Gli imposi. Infondo non avevo pranzato.
"Bo, non ce l'ho quella stramaledetta marmellata."
"Ti ho detto di marmellata, Harry. Solo un pochino. Dammela, dammi la marmellata."
"Dio mio Bo, ho picchiato Steve, non ho fatto la tua marmellata di ciliegie. Okay?" urlò frustrato.
"Veramente era di fragole.."farfugliai entrando in macchina.

Hey bella gente, come andiamo(?)?❤️
Ecco a voi il sesto capitolo. Pareri?Grazie a tutti per seguire la storia, alla prossima aw.

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