Chapter Four.
(LEI)
«Posso entrare?»
É Lidia che me lo sta chiedendo, da dietro la porta. Mi giro più volte e poi mi copro il viso con la coperta. La testa continua a farmi male, lo stomaco pure. Entra e mi appoggia qualcosa sul comodino. Mi saluta ed esce.
Io mi aspetto una ciotola di qualcosa di caldo ed invece no. Quando tolgo la coperta trovo qualcosa di abbastanza insolito che, ammetto, non mi aspettavo: un mazzo di rose. Nere, naturalmente. Mi allungo per prendere il bigliettino che spunta. É bordeaux, il mio secondo colore preferito. Lo apro ed una calligrafia elegante (anche un po' gotica) cattura la mia attenzione nella parte più bassa. C'è scritto: "Guarisci presto che poi ti invito a cena fuori."
Che carino Sean che pensa a me. Infatti un'ora fa l'ho chiamato per disdire l'appuntamento definitivamente.
Mi rigiro il bigliettino fra le mani, per vedere se c'è scritto altro. Niente. Lo ri-appoggio al comodino e mi addormento guardandolo, con un sorriso che non si addice per niente al mio stato fisico.
La luce che penetra dagli scuri fa capolino nei miei occhi e mi sveglia. Mi stiracchio, ma subito sento nuovamente un dolore che mi trafigge tutto il corpo. Mi rannicchio in posizione fetale e torno nell'oscurità delle mie coperte. Con gli occhi chiusi, mi si affila l'udito e sento dei passi provenire dalle scale che si fanno sempre più vicini alla mia camera. Ed infatti, poco dopo, qualcuno bussa alla mia porta. Non ho la forza di rispondere, quindi resto in silenzio e penso a ieri sera. Forse dovrei scrivere a Sean, oppure potrei invitarlo io a cena per scusarmi, oppure....
I miei pensieri vengono interrotti dallo scricchiolare della porta che si apre. Io sono ancora sotto le coperte, ma credo sia mia madre. No, niente intuito, sesto senso o cose del genere...lo capisco dai tacchi. Tiro fuori la testa dall'ammasso di coperte ed improvvisamente i brividi spariscono per dare spazio a un caldo incredibile. Con una forza che non ho nemmeno quando sono sana, butto tutte le coperte per terra. Mia madre é visibilmente sorpresa da questo mio attacco improvviso nei confronti delle coperte e sono sicura che mentalmente mi sta sgridando per averle buttate a terra. Con calma, si avvicina e le tira su, lasciandole in fondo al letto. Mi mette una mano sulla fronte, che poi lascia scivolare lungo il viso per accarezzarmi. «Come stai, tesoro?» mi chiede premurosa. Le mie corde vocali sono ancora inabili, quindi rispondo con una sottospecie di grugnito. Sorride e mi da un bacio sulla fronte. «Non sei più calda come ieri, però hai ancora la febbre...resta pure a letto e non sforzarti, che se no peggiora.»
Prende i fiori e li guarda con tenerezza, poi esce dalla stanza. Vorrei gridare 'sono miei! Ridammeli!' ma poco dopo torna e noto che la stoffa che teneva insieme i fiori in un bouquet é stata sostituita da un vaso molto bello. Me lo appoggia sul comodino e mi saluta. La guardo finché non esce e poi sposto lo sguardo sul soffitto. Da una posizione fetale sono diventata una stella: braccia aperte col i palmi rivolti verso l'alto e le gambe divaricate. Sto cercando di non morire di caldo. E mi riaddormento.
Ormai sarà pomeriggio inoltrato e questo sonno a tratti mi ha resto tonta. Mi alzo dal letto e con piccoli passi avanzo verso la porta. Abbasso la maniglia e la apro, poi esco lasciandola spalancata. Tra dolori e pensieri, scendo le scale. Sono al terzo gradino, quando Nic mi affianca e mi da una mano. Anzi, fa di più: mi prende in braccio come quando ero piccola e mi lascia sul divano. Mi allunga una coperta e una cioccolata calda. Mi da un bacio sulla guancia e va verso l'ufficio. Inizio a bere la cioccolata e a pensare a Sean...e a Mark. Cosa voglio realmente? Chi voglio realmente? Cerco il telefono, ma devo averlo lasciato nella giacca, ieri pomeriggio. Mia madre capisce e corre per le scale. In meno di cinque minuti, ritorna con telefono e caricabatterie. Me li allunga e mi sorride. Poi va in cucina. Scrivo a Sean.
-Grazie per le rose 🌹
É offline da parecchio...circa da quando ci siamo sentiti ieri dopo che ero tornata a casa. Appoggio la tazza ormai vuota sul tavolino da caffè, tolgo la coperta e accendo la tv. Faccio un po' di zapping prima di scegliere un canale. Cerco di non addormentarmi, perché se no poi questa notte la passerò in bianco.
Guardo due film, poi vengo chiamata per la cena. Mangio poco, perché poi mi viene da vomitare. Corro verso il bagno e rimetto tutto. Maledetta influenza. Dopo cena mi sdraio sul divano e guardo un film con i miei genitori che sono rannicchiati sulla poltroncina. Li guardo e inizio a fantasticare. Loro hanno avuto problemi e nemmeno pochi, ma ormai li hanno scordati e si amano più che mai. Io vorrei solo una storia come la loro. Continuo a guardare il film. Quando infilo il secondo disco, i miei genitori sono ormai già andati a letto e Lidia sta per andare in camera sua. Il film finisce verso l'1:30. Ma io sono ancora sveglia, quindi prendo i compiti per lunedì e cerco di farne un paio, tanto per passare il tempo. Cavoli, devo avere veramente l'influenza: io non faccio praticamente mai i compiti! Apro il quaderno di musica e al posto degli appunti, ci sono disegnini, cuori e il nome di Mark scritto in un miliardo di calligrafie diverse. Grazie al cielo, nessuno mi chiede mai gli appunti di nessuna materia. Riguardo i vecchi appunti, che poi alla fine sono solo disegnini di come potrei far allontanare da me per sempre quelle oche. E mi addormento così, pensando a Mark e alle mie "amiche" che cercano di allontanarci quanto più possibile.
Mia madre ora ha un livido sulla guancia e cerca di trattenere le lacrime. Mi stringe forte in un abbraccio e mi da un bacio sulla testa «Vedrai che andrà tutto bene.» mi dice, come se fossi io quella da rincuorare. Ricambio l'abbraccio e spero che lui non torni più. Lui ci fa male e non merita la mamma.
Mi alzo dal divano quando ormai sta diventando giorno e noto che il telefono non c'è più. Mi trascino fino al piano superiore, fino alla mia camera. E lo trovo li, attaccato in carica alla presa di fianco al comodino e noto che lo. Schermo é illuminato. Mi avvicino e leggo il messaggio di Sean.
-Quali rose?😕
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