AVVISO: Sarà un capitolo un po' esplicito. Spero che vi piaccia e scusatemi se ci ho impiegato così tanto tempo a pubblicare il primo missing-moment. 😏🔥🔞

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Brandy Knight sgranò gli occhi alla vista di quel paradiso tropicale che le si stagliava davanti agli occhi. Sapeva che Tahiti fosse una sorta di Eden terreno, ma non si sarebbe mai immaginata che la piccola isola della Polinesia Francese potesse essere così bella. Il sole le scaldava la pelle e la leggera brezza le scompigliava i lunghi capelli biondi, Bruce le aveva posato un fiore bianco tra quei lunghi fili dorati.

Osservò con aria sognante la sabbia candida ed il mare turchese e trasparente come cristalli. Poi spostò l'attenzione su quello che sarebbe stato il nido d'amore suo e di suo marito.
La capanna poteva avere un aspetto quasi rurale vista dall'esterno - con il suo tetto di paglia a punta e le pareti di legno - ma era più che sicura che all'interno ci fosse ogni comfort inimmaginabile.

Si voltò in direzione di Bruce che stava scaricando le loro valigie dal taxi che li aveva condotti fino alla palafitta dall'Aeroporto Internazionale Faa'a. Era la prima volta che lo vedeva così sereno e rilassato, aveva un sorriso mozzafiato dipinto sulle labbra.
I completi neri e cupi che era solito indossare avevano lasciato spazio ad un abbigliamento più casual, composto da una camicia azzurra ed un paio di pantaloni beige lunghi fino al ginocchio. Inoltre gli occhiali da sole gli donavano quell'aria vacanziera che Brandy aveva visto su ogni singolo volto da quando era atterrata su quell'isola magica.

Wayne la raggiunse e le posò un bacio sulla guancia, poi percorsero il breve tratto di spiaggia che li separava dalla loro casetta. L'interno era molto accogliente, con mobili moderni e sui toni neutri del bianco e del grigio. Ma la cosa che lasciò senza parole Brandy fu la grande vetrata che occupava una parete del salotto, che conduceva direttamente ad una piccola veranda affacciata sull'oceano.

"Voglio fare subito il bagno." Sorrise come una bambina la mattina di Natale e poi si diresse in camera per prendere un costume dalla bagaglio. Non aspettò nemmeno la risposta del marito, si sfilò il vestito a fiori che aveva addosso e si mise un bikini rosa. Raggiunse la piccola veranda e si tuffò in acqua di testa, riemergendo qualche metro più in là.

L'Oceano Pacifico la cullava con le sue onde leggere e le sue mille sfumature di turchese che si trasformavano in blu intenso una volta sorpassata la barriera corallina che circondava l'isola.
Si sdraiò a pancia in su, sostenuta solo dal tiepido abbraccio della corrente marina, e chiuse gli occhi godendosi appieno quei fantastici dieci giorni lontano da Gotham City. Non poteva chiedere di meglio per la sua luna di miele: lei, Bruce ed una località da sogno.

Rilassò ogni muscolo, sentendo subito tutta la stanchezza defluirle dal corpo. Il sole le accarezzava la pelle ed il leggero infrangersi delle onde sul bagnasciuga le avvolgeva i sensi. Rimase in quella posizione per istanti che le parvero infiniti, fino a quando un paio di mani le afferrarono le cosce, riportandola bruscamente alla realtà. Sorrise non appena incrociò gli occhi scuri di Wayne e si beò della sua magnifica presenza. Si era messo anche lui il costume - un paio di pantaloncini neri - e l'aveva raggiunta in acqua. La sua epidermide chiara e bagnata luccicava sotto ai raggi del sole.

Brandy gli allacciò le gambe intorno ai fianchi e gli strinse le braccia intorno al collo. Si baciarono a lungo, con passione e bramosia. Avevano desiderato troppo a lungo quel loro momento di intimità, quella piccola bolla che si creavano intorno escludendo tutto il resto.
La giovane Knight passò una mano sul petto di Bruce, assaporando con i polpastrelli la sua carne bollente e tonica; poi gli accarezzò gli addominali scolpiti nel marmo e gli sussurrò: "Ti voglio, amore mio."

Wayne le sorrise - come sapeva fare solo con lei - e strinse maggiormente la presa sulle sue cosce, attirandola contro al suo corpo. La bionda rilasciò un piccolo gemito dalle labbra carnose quando la sua intimità entrò in contatto con quella del marito. Anche lui la desiderava ardentemente.

"La capanna più vicina è a tre chilometri di distanza, ci siamo solo io e te. Ti voglio anch'io." L'uomo le lasciò un bacio umido accanto all'orecchio e Brandy rabbrividì nel sentire quella semplice frase resa carica ed erotica dall'eccitazione del miliardario. Con una mano raggiunse il bordo del costume rosa della moglie e tirò i lati verso l'alto, sentendola mugugnare contro il suo collo. Il tessuto che le premeva prepotentemente contro il clitoride la mandò su di giri.

"Prendimi, ti prego." Piagnucolò la ragazza, era bastato solo un piccolo gesto per farle perdere completamente ogni freno inibitore. Bruce amava questo suo lato lussurioso: era sempre vogliosa di lui.

"Non così presto, Brandy." Sussurrò con voce ferma contro alle sue labbra e poi la baciò con trasporto. Le sue dita si intrufolarono tra le pieghe umide dell'intimità della bionda, esplorando con maestria la sua carne bollente. Le arricciò più volte, le pompò dentro e fuori, prima lentamente - lei impazziva quando faceva così - e poi con più potenza e velocità. La sentì aggrapparsi alle sue spalle ed artigliare le unghie nella sua schiena, ma non ci badò più di molto. Si concentrò sui gemiti sconnessi che uscivano dalle sue labbra rosse come ciliegie e sul suo respiro affannato.

Non le fece raggiungere l'apice. Ritirò la mano prima che potesse rilasciare l'eccitazione sulle sue dita. La donna borbottò contrariata e ci mise qualche secondo a riprendersi da quel vortice di passione ed amore che provava solo con Bruce.
Raggiunse la riva con Brandy attaccata al suo corpo forte e muscoloso, la fece adagiare su una delle sdraio che si trovavano sotto alla veranda. La sovrastò completamente, alla giovane piaceva dargli l'idea che fosse lui a dirigere il gioco, a sottometterla.

Bruce la baciò con intensità, attorcigliando la lingua intorno a quella della moglie, mordendole e succhiandole le labbra turgide. Poi si dedicò al suo collo, lambì ogni millimetro di pelle, lo accarezzò con le dita, lo succhiò e lasciò qualche morso sopra all'epidermide abbronzata.
Scese fino al suo petto palpitante, le stappò con decisione il pezzo sopra del bikini e si godette la visione del suo seno sodo e rotondo. I capezzoli turgidi e rossi reclamavano a gran voce la sua attenzione. Si fiondò su di essi, li stuzzicò con le mani e con la bocca, avviluppando la lingua intorno ad ognuna delle due piccole punte dure.

Brandy inarcò la schiena, spingendosi contro il suo corpo marmoreo, e gli tirò leggermente i capelli scuri per fargli capire che ciò che stava facendo le piaceva fottutamente tanto. Wayne lo prese con un invito a proseguire e continuò la sua discesa fino al centro del piacere della ragazza. Le baciò con estrema lentezza il ventre piatto, soffermandosi con la lingua sull'ombelico della Knight. La sua pelle sapeva di bagnoschiuma alla pesca e salsedine.

Le sfilò le mutandine del costume, temporeggiando il più possibile. Adorava vedere la donna che amava contorcersi sotto al suo tocco esperto e sensuale. Le stampò un bacio sull'intimità perfettamente liscia e si avventurò con la lingua tra le sue labbra pulsanti. Il sapore dolce di Brandy lo mandava sempre in estasi e gli faceva perdere ogni volta la ragione. La bionda divaricò leggermente le gambe e gli appoggiò i polpacci sulle spalle, lasciandogli tutto lo spazio necessario. La assaggiò fino a quando non gli fece male la testa, alternando la lingua alle dita e succhiandole in maniera oscena il clitoride. La giovane non riusciva più a resistere, gettò all'indietro la testa e rilasciò un lento ed appagante orgasmo che la scombussolò nel profondo.

Bruce la osservò godere: era bellissima e tutta sua. I capelli dorati le ricadevano sulle spalle scompigliati, le labbra carnose erano socchiuse e la sua pelle si era ricoperta di brividi. Era sensuale, Brandy. Risvegliava in lui una passione che non sapeva nemmeno di avere, gli faceva perdere il raziocinio e la ragione.
Fino a quel momento aveva cercato di ignorare la dolorosa erezione che gli premeva nel costume, ma la vista di sua moglie in preda all'apice del piacere aveva scatenato in lui un fuoco che gli divampava nel basso ventre.

La prese in braccio e la portò fino alla loro camera all'interno della capanna, ormai erano entrambi asciutti. La adagiò dolcemente sul letto e, con gli occhi incatenati ai suoi, si spogliò. La bionda non si perse nemmeno un centimetro del suo corpo mascolino e gli scandagliò il petto e gli addominali ben definiti, i fianchi stretti che terminavano in una sexy linea a V.

Wayne prese posto accanto a lei sul letto, facendola poi mettere a cavalcioni su di lui. Impazziva quando Brandy si muoveva con una lentezza disarmante sul suo membro. La giovane lo accolse dentro al suo corpo, riempiendosi fino in fondo. Iniziò a ruotare il bacino in avanti ed indietro, estremamente piano siccome voleva godersi fino in fondo quell'amplesso meraviglioso.

Bruce le cinse i fianchi e dettò un ritmo più veloce, perché stava scoppiando e non sarebbe resistito ancora a lungo. Le accarezzò la guancia e la fece piegare difronte al suo viso, si scambiarono un bacio dolce e che sapeva d'amore; poi tornarono in balia del loro istinto primordiale ed animale. La bionda buttò la testa all'indietro e continuò a muoversi velocemente sopra al ventre di Bruce, sfregando il clitoride contro al suo membro duro. Venne per la seconda volta, bagnando con i suoi umori l'intimità del suo uomo.
Wayne raggiunse l'apice del piacere, gemendo il nome di Brandy. Si accasciarono sulle lenzuola chiare del letto, madidi di sudore e con il respiro mozzato in gola. Avevano i cuori palpitanti ed erano entrambi felici.

"Ti amo, B." Il giovane uomo le stampò un bacio tra i capelli dorati e la strinse a sé. La Knight gli accarezzò la guancia e gli sussurrò che lo amava come non aveva mai fatto in vita sua.