PEDONE

La notte non passa mai.

Il vento bagna i drappi di foglie che gocciolano dagli alberi, si muovono al ritmo di un valzer leggero sfiorandosi da un ramo all'altro. Gli insetti entrano dalla finestra e ronzano in cerchio sospesi nella stanza, e se mi muovo sul materasso scomodo, scricchiola.

Non passa mai.

Mi alzo più volte durante la notte e mi sembra quasi di poter disegnare la direzione che prendono le stelle rimanendo immobile ad ammirarle. Eiden dorme, io no. Non dormo perché sento tutto.

Una clessidra. Il regno è scandito in attimi da una clessidra. Tutto finirà. Ma non riesco a immaginare come potrebbe finire la presa di Elania su tutta Timeeria. Non è una leggenda e un nuovo sole splenderà.

Il respiro mi esce pesante fuori dal naso, forse troppo rumoroso perché Eiden cambia posizione. Quando è arrivato credeva stessi dormendo, in realtà l'ho visto io addormentarsi lentamente. Sono rimasti a giocare per più tempo di me insieme a quel tizio Loirais, dadi e carte. Immagino abbiano continuato con lotte dopo che sono tornato in camera: la confusione era troppa e non ho detto più di tre parole dopo quella conversazione.

Dovevo assorbire il silenzio per placare il tornado nella mia testa, ma non ci sono riuscito ed eccomi qui a pensare, pensare, pensare senza smettere neanche mentre il cielo sbadiglia e arrossisce.