CAVALLO

«Dove sono tutti gli altri?»

Pykre mi schiaffa il suo sguardo addosso. Smetto di battere il piede a terra. «Non è affar tuo» ribatte, di marmo. «L'organizzazione spetta a noi. Loro sapranno quanto serve, come dovrebbe essere per te».

Mordo la pellicina del pollice. Evita di continuare questa discussione, Diana. Non sono a casa mia, e queste persone non sono i miei cortigiani. Mi devo ripetere più e più volte che si sono uniti al nostro scopo, l'occhio mi cade sulla mappa di Timeeria stesa sul tavolo, una candela al centro sparge una bolla di luce sulle linee disegnate delle strade. Lo fanno solo per il loro tornaconto. Non credo si differenzino tanto dai nobili, ognuno ha il proprio bisogno.

Non è una lotta umanitaria. Ridicola. Mi giudico.

Forse lo faccio per aggirare il loro, di giudizio. Quello che sento appesantirmi nei sospiri dei miei due traditori. Vaelian e Victoria. Vorrei lavarmi, strapparmi la pelle troppo vicina a loro. Sono ancora traditori se stiamo dalla stessa parte?

Quando una pugnalata smette di fare male, è lì che si perdona? Non posso farlo.

«Dovrebbero essere già qui» dice Victoria.

«Qual è il tuo problema?» sbuffa Mykah. «Staranno per arrivare».

Victoria muove le spalle a disagio, dandogli le spalle. Questo è il vero mondo, Victoria, le vorrei dire. Io e te eravamo lontani da tutto il male. La vista mi si sfoca, perdendomi e oscillando tra quello che urlerei e sussurrerei, e i passi fuori dalla porta mi fanno atterrare. Drizzo la schiena, rimettendomi sull'attenti. Non posso permettermi distrazioni. Alliscio una piega sulla cartina.

Clara è la prima a entrare, mi sembra di rivivere il momento della mia detronizzazione. Manca il suo sorriso ironico, la stanza non si illumina e rimane pesante e silenziosa. Dietro di lei, Jeremy ed Eiden con un ragazzo che non conosco. Uno di loro.

«Perché non ci avete detto niente?» Jeremy indurisce i lineamenti. Sul collo ha un cerchio rosso che prima non avevo notato.

«Si doveva sapere il meno possibile» mormoro. Se lo avessimo saputo, so già che non avremmo accettato l'aiuto da parte di Victoria e Vaelian. Aiuto. È questo. Devo mettere da parte l'orgoglio che mi sgrida.

Allarga le braccia e piega le labbra, contrariato. Non l'ho mai visto così. «Non sono sicuro sia una scelta giusta». Lui non era sicuro della gilda già da prima, ma ormai è troppo tardi.

Mykah apre la bocca, ma Pykre lo sovrasta. «Vi sembra il momento di sprecare tempo?» Eiden e Mykah si fissano, muti, ma anche senza parole leggo tutto quello che c'è in mezzo.

Jeremy schiarisce la gola. «Ha ragione» sostiene. «Parleremo dopo». Erano alla gilda insieme, tutti loro, e l'ultima volta che si sono incontrati con Mykah è stata sull'arena.

Eiden ammorbidisce i muscoli, ma non sembra più sicuro come prima.

Vaelian batte una volta le mani e le strofina. «Bene, cos'abbiamo?»

«Althea è avvelenata nelle segrete» fa Clara, come se non avesse molta importanza. «E ha cominciato a delirare».

«Non è importante» fa secco, Mykah. Si muove disegnando un cerco nel vuoto. «Distruggere il diadema» dice, per focalizzare.

Pykre punta il dito sulla strada reale, quella più larga. «La regina esce mai dal palazzo?»

Mi scappa una risata nervosa. «Non fa uscire me».

«Tutto deve svolgersi all'interno» constata Vaelian, strofinandosi l'indice sotto il mento e studiando il palazzo dall'alto.

Mykah sogghigna divertito. «Allora devi essere tu, conte, a fare la prima mossa».

«Perché?» domando, scuotendo la testa. Ha già preso parte del mio piano. Basta. «Voglio distruggerlo io». Odio il male che rappresenta quell'oggetto, e anche se non lo indossasse mia madre vorrei averlo in pugno.

«Lo faremo insieme, principessa» puntualizza Pykre. «Si parla di prenderlo, e Vaelian è quello più vicino alla regina. Mi è stato riferito che non hai avuto contatti con lei per due mesi...»

Contorco le dita, mi scrocchiano. «Bene».

«Devo prelevarlo in qualche modo?»

«No. Non importa come, basta che non lo avrà in testa quando lo porterai qui».

«Avevamo detto di doverlo fare all'interno» ricorda Jeremy, accigliato.

Le dita di Mykah formano un cerchio attorno a Hosgrave. «Cercheranno lì dentro, senza trovarlo. Dobbiamo solo rubarlo dentro».

Annuisco. «Non cercheranno immediatamente fuori, quindi verremo qui?»

«Sì, gli altri serviranno da diversivi all'interno del palazzo. Victoria rimarrà con noi come garanzia e quando il diadema sarà qui...» dice Pykre.

«Libertà» mormoro.

Caos.