Ink ti ha portata in un altro AU.

Dice che sicuramente ti troverai bene.

A te non è mai sembrata una buona idea, ma hai deciso di fidarti di lui.

Ecco, lo sapevo, mai fidarsi due volte di qualcuno che ti ha lasciata nelle mani di uno scheletro psicopatico e bipolare... stai camminando ancora una volta per il sentiero innevato.

Ormai sai a memoria come funziona.

Tu arrivi, un tizio ti da la mano e subito fate amicizia per la vita.

E bla, bla, bla.

Sei annoiata da questo tipo di routine.

Ma stavolta non hai idea di dove ti trovi.

Cammini oltre il ponte, per poi fermati accanto alla lampada.

Ti siedi accanto ad essa.

Stai cominciando a trovarla quasi bella.

In fondo, quasi ti somiglia...

Ma non più di tanto.

Poi noti il baracchino, quindi ti sistemi dietro ad esso.

Vedi passare uno scheletro, felpa blu (la quale sembra molto morbida e soprattutto, calda), a maniche gialle, con alcuni ricami dorati.

Ha dei pantaloncini del medesimo colore del maglione, con delle strisce dorate.

Porta inoltre delle ciabatte con sopra disegnate delle stelline.

Vuoi divertiti un po'.

Non sarà la fine del mondo se lo prendo un po' in giro...

Ti si avvicina.

???:" Che ci fa un'umana qui?" chiede, guardandoti.

«Benvenuto al (t/n)-shop! Cosa posso fare per lei?» chiedi, mettendoti le mani sui fianchi.

Lo scheletro ti guarda in modo strano.

«Allora, signore. Noi vendiamo neve! Vuole della neve?»

Sembra ancora più confuso.

«Si, si. Neve, fresca e rara neve! Ne vuole?»

Lo guardi sorridendo a trentadue denti.

Lo aspettavi più divertente, come scherzo.

Sospiri.

«Okay, okay, lascia stare. Io sono (t/n), tu?» domandi, stringendogli la mano.

Sorride.

???:" Io mi chiamo Sans. Outertale!Sans, ma chiamami Outer." ti dice.

Sembra più tranquillo.

Outertale? hai già sentito quel nome.

Hai un vago ricordo di quel posto...

Sai già qualcosa sul luogo, ma non rammenti che cosa.

Decidi di ignorare la sensazione.

Outer:" Dimmi, tu... Tu vieni dallo spazio?" i suoi occhi si illuminano.

Annuisci.

Si lascia scappare un verso di stupore.

«La ehm... La mia navicella spaziale si è schiantata qui sotto...» cerchi una spiegazione plausibile.

A quanto pare, sei molto credibile.

Outer:" Grandioso! Vieni, mio fratello deve assolutissimamente vederti!" annuncia entusiasta.

Ti prende per mano e ti trascina verso Snowdin.

Qui tutto ha a che fare con le stelle.

Entrate per un secondo al 'Grillby's', dove per poco non vieni accecata dalle luci.

I vestiti degli abitanti hanno disegni di stelle o galassie.

Insomma, tutto spaziale.

Uscite.

Outer:" Che strano... Mio fratello sarebbe dovuto essere qui in giro..." mette una mano sotto al mento.

Lo guardi, gonfiando le guance.

Hai freddo, molto freddo.

Outer:" Oh, stai tremando... Vieni, ti porto a casa." ti conduce verso casa sua.

Entrate, senza neanche aspettare che ti inviti ad entrare, ti fiondi nella tua solita camera.

Non credi che a Outer dispiaccia tutta questa tua familiarità.

Ormai non ci fai nemmeno più caso.

Ti siedi sul letto.

È morbido.

Senti qualcosa di caldo attorno alle tue spalle.

Ti volti.

Spalanchi gli occhi.

«Cosa ci fai qui?» domandi, incuriosita.

"Si vede che non riesco a starti lontano" sussurra.

Arrossisci.

«Comunque sei uno stupido.» dici.

Lui ride.

Scuoti la testa.

«Hai idea del rischio che stai correndo?» domandi, nervosa.

Annuisce, sorridendo.

«Come sta andando?» chiedi, tanto per cambiare discorso.

"Uhm, bene... Swapfell ci sta dando sotto con le minacce e gli insulti. Dovresti sentirlo, durante le comunicazioni private con i guardiani. È molto divertente." ridacchia.

Già lo immagini.

Quel nanerottolo mentre insulta pesantemente l'AU originale e Ink.

La porta si spalanca.

Tu, Dust e Outer vi fissate per qualche istante.

Siete tutti increduli della situazione.

Tu sei la prima a reagire.

«AAAAAAH! OUTER, QUESTO SCHELETRO MI VUOLE RAPIRE!» urli.

Ehi, non sei male come attrice.

Dust ti sorride compiaciuto.

Outer sguinzaglia le ossa.

"Woah, woah, woah, woah, calmo, ragazzo! Io e te faremo presto un bel discorsetto, bambina." dice, per poi sparire.

Almeno sei salva.

Outer:" Ti ha fatto nulla?" domanda.

Scuoti la testa.

«Grazie Outer.» gli sorridi.

La sua faccia assume un colorito bluastro.

Borbotta un 'prego', per poi scappare via imbarazzato.

Ti torna in mente l'episodio della MOB ad Outertale.

Ridacchi, ripensando a tutta la confusione che avevano fatto.

Esci dalla stanza, per poi andare in salotto.

La porta sbatte, entra uno scheletro alto, simile ad Outer.

Appena ti vede, si mette ad urlare.

???:" OMMIODIOOO, UN'UMANAAAAAA!!! OKAY. OKAY. UMANA, IL GRANDE PAPYRUS TI CATTURERÀ- NO, DEVO SUBITO CORRERE A DIRLO A UNDYNE!" corre fuori.

Inclini la testa.

Bizzarro... pensi, guardando Outer.

Lui non sembra tanto scosso da quell'apparizione.

«Era tuo fratello?» aggrotti la fronte.

Outer:" Yup. Sarà andato dal capo della Guardia Reale." dice, tenendo gli occhi chiusi.

Continui a fissarlo.

Outer:" Com'è?" chiede.

«Cosa?» sei confusa.

Outer:" Lo spazio. Com'è poter andare in qualunque zona della galassia?"

La tua fantasia comincia a viaggiare.

Come sarebbe?

Di certo, non molto sicuro visto il posto dove sei capitata.

«Bello» rispondi.

Di getto, così.

«Lo spazio è molto... Spaziale...» non hai idea del perché tu lo abbia detto.

Outer:" Mi sarebbe piaciuto vedere la superficie... " lo senti fantasticare.

«Un giorno la vedrai.» lo rassicuri, rimanendo dove sei.

Chissà cosa staranno facendo ora Blight e gli altri.

Outer:"Ora che ci penso..." riflette ad alta voce.

Outer:" Lo scheletro di prima... Io l'ho già visto... CERTO! Era venuto in questa time line, stava per uccidere un Temmie..." sta ricordando.

Ti avvicini a lui.

«Ma tu l'hai fermato?» ti siedi sul divano.

Annuisce, diventando blu.

Ma perché tutto questo imbarazzo? ti domandi, probabilmente gli piaci.

Outer:" (t/n)?" ti riporta alla realtà.

Sta schioccando le dita davanti alla tua faccia.

Sbatti le palpebre più volte, prima di rispondergli.

Outer:" Puoi togliermi una curiosità?" ti guarda serio.

Annuisci lentamente.

Vi state fissando, impassibile.

Outer:" Quanto grande è l'universo?" chiede.

Rifletti sulla domanda.

Non ne hai la più pallida idea.

Decidi di rimanere moooolto vaga.

Tanto nemmeno lui sa la risposta, quindi è praticamente impossibile sbagliare. ghigni fra te e te.

«Ehm... Tanto... Molto... Credo...»