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capitolo 42

JUSTIN'S POINT OF VIEW

“Non berrò mai più,” gemette Kelsey mentre appoggiava la testa contro il muro del bagno, le sue braccia avvolte debolmente nella parte bassa del ventre tenendo il broncio, guardando pigramente verso di me.

“E' quello che dicono tutti,” ridacchiai prima di chinarmi aiutandola ad alzarsi e portandola verso il lavandino dove si chinò su di esso, lavandosi la bocca per la quinta volta quella mattina.

Si era svegliata un'ora fa non solamente con una sbornia assassina ma con la terribile voglia di rimettere — cosa che fece. Più di una volta. Per non parlare del fatto che era dolorante da ieri sera.

“Mi fa male tutto il corpo.” Kelsey gemette mentre si faceva strada nella nostra camera da letto, era tutta sudata con un top spezzato.

La fissai divertito mentre sogghignava verso di me, sbuffando a se stessa dal fastidio, portò le gambe sopra il letto dove si mise in posizione fetale.

“Non avresti potuto...” agitò la mano intorno, accentuando che stava cercando nel suo cervello per la parola appropriata da dire per poi rinunciare, “non lo so?”

Mi strinsi nelle spalle, “ero arrabbiato, eri arrabbiata, entrambi abbiamo detto cose che non volevamo dire. Non vedo il motivo perché devi continuare, perché è sicuro come l'inferno che non ti sei lamentata la scorsa notte.” Dissi in modo compiaciuto mentre le guance di Kelsey si riscaldarono, nascondendo il viso nel cuscino.

“Sei fastidioso.” mormorò stancamente mentre sospirava fra sé, lasciando cadere il suo corpo esaurito, “Perché mi hai fatto bere così tanto?”

“Io non l'ho fatto.” Passando le mani tra i capelli, portai il cappuccio indietro prima di avvicinarmi a lei. Prendendo posto in un angolo del letto, le accarezzai la schiena gentilmente, “Li hai presi te per fare solo Dio sa cosa con Davey.”

Alzando lo sguardo verso di me, Kelsey aggrottò le sopracciglia in confusione. “Chi?”

“Esattamente.” Ridendo, mi chinai baciandole la fronte, lasciando le mie labbra a indugiare. “Dovresti dormire.” Mormorai a bassa voce, la mia mano destra teneva la parte posteriore della sua testa, tenendola vicino a me.

“Mmm ma non sono stanca,” una volta detto, Kelsey sbadigliò, ridacchiando sommessamente tra sé. 

“Sì che lo sei.” ribattei guardandola strofinarsi gli occhi dal sonno.

“No,” scosse la testa. “Non voglio dormire, voglio te. Solo... resta con me.” Disse avvolgendo le braccia intorno alla mia vita, nascose il suo viso sotto il mento mentre la coccolavo stretta.

Rassicurandola tra le mie braccia, mi infilai accanto a lei sul letto, aggrovigliai le nostre gambe insieme prima di premere un bacio sulla parte superiore della sua testa. “Non vado da nessuna parte.” Dissi, portandole i capelli indietro mentre accarezzavo la sua schiena con calma in modo rilassante.

Un confortante silenzio cadde sulla stanza e riuscii a sentire i deboli respiri inalati da Kelsey, il suo respiro si spezzava sulla mia pelle causandomi brividi correre attraverso il mio corpo. Solo lei faceva questo effetto su di me. Lei era l'unica che poteva farmi sentire così. "Nessuno potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore. Non importa quanto io mi arrabbi con te, tu sarai sempre la mia ragazza.”

"Lo so." La sua voce uscì attutita ma la capii alla perfezione. 

Scuotendo la testa nonostante lei non potesse vedermi, sospirai. “No, non lo sai.” sforzai, “So che eri ubriaca la scorsa notte ma non avevi diritto di fare un capriccio per una ragazza che chiaramente non mi interessa. Posso avere mille ragazze, ma nessuna è comparabile a te.”

Muovendosi, Kelsey posò la sua gamba sopra la mia, intrecciandole posando il mento sul dorso della sua mano, sbirciando verso di me attraverso le ciglia con un po' di mascara bloccato alle estremità. “Non puoi negarlo. Potevi avere qualsiasi ragazza quindi perché ti sei solo attenuta a una?”

Aggrottando le sopracciglia, sporsi un po' la mano facendola cadere al fondo della schiena spingendo la mia mano sotto la stoffa della mia usurata t-shirt, le mie dita danzavano sulla sua pelle. “Non potrei mai lasciarti.” sussurrai, la luce diretta. Il pensiero di non svegliarmi accanto a lei o trascorrere le mie notti coccolati dopo una lunga notte mi fece girare la testa. La mia vita non funzionava senza di lei. 

“E' quello che dicono tutti.” 

Mi irrigidii.

Potei dire dal modo in cui i suoi occhi si spalancarono e increspò le labbra che non aveva intenzione di dirlo ad alta voce.

“Da dove viene tutto questo?” Sembravo in preda al panico, come se in qualche modo avessi fatto qualcosa per farla sentire così. “Ti ho mai dato questa impressione?” Cercai di ricordare gli ultimi giorni trascorsi. Passai ogni momento della giornata allora perché lei avrebbe dovuto avere dei dubbi?

“No, io—“ mordendosi il labbro, Kelsey guardò dall'altra parte della stanza, il suo corpo freddo contro il calore della mia pelle mentre lottava contro la voglia di guardarmi negli occhi di nuovo. 

Sedendomi in modo tale che la mia schiena fosse appoggiata alla testiera del letto, la tirai su con me. Spostandole i capelli indietro, le baciai la fronte, le mie dita afferrarono la sua mascella, il mio pollice accarezzava il labbro inferiore. “Ti ho chiesto di sposarmi per un motivo, no? Non voglio nessun'altra. Se l'avessi voluto, di sicuro non avrei speso così tanto tempo con te al mio fianco.”

“Ho paura, okay?” sussurrò, “Le cose stanno andando alla grande in questo momento... ed è perché le cose non stanno andando male che ho paura. Ho il terrore che sta per succedere qualcosa... qualcosa che è fuori dal nostro controllo. Abbiamo tutto in questo momento e non voglio perdere tutto... Ho paura che quando è tutto detto e fatto, tu non mi vorrai più.”

“Ehi,” la zittii, prendendole il viso tra le mani mentre mi chinavo fissando i suoi occhi, i nostri nasi a millimetri di distanza. “Il mio cuore, corpo e anima ti appartiene. Nulla potrà mai cambiare questo. Siamo sopravvissuti per tutto questo tempo, no? Siamo in grado di fare qualsiasi cosa...” Fermandomi, premetti le mie labbra dolcemente contro le sue, assaporando la sua bocca con lingua, mi concesse l'accesso, impugnando la mia camicia nelle sue mani si strinse disperatamente contro di me.

Allontanandomi senza fiato, le spostai i capelli via, baciando la punta del suo naso. “Non hai niente di cui preoccuparti, okay? Ho tutto sotto controllo.”

Due ore e 45 minuti dopo eravamo svegli sul letto a guardare un film. So che non è figo, ma preferisco questo che giocare a football con i ragazzi sulla spiaggia. 

Ero troppo esausto e non ho idea di come facciano a stare sotto al sole a quell’ora anche se erano le 5 del pomeriggio.

Mentre i titoli di coda scorrevano, allungai le braccia, la testa di Kelsey sul mio petto e avvolsi le mie braccia intorno alla sua vita.

Grattai la parte posteriore della mia testa non appena vidi Kelsey voltarsi in modo che tutto il suo corpo fosse sul mio. Si chinò e mi diede un bacio sulla mascella “cosa vedi quando pensi al futuro?”

Sorridendo leggermente, la stringevo dal fondo della schiena vicino alla curva del suo culo “hmm” inclinai la testa di lato battendo le dit contro la sua pelle “vedo te e me…sposati in una grande casa con i bambini” strinsi le spalle, baciai la parte superiore della sua testa “tu cosa vedi?”

Ridacchiando Kelsey strofinò la testa sul mio petto “vedo noi sposati che viviamo insieme con i bambini”

Il mio cuore si strinse al pensiero "Sì? E quanti sono? "

“Vedo che noi avremo due bambini…maschi e magari anche una femmina e che somigliano a te”

Alzando un sopracciglio, strinsi le labbra al pensiero “due ragazzi e una ragazza eh? Saremo sicuramente occupati” Kelsey arrossì e nascose il viso dietro le mani “e che mi somiglino? Accidenti, i nostri bambini saranno sexy.” Ridacchiai quando Kelsey ridacchiò ponendo le sue mani sul mio petto. 

“saranno proprio come suo padre, grandi lavoratori, attenti, belli e incredibili..” alzai gli occhi a Kelsey, lei inclinò la testa di lato e le sue dita tracciarono delicatamente il contorno della mia mascella “sarai un ottimo padre, un giorno”

"Io non voglio che siano come me" sentì il mio corpo irrigidirsi sotto al suo “se non altro, voglio che siano come te. Forte, senza paura e con la tua schiettezza” forzai un sorriso, sfiorando i suoi capelli “io voglio che abbiano il tuo cuore”.

“Justin…”Kelsey fece una smorfia, imbronciando “non parlare cosi…tu sei stupefacente, mi hai capito?”

“io sono un casino” mormorai “ho un sacco di casini nella mia vita. L’unica cosa giusta nella mia vita sei tu e anche in questo caso non so se sto facendo un lavoro abbastanza buono”

“è per quello che ho detto prima? Perché stavo parlando senza pensare. Lo so che mi ami e che faresti tutto per non farmi del male. Sei la cosa migliore che ho e non ho intenzione di lasciarti qui e permetterti di sminuire sulle cose su cui non hai controllo” afferrò il mio viso tra le mani, Kelsey mi constrinse a guardarla negli occhi “tu sei un uomo incredibile, una persona che ha il cuore più grande di chiunque altro. Ti prendi cura delle persone che ami, prenderesti una pallottola per loro in una manciata di secondi. Tu puoi fare qualsiasi cosa per rendermi felice e so che litighiamo molto ma anche allora so che mi ami. Mi hai messo un anello al dito e ho accettato per la persona che sei dentro. Se c’è qualcuno in questo mondo, oltre tua madre, che ti vuole molto bene, che ti conosce più di quanto tu conosca te stesso, quella sono io.”

Feci scorrere le mie mani su di lei, incrociai le mie dita alle sue “grazie piccola” dissi baciandola dolcemente sul palmo della sua mano prima di intrecciare le nostre dita insieme.

“non farlo..”sussurrò scuotendo la testa con occhi tristi “non devi pensare te stesso in questo modo cosi modesto. Tu sei molto di più di quello che vedi…se solo vedessi il tipo di uomo che sei oggi..penso che ti piacerebbe vedere ciò che sei diventato”

“vuoi dire che ero abbastanza coglione prima?” mi sorrise cercando di alleviare la tensione che cresceva nella stanza.

“beh, non eri molto piacevole ma sono riuscita a gestirti, no? Quindi non è stato cosi male” sorridendo dolcemente Kelsey mi strinse le mani. “Ma non cercare di cambiare argomento. Volevo dire quello che ho detto, va bene? Mi sono innamorato di te per un motivo. "

"Mmm," Baciai la clavicola, sospirai, "Lo so."

Lasciai viaggiare le mie mani, il corpo di Kelsey era cullato sul mio, le braccia nascoste come lo erano le gambe in mezzo alle mie, la sua testa nella mia spalla e avvolsi le mie braccia intorno a lei in modo protettivo. Premetti le mie labbra sulla sua spalla, odorai il suo profumo di vaniglia “catturerei il mondo per te.. ti darei tutto ciò che vuoi. Dimmi solo quello che voi e sarà tuo”.

Tirandosi su dopo pochi secondi Kelsey mi toccava il viso delicatamente “vuoi sapere quello che voglio?”

sussurrò.

“mmh” ingoiai guardando come le sue gambe strisciarono su entrambi i lati dei miei fianchi e la ritrovai a cavalcioni.

“ti voglio” disse una volta che era abbastanza vicina per avere le labbra vicino alle mie. 

“puoi avermi” mormorai sottovoce “puoi avere tutto di me. Sono tuo, piccola”

“mio” lei gemette in segno di apprezzamento causando i brividi sulla pelle “tutto mio”.

Afferrai il suo culo nelle mie mani, tirai il suo corpo ancora più vicino possibile prima di sfilare la maglietta sopra il bordo della spalla,la mia lingua viaggiava sulla lunghezza del suo collo.

Avvolgendo le braccia intorno al collo, Kelsey giocava con i capelli della parte posteriore,invertì le posizioni, il mio corpo era sul suo.

Non persi tempo fino a quando i nostri vestiti furono ai piedi del letto, c’era solo odore del sesso in aria, come feci l’amore con la mia fidanzata non lo feci con nessun’altra, facendo in modo di soddisfare ogni desiderio. 

Furono dette parole sommesse di affetto rendendo questo momento più intenso e non importa come mi sentivo, lei ha trovato un modo per non farmi dubitare del perché io ero al primo posto. 

“Justin” Kelsey sussurrò senza fiato, le gambe stringevano intorno al mio torace mentre si aggrappava alla mia schiena con una mano, le sue unghie graffiavano, mentre l’altra mano era tenuta sulla mia nuca.

Le ho dato quello che voleva, come sempre ho fatto. La lascio godere, le ho fatto provare emozione che non potrebbe provare con nessun’altro al di fuori di me. Mi sono dato a lei in ogni modo possibile e anche lei lo fece e in pochi secondi eravamo venuti insieme, aggrovigliati nel pasticcio di lenzuola e coperte, senza nessuna preoccupazione al mondo.

Justin’s Point of View:

Piantando il suo corpo davanti al fuoco che avevo acceso nel giardino sul retro della casa, guardai mentre Kelsey prendeva i marshmallows, assicurandosi di infilarli accuratamente nel loro stecchino. Era determinata a fare gli s'mores, volendo mostrarmi quello che mi stavo perdendo esattamente-parole sue, non mie. 

Indossando soltanto una delle mie magliette e il suo intimo, Kelsey raccolse i suoi capello in una coda di cavallo mentre io mi avvicinavo a lei, sedendosi dietro il suo piccolo corpo, che stava perfettamente in mezzo alle mie gambe mentre le allargavo ai suoi lati, guardandola mentre era concentrata nel cuocere quella sostanza bianca, imprecando appena la sua pelle sfiorò il fuoco, bruciandosi. 

Prendendole la mano, misi il suo pollice all'interno della mia bocca, succhiando gentilmente mentre le facevo l'occhiolino, e sentendola ridacchiare. 

Staccandosi dopo alcuni secondi, Kelsey ridacchiò baciandomi la guancia " la ringrazio molto signor. Dito. Ora va meglio, quella lingua dev'essere magica" 

Facendo una smorfia, le baciai il lobo dell'orecchio, mordendolo poco dopo " dovresti saperlo..." dissi, guardando mentre Kelsey gettava indietro la testa ridendo, i suoi occhi pieni di pura gioia. 

" sei uno stupido" 

Facendole l'occhiolino, mi poggiai indietro sulle mie mani mentre Kelsey terminava di arrostire i marshmallows prima di alzarsi in piedi e camminare verso il tavolino, preparato con cioccolato e crackers. Preparando quattro s'mores in totale, Kelsey tornò da me, poggiando il piatto sulle sue gambe e poggiando la testa sulla mia spalla. 

Prendendone uno, me ne porse uno prima di mordere il suo, e gemere, i suoi occhi che si chiusero al sapore dello snack delizioso che lei aveva preparato. 

" non male piccola. Sono impressionato dal fatto che tu sia capace di cucinare qualcosa senza bruciarlo completamente" passando la mia mano per il suo braccio, ridacchiai baciandole la testa " la verità fa male" dissi, ridendo mentre Kelsey cercava di colpirmi il ginocchio, ma la fermai prima. 

" niente più s'mores per te" disse, mostrando la linguaccia e tirandomi via dalle mani quello che tenevo. 

" hey!" dissi, ridendo ancora una volta sapendo che l'avrei fatta arrabbiare ancora di più " dammeli indietro!" 

" non finche non ti scusi" 

" vuoi che io mi scusi per aver detto la verità? Lo sai che alcune persone chiedono ai loro partner di dire sempre la verità" dissi pressando le mie labbra insieme guardando Kelsey innocentemente. 

" non é divertente" disse prima di aprire le spalle, prendere il piatto e alzarsi. Camminando dall'altro lato del fuoco, Kelsey si sedette su una sedia, continuando a mangiare quello che rimaneva degli snack. 

" oh avanti, non puoi essere davvero arrabbiata con me!" dissi rimanendo seduto sul terreno. Quando vidi che non rispondeva, sospirai, alzandomi da terra e camminando verso di lei. Avvolgendo le braccia attorno al suo collo da dietro, mi avvicinai " mi dispiace, ok?" 

" ok, ti perdono" disse Kelsey ridacchiando e ridandomi il mio s'mores, ignorando il fatto che stavo li fermo in piedi a bocca aperta. 

" chiudi la bocca, non vuoi che qualche insetto ti si infili dentro vero?" facendo una smorfia, Kelsey si alzò per prendere altri crackers, ma la fermai, prendendole il polso. 

" sapevi che mi sarei scusato non é vero?" la guardai. 

" beh...si. Lo sapevo. Voglio dire, so che non puoi sopportare l'idea che io sia arrabbiata con te, non più di pochi secondi. Ma, ad essere onesta, mi sarei aspettata che tu opponessi un po' più di resistenza, ma ok" baciandomi la guancia, si allontanò da me, sparendo all'interno della casa prima di tornare indietro con un bicchiere di latte. 

" sei ancora vero li" disse Kelsey ridendo dopo aver bevuto un sorso, asciugandosi le labbra con la mano. 

Scossi la testa, rimuovendo ciò a cui stavo pensando prima di indicarla " stai seriamente bevendo latte?" 

" che c'é?" chiese innocentemente " é buono con il cioccolato" sedendosi di nuovo di fronte al fuoco, Kelsey toccò lo spazio vuoto di fianco a lei. 

" a volte mi chiedo se sono fidanzato con una ragazza di ventun'anni o se con una di cinque" ridendo mentre Kelsey mi scrutava, alzò il suo mento affrontandomi, le sue sopracciglia aggrottate. 

" se io ho cinque anni tu sei un pedofilo" disse Kelsey incrociando le caviglie, guardandomi attraverso le sue ciglia, sfidandomi. 

Alzai gli occhi al cielo, sedendomi vicino a lei e avvolgendole le spalle con un braccio, avvicinandola per abbracciarla. 

" smettila" disse colpendomi il petto, ridacchiando mentre affondava il viso sul mio petto " mi soffocherai" 

" bene" Risi, prendendole le mani e fermandole, portandole da un lato " continua a coprirmi e vedi cosa succede" dissi a bassa voce, i miei occhi che brillavano nei suoi sapendo che stavo scherzando. 

Sospirando, Kelsey si girò di spalle a me, facendo scivolare via le sue mani prima di distendersi sulla superficie di legno, i suoi occhi che fissavano le nuvole.

Seguendola, mi distesi vicino a lei. 

" credi che possiamo essere felici?" chiese Kelsey con calma dopo alcuni momenti di silenzio, mentre guardava le stelle. Girandosi cosicché i suoi occhi incontrassero i miei, sospirai, avvicinandomi e abbracciandola. 

" credo che dobbiamo dolo fare un passo alla volta...." baciandole la testa, portai il mio braccio libero sotto la mia testa., osservando mentre il cielo si oscurava ogni minuto di più, la luna che illuminava. 

" voglio che siamo felici" ammise con calma, baciandomi il petto coperto. 

" lo saremo piccola. Ora chiudi i tuoi occhi e esprimi un desiderio" le sussurrai all'orecchio nel momento in cui vidi una stella cadente illuminare la notte. 

Sussultando, Kelsey chiuse subito i suoi occhi, mormorando qualcosa, prendendosi un momento per se stessa prima di aprire di nuovo gli occhi e guardare in alto. Sbattendo due volte le palpebre, mi guardò " sapevi che sarebbe successo?" 

" no, solo un colpo di fortuna che ci é capitato, quindi é meglio che prendi questa opportunità al volo e che esprimi un desiderio" 

Mordendosi il labbro, Kelsey sorrise " lo credo anche io....voglio dire, spero si avveri" 

Guardando la felicità nei suoi occhi, sognai che tutto questo durasse per sempre e che fosse tutto quello che avremo voluto. Sapevo nel mio cuore che se non potevo vivere una vita normale, neanche lei poteva. Lei meritava di più di quello che le era successo. Lei si meritava più di me. 

Lei non voleva ammetterlo ma sapevo che aveva desiderato che le cose fossero differenti. 

Ho rovinato la sua vita nel momento in cui lei mi ha incontrato. 

Potevo vederlo dalle strade differenti che le nostre vite avevano preso- sarei rimasto solo, avendo una sola cosa in mente. Avrei finito col fare qualcosa di terribilmente sbagliato, e avrei anche potuto rimetterci la vita mentre lei avrebbe potuto avere tutto quello che voleva. 

Era quella la via in cui le cose dovevano andare. 

Ogni volta che chiudo gli occhi la vedo sorridere, i suoi occhi che fissano il vero amore della sua vita. Il ragazzo che la fa stare ad un metro da terra, catturandole il cuore per mantenerlo protetto nelle sue mani. 

Il ragazzo che le avrebbe fatto la doccia con amore e che la bacerebbe notte e giorno, l'uomo che le avrebbe mostrato come si fa a vivere una vita normale e sana. 

Avrebbe dovuto crescere con l'ideale di uomo simile ad un avvocato o ad un dottore, avrebbe dovuto sposarsi e avere due figli, esattamente come aveva detto di volerli avere con me ma, in questa vita, lei avrebbe potuto avere un marito che sarebbe stato capace di mantenere la famiglia insieme. Un uomo nobile che non avrebbe dovuto preoccuparsi di camminare in strada con la paura di venire attaccato. Un uomo che avrebbe dovuto essere capace di giocare con i suoi bambini fuori nel parco senza la paura che qualcuno avrebbe potuto sparare. 

Uno che non deve vivere nella paura che qualcuno potesse portargli via le persone a cui lui tiene di più. 

Se non mi avesse mai incontrato, sarebbe stata felice davvero. 

" a che cosa stai pensando?" disse Kelsey a bassa voce, come se avesse paura a parlare a voce più alta, interrompendo i miei pensieri. 

" niente" dissi, mentre un'immagine di lei sorridente mi attraversava la mente " niente"

"Era ora di tornare" Khadra urlò dal divano principale nel soggiorno. "Eravamo in procinto di iniziare il film senza di voi due."

"Avresti dovuto se fosse così tanto un problema." Sbottai giocosamente, ammiccando verso di lei avvolgendo le braccia intorno alla vita di Kelsey, sedendoci sul divano oltre John e Carly che ci fissavano divertiti.

"Che c'è?"

"Oh, niente" Disse Carly mentre mangiava pop corn con un sorriso sulle labbra.

"Lo sai che odio quando fai così." Dissi, i miei occhi si trasformavano in fessure. "Dimmi cosa cazzo hai in mente."

"Gesù, che cosa c'è sopra quei boxer?" Lei rise, "Che naturalmente ne stai indossando uno"

Ridendo, Kelsey si voltò verso la sua cosiddetta migliore amica con gli occhi spalancati. "Carly!"

"Che c'è?" Teneva le mani innocentemente, "Sto solo dicendo!"

"John, controlla la tua ragazza prima che faccia qualcosa." Avvertì John che si lasciò sfuggire una risata.

"Piccola, fai la brava" Si batté il ginocchio, con gli occhi incollati sul televisore di fronte a lui.

Risi. "Sei inutile cazzo,sei una vagina frustata"

"Dice quello che non ha lasciato libera la sua ragazza tutto il giorno" John scattò. "Perché non stai zitto guardi

"Oh, signore e signori" Khadra gettò popcorn a tutti e due, "Stop litigare come un gruppo di ragazze della scuola "

"Sai, mi piacevi di più quando non parlavi tanto. Stai parlando troppo spesso." Sputò a denti stretti

Marcus alzò le sopracciglia verso di me: "Oh uomo, relax. Sta solo scherzando. "

"In realtà, devo essere abbastanza grave, ma sembra che il tuo amico laggiù non può gestire la verità, per quanto gli piacerebbe pensare così."

"Che ne dici di chiudere quella cazzo di bocca prima che ti butto in una vasca piena di squali?" Marco brontolò dal divanetto su cui era seduto insieme ad Alec.

La stanza si fece silenziosa.

"Siete tutti pronti?" Bruce chiese al centro della stanza, avendo in mano la borsa di Stephanie. Finalmente dovevamo tornare a casa e tutti guardavano se avevano rimasto qualcosa in giro.

"Sì",grattai il posteriore della mia testa, feci un passo indietro, scrutando la porta aperta della stanza mia e di Kelsey. "Tesoro, sei pronta?"

"Quasi" gradai da fuori e vidi il suo piccolo corpo saltellare per la stanza cercando di tirare su un paio di sandali.

Sospirai "Sbrigati, il jet lascia in mezz'ora!"

"Solo cinque più min-merda!" Ha sputato ad alta voce, imprecando sottovoce.

"Stai bene?" Feci un passo avanti per ispezionare quello che stava succedendo, ma si fermò.

"Sì, sto bene, ho solo inciampato nel comò." Sbuffando, Kelsey si alzò in piedi di altezza, togliendosi i capelli dal viso.

Scossi la testa prima di voltarmi verso di lui. "Solo altri cinque minuti in più" Bruce che mi fissò con incredulità.

"Cos'è un ora di tempo per Kelsey" Bruce mi ha dato il suo fin troppo fastidio con uno sguardo infame, che vedevo quasi ogni volta che si trattava delle ragazze.

"Vuoi andare la e trascinarla fuori? Perchè non credo lo faresti"

Bruce socchiuse gli occhi. "Vaffanculo"

"No, grazie." Mi sorrise,prendendo il mio telefonino e sfogliando le applicazioni.

"Potrei ucciderti se-"

"Se cosa?" Lo bloccai a metà frase " Io non ho fatto un cazzo. Volete Kelsey fuori? Ti ho detto di andartene a fanculo. Pensa un po' alla tua ragazza che ancora non si è fatta vedere"

"Quale cazzo è il tuo problema?" Ringhiò, spingendo con i piedi i suoi sacchetti di lato."Ti comporti come un bambino da questa mattina e ne ho avuto abbastanza"

In piedi,misi il mio telefono in tasca, Ero di fronte a Bruce con la mano chiusa in segno di pugnp. "Tu stai testando la mia fottuta pazienza quindi ti suggerisco di andare via prima che possa fare qualcosa!"

"Impossibile gestire la verità?" Bruce premette il petto contro il mio, i suoi occhi si oscurarono più velocemente dei miei " Ho fatto tutto questo per voi,un viaggio per venire qui e tu mi manchi di rispetto?"

"Tu sei quella fottuta lamenta!" Lo spinsi indietro, "Sono grande ormai non c'è bisogno che mi controlli,cazzo"

"Ci si va sempre oltre, come al solito! Perché non affrontìia testa alta e ammetti che ti sbagli? "Bruce gridò dietro di me, ma io non lo ascoltavo più, a questo punto.

Sbattendo la porta della mia camera da letto chiusa dietro di me, afferrai la cosa più vicina che trovai, un vaso,buttandolo sul muro,facendolo ridurre in mille pezzi.

"Che lui-Justin?" Kelsey si fermò all'ingresso del bagno, guardando verso di me con gli occhi spalancati. "Cosa è successo? Cosa c'è di sbagliato? "

"Tu, tu sei il mio problema!" Ho sputato, "Mi stai prendendo fottutamene per sempre e non ho idea del perché. Basta imballare la merda e lasciamo perdere! Stiamo tornando a casa non a una sfilata di moda del cazzo. "Il mio petto si sollevava per rabbia, a questo punto, ed è stato come tutta la mia mente si oscurò.

Ma Kelsey non si ritrasse a tutti. Invece, lasciò cadere l'asciugacapelli che teneva tra le mani che non mi ero nemmeno accorto e si avvicinò a me. Prese mio viso tra le mani,mi costrinse a guardare verso di lei. "Rilassati e prendi un respiro profondo."

Aggrottando le sopracciglia, la guardavo con solo confusione. "Che cosa?"

"Chiudi gli occhi," Lei mi ha indirizzato in silenzio, i suoi pollici mi accarezzavano con delicatezza, "e prendi un respiro profondo. Andiamo,fallo"

"Kelsey, non ho il tempo per fare queste stronzate," mi afferrò le mani,la sua presa diventata sempre più forte.

"Hai un sacco di tempo." Lei fece una smorfia .Ora, chiudi gli occhi e ascolta."

Rotolando i miei occhi, l'ho fatto, come ha chiesto, non in vena di entrare in un altro argomento. "Va bene, e adesso?"

"Rilassa le spalle," Le sue mani corsero giù per il mio corpo prima di prendere possesso del mio bicipite, "e prendi un respiro profondo poi lasciarlo fuori."

Espirando, mi lasciai cadere un po' le spalle, quasi aprendo gli occhi quando le dita di Kelsey sfiorarono le mie palpebre.

"No, non ancora", sussurrò: "Ora voglio che tu conti lentamente fino a dieci."

Nonostante il fatto che pensassi che fosse ridicolo, ho contato nella mia testa e lentamente ritrovai relax sotto la punta delle dita.

"Ora puoi aprire gli occhi", sussurrò proprio quando ho raggiunto il numero dieci nella mia testa.

Avevo gli occhi aperti, mi guardò. "Come fai a farlo?"

"Magia", scherzando, mi baciò il collo prima di fare un passo indietro. "Ora che hai detto qualcosa cerca di essere pronto,ho appena finito di farmi i capelli"

"Mi dispiace" sospirai, strofinando la parte posteriore del mio collo, mentre raschiando la punta del mio stivale contro il pavimento, le mani ficcate in tasca. "Un sacco per la testa, tutto qui."

"Sai che non devi mai chiedere scusa a me per avere una brutta giornata," Fece scivolare la sua mano nella mia, mi tira più da vicino come fece scivolare le braccia intorno alla mia vita, "Parla con me. Che cosa ti preoccupa piccolo? "

Posai le mani comodamente sui fianchi, la strinsi a me, strofinando il naso tra i suoi capelli. "Io non voglio tornare." Mormorai, sapendo che sarei pentita di questo più tardi.

Ho avuto una brutta sensazione, qualcosa che non riuscivo a scrollarmi di dosso da ieri sera. Ieri alle undici abbiamo optato per il letto e non ci siamo più fermati. Anche con il caldo del corpo di Kelsey accanto a me, non riuscivo a smettere di pensare a come potrebbe essere tenerla stretta l'ultima volta.

Scorrendo le mani su e giù per la schiena, Kelsey sospirò, appoggiando la guancia contro il mio petto. "So esattamente come ti senti,neanche io non voglio lasciare questo posto"

"Allora, perché non restiamo?" I miei occhi si illuminarono,il mio cuore batteva forte "Siamo in grado di rimanere qui e di lasciarli andare senza di noi." Mi uscirono fuori le parole, senza nemmeno pensarci.

"Che cosa? E mollare tutto? "Kelsey ridacchiò nervosamente," Lo sai che non possiamo farlo ... "

"Perché cazzo non possiamo?Noi possiamo fare quello che cazzo che vogliamo."

"Justin," Kelsey aveva lo sguardo triste "io ho la scuola e voi avete gli affari.. Abbiamo già perso una settimana. Le mie lezioni iniziano di nuovo domani, non possiamo ... "Scuotendo la testa "Non possiamo stare ...".

Facendo un passo indietro, ho buttato le mani dietro la testa mentre fissavo il soffitto, grattandomi furiosamente alle estremità dei miei capelli prima di lasciare che le mie mani caddero accanto a me. La mia mente correva con nuovi profondi pensieri di dubbio. "Hai detto che eri pronta?"Mi guardò, ignorai la preoccupazione nei suoi occhi.

"Ehi ..." scivoltò le sue dita nelle mie. Kelsey baciò le nocche facendomi ingoiare duro."Parla con me ..."

"Non c'è niente di cui parlare," sbottai, tirandomi via da lei uscendo verso la porta esterna, avendo bisogno di una boccata d'aria fresca. Scivolando sul balcone, mi appoggiai alla ringhiera, ripendando ai momenti che abbiamo passato in questo posto.

Un paio di braccia sottili si strinsero intorno a me,appoggiando la testa sulla mia spalla. Sapevo esattamente che era Kelsey.

"Mi dispiace, lo so che non dovrei fare molto leva ..." mormorò in tono di scusa, "E probabilmente hai bisogno di tempo per te stesso ... Voglio solo che tu sappia che questo ... la felicità ... non deve finire qui. Ricordatelo, va bene? "Scivolando via, mi afferrò la mano prima che avesse la possibilità di scomparire dalla vista.

"La mia felicità è ovunque tu sia", sussurrai tranquillamente, incontrando i suoi occhi per la prima volta con niente, ma la sincerità dietro di loro. "È solo che non voglio che finisca qui."

Aprendo la bocca per dire qualcosa, siamo stati interrotti quando la porta si aprì mostrando John.

"Mi dispiace bro ma, uhm dobbiamo andare. Leo ha appena chiamato per dirci che il jet è arrivato. "Alla menzione del nome di quel bastardo, mi aggrottai le sopracciglia ma annuii immediatamente, sapendo che John aveva sentito ciò che avevo detto.

"Va bene, sono pronti ad andare oltre?" Feci riferimento agli uomini di Leo.

"Sì,hanno lasciato dieci minuti fa, ha detto che ci saremmo incontrati lì."

"Bruce dici che andremo li solo se ci danno ancora qualche secondo, okay?" John mi fece uno sguardo dubbioso, comunque, sospirai.

Guardando l'orizzonte, mi leccai le labbra sapendo che questa era l'ultima volta in cui potevo avere pace. Per quanto riguarda Kelsey, ho afferrato il suo viso prima che avesse la possibilità di reagire, dandole un bacio di lunga durata. "Ti amo" dissi prendendo aria.

Trattenendo i polsi, un piccolo sorriso diffuse sue labbra, "ti amo anch'io."

Gesticolando con la testa dietro di noi, mi afferrò la mano, "Andiamo, andiamo via di qui prima che cambi idea"

-

Il viaggio in aereo è stato terribilmente lungo e noioso,e per passare il tempo camminavo avanti ed indietro, andando ed uscendo dal bagno.

Ero ansioso,avevo un formicolio nelle gambe,cazzo. Con il tempo Kelsey si addormentò con la testa sulle mie ginocchia, ho capito che dovevo smettere e l'ho fatto.

Tutto stava trascinando su e ogni volta che dovevamo tornare a Stratford, sentivo il mio respiro intoppo e il mio sudore. Stavo scopando perdendo la mia mente, ero certo.

"Siamo qui," esclamò Bruce, dopo aver parlato con il pilota.

Kelsey si svegliò, le ho detto quello che Bruce ha detto e tutti mettevamo cinture di sicurezza, in attesa di atterrare.

Distrattamente, guardai le piccole finestre, guardando come si abbassò lentamente al suolo.

"Stai bene?"

Mi girai non appena Kelsey appoggiò la mano sulle mie ginocchia "Eh?"

"Stai tremando sul sedile," rise, "Cosa c'è che non va? Odiate piani o qualcosa del genere? "

"No, voglio solo andarmene da qui"

Lentamente ma inesorabilmente annuendo con la testa, lei mi lasciò andare, anche se il dubbio nei suoi occhi non vacillò. Invece, mi controllava pur avendo una conversazione con le ragazze.

"Sei sicuro di stare bene?" John tranquillamente mi chiese, con la testa rivolta verso il mio orecchio, cercando di non renderlo troppo evidente che stavamo parlando.

Iniziai a parlare,sapevo che John avrebbe capito la verità alla fine. Lo ha sempre fatto. "Io non ho una buona sensazione su questo ..." sussurrai, scrollando le spalle. "C'è solo una cosa certa,ed è seduta proprio accanto a me."

"Probabilmente stai solo pensando troppo " John gentilmente mi accarezzò la schiena, dando la mia spalla una stretta rassicurante. "Con tutto quello che abbiamo lasciato alle spalle è normale essere nervosi. Una volta che siamo a casa, andiamo subito a fare affari ".

"Questa è la cosa," ho sibilato "Qualcosa che non va. Me lo sento. "

Accigliato, John stava iniziando a parlare quando la voce del pilota ci ha sorpreso all'improvviso. "Bene ragazzi e signore," mi strizzò l'occhio a guadagnare un paio di risatine. Jimmy è sempre stato un ragazzo amichevole quindi non c'era bisogno di sentirsi minacciato, aveva quarant'anni dopo tutto con una moglie e due figli, "Siamo arrivati, prendi le tue cose e vattene via di qui. Ho ricevuto una torta di pecan che mi aspetta a casa. "Si strofinò la pancia arrotondata.

"Ti siamo mancati Jim, lo fai sempre!" Marco ridacchiò abbracciando il vecchio amico, dandogli una pacca sulla schiena prima di camminare giù per le scale e sulla piattaforma all'esterno.

In seguito a tutti, annuì in segno verso Jimmy, battendo le mani con lui facendo scendere con calma Kelsey verso il basso, incontrando gli altri in un gruppo di soli pochi metri di distanza. Afferrando i nostri bagagli dal vano nascosto, li gettai nella parte posteriore della nostra macchina così come fece Bruce.

Dopo quindici minuti di guida, Bruce girò sulla nostra strada proprio mentre il mio telefono squillò. Confuso su chi potrebbe essere, lo tirai fuori dalla mia tasca, chiamando Prince "Ciao?"

"Justin?"

"No, cazzo Oprah," ho sputato "Sì, è Justin, che diavolo vuoi? Siamo appena tornati,cazzo. "

"Ho bisogno che tu mi ascoltami bene," sembrava come se fosse una scadenza. "Prima che vai a casa dovresti sapere che hai ospiti inattesi"

"Che cazzo è questa stronzata?" Bruce ringhiò dal sedile anteriore. Non gli diedi attenzione quando i miei occhi si posarono su una macchina della polizia parcheggiata proprio fuori dalla nostra casa.

"Ascoltami," Prince era teso sull'altra linea, ma mi era finita la chiamata prima che ebbi la possibilità di parlare.

"Mantenela calma e seguite le mie istruzioni" Bruce parlò severamente anche se ho potuto vedere l'incertezza nascosta sul suo volto. Aprendo la portiera della macchina, ho ordinato le ragazze a rimanere sedute mentre io ed i ragazzi andavamo dal Detective.

"Bene, bene, bene, guarda chi ha finalmente ha deciso di presentarsi," Mi sono sentito gelare il sangue alla vista di Detective Asher, l'uomo che mi aveva accompagnato indietro nel mio tempo in carcere. L'uomo che ha reso la mia vita un inferno. "Siamo stati molto vicino per portare un mandato di cattura per voi ragazzi."

"E perche '?" Bruce discussione.

"Dei magazzini locali cono stati bruciati,ed ho subito capito che eravate voi"

"Sai, mi sto stancando di te e del reparto interi effettivi puntando le dita verso di noi per ogni singola cosa che va male qui intorno." Bruce ringhiò con rabbia: "Che cosa ti fa pensare che non era un gruppo di ragazzi a cazzeggiare o qualcosa del genere? "

"Perché le mie scommesse sono tutte su di voi e su una banda di nuove persone" Lui inclinò la testa di lato, le mani arroccate su i fianchi, "A chi si riferisce quando dice nuove persone?" Lui sorrise sinistramente. Lui sapeva qualcosa. "Oh, giusto," Mi fece schioccare le dita, "I Snipers?"

"Non so di cosa stai parlando," Bruce alzò le spalle.

"A meno che non volete venire in centrale, ti suggerisco di cambiare atteggiamento.Inoltre, non siamo qui per voi ... "Asher si fermò" Siamo qui per parlare con il signor Bieber per quello che è successo in questi ultimi mesi ".

"Di cosa cazzo vuoi parlare con me?"

"Non hai pensato mica che solo perchè sei stato rilasciato,ora erio fuori dai guai?" Il suo sorriso cresceva con ogni secondo che passava, sgranando gli occhi per la gioia,non avevo parole. " Noi finalmente vogliamo te Bieber,vogliamo che tutti ti vedano bruciare e cadere".

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