Cap. 4.2 Studiamo insieme!
Un ragazzo dall'andamento serio, fiero si potrebbe dire, camminava spazientito avanti ed indietro di fronte alla stazione, guardando compulsivamente il suo orologio da polso.
-"Eccolo lì!" -pensò Fujisaki affrettandosi a raggiungerlo.
Fujisaki:"Taka-chan!" -strillò sventolando un braccio nel tentativo di farsi notare.
Taka squadrò il suo amico: era chino sulle ginocchia, sudato e ansimava per la stanchezza. Per quanto gli dispiacesse però, non riuscì a trattenersi dal rimproverarlo.
Taka:"Hai fatto dieci minuti di ritardo!"
Fujisaki:"Mi *anf* dispiace" -replicò boccheggiando, quando finalmente riuscì a riprendere fiato gli spiegò che aveva fatto tardi per accompagnare il resto dei ragazzi nel luogo d'incontro.
Taka:"Quindi manchiamo solo noi?" -gli chiese sorpreso.
Fujisaki annuì.
Taka:"Cosa ci facciamo ancora qui allora? Non voglio far aspettare nessuno io!"
Fujisaki:"Hehehe rilassati Taka-chan, non siamo in ritardo! Ho organizzato gli orari con precisione e gli altri sanno più o meno a che ora saremmo arrivati"
Taka:"D'accordo ma non mi piace che io sia l'unico a non essere ancora lì..." -disse con un'aria leggermente frustrata.
Fujisaki:"Allora...dobbiamo prendere un autobus. Sarà un viaggio abbastanza veloce perché scenderemo alla seconda fermata, dopo circa quindici minuti di viaggio. Poi non dobbiamo far altro che camminare un pochino. Arriveremo in un batter d'occhio. Pronto per questa nuova esperienza?" -gli chiese sorridendo.
Taka:"Heh, mi pare ovvio! Non vedo l'ora! Ho passato la serata di ieri ad immaginarmi come sarebbe potuto essere...beh questo dopo aver fatto la paternale al mio Bro, non si sparisce così dalla classe" -replicò sbuffando.
Fujisaki:"Hahaha beh Owada-kun un po' se la meritava la tua paternale!" -rise di gusto.
Il viaggio insieme a Fujisaki fu piacevole: parlarono di un sacco di cose ma soprattutto delle loro aspettative sulla giornata. Erano entrambi eccitati perché quella sarebbe stata la loro prima esperienza di studio in compagnia. Infatti nessuno dei due, fino ad allora, aveva avuto la fortuna di farsi degli amici.
_____
A mezz'ora dall'incontro con Taka, Fujisaki aveva radunato tutti i compagni di classe che dovevano partecipare al gruppo studio. Li aveva accompagnati personalmente a casa di Mondo pregando loro di mantenere segreto il luogo d'incontro ai ragazzi che ancora dovevano arrivare.
Daya aveva accolto tutti con calore e li aveva fatti accomodare nel soggiorno. Lì stavano chiacchierando nell'attesa dell'arrivo degli amici.
Daya:"Allora ragazzi, voi dovreste essere i compagni di classe del mio fratellino! Benvenuti! Non fate caso alla catapecchia in cui viviamo ma purtroppo, da che ne ho ricordo, siamo sempre stati soli. Questo abbiamo ereditato dalla nostra cara mamma e questo ci teniamo. Purtroppo non navighiamo nell'oro hahaha!" -esclamò tra un misto di imbarazzo ed orgoglio.
Makoto:"Oh non si preoccupi signor Owada! La vostra casa è proprio graziosa e poi anche io vivo in una casetta piccola assieme ai miei genitori e alla mia sorellina" - gli rispose sorridendo.
Daya:"Ma guarda che ragazzino gentile ed educato che abbiamo qui. Magari mio fratello fosse così dolce con me e invece si comporta da caprone maleducato! Comunque l'ho già detto a Fujisaki-chan, ma preferirei che vi rivolgeste a me dandomi del 'tu', non sono così vecchio come sembra" -disse alzando leggermente il tono di voce.
Makoto:"D'accordo Owada-san" -gli rispose intimidito.
Daya:"Oh non avere paura di me, noi Owada siamo cani grossi, possiamo abbaiare ma non mordiamo mica!" -esclamò sorridendo e scompigliando i capelli ad un Makoto che quasi stava per farsela sotto dalla paura. Daya infatti, esattamente come il fratellino, era davvero grosso. Quasi una montagna se comparato a lui che invece era un ragazzo più basso e mingherlino rispetto alla media.
Gli altri presenti non ebbero il coraggio di intervenire nonostante il compagno avesse gli occhi che imploravano aiuto. Anzi, trovarono la scena talmente tanto divertente che se non si fossero morsi la lingua sarebbero sicuramente scoppiati a ridere.
Quel momento di lieve disagio fu breve: si interruppe al suono del campanello della porta.
Daya:"Oh ragazzi, adesso dovete scusarmi, vado ad aprire la porta. Voi restate qui e fate come se foste a casa vostra! Chiaramente, come vi ha detto Fujisaki-chan, provate a non fare troppo casino altrimenti come facciamo ad incastrare quel caprone di mio fratello in questa sessione di studio forzata hahaha!" -esclamò accompagnando la sua risata sguaiata ad un occhiolino d'intesa. Poi uscì dalla stanza e li lasciò soli.
Makoto:"E siamo da soli" -disse tirando un sospiro di sollievo.
Kuwata:"Già" -lo assecondò.
Hakagure:"Ma ragazzi, perché dobbiamo mantenere il segreto? E' un gruppo di studio non un'associazione a delinquere" -chiese perplesso.
Kuwata:"Hiro non fare lo stupido" -disse roteando gli occhi e portandosi una mano al viso.
Hakagure:"Kuwata-cchi non trattarmi anche tu in modo crudele! Ci sono già le ragazze per quello..." -mugugnò.
Kuwata:"Ma a volte non capisco se ci sei o ci fai!" -replicò infastidito.
Makoto:"Su su ragazzi non litighiamo adesso. Hakagure-san, come ci ha spiegato Fujisaki-san dobbiamo tenere segreto sia ad Owada-kun che ad Ishimaru-kun perché-" -fu interrotto dalla voce spazientita di Leon.
Kuwata:"Perché quello stupido di Mondo si comporta in modo strano nei confronti del pazzoide e il pazzoide sta andando in paranoia. Se non avessimo fatto qui questo gruppo studio, Mondo avrebbe potuto svignarsela e per quanto riguarda il soldatino di legno beh..."
Makoto:"Ishimaru-kun non è mai venuto a casa di Owada-kun. Questo gruppo studio è una scusa non solo per incontrarci, passare del tempo insieme e studiare ma anche per far avvicinare quei due"
Hakagure:"E perché mai dovremmo farli avvicinare? Non sono già molto amici? Insomma si abbracciavano e tutto il resto..." -chiese perplesso.
Kuwata:"Ei ascolta, ma sei proprio sicuro di fare il chiaroveggente? No perché queste cose dovresti percepirle anche solo per infinocchiare le persone che vengono a farsi predire il futuro..."
Makoto:"Hakagure-san..." -disse iniziandosi a grattare una tempia. "Non hai proprio capito quello che c'è tra loro?"
Hakagure guardò i compagni con uno sguardo confuso.
Kuwata:"Dio, non penso di aver mai visto un chiaroveggente così stupido! Sei sicuro di avere il talento che dici di avere?"
Hakagure:"Kuwata-cchi non trattarmi così, pensavo fossimo amici! -replicò abbracciandolo e simulando un pianto, poi si rivolse verso l'altro: "Makoto-cchi aiutami tu!"
Kuwata:"Hei adesso! Toglimi le mani di dosso! Non sei una ragazza..." -gli lanciò un'occhiataccia di disgusto.
Hakagure:"E allora? Ti faccio forse schifo? Non lo vuoi un bacino?" -disse scherzosamente avvicinandosi alla guancia di Leon mentre lui provava a tenerlo lontano spingendolo via.
Kuwata:"Makoto non ridere, aiutami!" -implorò l'amico.
Makoto:"No! Così imparate a non salvarmi dalle grinfie del fratello di Owada" -disse ridacchiando poi riprese: "Hakagure-san ritornando seri, anche le ragazze lo hanno detto. Io in realtà non me ne ero neppure accorto ma poi ripensandoci mi sa che avevano ragione. I nostri due compagni di classe sono innamorati e non ti andrebbe di vederli felici insieme?"
Hakagure:"Davvero? Anche Taka-cchi è innamorato?"
Makoto:"Shh... non sappiamo chi era alla porta, abbassa un po' il volume!" -rispose preoccupato poi riprese "Credo di sì, ma questo lo capiremo quando Owada-kun si confesserà hehehe"
Hakagure:"Oh, capisco! Per me va bene, sono carini insieme hahaha!"-disse sorridendo.
Kuwata:"Se lo hai capito ora tappati quella boccaccia larga che ti ritrovi. Già è difficile avere a che fare con Ishimaru, non complicare le cose più di quanto non lo siano già"
Hakagure:"Kuwata-cchi dici così però sei preoccupato anche tu per Taka-cchi e Owada-cchi dì la verità!"
Kuwata:"E' solo che se quei due sono gay ho più chance con le ragazze della classe" -sogghignò soddisfatto.
Hakagure:"Dici così ma in fondo so che sei un ragazzino tenero tu!" -rispose dandogli una pacca sulla spalla.
Kuwata:"Sì sì certo come vuoi tu... ma smettila di mettermi quelle manacce addosso!" -replicò seccato.
_____
Quando Mondo varcò la soglia di casa, avvertì come una strana sensazione. Sarà forse che il fratello era più allegro del solito, insistente addirittura.
Daya:"Ei fratellino! Ben tornato!" -esclamò con un insolito sorriso gentile.
Mondo:"Ti senti bene? Sei strano..." -lo guardò stranito.
Daya:"Sto benissimo...sei il solito caprone scostumato" -replicò portandosi una mano alla fronte sconfortato.
Mondo:"Sì sì certo. Beh, si può sapere perché cazzo hai insistito tanto a farmi tornare a casa prima? Cosa diamine hai architettato?"
Daya:"Non essere irrispettoso verso tuo fratello maggiore o giuro che ti faccio ingoiare i tuoi stessi denti!"
Mondo:" V-va bene...però mi sembra tutto così, come dire, insolito"
Daya:"Vorresti forse dirmi che non ho il diritto di chiedere aiuto al mio caro fratellino quando ne ho bisogno? Mi stai dicendo questo?! Dopo tutto quello che ho fatto per farti crescere... moccioso!" -replicò digrignando i denti con fare minaccioso.
Mondo:"Ho detto che ho capito, maledizione!" -disse arrendendosi alle intimidazioni del fratello, poi riprese:"Quindi di cosa hai bisogno?"
Daya:"Devi aiutarmi a preparare degli snack" -disse con un'espressione da sciocco stampata in faccia.
Mondo:"Ma sei serio?"
Daya:"Ti ho mai mentito per caso?"
Mondo:"Cosa adesso? Ti sei convertito ai lavori di casa?! Hahaha" -disse divertito dal divario creatosi tra il comportamento del fratello e la sua assurda richiesta. "A che ti servono?" -gli chiese poi tornando serio.
Daya:"Vedrai" -lo fissò facendogli l'occhietto.
Mondo:"Giuro che oggi mi fai venire i brividi. Se non migliori ti porto in ospedale" -aggiunse guardando il fratello con disgusto. Per quanto Daya volesse canzonare ancora un po' il fratellino si limitò a trascinarlo in cucina e a tenerlo occupato nell'attesa che arrivasse anche l'ospite principale.
Mondo adorava passare dei momenti spensierati in compagnia del fratello però vederlo così eccitato gli metteva una certa dose di ansia addosso. Possibile che volesse soltanto un aiuto per preparare degli snack? E perché allora avrebbe dovuto insistere così tanto sull'orario di ritorno da scuola se si si trattava semplicemente di stare un po' insieme? Pensò che fosse troppo strano per lasciar correre. Decise dunque di indagare a fondo sulla faccenda.
Mondo:"Aniki, sul serio...c'è qualcosa che non-" fu interrotto dal suono del campanello. "Strano" -pensò. "Non avevo invitato Fujisaki per gli allenamenti. Chi potrà mai essere a quest'ora?" -si domandò confuso.
Daya:"Ti dispiacerebbe andare ad aprire? Qui continuo io" -disse fingendo di essere concentrato sul preparare il cibo. "Heh, devono essere arrivati, finalmente! La cosa si fa davvero interessante. Ora potrò conoscere la persona che ha rubato il cuore al mio adorato fratellino ma soprattutto potrò prenderli un po' per il culo hahaha" -pensò ridacchiando sotto i baffi.
_____
"Casa Owada": questo era la scritta che si trovava sul cartello piantato fuori al giardino della casetta dove Fujisaki si era fermato. Taka ne rimase sconvolto. Ci doveva essere per forza un errore. Non poteva essere vero. Non stava per entrare a casa del suo Bro senza essere stato invitato. Avevano parlato al cellulare 'poche' ore prima e nessuno aveva mai nominato la cosa. Era eccitato, quasi non poteva crederci. Stava per entrare nel posto in cui la persona che al momento considerava più importante passava ogni suo giorno. Ci viveva col fratello? Che tipo di persona era il fratello? Cosa faceva tra quelle mura? Come era la sua cameretta? C'era qualcosa che adorava collezionare? In quella casa poteva trovare i segni di altre passioni, oltre a quelli della moto, che lui ancora non conosceva? Pensò a quante cose avrebbe voluto sapere, a quante domande avrebbe voluto fargli mentre guardava con aria sognante l'ingresso di quell'abitazione.
Fujisaki:"Taka-chan, tutto ok?" - gli chiese sventolandogli una mano davanti agli occhi.
Taka:"O-oh, scusami. Ero solo sorpreso. Non pensavo saremmo venuti qui"
Fujisaki:"Hehehe ti è piaciuta allora la sorpresa?"
Taka:"Sì, mi sento ancora più carico!" -esclamò stringendo i pugni.
Fujisaki:"Allora bussiamo!" -incitò il compagno.
Mondo non poté credere ai suoi occhi. "T-taka? Che ci fanno qui lui e Fujisaki?! I-io...che mio fratello ne fosse al corrente e per questo si comportava in quel modo strano? Giuro che lo ammazzo! Argh Mondo, questa non è la cosa più importante adesso! Non dovresti restartene imbambolato come uno stoccafisso! Dovresti chiedere cosa ci fanno qui e poi...poi dovresti f-fare entrare T-Taka a casa TUA?! Oh cazzo Mondo calmati... è solo un amico, un amico che ti piace. Un amico che ti piace e che sta per entrare per la prima volta a casa tua ha hahaha. Sto per morire...non credo che il mio cuore possa reggere. Beh, almeno non sono costretto a star da solo con lui, altrimenti-". Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dalle parole di Fujisaki.
-"Guarda che carini questi due...si guardano, si scrutano, arrossiscono e continuano a fissarsi negli occhi come se fossero imbambolati. Come si può resistere ad una scena simile. Potrei morire di diabete hehehe"- pensò Fujisaki per poi richiamare all'attenzione con riluttanza il padrone di casa, interrompendo purtroppo il piccolo momento di magia.
Fukisaki:"Uhm O-Owada-kun! Siamo qui per il gruppo studio ricordi?"
-"Gruppo studio?! Ma nessuno mi aveva avvertito!" -pensò Mondo, in preda al panico ed alla confusione.
Mondo:"O-oh! V-vero... il gruppo studio certo!" -biascicò con tono insicuro. "Era oggi hahaha! Come ho potuto dimenticarlo"- disse poi con un po' più di sicurezza.
Taka:"Bro non pensavo organizzassimo così in fretta! Ne abbiamo parlato soltanto ieri ed eccoci qui oggi già a studiare tutti insieme!" -esclamò entusiasta. "Dove sono gli altri? Fujisaki-san mi diceva che noi siamo stati gli ultimi ad arrivare" -chiese poi incuriosito.
Mondo:" G-gli ultimi?!" -esclamò sorpreso voltandosi verso Fujisaki che era certo c'entrasse qualcosa con tutta quella storia. Da lui ricevette soltanto un'occhiolino che voleva dire 'assecondami'. Scosse la testa e per mostrarsi più convinto disse:" Oh sì c-certo. Sono tutti già arrivati! Mancavate proprio voi hahaha!"
Fujisaki:"Allora possiamo accomodarci?" -chiese prendendo Taka sotto braccio.
Mondo:" Ma certamente, entrate pure!" -esclamò liberando il passaggio, poi guardò Fujisaki negli occhi e gli fece un cenno per farlo allontanare da Taka. "Tu mi devi raccontare cosa sta succedendo qui oggi" -gli disse bisbigliando.
Fujisaki:"Ti racconto tutto appena ho un momento. Gli altri sono in salotto, tuo fratello lo sa. Assecondaci ok?" -gli rispose sorridendo.
Mondo si schiaffò una mano in faccia, sospirò e si trascinò in soggiorno dove vide che effettivamente erano presenti altri suoi compagni di classe tra i quali Makoto.
-"Chi ha invitato quel cretino mo?" -pensò irritato gettandogli un'occhiataccia che Makoto accolse con un sorriso confuso. D'un tratto Mondo ricordò tutte le foto che aveva visto di Taka sui social. Foto in cui non era lui ad essere presente ma quella specie di mezza cartuccia senza spina dorsale. Avrebbe voluto fargli passare la voglia di ridere con un pugno ma si ricordò che non era né il luogo né il momento adatto: era a casa sua e c'erano fin troppi spettatori tra cui il fratello e Taka che non ne sarebbero stati contenti. -"Cazzo! Perché Taka doveva legarsi a questo pigmeo? Se solo lui non fosse mai esistito allora magari sarei stato io quello che lo avrebbe accompagnato a comprare il cellulare. Le foto le avremmo fatte noi due! E poi magari avremmo anche preso un gelato insieme e ce lo saremmo mangiati su una panchina mentre chiacchieravamo del più e del meno. Sarebbe stato meraviglioso vederlo sorridere e poi guardarlo l-leccare quella quella goccia di gelato che inevitabilmente sarebbe caduta sulla sua mano. Avrei potuto afferrargliela io la mano e..." -frenò a fatica le sue fantasie. Non poteva di certo restare lì immobile con lo sguardo assente mentre gli altri stavano iniziando a dedicarsi allo studio. Si avvicinò al grosso tavolo posto al centro della stanza, afferrò una sedia, la trascinò causando un rumore infernale e ci si sedette. Salutò, poi, con un rapido cenno tutti i ragazzi.
Subito dopo entrò Daya: portava con sé un enorme vassoio pieno di cose da bere e da sgranocchiare. Adagiatolo al centro del tavolo, si rivolse al fratello e con un atteggiamento canzonatorio esclamò:"Beh non me li presenti i tuoi amici?"
-"Ma guardalo come mi prende per il culo, come se la ride nonostante sapesse tutto! "-pensò irritato poi gli rispose:"Ma certo 'caro Aniki', non aspettavo altro!" - disse con un tono spaventoso fingendo un sorriso. Riferì al fratello i nomi dei presenti, indicandoli ad uno ad uno con un cenno di testa e aggiungendo come dettaglio il loro talento. Quando arrivò a dover presentare Taka si zittì per qualche secondo. Lo guardò: i suoi intensi occhi rossi gli trafissero l'anima. Si sentì come un fantasma. Cominciò a chiedersi se Taka avesse potuto davvero guardargli attraverso. Il cuore non gli diede tregua mentre provava a raccogliere tutto il suo coraggio per avere un tono di voce che sembrasse almeno lontanamente deciso.
Mondo:"L-lui invece è-" -venne fermato dalla carica di energia di Taka che si alzò dalla sedia in modo quasi meccanico.
Taka:"Buona sera signor Owada. Io sono Ishimaru Kiyotaka e sono il super moral compass. Mi occupo di far rispettare le regole. Può chiamarmi Taka se lo desidera, io e suo fratello siamo diventati m-molto a-amici. La prego di prendersi cura di me!" -disse inchinandosi leggermente come fanno i soldati.
Daya:"Oddio hahaha! Sembra davvero un soldatino. Rilassati, rilassati ti dico~" -ridacchiò poggiandogli le mani sulle spalle mentre Taka si apprestava a rialzare la testa.
I presenti scoppiarono a ridere. Quella scena era davvero surreale.
Fujisaki:"Sembra che..."
Kuwata:"Hahaha! Sembra che si stia presentando alla suocera! Oh mio Dio, mi sta per esplodere un polmone hahaha" - si piegò in due dalle risate, contorcendosi sulla sedia e sbattendo ripetutamente una mano sul tavolo.
Makoto:" R-ragazzi-ngh per f-favore...nf" farfugliò provando a trattenere le risate.
Mondo:"A-aniki n-non prenderlo in giro e v-voi ragazzi, volete che vi cacci fuori a calci in culo?!" - disse stringendo i pugni.
Taka:"Bro ti ho detto mille volte che la violenza non è la soluzione!" -lo rimproverò.
Mondo:"L-lo so ma..." -mugugnò indicando con una mano il teatrino che gli si parava di fronte.
Daya:"Hahaha mi piace mi piace! Ti tiene testa, anzi, ti comanda a bacchetta. Ha proprio due palle grosse così!" -disse fissando Taka negli occhi, il quale rispose allo sguardo con un aria visibilmente confusa.
Mondo:"A-aniki ti prego!" -lo implorò con gli occhi.
Daya si avvicinò a Mondo, gli prese una spalla e iniziò a stringerla tra le mani, poi con un sorriso finto chiese:"Allora! Cosa mi dite del mio fratellino? Come si comporta a scuola?"
Mondo impallidì e si portò una mano sulla fronte. Era sicuro che Taka avrebbe detto tutta la verità al fratello perché, beh, è un tipo di persona che non mente mai e non riesce a capire quando gli altri sono seri oppure no e né riesce a comprendere quando sarebbe meglio evitare di aprir bocca.
Taka:"Bro, mhmh vediamo... lui è violento: quando è nervoso se la prende con gli oggetti. A volte risponde male ai professori o ai compagni e spesso viene in ritardo o salta le lezioni"
Mondo pensò di essere fottuto mentre il fratello gli stringeva sempre più forte la spalla facendolo tremare dal dolore.
Daya:"Ah, allora è così che si comporta questo caprone...capisco capisco" -disse continuando a sorridere mentre il resto dei ragazzi assisteva attonito alla scena. Nessuno sapeva se ridere della cosa, esser spaventati per il modo in cui quei due fratelli affrontavano le faccende della vita o sentirsi dispiaciuti per il compagno.
Taka:"Ma non si preoccupi Owada-san, ogni volta che si comporta male lo metto in punizione!" -esclamò fiero del suo ruolo.
Daya:"Certo e fai benissimo!" -replicò guardando il fratello con un'aria minacciosa negli occhi.
Mondo:"A-aniki...guarda che ti ho sempre raccontato tutto! Che bisogno c'è ora di fare queste scenate davanti ai miei amici!"
Daya:"Hahaha lo so, lo so. Stavo solo scherzando! Mi piacciono gli amici che ti sei fatto, soprattutto il piccoletto con quell'antenna in testa, il tuo adorabile soldato guardiano e quell'angelo di Fujisaki-chan! Dovresti prendere esempio da loro che sono seri e si comportano da bravi mocciosi" -disse al fratello. " Bene ragazzi, ora vi lascio alle vostre cose, mi raccomando impegnatevi e niente liti!" -esclamò, poi, fulminando Mondo con lo sguardo prima di uscire dalla stanza.
_____
Una volta che furono di nuovo da soli Taka prese subito le redini della situazione, come d'altronde era sempre stato abituato a fare. Per prima cosa chiese se ci sarebbero stati altri incontri. Alla risposta affermativa degli altri organizzò un calendario che comprendeva le discipline di cui occuparsi e gli orari in cui farlo: si sarebbe proceduto prima con le discipline più complesse, quelle che richiedevano più concentrazione e poi con quelle più "leggere" e piacevoli. Erano state organizzate anche delle brevi pause per rilassarsi, parlare o mangiare qualcosa. Per ogni dubbio ci si poteva far aiutare dagli altri ma solo dopo aver chiesto il permesso. Fujisaki finì per diventare il referente per le domande di carattere scientifico, Makoto invece si dovette occupare di quelle di tipo letterario.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro