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Cap. 4.2.2 Svegliarsi accanto a te -primi dubbi (seconda parte)

Dopo la colazione fatta in fretta e furia sotto la pressione di Taka che aveva paura di arrivare in ritardo, i due uscirono di casa.

Taka:"Dobbiamo correre se vogliamo riuscire a prendere in tempo il bus e poi il treno!" -esclamò agitandosi e guardando Mondo con occhi che imploravano pietà.

Mondo:"Dove vai?!" -gli afferrò un braccio e lo tirò a sé.

Taka lo guardò sbigottito:"Dobbiamo correre" - lo intimò, confuso.

Mondo:"Non penserai mica che andremo a scuola con il treno, vero?"

Taka, visibilmente disorientato gli chiese il perché.

Mondo:" Veramente ti stai chiedendo il perché?! Sei di fronte all'ultimate biker e vuoi andare a scuola col treno? Col cazzo che te lo permetterò! Oggi a scuola ci andrai in moto" -esclamò eccitato con un sorrisetto stampato in faccia.

Taka:"Cosa?! Ma non ho un casco! In moto non si va senza casco... non voglio disattendere al regolamento sulla sicurezza stradale!" -replicò nervoso.

Mondo:"Per oggi si fa come dico io. Per una volta fregatene del regolamento, ti prometto che non te ne pentirai"-disse sorridendo.

Taka:"M-ma io..."

Mondo:"Dai su!" -lo incitò trascinandolo sulla moto. "Tieniti ben stretto a me, non ti staccare per nessun motivo al mondo, ok? Quando sei pronto avvisami che accendo i motori e si parte!"

Taka non ebbe modo di controbattere, salì sulla moto di malavoglia, serrò gli occhi e si aggrappò saldamente alla vita dell'amico. Mondo aspettò qualche secondo prima di ingranare la marcia e partire.

Taka era spaventato: il rumore della moto era assordante e si sentiva stordito come se stesse per cadere da un momento all'altro. La sensazione del vento freddo e tagliente sul viso gli faceva mancare il respiro. Non riusciva a capire se fosse piacevole o meno. La verità è che forse aveva soltanto paura di lasciarsi andare a quel senso di libertà completamente opposto a ciò che provava ogni giorno, quando si lasciava cullare dalla 'sicurezza' delle regole. Vivere nell'indeterminatezza, nell'incertezza gli metteva ansia. Però in quel momento con lui c'era Mondo. E la sua schiena era come una roccia, un punto fermo, la stella polare che guida e protegge, l'ancora di salvezza in mezzo al suo mare di paure. Era uno di quei momenti in cui rinunciare alle regole sembrava la cosa più giusta da fare. -"Comincio a credere che di questo passo la mia unica regola diverrà lui e io non voglio perdere me stesso. Un giorno, forse, troverò un nuovo equilibrio e spero che quel giorno ci sarà ancora lui a sostenermi, esattamente come sta facendo adesso. Mi chiedo se sappia quanto mi sconvolga la sua sola presenza a volte..." -pensò stringendosi ancora più forte a lui per trovar conforto.

Mondo gli chiese se avesse paura. Il suono delle sue parole era ovattato e 'disturbato' dal fruscio del vento ma stranamente Taka riuscì a capire tutto e si affrettò a negare con tutte le sue forze.

Il viaggio verso la scuola non durò molto: ci misero meno tempo rispetto a quello che ci avrebbero messo usando i mezzi di trasporto pubblici e Taka ne fu contento, almeno non avevano fatto tardi.

Prima di raggiungere il giardino d'ingresso della scuola Taka costrinse l'amico a parcheggiare il suo veicolo in un posto in cui nessun professore l'avrebbe potuto vedere: andare a scuola utilizzando la moto era proibito, avrebbero rischiato una sospensione.

La breve passeggiata dei due ragazzi fu piacevole. Durante il tragitto non fecero altro che chiacchierare e ridere mentre lanciavano occhiate furtive uno alle mani dell'altro e viceversa. Avrebbero voluto camminare mano nella mano ma sapevano di non poterlo fare, un po' perché avrebbero attirato troppo l'attenzione delle persone risultando 'strani', un po' perché avevano paura che l'altro avrebbe rifiutato la stretta e al solo pensiero sentivano il cuore stringersi dal dolore.

_____

Gli ultimate che non sapevano nulla del gruppo studio guardarono i due ragazzi entrare in classe insieme con un'espressione esterrefatta.

Asahina:"Taka-chan che non è il primo ad arrivare in classe? Pensavo stessi male, sai?" -domandò sgranando gli occhi.

Taka:"Non sarò stato il primo ma non ho fatto tardi, no?" -replicò stranito come se non avesse capito bene il motivo di tutto quello stupore.

Asahina:"G-già, però..."

Sayaka:"Buongiorno ragazzi!" -disse con il suo solito sorrisetto a mezze labbra. -"Vedo che oggi Owada-kun ed Ishimaru-kun sono venuti a scuola insieme" -affermò poi fingendosi sorpresa mentre Mondo andava a fuoco.

Mondo:"C-chi te lo ha detto che siamo arrivati a-assieme?!" -tuonò imbarazzato.

Sayaka:"Vedo che devi ancora far qualcosa per la tua brutta abitudine di alzare la voce quando sei imbarazzato..." -replicò sorridendo.

Mondo:"E e tu come fai a-" -venne interrotto prima di poter finire.

Kirigiri si portò una mano al mento e l'altra sul fianco esclamando:"Beh, non ci vuole un detective per guardare dalla finestra". Si pentì immediatamente della sua affermazione arrossendo.

Celeste trattenne un risolino mentre Asahina iniziò a ridere sguaiatamente.

Asahina:"Oh mio mnf hahaha, Kyoko-chan ha fatto una battuta! Hahaha"

Kuwata:"Vieni con me Mondo, queste sono sempre crudeli con tutti!" -affermò facendo una boccaccia alle ragazze mentre cercava di cingere la vita dell'amico per trascinarlo via.

_____

Taka venne accerchiato dalle ragazze che erano curiose di sapere perché era venuto a scuola assieme all'amico. Mondo invece venne portato da Leon in fondo alla classe, dove c'erano i ragazzi del gruppo studio che lo guardavano elettrizzati, curiosi di sapere come era finita la serata.

Kuwata:"Ora tu ti siedi qui e ci racconti ogni cosa, vecchio volpone che non sei altro!" -esclamò ridacchiando e prendendolo a gomitate sul braccio.

Mondo:" Leon te le spezzo quelle braccia se non la finisci"- inveì digrignando i denti.

Kuwata:"Buuu! Noioso" -replicò sbuffando.

Hakagure:"Vogliamo sapere se Taka-cchi è andato via subito o è successo qualcosa tra voi!" -esclamò incuriosito mentre gli altri lo fulminarono con lo sguardo.

Makoto:"No uhm, ecco...quello che voleva dire Hakagure-san è che-"

Fujisaki bloccò il tentativo di Makoto di spiegare, non poteva rischiare che tutto finisse una rissa. D'altronde ancora non era chiaro se Mondo avesse finalmente capito che Makoto era dalla sua parte o meno.

Fujisaki:"Hakagure-san voleva semplicemente sapere se la sessione studio si è conclusa nel migliore dei modi"

Mondo:"Fujisaki, ascolta, puoi smetterla con questa commedia. Non sono così stupido da non aver capito che quell'improvvisata di ieri era tutto un vostro piano per farci stare assieme! Prova a negarmelo..." - disse con occhi contrariati.

Fujisaki tremò di paura ma poi coraggiosamente esclamò:" S-sì è così! Io e tuo fratello volevamo darti una mano. Se non vi sbrigate a fare mosse più audaci diverrà sempre più difficile per voi uscire dalla condizione di amicizia che voi stessi vi state imponendo e io... te l'ho detto tante volte ma io semplicemente non potevo restarmene lì ferma a guardarvi sprecare i vostri sentimenti. Fingere a quel modo...non io, capisci?!". Vomitò quelle parole con così tanta intensità che iniziò ad ansimare come se fosse stanco.

Makoto:"Fujisaki-kun, Owada-kun per favore, non attiriamo troppo l'attenzione ok?"- provò a calmare i due amici, poi si rivolse a Mondo. "C-capisco che la segretezza possa averti dato fastidio ma non avevamo c-cattive intenzioni. Ci perdoni?"

Mondo si limitò a sbuffare, sconfitto dalle parole dei ragazzi. Forse avevano ragione, doveva far qualcosa per migliorare la sua situazione ma ogni volta, anche al solo pensiero, si tirava indietro per paura. Le uniche volte in cui riusciva a far qualche passo in più erano quelle in cui lo stesso Taka gli dava una sorta di consenso, esattamente come era accaduto quella notte quando gli aveva chiesto di dormire insieme.

Mondo:"Non sono arrabbiato ragazzi, ok? Dico solo che state forzando troppo la cosa. Non è così semplice come state immaginando. Siamo due ragazzi. E non so in che mondo avete vissuto voi ma di solito le persone non accettano così facilmente una cosa del genere. Metteteci poi che Taka, beh, lui..." -si fermò e arrossì. Non poteva fare a meno di pensare a quanto il ragazzo dagli occhi rossi fosse carino ma anche totalmente ignorante sulle questioni d'amore.

Kuwata:"Avresti dovuto parlarmene comunque! Ti avrei dato delle dritte per come conquistarlo" -affermò con un sorrisetto malizioso.

Mondo:"Eh sì, come no! Avreste voluto che mi appendessi un cartello al collo con scritto 'sono innamorato di un ragazzo, si chiama Ishimaru Kiyotaka!' , così, giusto per sbandierarlo al mondo intero..." -replicò sarcastico.

Kuwata:"E dai non fare il melodrammatico adesso. Siamo amici no? Gli amici si sostengono"

Mondo guardò i visi dei suoi compagni di classe e tutti avevano sorrisi gentili e sguardi incoraggianti.

Mondo:" E va bene, ho capito! S-siete dalla mia p-parte... ora levatevi quelle fottute espressioni disgustose dalle facce, grazie!" -affermò arrossendo.

Leon e Hakagure gli diedero delle amichevoli pacche sulle spalle mentre Makoto e Fujisaki si limitarono a sorridergli dolcemente.

Mondo:"O-ok ragazzi ho capito. Toglietevi di dosso maledizione!" -esclamò imbarazzato.

Kuwata:"Beh? Come è andata allora ieri?" -gli chiese nuovamente.

Mondo:"Non capisco perché vi debba raccontare i cazzi miei..." -rispose irritato.

Fujisaki:"Così possiamo continuare ad aiutarti, no?"

Makoto:"G-già" -disse appoggiando la compagna.

Mondo:"A me sembra soltanto che vogliate farvi i fatti miei per prendervi gioco di me...soprattutto voi due idioti"

Leon ignorò quelle parole, fischiettando e roteando gli occhi come se non fosse un suo problema mentre Hakagure finse un pianto, correndo ad abbracciare Makoto.

Hakagure:"Makoto-cchi, anche Owada-cchi adesso mi tratta male!"

Kuwata:"Perché dovrei prenderti in giro? Ho di meglio da fare il giorno, sai?!" -esclamò con fierezza poi bisbigliò tra sé e sé ridacchiando -"Anche se mi diverte il modo in cui ti imbarazzi quando si parla di Ishimaru hehehe".

Fujisaki:"Non dirmi che Taka è andato via subito dopo di noi?"

Mondo:"N-no, vedi, ecco..." -biascicò imbarazzato, portandosi una mano alla nuca.

Kuwata:"Sputa il rospo, dai!" -lo incitò.

Makoto:"Kuwata-kun per favore, dagli il suo tempo..."

Mondo:" E va bene, quanto siete insistenti maledetti!" -esclamò stizzito. "Taka è rimasto a dormire da me perché ci siamo addormentati sui libri e quando ci siamo risvegliati era già troppo tardi per rimandarlo a casa..." -aggiunse poi con un filo di voce, arrossendo.

I ragazzi lo guardarono sbalorditi poi scossero la testa e contemporaneamente gli chiesero 'Ma davvero?!'

Mondo annuì ancora più imbarazzato.

Kuwata:" Ma guarda tu che marpioncello!" -esclamò con un ghigno malizioso. "Non ho bisogno del vostro aiuto, Taka è un ragazzo, Taka non capirebbe, è tutto inutile, non riesco, così e colà e poi? Poi mi dormite insieme!" -aggiunse con uno sguardo allusivo sgomitando sul suo braccio ripetutamente.

Mondo:"Leon vuoi che ti ammazzi per caso, huh?!" -lo minacciò per nascondere l'imbarazzo.

Fujisaki:"Owada-kun, non prendertela tanto dai, lo sai che volevamo solo aiutarti..." -gli rispose sorridendo.

Kuwata:"Mi auguro abbiate dormito nello stesso letto oppure è stato tutto inutile!".

Nonostante la situazione lo divertisse, Leon non voleva spingere il coltello troppo in fondo alla 'ferita' perché era sinceramente intenzionato ad aiutare il suo amico. Parlò quasi senza pensarci mentre gli altri lo guardarono avviliti scuotendo la testa e temendo per il peggio. Mondo inaspettatamente però, non disse nulla, anzi, arrossì violentemente zittendosi. Gli altri si voltarono verso di lui sgranando gli occhi, sorpresi.

Kuwata:"C-cosa? Non dirmi che davvero..." -insinuò incuriosito e sconvolto.

Mondo annuì nascondendosi il viso tra le mani.

Kuwata:"Allora avete anche? Caspita... non me lo sarei aspettato da voi due imbranati, così in fretta poi!" -mormorò con tono meravigliato.

Mondo:"Ma cosa cazzo hai capito?! Taka non lo farebbe mai c-così! Lui è un ragazzo troppo puro e ingenuo al punto che se gli chiedessi di farlo dicendogli che è una cosa normale tra amici, lui lo farebbe senza ripensarci. Ma ovviamente io non lo permetterei mai. Lui deve essere consapevole di essere innamorato e di volerlo fare davvero! Abbiamo semplicemente dormito insieme, tutto qui" -tuonò in un misto tra rabbia ed imbarazzo.

Kuwata:"Ok amico rilassati... non avete fatto nulla, ti crediamo..." -rispose ancora sconvolto dalla notizia.

Fujisaki:"Beh però avete dormito insieme, non è un passo avanti?" -chiese fiducioso.

Mondo:"N-non saprei...voglio dire, è stato lui a c-chiedermelo ma c-credo che volesse solamente aver compagnia perché era la prima volta che dormiva a casa di un 'estraneo'" - sospirò insicuro.

Fujisaki:"Uhm...eppure io credo che ci sia dell'altro"

Kuwata:"Perché non gli chiedi se dormirebbe a casa di un altro suo amico nello stesso letto? Chessò tipo con Makoto. Siete amici no?" -chiese rivolgendosi al ragazzo.

Makoto:"S-sì lo siamo"

Kuwata:"Ah dimenticavo! La musica... dovresti dedicargli una canzone così potresti dichiararti ma senza provare troppo imbarazzo"

Mondo:"Credi che funzionerebbe?" -chiese con tono preoccupato.

Fujisaki:"Sai...mi sembra una buona idea" -rispose sorridendo.

Kuwata:"Avevate dubbi?" -chiese ironicamente con occhi pieni di orgoglio ma si ritrovò un coro di 'sì' che lo sorprese scaraventandolo giù dal piedistallo che si era immaginato.

"Crudeli"- mormorò tra sé e sé.

Mondo:"Ma poi quale canzone? Io non sono ferrato in queste stronzate!"

Kuwata:"Se te l'ho consigliato vuol dire che ho già qualche idea in mente non credi? Tu ricordami per messaggio e io ti invierò varie canzoni, poi tu deciderai quella che ti sembra la migliore" -gli disse sorridendo.

Makoto:"Uhm, io invece potrei, ecco... Uhm, magari potrei cercare di capire se Ishimaru-kun prova qualcosa in più dell'amicizia" -mormorò.

Fujisaki:"Non mi sembra una cosa corretta da fare ma a casi estremi..." -replicò impensierito.

Makoto:"Già, non è corretto... ma io non vi direi mai i segreti che Ishimaru-kun potrebbe confessarmi. Diciamo che pensavo più a un qualcosa tipo 'se mi sembra che parli da persona innamorata, cercherò di aiutarlo a scoprire i suoi sentimenti senza forzarlo e nel caso fosse davvero innamorato proverei a consigliargli di agire'  "

Fujisaki:"Allora mi sembra perfetto! D'altronde è la stessa cosa che stiamo facendo con Owada-kun..."

Mondo:"Grazie ragazzi...spero che le vostre congetture si rivelino reali ma non vorrei farmi troppe illusioni" -disse con un filo di voce e un tono un po' abbacchiato.

I ragazzi lo rincuorarono con un 'ci saremo noi a sostenerti, non preoccuparti!'

_____

La giornata passò in fretta tra i libri in biblioteca e qualche chiacchiera qui e lì. -"Certo che studiare a scuola, nonostante si stia in gruppo, è totalmente diverso dallo studiare a casa di un amico" -pensò Taka.

Quando tornò a casa dovette subirsi l'interrogatorio della madre.

Madre:"Taka-chan! Finalmente sei tornato! Son quasi due giorni che non ti vedo! Avresti dovuto per lo meno avvisarmi sai?" -lo rimproverò.

Taka:"Mi dispiace, perdonami" -disse mentre si dirigeva in camera sua per sistemare le sue cose.

Madre:"E no caro! Non ti lascerò entrare in camera fin quando non mi avrai raccontato tutto!"

Taka:"Ma mamma ti prego! Non ho molto da dire..." -rispose un po' contrariato.

Padre:"Cara, nostro figlio ha ragione. Lo sai che è stato a scuola cos'altro hai bisogno di sapere?" -si rivolse alla moglie sperando che lasciasse in pace il figlio: finalmente si stava comportando da ragazzino e ne era contento.

Madre:"No caro, deve raccontarmi cosa ha fatto e perché non ha risposto lui al cellulare. Da madre sono stata comunque in pensiero!" -replicò turbata.

Taka:" E va bene mamma. Allora, sapevi già che dovevo studiare coi miei amici, giusto?"

Madre:"Giusto"

Taka:"Ecco, io non sapevo bene dove saremmo andati a studiare...pensavo ad una biblioteca ma in realtà siamo andati a casa di un amico, quello di cui ti ho parlato tanto"

Madre:"Bene e perché non sei tornato a casa?"

Taka:"Allora i ragazzi erano andati tutti via e stavo per andare via anche io assieme a loro poi però il mio amico, il padrone di casa, mi ha supplicato di restare per spiegargli un problema di matematica. Quindi son rimasto ma mentre stavamo studiando ci siamo addormentati e non ho sentito il telefono. Il resto penso che tu lo conosca..."

Madre:"Già... a proposito quel ragazzo... Okada-san?" -chiese con tono dubbioso.

Taka:"Owada-san" -la corresse.

Madre:"Sì lui...è stato davvero gentile. Mi auguro che tu lo abbia ringraziato come si deve"

Taka:"Certo mamma! Hai cresciuto un figlio educato e rispettoso, non avrei mai alloggiato in una casa in cui non mi volevano e non sarei mai rimasto senza ringraziare! Anzi, ho insistito per andare via, non volevo disturbare, ma sono stati così gentili che mi hanno quasi costretto a restare da loro"

Madre:"Allora la prossima volta invitali a casa! Vorrei ringraziarli personalmente sai? E poi questo è l'amico a cui tieni tanto, no?" -chiese elettrizzata.

Taka:"Sì, è il migliore!" -esclamò con un sorriso dolce.

Madre:"Visto che è così, mi fai venir ancora più voglia di conoscerlo hehehe" -disse sorridendo poi aggiunse "Ma la prossima volta prova a rispondere tu al cellulare o a chiamare più spesso, non far preoccupare la tua povera vecchia, d'accordo?"

Taka:"Va bene mamma, lo farò!" -esclamò con tono serio mentre la madre gli correva incontro per abbracciarlo.

Madre:"Il mio Taka-chan sta crescendo...Vorrei che restassi sempre il mio piccolo orsacchiotto gentile e serio" -mugugnò sull'orlo del pianto.

Taka:"Mamma sarò sempre gentile e serio ma non posso rimanere il 'tuo piccolo orsacchiotto' ancora per molto!" -esclamò ridacchiando.

Ed era proprio così: Taka stava cambiando, stava crescendo e maturando e si stava avvicinando un pochino di più al mondo degli adolescenti, mondo che fin a quel momento non solo gli era estraneo ma lo disgustava addirittura. Che fosse stato davvero il suo 'Bro' il motore del suo cambiamento? In qualche modo sentiva di doverlo ringraziare nonostante avesse paura di perdere troppe parti di sé stesso se avesse continuato a stargli intorno. I cambiamenti terrorizzano chiunque ma magari quello non era un cambiamento così malvagio.

Prima che potesse addormentarsi con quei dubbi che lo stavano accompagnando già da un bel po', sentì il suo cellulare suonare: era un messaggio di Mondo.

-M: Ti è piaciuto il giro in moto?

-T: Ho avuto paura perché non avevamo il casco...

-M: Immaginavo lo avresti detto, anche se stamattina hai negato. Ma non hai amato la sensazione del vento che ci scompigliava i capelli?

-T: Avevo troppa paura per concentrarmi sul vento

-M: Allora la prossima volta, quando sarai meno spaventato, dovrai assolutamente promettermi di concentrarti anche sul vento!

-T: Va bene te lo prometto, grazie Bro

-M: Per cosa?

-T: Perché mi fai vivere sempre nuove esperienze

-M: Per così poco hahaha

-T: Bro mi dispiace ma mi sa che sto per crollare dal sonno...

-M: Stanco?

-T: Un po'... tu no?

-M: Anche io a dire il vero...

-T: Buonanotte caro Bro

-M: Buonanotte caro <3

Mondo inviò il messaggio omettendo consapevolmente la parola 'Bro'. Per lui quel gesto rappresentava un piccolo passo in avanti nel cercare di cambiare lo stato della loro relazione. Sperò con tutto il cuore che Taka se ne rendesse conto.

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