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Cap. 3 La lettera (seconda parte)

Restavano ancora una decina di minuti prima che la pausa pranzo finisse del tutto, così Mondo decise di raggiungere il luogo d'incontro citato nella lettera. Era convinto di non trovarvi nessuno oppure di trovare qualche membro di una gang rivale. Invece lì c'era Fujisaki. La prima reazione fu quella di nascondersi ad un angolo dell'edificio scolastico -"Cosa ci fa lì Fujisaki?"-pensò. Che qualcuno avesse fatto uno scherzo anche a lei? Non sapeva darsi una risposta ma decise comunque di raggiungerla, nascondendo la lettera in modo da non farle capire il perché fosse lì. Fujisaki lo accolse con un grande sorriso, come se si fosse tolta un grosso peso dalle spalle. Mondo era più che confuso.

Fujisaki:" Owada-kun sei qui!"

Mondo:"Sì, come mai sei qui dietro tutta da sola Fujisaki-san?"

Fujisaki:" Ti stavo aspettando!"

Mondo:" Aspettando me?" -disse sorpreso-.

Fujisaki:" Sì proprio te! Hai letto la mia lettera vero? Menomale! Pensavo non saresti mai venuto...sono contenta che tu sia qui, grazie..."

Mondo:" Aspetta un attimo...quindi la lettera era tua?" -disse alzando il tono di voce-.

Fujisaki:" S-sì s-s-scusami! Non volevo infastidirti è che io, io... Ah giusto...forse non l'ho firmata...scusami"

Mondo:" G-già è proprio per questo! Hahaha" -disse arrossendo e ridendo nervosamente-. Voleva nasconderle il fatto che avesse pensato anche solo per un attimo che la lettera fosse uno scherzo o uno strano modo per sfidarlo. Aveva paura di ferirla. La sua fantasia cominciò a galoppare veloce. Pensò che magari Fujisaki volesse dichiararsi a lui, che finalmente poteva avere una ragazza. -"Se non è uno scherzo, con tutte le cose carine che c'erano scritte in quella lettera...sarà forse che...No! Hahaha cosa vado mai a pensare, impossibile! Una ragazza così non si dichiarerebbe mai a uno come me... Però forse... Ahhh! Se davvero fosse così dopo averle detto di sì cosa succederà? Come si ci comporta in questi casi? Forse devo invitarla ad uscire...sì! E' dovere di un uomo organizzare un appuntamento coi fiocchi. E poi, poi mhmh..."-. Rimase imbambolato a fissare il vuoto per un bel po'.

Fujisaki:" O-Owada-kun... tutto ok? T-ti senti b-bene?"

Mondo trasalì:" O-oh scusami, allora cosa mi volevi dire?"

Fujisaki:" E-ecco, per me è un po' d-difficile dirtelo così...vorrei che io, tu...ecco quello che volevo dirti in realtà è che..."

Mondo stava diventando impaziente, non ce la faceva più a trattenersi. Pensava che Fujisaki fosse troppo timida per dichiararsi allora provò ad alleggerirle il carico urlando eccitato:" Sì lo voglio anche io!"

Fujisaki:"C-cosa?"

Mondo:"Ah no scusami, è un'abitudine hahaha" -arrossì con fervore-.

Fujisaki:"O-ok...Ecco Owada-kun, volevo dirti... -a questo punto iniziò ad alzare il suo tono di voce, quasi gli urlò in faccia- VUOI DIVENTARE IL MIO ALLENATORE?"

Mondo:"Sì! Eh, aspetta...cosa?!"

Fujisaki:" T-ti prego O-owada-kun, fammi da allenatore! Vorrei diventare forte come te! P-per favore, n-non t-ti a-arrabbiare...sono seria!"

Mondo:" Ma tu sei una ragazza! Come potrei?"

Fujisaki:" La verità è che sono debole e non mi va di esserlo. Ora non posso spiegarti tutti i dettagli, un giorno giuro che ti dirò tutto, ma per adesso... t-ti supplico...farò tutto ciò che vuoi..."

Le parole di Fujisaki furono come un colpo al cuore, lo sorpresero tanto. Certo non erano una confessione come si aspettava ma non avrebbe mai potuto dirle di no; non solo perché era invaghito di lei e l'espressione ansiosa e trepidante che aveva assunto lo faceva sentire impotente, ma soprattutto perché si sentiva in colpa nei suoi confronti. Poi ripensando alle parole della lettera aveva capito quanto fosse costato alla ragazza chiedere il suo aiuto, quanto per lei fosse importante. -"E va bene...vuol dire che questa sarà la mia chance per avvicinarmi a lei!"- pensò eccitato.

Mondo:"E va bene, se proprio la metti così non ti chiederò altro. Accetto. Sarò lieto di essere il tuo allenatore" -disse abbozzando un sorriso misto fra il furbo e l'orgoglioso-.

Fujisaki:" Grazie mille! Sei gentilissimo! Sapevo di poter contare su di te, sapevo che eri un gran bravo ragazzo!"

Mondo:" H-hei! Smettila ora con tutti questi complimenti!" -disse alzando la voce e voltando leggermente il capo per non farsi guardare in viso, poi si voltò e continuò - "Anche se sei una ragazza non te la farò passare liscia! Se vuoi che io sia il tuo allenatore dovrai essere costante e determinata. Dovrai impegnarti tantissimo!"

Fujisaki:"V-va bene! Ce la metterò tutta!"

Mondo:" Heh! E' così che ti voglio! Ora dovremmo solo decidere dove e quando tenere questi allenamenti!"

Fujisaki:" Già mhmh...che ne diresti di vederci dopo le attività dei club scolastici? Io ho il mio club e suppongo che anche tu abbia da fare qualcosa, forse con la tua gang. Magari devi studiare e non vorrei disturbarti troppo...quindi alle sei di sera circa?"

Mondo:" Già, non si direbbe ma ho da fare anche io hahaha! Allora, ecco come dire...per me va bene ma non è troppo tardi per una ragazza?"

Fujisaki:" Oh, non preoccuparti per questo..."

Mondo:" Davvero?! Beh se lo dici tu...ma sono comunque preoccupato. Magari poi ti riaccompagno a casa se vuoi. Oppure appena è possibile anticipiamo gli orari"

Fujisaki:"Dico sul serio, tranquillo"

Mondo:" Va bene, penso che ti accompagnerò lo stesso...almeno a metà strada"

Fujisaki:"Owada-kun... per me non è un problema,davvero! Se ci alleniamo a scuola, casa mia è vicinissima. Poi si tratta di due o tre giorni a settimana. Iniziamo domani?"

Mondo:"E va bene! Certo che le donne quando si mettono in testa una cosa sanno essere davvero tremendamente testarde, Dio santo!"

Fujisaki:" B-beh, g-grazie Owada-kun...Ci scambiamo i numeri di cellulare? Così possiamo meglio metterci d'accordo..."

Mondo:"S-sì certo. Aspetta un attimo" -disse arrossendo. Per lui era la prima volta: avere il numero della ragazza che gli piaceva lo faceva sentire eccitato, nervoso. Cosa si sarebbero scritti? Magari parlarle per messaggio sarebbe risultato più semplice e non avrebbe fatto le sue solite figuracce. Non vedeva l'ora di iniziare. Era davvero felice.

Fujisaki:" Fatto! Adesso però sarebbe il caso di ritornarcene in classe, la campanella sta per suonare, non possiamo fare tardi"

Mondo:" Cazzo, giusto! Non solo le lezioni per il mio futuro ma il mio Bro...si preoccuperà tantissimo se dovessi far tardi. Probabilmente mi starà anche cercando...merda!"

I due continuarono a parlare mentre si dirigevano velocemente verso la propria classe.

Fujisaki:" Owada-kun, tu ed Ishimaru-kun siete diventati proprio inseparabili, sembra quasi impossibile avvicinarsi a voi due..."

Mondo:" Già ci vogliamo bene...ma oddio! Davvero sembriamo inavvicinabili?! Per quel che mi riguarda non mi importa ma il mio Bro... lui deve trovarsi anche nuovi amici, sono molto preoccupato per lui..."

Fujisaki:" Wow! Siete così intimi...vi preoccupate l'un l'altro, vi sostenete a vicenda, state sempre insieme e sembrate divertirvi molto. Un po' vi invidio...io invece non ho amici su cui poter contare!"

Mondo:"Già. Ci vogliamo tanto bene, per me è come un secondo fratello. Ma non dire così Fujisaki! Sono sicuro che anche tu abbia già un sacco di amici, magari non te ne rendi conto...io ad esempio... b-beh per m-me tu sei un'amica..." -disse arrossendo e abbassando il capo-.

Fujisaki:" Sei proprio gentile, Owada-kun. Ah eccoci arrivati!" -indicò con una mano la classe 78-.

Mondo aprì la porta scorrevole. La prima persona che si vide di fronte fu Taka il quale aveva un'espressione a metà tra la preoccupazione e la rabbia.

Taka:"Bro ma dove sei stato? Pensavo volessi pranzare insieme!"

Mondo:" Scusami Bro è che dovevo occuparmi di una cosa...sarà per un'altra volta te lo prometto!"

Kuwata:" Già. Si doveva 'occupare di qualcosa' o volevi piuttosto dire 'di qualcuno' " -ridacchiò mentre indicava con lo sguardo Fujisaki che stava in un angolo ed era visibilmente imbarazzata-. Allora, Mondo...ci racconti come è finita la faccenda della lettera? Immagino sia andata bene a giudicare dalle vostre facce hahaha. Wow non me lo sarei mai aspettato, dovevo essere io il primo" -disse lanciando un'occhiata verso Sayaka che lo ignorò completamente-.

Nessuno voleva esporsi troppo per paura della reazione di Mondo ma tutti erano curiosi di sapere, così in classe si alzò un vocìo indistinguibile e fastidioso.

Taka:" Bro...che succede? Perché Kuwata-kun ha chiesto della lettera? Non sarà per caso...gang rivali...oddio! Non ti sarai cacciato in qualche guaio?! Ti prego dimmelo! Non farmi preoccupare!"

Mondo:" Leon...non voglio prenderti a pugni perché sto cercando di cambiare me stesso, ma stai davvero testando la mia pazienza in questo momento. Non è successo ciò che pensavi...Fujisaki mi ha solo..."

Fujisaki lo interrompe quasi a volerlo e a volersi giustificare: "Kuwata-kun! Non è come pensi! Io volevo solo chiedergli un favore...ammetto che la lettera forse non sia stata una buona idea, ma i-io sono t-t-timida. Scrivere mi è sembrato più semplice che chiedergli il f-favore a voce"

Taka:" Ah, ragazzi! Mi avete proprio spaventato per un attimo...ho pensato che il mio Bro potesse essere in pericolo. Menomale davvero. Ora ritorniamo tutti a posto la lezione sta per incominciare!"

La spiegazione di Fujisaki era stata in grado di calmare solo Taka, il resto della classe era ancora sospettoso che i due nascondessero molto di più, lo si capiva dal modo in cui si guardavano tra loro e poi guardavano i diretti interessati. Gli sguardi inquisitori erano pesanti da sopportare, soprattutto per Mondo, ma lui aveva promesso a sé stesso e a Taka di provare a migliorarsi e di cercare di rimanere quanto più possibile fuori dai guai. In qualche modo si riuscì a trattenere pensando che le parole di Fujisaki erano vere: lei voleva solo chiedergli un favore era lui a voler qualcosa in più e forse gli altri in classe ne erano al corrente. -"Certo che Leon ha proprio una boccaccia larga! So che non voleva farlo con cattiveria, voleva solo scherzare, però che cazzo! Un pugno lo meritava davvero... dovrebbe smetterla di curiosare così tanto nella vita degli altri"- pensò Mondo mentre guardava intensamente Leon, come se stesse immaginando di pestarlo-.

Kuwata:"Psst, Mondo, hey! Ma davvero voleva solo chiederti un favore?"

Mondo:" Leon sto cercando di trattenermi, vuoi farmi incazzare ancora di più per caso, huh?!"

Kuwata:" Hei no, amico rilassati! Ero solo curioso...lo sai che scherzo. E' che mi sembra strano che ti abbia mandato una lettera per chiederti un favore, che tipa stramba..."

Mondo:" Non dovresti scherzare in questo modo, soprattutto di fronte a tutti! L'hai messa in imbarazzo, non è un gesto figo, sappilo"

Kuwata:" Mhmh...vero, hai ragione. Forse dovevo chiedertelo e prenderti un po' in giro in privato..."

Mondo:" Già...che intelligente Leon! E non potevi pensarci prima, caro mio?! Ora fraintenderanno tutti. Ma lei davvero mi ha chiesto solo un favore CRE-TI-NO" -bisbigliò con tono incattivito mentre gli stritolava la testa tra le mani-.

Kuwata:" Ahi, ahi! Hey smettila, mi fai male!"

Mondo:" Pensi di non meritartelo?! La prossima volta che mi fai incazzare giuro che ti pesto, amico o meno!"

Kuwata:" E va bene, va bene! Ora smettila ti prego, ti ho già chiesto scusa...!"

Mondo:" Tch! Considerati fortunato..."

_____

Quella sera Mondo era talmente tanto felice da sembrare un ebete e Daya non perse occasione per canzonarlo un po'. Di certo non immaginava che ci aveva preso in pieno: il suo fratellino era cotto e si trovava con la testa tra le nuvole. 

Non fu semplice addormentarsi sapendo che l'indomani avrebbe rivisto Fujisaki per gli allenamenti.

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