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Cap. 3.3 Confessioni

Quella sera, mentre si rigirarono nel proprio letto nell'attesa di riuscire a cadere nelle braccia di Morfeo, Mondo e Taka ripensarono agli eventi della propria giornata.


La giornata di Taka

Quando Taka rientrò in classe assieme a Makoto non si sarebbe mai aspettato di trovare uno "spettacolo" simile. Quasi tutti i suoi compagni di classe sembravano avere delle espressioni confuse o rincuorate. Qualcuno si fece anche scappare un sospiro di sollievo.

Asahina: "Ishimaru-kun come stai? Ci hai spaventati sai?"

Hakagure:"Già già è come dice Hina-cchi! Taka-cchi perché hai pianto? Non ti si può proprio vedere così depresso!"

Kuwata:" Ci aspettavamo la tua solita asfissiante ed infinita predica. 

Tipo -Compagni di classe, oggi comportiamoci bene!"-   oppure  -"Cosa sono quei vestiti inappropriati, quando deciderai di toglierti i piercing e di tagliarti quel pizzetto Kuwata-kun?!" -   o ancora -"Kuwata non si porta la chitarra in classe, è proibito usare strumenti musicali a meno che non ci si trovi nell'aula di musica!"-     

disse facendogli il verso. 

Hakagure: "Esattamente! Io mi aspettavo almeno di vederti parlare con Owada-cchi per poi sgridarlo quando avrebbe bestemmiato!"

Tutti lanciarono delle occhiatacce ad Hakagure che ignaro di tutto sorrideva come un'ebete con gli occhi da pesce lesso. Asahina gli pestò un piede di nascosto, lui gemette, si sedette per accarezzarsi la parte lesa e mugugnò un "che cosa ho fatto" con un'espressione confusa e gli occhi lucidi per il dolore.

Asahina si portò una mano alla tempia, inclinò leggermente la testa e riprese a parlare:" Hehehe non badare a lui Ishimaru-kun, è solo uno stupido!"

Kirigiri:" Ishimaru, se siamo in questa scuola è perché dobbiamo perfezionare i nostri talenti...ti consiglio solamente di provare a non amareggiarti troppo per quello che ti succede intorno durante il processo. Non è da te"

Makoto:"Credo che Kirigiri-san volesse dire che ci piaci di più quando sei te stesso"

Kuwata:" Beh a me non importa se sei depresso o cosa fin quando ci lasci un po' in pace!"

Sayaka:" Ma cosa dici Kuwata-kun! Non ascoltarlo Ishimaru-kun! Makoto-kun ha ragione. Ti vogliamo vedere felice ed energico come sempre, tanto sono sicura che prima o poi capirai che la rigidità va bene fino ad un certo punto, poi bisogna un po' mollare la presa hehehe!" -affermò sorridendo.

Fujisaki:" Ishimaru-kun...io..."

Taka, che fino a quel momento era riuscito a mantenere una certa compostezza nonostante fosse contento di ricevere così tante attenzioni dai suoi compagni di classe, sussultò. Si guardò intorno attentamente e si accorse che Mondo era sparito. Cosa voleva adesso Fujisaki da lui dal momento che era tutta colpa sua? Avrebbe voluto ignorarla, non risponderle, perfino mandarla a quel paese ma si trattenne. Per un attimo indietreggiò, si voltò, mosse i primi passi per andare via mentre i compagni di classe rimasero esterrefatti. Ma poi ripensò alle parole di Makoto

  'bisogna sempre dire ciò che si prova altrimenti si vengono a creare dei malintesi' 

e pensò anche a quanto potesse risultare infantile il suo comportamento in quel momento. Quindi si fece coraggio, scosse la testa, si voltò di nuovo verso di lei e disse con aria seria e ferma: " Fujisaki-san ora non è proprio né il luogo né il momento, ti prego di capire e di...". 

Le sue parole vennero però interrotte proprio da Fujisaki, la cui voce non era mai stata così tanto forte e risoluta: "No! È questo il momento! Scusatemi ragazzi lo rubo per pochi minuti, vi prometto che torneremo presto" - disse voltandosi verso i compagni che erano rimasti a fissarli con espressione confusa e sbigottita. -"Ma che succede oggi? Mi sembra proprio di vivere in una serie televisiva adolescenziale!"- esclamarono tutti in coro.

Taka:"Hei Fujisaki, lasciami andare" - cercò di liberarsi ma sorprendentemente aveva un presa così forte per essere una ragazza gracile. 

Fujisaki lo trascinò via dall'aula e una volta fuori gli lasciò libero il braccio. Taka lo massaggiò, poi si rivolse a lei:"Beh... C-" - fu bloccato quasi immediatamente. 

Fujisaki:"Ishimaru-kun credo di aver capito a cosa tu stia pensando. Owada-kun è stato uno dei tuoi primi amici e forse..." -scosse la testa poi continuò- "Mhmh no! Sicuramente ti sarai sentito abbandonato, tradito. E forse avrai anche pensato che è tutta colpa mia ma ascoltami ti prego! Devi ascoltarmi! "- gridò disperato. 

Taka rimase colpito da quanto quella ragazzina provasse ardentemente a farsi spazio, a combattere per chiarire le proprie ragioni. Così si convinse, fece un cenno di testa come per dirle che l'avrebbe ascoltata. 

Fujisaki:" Prima di tutto vorrei chiederti scusa" -disse con gli occhi lucidi. "La verità è che sapevo sarebbe potuto succedere tutto questo perché lo avete reso troppo ovvio". 

Taka:"Cosa?" 

Fujisaki:"L'affetto che provate l'un l'altro"

Taka:"Che strano anche Makoto-sensei ha detto una cosa molto simile. Ma alla fine io non volevo nascondere l'amicizia con il mio Bro, anzi, so che dimostrare affetto sincero è un buon modo per tenersi gli amici stretti...anche Makoto-sensei me lo ha più o meno confermato oggi. Quindi forse è meglio così".

Fujisaki:" Makoto-sensei?" - mormorò tra sé e sé in confusione poi scosse la testa. "Comunque, anche se sapevo che questa cosa sarebbe potuta accadere, non potevo ignorare i miei sentimenti" 

Taka sussultò. Che anche Fujisaki fosse innamorata del suo Bro? Si sarebbe già dovuto mettere da parte? Si sarebbe già dovuto rassegnare a diventare la 'spalla destra' mantenendo una certa distanza con Mondo così da permettere a quei due di costruirsi il loro piccolo mondo d'amore? Ancora non era pronto... ma la sua mente galoppava veloce. 

Fujisaki:"Ascolta io in realtà, ecco come dire... mi prometti di non ridere e di non prenderti gioco di me?" 

Ecco stava per dirlo. Taka serrò gli occhi, non voleva ascoltare. Si sarebbe tappato anche le orecchie se avesse potuto. 

Fujisaki:"Prometti anche che non lo dirai a nessuno? È un segreto... per me è importante".

Taka:"Per favore dillo! Lo sai già che non non sopporto l'indecisione! Ti ho detto, e non è la prima volta, che se non è niente di illegale so mantenere un segreto!" - disse cercando di limitare la sua collera. 

Fujisaki:"O-okay s-scusami -rispose con le lacrime agli occhi. 

Taka si rese conto di essere stato maleducato. Perché parlare con Fujisaki lo irritava così tanto? 

Taka:"Ooh... S-scusami non volevo". 

Fujisaki:"N-no è okay. È una mia 'vecchia abitudine'. Scusami tu...capirai una volta che te lo avrò raccontato". 

_____

Taka rimase sorpreso dalle parole della compagna. O forse era meglio definirlo compagno. D'un tratto ripensò a tutte le parole di Fujisaki, anche a quelle dei primi giorni di scuola; al modo in cui lei/lui si spaventava ogni volta che qualcuno alzasse un po' la voce. Tutto gli sembrò più chiaro. -"Ah, ecco cosa intendeva con 'andare contro le regole della natura'" - pensò. Poteva accettare una cosa che neanche la società era pronta ad accettare? Però Fujisaki si era confidato con lui e lo aveva fatto soprattutto perché il suo stesso comportamento era stato infantile, odioso. 

Aveva capito finalmente cosa provava nei confronti di Fujisaki: era geloso. Geloso di poter perdere il suo amico; geloso di guardarlo trascorrere del tempo con persone che non erano lui; geloso delle attenzioni che Mondo riservava agli altri. Voleva essere la persona più importante per il suo amico. -"Non posso battere una ragazza, se mai il mio Bro dovesse innamorarsi, ma Fujisaki è un ragazzo. Forse non devo più temere nulla"- pensò rincuorato. 

Poi però la sua mente ricreò una immagine di Mondo. - "Ma il mio bro non sa nulla di Fujisaki, non sa che è un ragazzo e non sa neanche le motivazioni che lo spingono a volersi allenare. Mi aveva confessato di essersi innamorato... come potrebbe mai prendere una notizia così scioccante? Non vorrei vederlo soffrire. Mai!" - ripeté tra sé e sé. Poi pensò che forse era meglio per lui scoprire tutto subito, quando i suoi sentimenti erano appena sbocciati. 

Taka:" Devi dirglielo Fujisaki-san. Devi raccontargli tutto e dovresti anche farlo il prima possibile. Hai detto che lui ha accettato di mantenere il vostro allenamento segreto per un tuo 'capriccio'. Posso solo immaginare quello che stai provando ma hai detto che si fida di te! Non puoi trattarlo in questo modo... lui non ti farebbe mai del male intenzionalmente. Hai idea di quanto la cosa potrebbe invece far stare male lui? Le menzogne, i segreti... c'è un motivo per cui ci hanno sempre ripetuto di non dire bugie! "

Fujisaki:" Hai ragione Ishimaru-kun, gli dirò tutto, non devi preoccuparti. Considerando il polverone che i miei segreti hanno sollevato sul vostro rapporto... Ora basta! Voi due vi siete comportati sempre in modo gentile con me. Avete rispettato me e le mie volontà. Non posso continuare a nascondermi, non con voi almeno. Riuscirai mai a perdonarmi Ishimaru-kun? Non importa se non riesci ancora ad accettare o a comprendere del tutto la mia 'natura', le mie scelte. Ma ti prego di credermi quando ti dico che mi dispiace per essere stato la causa del vostro litigio e che non avrei mai voluto farvi soffrire".

Taka:"Ti credo, non preoccuparti più. Non volevi farci litigare o soffrire, d'accordo. Però hai ragione, non riesco a capire le tue scelte: ingannare la natura e la società in questo modo... mi dispiace per il tuo passato ma credo ci sarebbero stati modi migliori per occuparsi della faccenda. Comunque non voglio immischiarmi oltre, sono cose tue, se il preside della scuola ha accettato la tua decisione io non posso mettere bocca. Terrò il tuo segreto fin quando questo non danneggerà la morale della scuola".

Fujisaki:"Severo hehehe. Sapevo lo avresti detto!" 

Taka:"Non fraintendermi, non ho nulla contro di te. Anzi mi sembri una persona a modo, sicuramente non un criminale" 

Fujisaki:"Un criminale addirittura! Ishimaru-kun sei proprio divertente hahaha!" 

Taka:"I-io divertente?!" - disse imbarazzato. 

Fujisaki:"Esatto hahaha. Ascolta Ishimaru-kun, possiamo far pace...essere, uhm, amici?" 

Taka:"A-amici?" - chiese sorpreso.

-"Assurdo, come ho fatto in una giornata a stringere ben D-DUE amicizie?!"-pensò, sentendo una sensazione di gratitudine e di gioia crescere ed espandersi nel suo cuore. 

Fujisaki:"Già amici..."-disse sorridendo, poi preoccupato per la risposta che tardava ad arrivare riprese- "U-uhm forse non ti va bene? È troppo presto? Già, mi hai perdonata ma ciò non significa che tu voglia avere qualcosa a che fare con me... M-mi dispiace...". 

Taka:"Eh?! Oh... Non preoccuparti" - disse agitando le mani nervosamente. "È solo che ero sorpreso hahaha!" - rise assumendo la sua solita espressione fiera, poggiando le mani sui fianchi. "Amici, va bene! Oggi ho fatto due nuove amicizie, tu Fujisaki-san e Makoto-sensei"-affermò soddisfatto. 

Fujisaki:"Menomale... Mi ero preoccupato per un secondo hehehe. U-uhm posso chiederti una cosa? Ma perché chiami Makoto 'sensei'?" 

Taka:"Ohhh! Il mio amico Makoto-sensei, mi insegnerà i segreti per fare amicizia! Lui sa come ci si comporta con le persone e come capire le emozioni che provano gli altri! Anche se mi sa che dovrò comunque comprare dei libri... come faccio poi se Makoto-sensei non può farmi lezione? Devo avere un piano B da buon futuro politico". 

Fujisaki:"Ah capisco... è una cosa un po' strana ma proprio da te. Secondo me riuscirai a fare amicizia anche senza i libri... Vedi? Anche tra noi è stato facile, no?" 

Taka:"Non so perché continuiate a dire che i libri non mi servano... Sono il modo migliore per capire ed imparare! Comunque proprio perché siamo amici permettimi di darti un consiglio. Non dovresti dirlo soltanto al mio Bro... Dovresti parlarne con tutti i nostri compagni di classe! Non potremo mai diventare una classe unita se manteniamo dei segreti così grandi tra noi! "

Fujisaki:" A volte non capisco se tu sia una persona molto brava a percepire cosa ti accade intorno oppure no... Come pensavo, i libri sono l'ultimo dei tuoi problemi, te la caverai anche senza, credimi. Comunque hai ragione. Dirò tutto a tutti quando i miei allenamenti mi avranno reso abbastanza forte da potermi proteggere da solo. Devo eliminare ogni mio briciolo di debolezza e di codardia!" - esclamò con espressione fiera, mostrando il bicipite. 

Taka:" Hahaha sei già una persona più che forte! Cambiare sé stessi, impegnarsi...questo richiede una grande quantità di coraggio e di determinazione! Secondo me sei quasi al punto di poterne parlare con tutti, anzi, sei già al punto!" 

Fujisaki:"Ehhh? Non è vero non prenderti gioco di me!" - disse agitando le braccia. "Ah! Giusto...posso chiamarti Taka-chan ora che siamo amici? E posso, uhm ecco...avere il tuo numero di cellulare?" 

Taka:"Vuoi chiamarmi Taka-chan? Fai pure, non mi cambia un granché ma per il cellulare dovrai aspettare"

Fujisaki:" E perché? Forse perché non siamo abbastanza intimi, giusto?"

Taka:" Niente del genere. E' che non ho un cellulare... Veramente oggi pomeriggio Makoto-sensei ha promesso di accompagnarmi per aiutarmi nella scelta. Appena potrò ti darò il mio numero"

Fujisaki:"Ah ecco...mhmh quindi neanche Owada-kun lo conosce...capisco"

Taka:" Comunque le lezioni riprenderanno a breve e non voglio fare tardi...andiamo"

Fujisaki:"O-oh giusto hehehe"

_____

La sera spesa con Makoto a fare shopping fu molto divertente. Era il suo "primo appuntamento con un amico". Neanche con il suo Bro si era mai visto al di fuori della scuola a causa dei loro numerosi impegni: Mondo aveva quasi sempre da fare con i membri della sua gang mentre lui doveva spesso studiare o restare a scuola per occuparsi delle faccende da rappresentante di classe. 

I due passarono il tempo a parlare e a ridere mentre passeggiavano tra le strade della città e davano un'occhiata nei negozi. Taka scoprì tante cose di Makoto e ne raccontò altrettante di sé stesso: gli raccontò della sua famiglia e della questione del nonno e venne a sapere che anche Makoto aveva la sua dose di piccoli problemi. Anche lui, infatti, in classe, si sentiva uno degli esclusi e non tanto perché non andasse d'accordo con i compagni ma perché era l'unico a non avere un vero e proprio talento. E questo lo faceva sentire in un certo senso 'inferiore'. 

Quando finalmente Taka scelse quale modello di cellulare acquistare, Makoto gli mostrò le varie funzioni e gli installò le applicazioni più usate dai giovani. Gli creò un indirizzo e-mail, lo iscrisse ai vari social network e gli spiegò il loro funzionamento, poi gli registrò il suo numero di cellulare in rubrica e gli mostrò come fare per chiamare e messaggiare. Infine fece una foto assieme a lui e poi un'altra e un'altra ancora. Si divertirono a postare le varie foto sui social.

Il tempo passò talmente tanto in fretta che Taka quasi si sentì svenire. Ripensando a quella giornata si rese conto di tante cose. 

Prima di tutto non si sarebbe mai aspettato di litigare con il suo Bro per poi fare amicizia così rapidamente con Makoto e Fujisaki. Esattamente come non si sarebbe mai aspettato di trovare i suoi compagni di classe interessati, quasi preoccuparti per lui. Pensare a come la classe lo avesse accolto lo faceva sorridere. Quel giorno era costellato delle sue "prime volte": il primo appuntamento tra amici, il primo cellulare, i suoi primi messaggini. Dio solo sa quanto desiderasse anche lui aver una vita in compagnia, momenti da condividere con altre persone e adesso che stava accadendo non gli sembrava neppure vero. Avrebbe voluto condividere la sua gioia con Mondo ma non poteva: ancora non si erano chiariti e chissà se mai l'avessero fatto  considerando quanto entrambi fossero orgogliosi e testardi. - "A proposito del mio Bro... "  -pensò- "Oggi è sparito da scuola, ha saltato quasi tutte le lezioni non può passarla liscia! Domani gliene dico quattro... merita almeno una giornata di detenzione e poi... poi magari finalmente..." -si bloccò scuotendo la testa. - "Sono preoccupato per lui. Perché è andato via oggi? Grazie a Makoto-sensei avevo finalmente trovato il coraggio per andare a parlargli. Ho perfino fatto amicizia con Fujisaki-san, che nonostante sia un genio e stia 'ingannando' tutti, è un ragazzo davvero gentile. Ero praticamente pronto a riprendermi il mio amico... maledetto tempismo! Voglio sperare che non gli si spezzi il cuore quando Fujisaki-san gli racconterà ogni cosa... Vorrei solo che noi tutti andassimo d'accordo. Mi manca... " -pensò abbracciando forte il suo cuscino leggermente bagnato da qualche lacrima. I suoi occhi ormai stanchi e pesanti si chiusero annunciando la fine di un altro giorno. 


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