Cap. 3.2 Rivoglio il mio amico!
La mattina seguente la classe 78 era concentrata sul solito sterile chiacchiericcio. L'argomento preferito dei pettegolezzi era la vita degli altri compagni di classe. Sarà che, parlando di terzi, risultava estremamente più semplice entrare in contatto con quella variopinta moltitudine di persone, seppur per pochi minuti. Quel giorno l'argomento principale erano Mondo e Taka: tutti si erano resi conto che tra loro ci fosse qualcosa che non andasse.
Asahina:"Psst hei ragazzi... avete visto? Quei due..."
Ogami:"Hina, a chi ti riferisci?"
Asahina:"Awww! La mia Sakura-chan è ingenua come sempre! Mi riferisco ovviamente a..."
Kuwata:"A Mondo e a Ishimaru! Chi se no?!"
Asahina:"Leon non mi interrompere! Comunque mhmh... è come dice lui Sakura-chan, mi riferisco esattamente a loro!"
Ogami:" Ohhh loro! Cosa hanno?"
Asahina:"Ma come Sakura-chan, non te ne sei accorta?"
Kuwata:"Sono strani..."
Junko:"Non lo siamo un po' tutti qui? Siamo studenti della Hope Peaks Academy, siamo ultimate! Abbiamo tutti un talento speciale, ovviamente mi riferisco a tutti tranne che a Makoto-kun..."
Makoto:"Enoshima-san a volte sembra proprio che tu ce l'abbia con me anche se non capisco il perché"
Junko:"Oh no no no no no! Ti sbagli Makoto-kun, io non serbo rancore per nessuno. Sono solo interessata al tuo 'non talento'"
Makoto:"Non credo ci sia qualcosa di cui essere interessati ma suppongo vada bene così"
Asahina:"Erhm... Comunque dicevo! Non so se trovo quei due più strani ed insopportabili quando litigano, quando sono appiccicati o quando non si parlano e sembrano depressi..."
Makoto:"Già sembrano proprio giù di morale"
Kuwata:"Almeno quel marpione di Mondo sembra ci stia provando con la nostra Fujisaki"
Hifumi:"Ohhh, capisco! Davvero interessante... quindi anche ai delinquenti piacciono le ragazze dolci ed indifesese. Che situazione spinta, dov'è il mio quaderno degli appunti?"
Celeste:"Quante sciocchezze...non potreste fare un po' di silenzio? State disturbando la mia pausa del tè"
Togami:"Solo Dio sa quanto odi ammetterlo ma sono d'accordo con Celeste. Zittitevi maledetti insetti! Non riesco a leggere il mio libro. Potrei denunciarvi per questo affronto al mio preziosissimo tempo"
Fukawa:"Oh mio signore! Se vuole le posso portare dei tappi per le orecchie! Io li uso spesso quando devo scrivere e non riesco a concentrarmi"
Togami:"Maledetta zecca! Quante altre volte ti devo ripetere di starmi lontana! Non voglio niente che sia stato toccato dalle tue mani lerce, chissà quante malattie potrei prendermi. Non voglia il cielo. Sparisci dalla mia vista!"
Makoto:"Togami-kun so che non dovrei immischiarmi, ma credo che Fukawa-san voglia solo diventare tua amica. Non potresti trattarla con un pochino in più di gentilezza?"
Togami:"Heh!" - disse scuotendo le spalle, un espressione soddisfatta sul volto- "Non importa ciò che vuole lei ma quello che voglio io! Per me siete tutti insetti inutili e non voglio che mi parliate per nessun motivo al mondo" - poi si voltò per indicare con un sguardo disgustato Fukawa- "Lei in primis: è talmente tanto lurida che mi chiedo se non sia morta e nessuno se ne sia accorto"
Makoto:"Oh mio Dio Togami, non dovresti essere così rude"
Togami:"Zitti scarafaggi! Avete già sprecato troppo del mio tempo!"
Fukawa:"Il mio signore mi ha notata...forse non dovrei lavarmi mai più così che lui possa sempre accorgersi di me"
Hakagure:"Toko-chan non credo che questa sia una buona idea"
Fukawa:"Cosa ne sai tu, fattucchiere da quattro soldi!"
Hakagure:"Waah! Makoto-cchi, Toko-chan mi ha dato del fattucchiere! Io sono un chiaroveggente e sono bravissimo con le mie previsioni"
Makoto:"Tirati su Hakagure-san! Tornando a noi...qualcuno ha idea di cosa sia successo? Non pensate che..."
Kirigiri:"Immischiarsi negli affari degli altri è solo una perdita di tempo e di energie e inoltre si rischia di danneggiare ancora di più la situazione"
Makoto:"Wow Kirigiri-san, sei proprio saggia"
Kirigiri:"Ho solo detto come la penso" - affermò arrossendo lievemente.
Sayaka:"Ho la sensazione che Fujisaki ne sappia più di quanto non voglia ammettere"
Kuwata:"Cosa, cosa? Ancora parli dei tuoi poteri psichici?"
Hakagure:"Io non credo che Sayaka-cchi sia davvero una esper"
Sayaka:"Hahaha! Ma io non sono un'esper~ Non ho nessun potere psichico, ho solo molto intuito"
Makoto :"In ogni caso sono preoccupato per loro... Cosa dovrei fare..."
Asahina:"Già cosa fare? Quasi mi vien voglia di aiutarli, non è bello vederli così..."
Makoto:"Almeno Owada-kun parla con Fujisaki-san e anche se è estremamente giù di morale ha mantenuto il suo bel caratterino. Ma Ishimaru-kun mi spaventa davvero. Non è più pimpante, ha uno sguardo vuoto e assente, sembra quasi debba affrontare un lutto. Non sta neanche adempiendo bene ai suoi doveri di rappresentante. Se ci avesse sentito parlare così tanto in classe ci avrebbe sicuramente sgridati e invece guardatelo... " -disse volgendo verso Taka uno sguardo impietosito.
Kuwata:"Siete convinti che questa situazione sia davvero un male? Se restasse così potremmo vivere una vita scolastica tranquilla finalmente!"
Sayaka:"Kuwata-kun ma cosa dici?! È vero che Ishimaru-kun ha un comportamento, diciamo, 'peculiare', ma avresti davvero cuore di vedere ogni giorno un nostro compagno di classe così giù di morale e non muovere un dito?"
Celeste:"Di solito entrare nelle questioni della classe mi importa ben poco, ma credo che la nostra idol abbia ragione. Anche se l'ambiente è più silenzioso, il mio tè assume un sapore sgradevole se lo bevo in un'atmosfera tesa o depressa"
Kuwata:"Non pensavo che voi ragazze foste così interessate a mantenere la cosiddetta 'armonia di classe', soprattutto tu Celeste hahaha"
Celeste:"Ti prego di non fraintendermi, in voi non ho nessun tipo di interesse o coinvolgimento. Vorrei solo assircurarmi una vita scolastica libera il più possibile da problemi. Se proprio ci tenete alla mia compagnia, vi consiglio di provare ad intrattenermi e vi farò sapere"
Kuwata:"Non ci ho capito molto, ma a me sembra soltanto che tu non voglia ammettere di esserti inserita piuttosto bene nella classe. Ma soprattutto mi pare chiaro che tu ci voglia bene, heh"
Celeste posò per un attimo la tazzina fumante di tè sul suo banco apparecchiato e accavallò le gambe per poi riprendere tra le mani la tazzina, chiudere gli occhi e iniziare a sorseggiare. "Se ti fa piacere pensarla in questo modo non frenerò le tue fantasie".
Hakagure:"Non si capisce mai del tutto a cosa stia pensando..."
Asahina:"Vedere Celes-chan gustarsi quel tè mi fa venire voglia di ciambelle..." - disse portandosi una mano allo stomaco brontolante.
Ogami:"Hina hai fame? Se vuoi posso prenderti qualcosa al distributore"
Asahina:"Sakura-chan sei troppo gentile hehehe! Andiamoci insieme al distributore!"
Makoto:"Ragazzi ci stiamo di nuovo allontanando dalla questione principale! Cosa facciamo per quei due? Forse dovremmo parlarne con Fujisaki-san, siccome è lei la persona più vicina ad entrambi. Ma..." - si voltò verso di lei ma vedendola immersa in una conversazione con Mondo assunse una espressione scoraggiata-" Mi sa che ora è impossibile. E va bene, se nessuno vuol darmi una mano vado io a parlarci! Auguratemi buona fortuna"
Enoshima:" B-buona fortu-puhahahahahaha!"
Makoto si alzò dal banco con uno scatto risoluto facendo strusciare la sedia a terra, poi si diresse a passi pesanti verso Ishimaru.
Makoto:" Ishimaru-kun!" -nessuna risposta. -"È proprio immerso nei suoi pensieri, il suo sguardo vuoto mi spaventa"-pensò per poi riprovare alzando il tono di voce:"Ishimaru-kun!!!".
Dovette insistere più e più volte per ricevere un minimo di attenzione da Taka.
Ishimaru:"Oh, Makoto-kun sei tu... - rispose con espressione delusa- buongiorno"
Makoto:"Buongiorno Ishimaru-kun! Se non sono indiscreto, posso chiederti una cosa?"
Ishimaru:" Fai pure"
Makoto:"U-uhm, ok. Ecco, volevo chiederti. V-va tutto bene tra te e Owada-kun?"
Ishimaru che fino ad allora aveva un'espressione morta e disinteressata, accese di nuovo il suo sguardo: "E, e tu come fai a saperlo?"
Makoto:"Ohhh, non è poi difficile non notarlo. È palese per tutti in classe..." - indicò con un rapido sguardo ogni singola persona presente in aula, come se stesse invitando anche Taka a voltarsi per rendersi conto della situazione.
Ishimaru:" Oh... Capisco. Per i geni deve essere davvero tutto più semplice, anche cose come queste" - mugugnò, sconfitto.
Makoto:"Ishimaru-kun non credo si tratti di una questione di talento, qualsiasi persona si accorgerebbe della situazione anche con una rapida occhiata"
Ishimaru:"Dici davvero? Allora anche Mondo e Fujisaki sanno..." - si morse la lingua prima di poter concludere - "Va bene se è tutto allora..." - disse cercando di respingere ogni tentativo di approccio da parte di Makoto o di qualsiasi altra persona. Se fosse stato un giorno come gli altri avrebbe fatto i salti di gioia ad aver qualcuno che gli parlasse senza maledirlo, ma quel giorno non voleva nessuno tra i piedi. Avesse potuto, si sarebbe dato malato e sarebbe rimasto a casa per non dover affrontare niente e nessuno. Per non dover vedere Mondo e Fujisaki. Ovviamente saltare la scuola senza nessun motivo era inaccettabile, perciò a malincuore, ma sempre avendo in mente il suo brillante futuro, ci era dovuto andare.
Makoto:"No aspetta! Uhm ecco, come stai?"
Taka fece una faccia sorpresa. Davvero qualcuno si stava preoccupando per lui? Se era uno scherzo avrebbe preferito saperlo subito. Sia mai che dovesse crederci ancora ed avere di nuovo il cuore spezzato. Avrebbe quasi voluto ignorarlo ma qualcosa dentro sé glielo impediva.
Ishimaru:"Sto benissimo..."
Makoto:"Non mi sembra, se c'è qualcosa, qualsiasi cosa, sappi che io ci sono. Puoi sfogarti se vuoi Ishimaru-kun" - insistette con tono preoccupato.
Ishimaru ne rimase profondamente colpito. È come se quelle parole avessero acceso un interruttore dentro di lui. Scoppiò a piangere e non sapeva più come fare a smettere.
Makoto:"I-ishimaru-kun - disse agitando le mani, preso dal panico- "Non volevo farti piangere, scusami! " - gettò le sue braccia attorno alla testa di Taka quasi a provare a nasconde le sue lacrime dagli altri. Tutti capirono cosa stesse succedendo ma nessuno ebbe il coraggio di intervenire. Così Makoto, per evitare ulteriori disagi, decise di portare il suo compagno fuori dalla classe per permettergli di sfogarsi meglio e di consolarlo.
Fujisaki, che fino a quel momento, intento com'era a chiacchierare con Mondo, sembrava non essersi accorto di nulla, si sentì corrodere dentro dal senso di colpa.
Mondo invece, non aveva mai staccato occhio dal suo amico, solo non riusciva a trovare il coraggio né il momento giusto per andare a parlargli. Aveva paura di poter esser respinto ed umiliato come era accaduto la sera precedente, ma sopratutto era terrorizzato al pensiero di dover vedere il loro rapporto andare per sempre in frantumi. Ai suoi occhi sembrò che Makoto volesse allontanarlo da Taka e per questo gli voleva spaccare il muso. Si chiedeva perché il suo caro amico stesse piangendo. Era per quello che era accaduto o Makoto lo aveva ferito? Moriva dalla voglia di separarli e di andare a riprendersi Taka per essere lui stesso a consolarlo. Per chiarirsi con lui e chiedergli scusa. Ma il suo orgoglio e la sua paura erano due macigni che gli evitavano di muovere anche un solo muscolo. Si sentiva gli occhi di tutti addosso, lo stavano giudicando e non poteva più sopportarlo. In uno scatto di impulsività si alzò dal suo posto e senza dire nulla andò via da quella stanza soffocante. Il vocio dei compagni lo perseguitò fino a quando non raggiunse la porta e se la chiuse alle spalle.
Sayaka:"Hei Fujisaki-san! Tu ne sai qualcosa vero?"
Fujisaki:"Uhm, S-sayaka-san non so di cosa tu stia parlando" - provò a mentire nel tentativo di proteggere sé stesso e quei due poveretti che aveva trascinato in quella assurda situazione.
Sayaka:"Sì certo, non ne sai nulla... " - incurvò la bocca in un sorriso che pareva soltanto gentile.
Fujisaki:"G-già. Spero che quei due tornino gli stessi di sempre"
Sayaka:"Oh lo faranno, fidati sono una sensitiva hehehe" - si lasciò scappare un risolino bonariamente canzonatorio.
Fujisaki:"S-speriamo hehehe..."
Hakagure:"Vuoi che ti legga il futuro Fujisaki? Non preoccuparti, ti farò uno sconto!"
Fujisaki:"Oh no, g-grazie non ce n'è bisogno davvero..."
Kuwata:"Hei Fujisaki! Anche se non sai niente di quei due puoi sempre raccontarci del tuo nuovo amore per Mondo hahaha!"
Fujisaki:"No! Non è così credetemi ragazzi" - gli occhi gli si riempirono di lacrime.
Sayaka:"Kuwata-kun non immischiarti! Anche perché sono sicura che non siano loro la coppia destinata"
Fujisaki:"C-cosa?"
Sayaka:"Oh no niente, non badare a me o alle mie parole hehehe"
Asahina:"Leon! Hai fatto di nuovo piangere Chi-chan, scusati! Disgustoso..."
Kuwata:"Heh, noiose tch! Comunque scusami Fujisaki, non volevo offenderti, non vorrei mai far piangere una bella ragazza sai? Ero solo curioso"
Fujisaki:"V-va bene, grazie per la comprensione ragazzi"
_____
Taka pianse per molti minuti tra le braccia di Makoto, il quale era leggermente imbarazzato e frastornato dalla situazione tanto che non sapeva bene come comportarsi.
Quando Taka finalmente si calmò gli chiese scusa.
Makoto:"Ishimaru-kun, non c'è bisogno di scusarsi. Gli amici si supportano a vicenda"
Ishimaru:"A-amici?"
Makoto:"Già amici. Ci conosciamo da un mese e passiamo insieme molte ore. So che questo non significa molto ma penso che noi tutti in classe abbiamo imparato un po' a conoscerci. Ovviamente in questo discorso rientri anche tu: tutti ci siamo abituati al tuo carattere determinato e al tuo temperamento fiero, rigido ed esuberante. Magari non sappiamo tutto di te e neanche tu sai molto di noi. Non posso parlare per gli altri, ma io, personalmente, ti considero un mio prezioso compagno di classe"
Taka rimase meravigliato. Amici? Con uno come lui? Poteva fidarsi davvero? E se tutto fosse andato esattamente come stava accadendo con Mondo? - "Nah, con Bro è completamente diverso. Io e lui siamo come fratelli o almeno lo eravamo. Sono sicuro che i semplici amici non condividano così tanto"- pensò tra sé e sé come per darsi coraggio ed accettare la mano gentile che si stava allungando verso di lui.
Ishimaru:"Amici..."-ripetè cercando di realizzare, di convincersene.
Makoto:"Quando sarai pronto, se vorrai potrai raccontarmi tutto quello che ti turba. Proverò ad aiutarti nel limite delle mie possibilità e se non potrò aiutarti almeno ti ascolterò. Sai, dicono che quando condividi la tua sofferenza con qualcuno poi ti senti più leggero hehehe. Adesso, se ti senti meglio, sarebbe bene tornare indietro prima che gli altri ci diano per dispersi"
Ishimaru:"A-aspetta!" - disse con un tono quasi disperato, afferrandolo per la manica della felpa.
Makoto:"O-ok... dimmi..."
Ishimaru:"È che io non ho mai avuto amici"
Makoto:"Mai?" - chiese lasciandosi sfuggire un'espressione sorpresa.
Ishimaru annui poi continuò:"Owada-kun è stato il mio primo amico. Lui, io... Noi siamo come fratelli. È la prima volta che provo cose del genere. Penso che per lui farei di tutto... Ma lui, lui" - si morse il labbro sperando che il dolore lo distraesse dalla voglia piangere.
Makoto:"Il primo amico eh? Capisco... litigare per le prime volte è devastante"
Ishimaru:"G-già... lui mi ha ignorato, mi ha nascosto delle cose molto importanti e io, io-ungh anche se lui si era scusato-ugh, io gli ho urlato delle parole orribili! C-così lui mi ha dato uno schiaffo e io sono andato via-ngh. O-ora cosa faccio?!" - urlò scoppiando in un pianto disperato. " D-dimmelo-sniff Makoto-sensei! "
Makoto:" Eh?! Sensei?"
Ishimaru:" S-sì... Tu-ngh, tu ne sai tanto sull'amicizia, insegnami tutto-ugh! Come faccio a riavere il mio Bro?! " - singhiozzò.
-"Addirittura sensei, comincio a sentire un po' di pressione addosso..." - pensò Makoto, poi scosse la testa e continuò:" Ishimaru-kun, voi siete grandi amici e tutti possono affermarlo con certezza. Il vostro bel rapporto non potrà essere rovinato da un litigio, piccolo o grande che sia. Poi sono sicuro che in realtà si sia trattato di un malinteso. Oppure conoscendo Owada-kun si sarà comportato in modo impulsivo e adesso sarà anche pentito. Ascolta, in amicizia e in qualsiasi altro rapporto è molto importante comunicare sempre e con sincerità tutto ciò che si prova. Se ci si trattiene poi quando si scoppia si arriva a dire cose che non si pensano davvero come nel tuo caso; Oppure si finisce per rimuginare su un qualcosa mai detta o fatta, creando dei malintesi. E così i rapporti potrebbero rovinarsi. Ma non aver paura. Se parlerete in tranquillità, risolverete in un batter d'occhio, credimi! "
Ishimaru:" N-ne sei sicuro? Oggi lui mi ha-ngh completamente ignorato!"
Makoto:" Forse non si sarà avvicinato per parlarti ma era chiaro a tutti che non stesse bene. L'ho trovato triste"
Ishimaru:"T-triste? Anche lui?"
Makoto:"Sì... Non te n'eri proprio accorto?"
Ishimaru:"No...ngh"
Makoto:"Hehehe Ishimaru-kun, sai, dovresti guardare di più le persone negli occhi. Le espressioni, i gesti, la postura, il tono di voce, lo sguardo... quelli spesso raccontano molto di più delle parole"
Ishimaru:"Makoto-sensei, grazie per il consiglio e per tutto ciò che hai fatto per me! Ora ho capito... devo comprare dei nuovi libri sulle emozioni e sul linguaggio del corpo... devo studiare di più così io e il mio Bro non ci troveremo più in situazioni simili!" -affermò sorridendo, ormai rinvigorito dalla chiacchierata.
Makoto:"Oh no non c'è bisogno di studiarle certe cose..."
Ishimaru:"Ma come Makoto-sensei? E se non con lo studio, come le acquisisco queste nuove conoscenze?"
Makoto:"Mhmh credo che basti osservare e semplicemente passare più tempo con gli altri, anche se sono diversi da noi. Ah giusto! Visto che siamo amici perché non ci scambiamo il numero di cellulare? Gli amici lo fanno..."
Ishimaru:"Davvero? Ma io non ho un numero se non quello di casa mia"
Makoto:" In che senso non hai un numero?
Ishimaru:" Non ho un cellulare. Non ne ho mai sentito il bisogno e i miei non si preoccupano di dovermi chiamare quando sono fuori casa siccome rincaso sempre molto presto!"
Makoto:"Non hai un cellulare?! In questa epoca super tecnologica?! -affermò sorpreso guardando Taka con gli occhi spalancati come se si trovasse di fronte ad un alieno- "Wow sei proprio un tipo unico... Quindi non hai mai messaggiato con qualcuno prima d'ora?"
Ishimaru:"G-grazie Makoto sensei e sì, non ho mai messaggiato con nessuno. Non ho mai imparato ad usare i cellulari. Su di loro so solo che vanno di moda tra noi giovani e oramai anche tra bambini ed anziani anche se non ne capisco perché"
Makoto:"Mhmh forse è un po' maleducato da chiedere ma... hai dei risparmi?"
Ishimaru:" Sì, io tendo sempre a risparmiare..."
Makoto:" Benissimo, sei libero per oggi pomeriggio?"
Ishimaru:" Beh sì sono libero, perché?"
Makoto:" Ma è ovvio! Andiamo insieme a comprare un nuovo smartphone per te! Ti insegnerò ad usarlo e ti registrerò il mio numero, così qualsiasi cosa accada potrai avvisarmi e sfogarti. Allora come ti suona? Andiamo?"
Ishimaru:" Sì Makoto-sensei! Non vedo l'ora di scoprire tante nuove cose con lei sensei!
Makoto:" Ishimaru-kun smettila di chiamarmi sensei, è imbarazzante... Comunque per il fatto del cellulare, beh, sarà divertentissimo e ci rilasseremo un po' senza pensare a niente e a nessuno! Ti va bene allora se ci incontrassimo fuori, non appena finiscano le lezioni, verso le 17:30?
Ishimaru:" Mi va benissimo!"
Makoto:"Allora è deciso! Che dici, adesso ce la fai a tornare in classe? Eh? Ishimaru-kun?! Dove sei?" - si voltò spaventato per poi vedere Taka che se ne stava tornando già in classe. - "Ha ancora un bel po' di strada da fare quando si parla di rapporti sociali. Ma poi 'sensei' che modo strano di ringraziare..." - pensò facendo spallucce poi gridò:"Hei Ishimaru-kun aspettami!".
Ishimaru:"Makoto-sensei, cosa ci fai ancora lì? Torniamo in classe o faremo tardi"
Né Makoto né Taka si erano accorti di Mondo che li osservava da lontano. In realtà non era uscito di classe con l'intenzione di origliare ma vedendoli da lontano si era incuriosito e si era avvicinato. Anche perché avrebbe potuto cogliere l'occasione per andare a parlare col suo Bro appena ci fosse stata una possibilità di avvicinarlo. -"Pessima idea" si ammonì tra sé e sé. Sì perché quei due non si staccavano un minuto: Taka sembrava stesse singhiozzando e Makoto lo teneva amorevolmente tra le sue braccia accarezzandolo. Mondo si domandava cosa diamine stesse accadendo tra i due ma non sapeva darsi una risposta perché era troppo lontano per sentire le loro voci. Era preoccupato ed irritato. Avrebbe voluto correre verso quei due e separarli. Avrebbe voluto essere al posto di Makoto. Già si figurava le possibili parole del suo amico se davvero si fosse spinto a fare ciò che stava pensando: -"Se corro e li separo sono sicuro che lui mi guarderebbe con una faccia sorpresa, poi realizzerebbe che ho corso nei corridoi e mi sgriderebbe per aver 'disatteso il regolamento scolastico'. E poi...poi mi darebbe dei buffetti leggeri sul petto, maledicendomi perché il nostro litigio gli ha fatto passare un brutto quarto d'ora. A quel punto io potrei consolarlo, chiedergli di scusarsi per le sue parole poco carine e scusarmi a mia volta per avergli nascosto delle cose importanti"-.
Il fatto era che quei due erano troppo appiccicati e la sua rabbia mista a codardia gli impediva di prendere azione, così si trovò immobile, inerme, a guardare la scena da lontano nascosto come un ladro. Il nervosismo lo fece letteralmente tremare quando quei due si allontanarono sorridenti lasciandolo lì tra la sorpresa di aver assistito a una scena simile e l'ansia di doversi nascondere per evitare di essere scoperto. Non ebbe altra scelta che tornarsene a casa: finire in detenzione non aveva nessuna importanza ormai, anzi, poteva essere un modo per avvicinarsi di nuovo a Taka considerando che la classe era zeppa di guastafeste -tra cui quell' impiccione di Makoto- e che lui non conosceva il numero a Taka. Andare via era proprio la soluzione migliore, tanto quella sera avrebbe dovuto allenarsi con Fujisaki e non poteva di certo infrangere la sua promessa. Lasciò la scuola, quindi, con il cuore in subbuglio e una certa sensazione di sconfitta che non si sapeva spiegare.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro