Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap. 3.1 Allenamento... con le emozioni

Il giorno successivo nessuno sembrava più badare a ciò che Kuwata aveva precedentemente insinuato. 

Mondo era sicuramente più raggiante del solito ma anche più distratto. Taka lo aveva capito: la mente di Mondo era occupata da qualcosa, qualcosa che aveva la sensazione non riguardasse loro due. Cercava di scacciare i pensieri negativi ma non ci riusciva, anche perché era il comportamento stesso del suo adorato amico ad impedirglielo. Qualsiasi cosa facesse o dicesse era come se stesse parlando ad un muro. Mondo non lo stava ascoltando per niente! 

-"Bro! Ti ho chiesto, e questa è già la terza volta, hai studiato ieri?"-. Non ottenne nessuna risposta.

 -"Bro stai bene? E' per il fatto della lettera, vero? Non vuoi farmi preoccupare ed è per questo che te ne resti lì imbambolato. Ok ho capito, non vuoi parlarmene e rispetterò la tua decisione, però se dovessi cambiare idea, anche subito, sappi che io sono qui e ti ascolto volentieri..."-. -"Ancora niente -pensò tra sé e sé preoccupato- si può sapere cosa diamine è successo ieri!...Ah"-. 

-"Sai, ieri sul giornale ho letto di questa fiera in cui si possono vincere motociclette costose, non vorresti andarci con me? Mi piacerebbe approfondire ancora di più il nostro rapporto e penso che per farlo dovremmo parlare anche delle cose che più ci piacciono..."-. Aveva appena mentito per ottenere una reazione, ma aveva fallito.  -" Assurdo... Ma cosa gli prende oggi? "- pensò aggrottando le sopracciglia. A quel punto si alzò, gli si parò davanti e cominciò a guardarlo fisso negli occhi, poi perse la pazienza e cominciò a strattonarlo per le spalle. 

-"Bro! Sul serio mi stai ascoltano?!"- urlò col suo solito tono pimpante ma leggermente irritato.

Mondo trasalì. Pochi secondi prima stava pensando a quanto potesse essere bello vedere Fujisaki in tuta, ma adesso c'era Taka nel suo campo visivo. Era confuso: perché Taka gli si trovava di fronte e perché mai lo stava strattonando? Non riusciva a rispondere a queste domande quindi gli chiese gentilmente di spiegargli il motivo per cui si stesse comportando in quel modo. 

Taka:" Bro, finalmente! E' mezz'ora che ti parlo ma non sembri in te...è forse successo qualcosa? Sai che potrai sempre contare su di me. Non farti mai nessun problema a parlarmi!"

Mondo:" Bro...non preoccuparti non mi è successo nulla, sono solo molto felice!"

Taka:" E se sei così tanto 'felice' perché non rendi partecipe anche me?"

Mondo:" Non posso adesso...devo prima assicurarmi di una cosa. Quando ci sarò riuscito, prometto che ti dirò tutto"

Taka:" Pensavo che tra fratelli non ci fossero segreti" -gli rispose mettendo il muso.

Mondo:" Non è un segreto perché poi te ne parlerò"

Taka:"Già, poi...perché non ora?! Ma va bene, se questo è il regolamento che si usa in amicizia e tra fratelli mi tirerò indietro"

Mondo:" Grazie Bro, sapevo di poter contare su di te..."

Taka:" Basta che la smetti di star troppo con la testa tra le nuvole e parli un po' anche con me..."

Mondo:" Sei forse geloso?" -gli chiese ridacchiando. Era strano vederlo agire in quel modo, però un Taka geloso era davvero piacevole da ascoltare, forse proprio perché era un po' fuori dal suo solito personaggio. Pensò che fosse un comportamento carino e che se avesse potuto avrebbe continuato a prenderlo in giro per portare alla luce reazioni di lui che ancora non conosceva. -"Forse non è mai stato geloso di nessuno, insomma è la prima volta che ha un amico e ancora non sa bene come si ci comporta. Che carino"- pensò.

Taka:" Non conosco sentimenti frivoli come la gelosia! Conosco solo la determinazione e il duro lavoro!"

Mondo:" Hahaha! Bro, sapevo che lo avresti detto".

Taka:" Beh bro, mi conosci bene no? Hahaha!" 

Mondo pensò che il suo caro amico fosse tornato quello di sempre, che si fosse placato. In realtà nella mente di Taka frullavano un sacco di idee bizzarre: pensava che Mondo si fosse stancato di lui; che dopotutto era vero ciò che dicevano gli altri e cioè che un ragazzo così irritante non potesse mai avere un amico; pensava che la loro amicizia fosse già al capolinea. Insomma era davver terrorizzato! Avrebbe voluto sfogarsi con qualcuno ma non aveva nessun altro amico oltre Mondo. Con lui aveva finalmente capito cosa fosse la vera amicizia e quanto fosse bello poter contare su qualcuno, poter dare e ricevere consigli. L'esser soli, per Taka, aveva cambiato completamente significato: se prima poteva sopportare le prese in giro degli altri e il fatto che quando facessero 'comunella' lui fosse sempre messo da parte, ora non riusciva a pensare di potersela cavare da solo. Non credeva più di aver la capacità di sbrogliare da solo la matassa dei suoi pensieri, né di aver la forza di sopportarli senza poterli condividere. -"Avere un amico mi ha reso felicissimo ma mi ha indebolito molto. Forse mi sto concentrando troppo su me stesso, allontanandomi dal mio grande obiettivo. Forse non avrei mai dovuto iniziare questa cosa chiamata 'amicizia' , anche se prima era una delle cose che desideravo di più. Forse...forse dovrei studiare soltanto e smetterla di preoccuparmi di queste sciocchezze. Concentrati Kiyotaka Ishimaru! Devi raggiungere il tuo obiettivo e non farti abbattere da nessun ostacolo"-. Taka cercava di motivarsi come meglio poteva ma la verità era che Mondo gli mancava troppo. Stava diventando irrazionale e non riusciva a spiegarselo. -"Perché mi sta capitando questo?! Assurdo...ok mi ha ignorato un po' ma mi ha anche detto che va tutto bene, che mi racconterà tutto, abbiamo scherzato insieme. Dovrebbe essere tutto ok. Forse lui è lo stesso di sempre e sono io che mi sto facendo troppe paranoie. Ritorna in te Kiyotaka!" -si disse, prendendosi a schiaffi sulle guance per darsi un po' di carica.

_____

Taka si era rinchiuso nella gabbia dei suoi pensieri negativi e da solo non riusciva a trovare una via d'uscita. Il tempo quel giorno scorreva davvero troppo lentamente. Avrebbe voluto tornarsene a casa a farsi una bella dormita nella speranza che, quando si fosse svegliato, tutto sarebbe tornato come prima, ma non poteva saltare le lezioni. Era la prima volta che pensava di volersene tornare a casa a far nulla. Non riusciva più a capire neanche sé stesso.

Al contrario di come se la stesse passando il suo miglior amico, Mondo, ignaro di tutto, era immerso nelle sue fantasie d'amore. Quando finalmente giunse l'ora della sua prima lezione privata con Fujisaki, si incamminò velocemente verso la palestra. Mentre camminava si chiedeva come potesse fare a rimanere concentrato sull'allenamento quando non aveva chiuso occhio per quasi tutta la notte. -"Posso solo far conto sulla mia grande resistenza...speriamo mi basti. Oh! Ecco la palestra! Merda! Fujisaki è già arrivata...non è bello far aspettare una ragazza, cazzo! -pensò assumendo una brutta espressione. 

Mondo:"Hey Fujisaki! Non sei in anticipo?" - chiese con un' espressione confusa. 

Fujisaki:" Ehm...non preoccuparti, sono appena arrivata..."

Mondo:" Oh, capisco. Bene allora cominciamo!"

Mondo le spiegò le regole di un allenamento di tutto rispetto. Gli sembrò tutto così nuovo: chi avrebbe mai pensato che un tipo come lui si sarebbe trovato un giorno a fare da coach. A dover spiegare con calma ad un'altra persona cose che gli erano così familiari. Fare esempi, dimostrazioni, aiutare con garbo...una vera ventata di freschezza! Nonostante avesse accettato per motivi tutt'altro che puri e disinteressati, trovava estremamente piacevole il suo nuovo ruolo. Cominciava a pensare che quell'allenamento potesse servire anche a lui per imparare a trattenere la sua indole problematica. 

Come prima cosa, dopo essersi cambiati d'abito, i due cominciarono a riscaldarsi con un po' di stretching. Mondo non riusciva a trattenere il suo imbarazzo. Aiutare quella ragazza che aveva la flessibilità di un pezzo di legno lo faceva arrossire perché era, in un certo senso, 'costretto' ad osservarla attentamente. Doveva toccarla per sistemare la sua posizione scorretta in modo che non si facesse male, e la cosa gli stava facendo salire il sangue al cervello. Sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro, fortuna che lo stretching non dura mai più di qualche minuto. 

Mondo:"B-bene! Spero tu abbia capito ora come funzioni il riscaldamento" - non riuscì a trattenere una risata nervosa. "Ora però bisogna correre! Facciamo cinque giri dell'intera palestra, dovrebbero servirti per migliorare fiato e resistenza. Poi ci sposteremo agli esercizi, sia con attrezzi che a corpo libero". 

Fujisaki:"Wow! -si fece sfuggire un'espressione meravigliata- certo che sei proprio bravo! Sia a spiegare che ad eseguire. Fantastico!" - aggiunse sorridendo. 

Mondo:"Heh, p-p-per così poco!" - affermò arrossendo, poi continuò- "Muoviamoci adesso!" 

Fujisaki:"Eeek! S-s-sissìgnore!" -disse tremante. 

I due non fecero in tempo a finire i loro giri di corsa che furono interrotti da una voce estremamente familiare. 

Taka:"Cosa ci fate in palestra a quest'ora?! 

I due si voltarono e con loro grande sorpresa si trovarono Taka davanti all'entrata della palestra. Aveva un'espressione adirata, le mani sui fianchi e batteva furiosamente un piede a terra. 

Mondo/Fujisaki:" Bro/Ishimaru-kun!" - affermarono contemporaneamente, sorpresi. 

Taka:"È orario di chiusura, non si può utilizzare la palestra a proprio piacimento! Bisogna chiedere un permesso speciale. Se vi fate trovare la prossima volta qui senza autorizzazione io... " - si morse la lingua, poi si voltò per incontrare lo sguardo di Mondo e aggiunse- "Da te non me lo sarei mai aspettato Bro!". Si allontanò. Avrebbe voluto correre nonostante fosse contro il regolamento scolastico ma qualcosa glielo impediva. Le sue gambe erano come macigni. Si limitò quindi a trascinarle nel modo più veloce possibile. Quando ritornò in sè si accorse che stava già piangendo da un bel po' di tempo. 

Mondo non riusciva bene ad afferrare ciò che stesse succedendo, però l'espressione di Taka non poteva ignorarla. Lo aveva ferito anche se non capiva bene il perché. Pensava che Taka lo avrebbe semplicemente messo in punizione come sempre ma non fu così questa volta. -"Cosa gli prende stavolta? Argh non capisco, cazzo! Forse è meglio che vada a controllare" - pensò. 

Mondo:"Hei! Aspettami Bro!" 

Fujisaki allungò una mano e afferrò Mondo per la maglietta.

Fujisak:"Owada-kun m-m-mi dis ungh dispiace ungh... È è tutta colpa mia" -disse singhiozzando- "s-s-se io, se io non...". 

Mondo la bloccò:"Hei non piangere! Non è colpa tua mi hai capito? Ora però fammi andare... devo vedere come sta. Ci parlerò io, perciò tranquilla". 

Fujisaki:"O-ok..." 

Fujisaki mollò la presa e lo guardò correre via come il vento. Era rimasto da solo e non riusciva a stoppare il suo pianto. Si sentiva davvero in colpa per aver messo nei guai Mondo ed aver fatto litigare quelli che fino a ieri sembravano due amici inseparabili. Tutto ciò a causa del suo egoistico desiderio di diventare più forte. Voleva aiutare quei due e fare ammenda. -"Forse devo parlare con Ishimaru-kun, magari se gli spiego come stanno le cose capirà. Spero ritornino quelli di sempre..."- pensò preoccupato mentre provava ad asciugarsi le lacrime coi dorsi delle mani. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro