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Cap 2.2.3 La sfida

I giorni di detenzione furono una vera tortura per entrambi: fremevano dalla voglia di sfidarsi, non riuscivano a pensare ad altro. 

Mondo sentiva di odiarlo ma occasionalmente provava pena per lui. Avrebbe voluto aiutarlo a ragionare per farlo uscire da quella gabbia di isolamento che lui stesso si era costruito attorno, ma era troppo orgoglioso e troppo arrabbiato per farlo. 

Taka galleggiava in un limbo di emozioni contrastanti. Invidiava Mondo ma voleva plasmarlo a sua immagine: voleva che lui lo capisse e gli desse corda. Voleva che non gli causasse più problemi ma temeva che il loro rapporto potesse finire, come una bolla di sapone che scoppia troppo in fretta, non appena lui avrebbe smesso di comportarsi da delinquente.

Erano attratti l'uno all'altro come delle api al miele. Non riuscivano a capirsi ma la loro attenzione verso l'altro stava diventando quasi ossessiva. Il loro rapporto, però, non accennava a migliorare nonostante tutte quelle ore trascorse insieme. La sete di vendetta di Mondo, il forte bisogno di compiacimento che Taka era sicuro di provare una volta dimostratogli di aver ragione, ma soprattutto il loro orgoglio, aveva creato un altissimo muro tra loro. Le loro interazioni si limitavano ad un continuo e stizzoso 'botta e risposta'.

Fujisaki se ne era reso conto. 

Li vedeva continuamente litigare ma riusciva a percepire che se solo avessero provato a lasciarsi andare, parlando con serenità dei loro sentimenti e delle loro motivazioni, sarebbero diventati ottimi amici. Lui stesso avrebbe potuto diventare loro amico. Dopotutto provava una sana invidia verso di loro: erano tutto ciò che lui non riusciva ad essere. 

-"Vorrei essere sempre me stesso, senza nascondermi mai. Come quei due. Vorrei essere forte e sincero come Owada-kun, determinato e senza paura del giudizio altrui come Ishimaru-kun"-. 

Si era ritrovato spesso, in quei giorni, a pensare di rivelare il suo segreto, immaginandosi di volta in volta le reazioni che avrebbero potuto avere ma alla fine si era sempre trattenuto dal farlo. A volte aveva la sensazione che soltanto due persone come loro sarebbero state in grado di capirlo e di accettarlo, altre volte era certo che ne sarebbero rimaste disgustate. Era vero che li credeva dei bravi ragazzi ma era consapevole che anche la persona più comprensiva del mondo avrebbe potuto avere una pessima reazione nell'apprendere un segreto così grande. Lui non avrebbe mai retto ad un inferno simile a quello che aveva già sopportato. Si era perciò convinto ad aspettare, a provare a conoscerli meglio, prima di esporsi troppo. 

-"Owada-kun...lo vedo una di quelle persone che sacrificherebbe anche sé stesso per aiutare i propri amici e lo stesso vale per Ishimaru-kun a cui non importa l'opinione degli altri fin quando si ci attiene alle regole. Ma potrebbero mai accettarmi davvero? Ishimaru-kun potrebbe pensare che io stia violando la regola più importante, quella della natura, rinnegando me stesso ed ingannando la società. Non so se riuscirebbe mai a perdonarmelo. E Owada-kun, sembra voglia diventare mio amico, certo a volte i suoi modi mi spaventano ma poi si scusa. Fa parte di lui, credo. In questi giorni mi ha sempre guardato con uno sguardo pentito, imbarazzato, amareggiato. Sembrava volesse dirmi qualcosa, anche se poi non gli riusciva. Magari voleva scusarsi...ma cosa accadrebbe se dovesse mai scoprire che in realtà sono un ragazzino debole che si veste da ragazza? Penserebbe che io sia gay e ne sarebbe disgustato...nel migliore dei casi inizierebbe ad evitarmi e nel peggiore dei casi...ah non mi va neanche di pensarci. Perdere un amico sarebbe molto più triste di non averne affatto. Anche ciò che è successo durante il primo giorno di scuola...mi chiedo come cambierebbe il suo punto di vista se sapesse che ha spintonato un ragazzino debole come me e non una dolce ragazza indifesa. Vorrei solo essere forte e mascolino come lui... magari è presto per rivelare il mio segreto ma forse potrei provare a chiedergli di aiutarmi a diventare più forte! Che so, come maestro di autodifesa. Mi sembra ottimo! Ecco...magari aspetterò che non tiri una brutta aria tra di loro prima di chiedergli aiuto, speriamo che riescano a risolvere i loro conflitti in fretta! Vorrei tanto aiutarli, ma quando iniziano coi loro battibecchi non c'è verso di poter intervenire...Ah..."-.

La loro determinazione

Mondo:" Allora io vado Aniki!"
Daya:" Fagli vedere chi sei e torna vittorioso!" ‐gli dà una pacca sulla spalla e lo incoraggia con un sorriso.
Mondo:" Per chi mi hai preso?! Ovviamente hahaha" -sorride anche lui mentre si allontana dall'uscio di casa.
_____

Taka:" Mamma io esco!"
Madre:" Taka-chan, è già  buio fuori...dove vai di sera quando è così  tardi?" -gli chiede con un'espressione preoccupata.
Taka:"Mi vedo con un compagno di classe, non preoccuparti mamma...tornerò  presto, promesso" -le sorride per tranquillizzarla.
Madre:"Un amico? Se le cose stanno così mhmh... va bene.  La prossima volta però  non uscire così  tardi, invitalo qui da noi invece! Mi farebbe piacere conoscerlo"
Taka:"Non posso invitarlo perché...mmn" -si morde la lingua evitando di dire alla madre della sfida, non può  farla preoccupare per una stupidaggine che era certo sarebbe finita di lì a poco.
Madre:" Non puoi invitarlo? Ehhh?! Taka-chan, non sarà forse che questo 'amico' in realtà è la tua fidanzatina? Non preoccuparti tesoro, la mamma non ti farà fare brutte figure quindi puoi anche invitarla. Falla venire anche adesso...è  tardi ed è più sicuro per lei stare in casa che uscire, non credi?"
Taka:" Mamma, ma cosa vai a pensare! Non ho una fidanzata!" - afferma alzando un po' il tono di voce per nascondere il suo imbarazzo.
Madre:" Mhm? Va bene tesoro, non agitarti ok? Se stasera il tuo 'amico' non può venire qui non fa niente ma assicurati di invitarlo la prossima volta, ok?"
Taka prova a chiudere lì il discorso togliendo alla madre ogni possibilità di estorcergli informazioni che in quel momento lui preferiva non darle.
Taka:" Mamma ti prego, vado di fretta! Non potrò mai perdonare a me stesso un ritardo! Ti prometto che tornerò presto!"
Madre:" E va bene, va bene. Vai ora, ma stai attento per favore!"
Taka:" Certamente!" -si volta per sorriderle e poi esce di casa correndo come un fulmine.
Madre:" Caro lo hai sentito? Non pensi che ci sia qualcosa sotto? Il nostro Taka è troppo strano in questi giorni..."
Padre:" Cara ha appena iniziato le scuole superiori! Ti aspettavi che restasse un bambino per sempre? Che sia un amico o una fidanzata sono contento che finalmente nostro figlio inizi a frequentare persone della sua età. La storia di mio padre lo ha colpito profondamente fin da quando era bambino. Non importa  quante volte abbiamo provato a dirgli che dovrebbe vivere la 'sua' vita al posto di cercare di rimediare a degli errori che non sono neppure suoi".        Madre:" Va bene caro, hai ragione ma è nostro figlio...non posso far altro che preoccuparmi a vederlo comportarsi in modo così strano".

_____

Per entrami finalmente era giunto il momento di dimostrare quanto valessero. Il loro incontro era piuttosto simile all'inizio di una catastrofe naturale: sembrava quasi che la stanza della sauna dovesse scoppiare da un momento all'altro e non era di certo per il troppo caldo. -"Per fortuna siamo da soli!"- pensarono. Stranamente nessuno dei due voleva perder troppo tempo in chiacchiere. Forse erano troppo concentrati a cercare di non perdere i sensi. Gli sembrava di stare tra le fiamme dell'inferno. Faceva davvero troppo caldo, ma erano stati loro, testardi ed orgogliosi quali erano, a voler aumentare la temperatura ai limiti dell'umana sopportazione. Mondo si era anche rifiutato di togliersi i vestiti e Taka, pur vedendolo come un gesto di coraggio, anche se un po' stupido, pensava comunque di non voler avere nessun vantaggio sul suo avversario, così era entrato prima nella sauna. 

Mondo:" Sono passati solo pochi minuti ma sembra che tu sia già al tuo limite!"

Taka:" Tch! Stai forse parlando di te delinquente? Chi si affida alla violenza per risolvere i propri problemi non è altro che un debole, non te ne rendi conto?! Non perderò contro un debole come te!"

Mondo:" Perché insisti a chiamarmi delinquente e codardo quando non sai nulla di me?! Ma come ti permetti! E' questo che mi dà fastidio di te. Senza parlare di come sei completamente estraneo dal mondo, proprio non capisci genietto dei miei stivali...comportandoti così ti farai soltanto odiare da tutti!"

Taka:" Io non sono un genio! Non azzardarti più a chiamarmi in questo modo o non la passerai liscia!" -afferma alzandosi di scatto e agitando i pugni in aria-.

Mondo:" Oi! Ma sei scemo o cosa?! Siamo in una sauna, se ti alzi così potresti svenire e chi ti porta poi all'ospedale, eh?"

Taka:" Allora non chiamarmi più in quel modo!"

Mondo:" Ok amico...calmati però"

Taka:" Non hai mai sentito parlare del primo ministro Ishimaru? Lui sì che era un genio, senza nessuno sforzo è riuscito a risalire la vetta del successo, non ha mai conosciuto il vero significato di "sudare per ottenere qualcosa". Ma era una persona pigra che affidava ogni sua azione o decisione al suo talento, per questo non ha mai davvero capito di cosa avessero bisogno i cittadini. Per colpa sua è scoppiato uno scandalo: si era circondato di politici corrotti. Da quel momento in poi è cambiato tutto. I suoi affari sono finiti al collasso, l'opinione pubblica che prima lo riteneva un grande genio della politica ha ribaltato il suo punto di vista..."

Mondo:" Mhmh capisco, ma chi è questo ex primo ministro di cui parli e perché sembra che tu abbia qualcosa contro di lui?"

Taka:" Era mio nonno"

Mondo:" Scusami, cosa?!"

Taka:" Già, era mio nonno. Lo rispettavo, ma ora per colpa sua siamo gravemente indebitati. Ha infangato il nome della nostra famiglia e tutto ciò perché pensava di essere invincibile, lui e il suo maledetto talento! Se n'è andato senza mai chiedere scusa. Immagino provasse troppa vergogna per il suo fallimento. Sfido io! Intanto non ha fatto nulla per risollevarci dalla situazione in cui ci ha buttato. Perciò non paragonarmi a persone così infide come i 'geni'...tch!" -afferma stringendo i pugni dalla rabbia, quasi a volersi trattenere-.

Mondo:" Mi dispiace, non pensavo..."

Taka lo interrompe per riprendere a parlare:" Già! Ma io non mi perdo d'animo! Diverrò un politico ma lo farò con le mie sole forze. Non mi affiderò mai al 'genio', mi dedicherò anima e corpo a migliorarmi, a studiare. Dimostrerò a tutti che non bisogna essere geni per salire in alto! Dimostrerò a mio nonno, pace all'anima sua, che io pur non essendo un genio sarò capace di fare scelte migliori e più giuste delle sue. Sarò un grande politico, vedrai!"

Mondo:" Oh...allora anche tu combatti per qualcosa...non lo avrei mai immaginato. In verità anche io. Tu mi chiami codardo ma non sai, non sai quello che io passo ogni giorno. Mia madre ci ha lasciati, è morta da tempo ormai. Siamo rimasti solo io e il mio aniki, Daya. Lui è il fratello migliore del mondo. Ha fatto un sacco di sacrifici per me. Ha abbandonato la scuola, si è unito alla gang e ha iniziato a lavorare per mantenere i miei studi. E' per lui che ho accettato di entrare nella Hope Peaks' Academy. Non pensavo neppure di meritarmela un'occasione simile...anche perché quando si tratta di talento in motocicletta, lui batte tutti. Ma secondo lui io ho qualcosa di speciale che lui non ha ed è per questo che sono stato invitato alla Hope Peaks'. Sciocchezze, tch! Fatto sta che questa scuola è il mio biglietto fortunato, la mia occasione per costruirmi un futuro migliore senza pesare troppo sulle spalle di Daya. Voglio che lui sia fiero di me, soprattutto dopo tutti i suoi sacrifici! E' per questo che quando hai cominciato a mettermi i bastoni fra le ruote, rovinando il mio debutto scolastico, avrei voluto prenderti a pugni!"

Taka:" Mi dispiace...non pensavo avessi tutti questi pensieri per la testa...però le regole sono regole dovresti comunque provare a rispettarle!"

Mondo:" Ah...immaginavo lo dicessi! Ma adesso capisco perché ne sei tanto ossessionato quindi proverò a non fare troppo il delinquente..." -afferma con una voce titubante-.

Taka:"Hey, non mi sembri poi così convinto!"

Mondo:" E' che ho il mio caratterino sai?! Non posso promettertelo...le promesse sono fatte per essere mantenute, è questo che mi ha insegnato mio fratello, sai? E io non sono sicuro che con il carattere che mi ritrovo e la questione della gang possa davvero rispettarle sempre!"

Taka:" Lo sai vero che non ti risparmierò lo stesso le punizioni nel caso dovessi comportarti male?"

Mondo:" Immaginavo lo dicessi...sono pronto ad accettare anche le punizioni, basta che non mi fai sospendere o cacciare da scuola...ne va del mio futuro!"

Taka:" Ma non puoi uscire dalla gang? Ti toglieresti dagli impicci così..."

Mondo:"Hey ora... non farmi incazzare! Mio fratello mi ci ha messo a capo perché vuole che io impari a cavarmela da solo ma soprattutto perché si fida di me. La gang è come la nostra famiglia, ci siamo giurati fedeltà! Beh certo i ragazzi non sono molto felici del fatto che sia proprio io il capo gang, mi vedono troppo immaturo. Io credo abbiano ragione, ma è stato il precedente capo gang, mio fratello, ad eleggermi come capo.  Quindi non possono far altri che accettarlo! Ma comunque ora che la gang è una mia responsabilità devo far in modo che si fidino di me, non posso abbandonare la mia famiglia!"

Taka:" E va bene, va bene! Un po' ti invidio sai? Sei completamente diverso da me. Sei così irascibile, ti rivolgi agli altri con violenza..."

Mondo:"Oi, non farmi incazzare, ora!"

Taka:"Scusami ma è la verità...comunque sei così, eppure sei circondato da tantissime persone. Hai parecchi amici e gli altri si divertono in tua compagnia. L'ho notato in classe sai? Io invece per quanto mi sforzi, non ho nessun amico, mi odiano tutti!"

Mondo:" Ah allora te ne sei reso conto! Pensavo vivessi davvero fuori dal mondo, a volte i tuoi comportamenti sono così fuori dal comune ed irritanti che è normale che tu sia finito così. Capisco la storia delle regole e penso sia bello avere un sogno e combattere così ardentemente per realizzarlo...ma penso comunque che dovresti contenere il tuo 'entusiasmo'. Gli altri, ti posso assicurare, lo vedono come una scocciatura. PEr quanto riguarda le regole, sì, va bene farle rispettare ma non essere troppo rigido, cerca di capire gli altri. Pesa se è più importante la regola o il perché una persona ha sbagliato e anche in base a quello decidi le punizioni. Sembra assurdo che io stia parlando a qualcuno di pensare prima di agire, hahaha non lo avrei mai immaginato davvero!

Taka:" Mhmh, dici? Non so se riuscirò a cambiare io sono fatto così! Ma adesso capisco cosa tentavano di dirmi il Sensei e Fujisaki. Senza il tuo aiuto non ci sarei mai arrivato e la cosa si stava impossessando dei mie pensieri al punto che non lo sopportavo più! Grazie davvero Owada-kun!"

 Mondo:" Heh f-figurati! Non ringraziarmi in questo modo che mi metti in imbarazzo" -afferma arrossendo lievemente-. "Comunque anche io ho un sogno. Diplomarmi e diventare un carpentiere: sono sempre stato abituato a distruggere le cose ed è per questo che grazie alla Hope Peaks' Academy diverrò il più abile carpentiere! Non distruggerò più nulla, mi impegnerò invece a creare."

Taka:" Oh! Sai, sei completamente diverso dall'impressione che mi ero fatto di te!"

Mondo:"Anche tu"

Taka:" Forse è così che si ci sente a parlare con i propri amici, mi sento come svuotato, grazie mille, lo dico davvero"

Mondo:" Hey, smettila di ringraziarmi ho detto! Beh ecco...credo che adesso potremmo definirci amici, s-se ti va bene, si intende" -afferma mentre la sua faccia si fa rossa come un pomodoro e quindi si gira per non farsi vedere-.

Taka:" Eh? Cosa!? Owada-kun sei forse arrossito?! Oh mio Dio! Sì voglio essere tuo amico, voglio essere anche io un membro della tua nuova famiglia! Che bello, il mio primo amico. Hey, posso chiamarti Bro? Ti va bene un altro fratello, eh? Eh?" -chiede agitandosi, eccitato dalla notizia-.

Mondo:" C-certamente! Hey , non ti agitare così tanto! Mi imbarazzi b-bro" -arrossisce ancora-.

Taka:" Non ci posso credere! Bro... solo al pensiero mi viene da piangere!" -dice mentre gli occhi davvero gli si riempiono di lacrime-.

Mondo:" Hey! Non piangere, non ti azzardare ho detto. Hey basta adesso. Ah...come faccio..." -si agita mentre guarda Taka disperarsi-. -"Ah ci sono!"- afferma tra sé e sé mentre si avvicina e lo stringe in un abbraccio-.

Taka:"...Bro..." -mugugna, sighiozzando-.

Mondo:" Bro, siamo diventati amici non sono mica morto! Non c'è bisogno di p-p-piangere ok?" -cerca di consolarlo carezzandogli la schiena, nascondendo più che può il suo imbarazzo-.

Taka:"...gvaz (grazie)..." 

Mondo:" Hey dai...ora basta davvero! Mi sporchi i vestiti di moccio..." -afferma mentre continua ad accarezzargli la schiena-.

Taka:" hai ravion ma -sigh- n...non -sigh biescoooh (hai ragione ma non riesco)"



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