Cap 2.2.1 Il primo giorno di detenzione (seconda parte)
Taka:"Sei qui caro il mio deliquente Owada-kun! Ti stavo aspettando sai? Ti ricordo che non dovresti far ritardo neanche alle punizioni. Ma entra prego".
Non ci voleva affatto. Sapeva che lo avrebbe rivisto ma sperava di potersi preparare psicologicamente per evitare di mandarlo all'ospedale.
Mondo:" Argh... Non mi parlare ti prego o potrei darti un pugno ".
Fujisaki:" Owada-kun sei arrivato!"
Mondo:" Già, ma dimmi cosa ci fai qui Fujisaki-san?"
Fujisaki:" Hai dimenticato? Sono stata eletta vice-rappresentante stamattina".
Mondo:"Ah già, mi dispiace..."
Fujisaki:"Ehm, no, non preoccuparti. Va tutto bene. Ishimaru-kun è simpatico".
Mondo:"Ma come puoi dire assurdità simili eh?! Quel pazzoide simpatico?! Non scherziamo!"
Fujisaki:"S-scusami, non v-volevo offenderti"
Mondo:"No scusami tu, non ce l'avevo con te... È che parlare della testa di porcospino mi fa arrabbiare"
Fujisaki:"A-ah c-capisco. Non preoccuparti allora. Hehehe testa di porcospino, è un soprannome carino hehehe"
Lo aveva fatto di nuovo! E proprio quando una ragazza dolce e carina gli stava parlando in modo così educato! Ma come aveva potuto lasciarsi vincere dall'impulsività ancora una volta? Doveva assolutamente imparare a controllarsi o non avrebbe mai avuto una ragazza. Ne era quasi certo: stava prendendo una cotta per Fujisaki. Era una ragazza così minuta e carina che gli veniva voglia di proteggerla. Era stata l'unica ragazza, fino a quel momento, a rivolgersi a lui in modo così gentile senza evitarlo per il suo aspetto da delinquente. Non sapeva perché lo facesse: sarà che era costretta dalla situazione. Insomma, era comunque la vice-rappresentante e magari voleva evitare che l' aria pesante nata tra lui e Ishimaru potesse degenerare in qualcosa di più grave. O magari perché erano compagni di classe e lei voleva andare d'accordo con tutti. In ogni caso Mondo ne era felice e sperava di poterla conquistare in qualche modo. Finalmente vedeva nella sua triste vita da single una luce e voleva afferarla. Mentre si crogiolava nei suoi sogni romantici una voce familiarmente irritante lo riporta dritto coi piedi per terra.
Taka:" Owada-kun non ti permetto di prendermi in giro per il mio aspetto sai? Poi se proprio vogliamo parlare di acconciature, la mia è decorosa ma cosa mi dici della tua? Queste acconciature da delinquenti sembrano solo strane pannocchie. Sono veramente vergognose! Domani parlerò col Sensei, se non si può avere un'uniforme scolastica almeno bisogna far qualcosa per i... "
Mondo:" Ma cosa cazzo dici?! Come ti permetti di insultare l'acconciatura che mio fratello ha scelto per me quando sono entrato nella gang! Questo è davvero troppo. Tappati quella bocca prima che ti dia un pugno!"
Owada-kun si stava avvicinando minacciosamente a Ishimaru-kun e Fujisaki cominciava ad innervosirsi. Non poteva permettere che si picchiassero. Non era passato neanche un giorno intero di scuola! Erano compagni di classe e lui che in passato era stato bullizzato per il suo aspetto femmineo e debole non poteva far altro che immedesimarsi in Ishimaru-kun, credendolo un ragazzo incapace di difendersi. - "È vero che sono un uomo e che lo sto nascondendo a tutti per evitare che il passato venga a darmi di nuovo la caccia, ma proprio perché sono un uomo e proprio perché non voglio che nessuno faccia ad un altra persona ciò che è stato fatto a me, devo intervenire! Non importa se Ishimaru lo provochi...sono sicuro che non lo faccia a posta. Non c'è più tempo per pensare... Devo fermarli, ora! "- pensava silenziosamente mentre si avvicinava a Owada per afferrargli la mano che teneva chiusa a forma di pugno.
Fujisaki:" Owada-kun, p-per favore s-s-smettila! Ora b-basta! Sono sicura non lo abbia detto per farti a-a-arrabbiare! "
Ma Mondo non vedeva altro che rosso davanti a sé. Ormai era entrato in quello stato di rabbia cieca che non lasciava spazio a nessun tipo di discussione. Non aveva sentito le parole di Fujisaki e forse neppure se le avesse sentite sarebbe riuscito a calmarsi e a fermarsi in tempo. Non appena sente un qualcosa che debolmente prova a contrastare la sua forza, con un veloce scatto riesce a liberarsi dalla presa. Ma ciò che si opponeva tra il suo pugno e il viso di Ishimaru era la mano di Fujisaki. Lo scatto repentino gli fa fare un volo all'indietro e sfortunatamente batte la testa vicino all'armadietto di libri che si trovava dietro di loro, nell'angolo della stanza. È stata una questione di pochi istanti: mentre Mondo colpiva la guancia di Ishimaru, Fujisaki cadeva e batteva la testa.
Taka:"Niente male, Owada-kun! Ma ti ho detto che la scuola non è il luogo adatto alle sfide di pugilato dei pigri delinquenti come te! Se proprio ci tieni tanto a picchiarmi puoi anche sfidarmi, accetterò di buon grado e non mi tirerò indietro. Non preoccuparti, non sono un codardo".
Mondo si sentiva ferito nell'orgoglio: come aveva potuto un nanerottolo del genere, concentrato solamente sulla scuola e sul leccare il culo ai professori, resistere a uno dei suoi pugni più forti. Era davvero pietrificato, non se lo aspettava. Questa per lui era stata una grande sconfitta ed era una riprova della sua debolezza e dell'inadeguatezza che sentiva dentro di sé. -" Lo sapevo Aniki... non sono ancora in grado di prendere il tuo posto, perché? Perché non vuoi capirlo!?" - pensava, mentre una opprimente sensazione di impotenza si impossessava di tutto il suo essere. Era finita. Si sentiva inutile, da buttare. Preso com'era dalla sua sconfitta, ancora non si era reso conto di ciò che gli stava succedendo intorno. Quando sente di nuovo la sua voce.
Taka:" Fujisaki-san! Stai bene? Sei ferita?"
Fujisaki:" I-Ishimaru-kun...sto bene. Ho solo battuto un po' la testa"
Taka:" Hai battuto la testa?! Fammi vedere... Sembra sia tutto al suo posto ma sarebbe meglio andare in infermeria e lasciare che se ne occupi un dottore..."
Fujisaki:" Ishimaru-kun tu stai bene?" - allunga la mano verso il suo volto e lo accarezza dolcemente.
Taka:" Cosa? Oh... Ti riferisci a questo? Non è niente. Sto benissimo hahaha"
Fujisaki:" Menomale. Sai, volevo impedirglielo, ma mi sa che non ci sono riuscita, hehe"
Taka:" Nah, non ce n'è bisogno. Sono forte anche se non si direbbe. Riesci ad alzarti? Aspetta ti aiuto"
Fujisaki:"Grazie Ishimaru-kun. Ma come sta Owada-kun?"
Taka:" Oh il delinquente? Non preoccuparti per lui, sta benissimo. Mi sa che però non se lo aspettava. Dai appoggiati che ti accompagno"
Fujisaki:"Non possiamo lasciarlo qui da solo. Hey! Owada-kun stiamo uscendo! Vieni..."
Taka:" Oi. Non sforzarti, hai battuto la testa, no?"
Mondo li guardava allontanarsi ma non aveva il coraggio di seguirli. Non solo era stato sconfitto ma come al solito la sua impulsività e la sua rabbia cieca non avevano portato a nulla di buono. Non era la prima volta che feriva qualcuno di innocente senza neanche accorgersene. Ma stavolta era diverso. Una ragazzina così piccola e fragile... avrebbe anche potuto ucciderla! Al solo pensiero gli si raggelava il sangue.
Mondo:" No no no no! Non sono un assassino... NON SONO UN ASSASSINO!" - urlò, come se dovesse giustificarsi con qualcuno.
Non riusciva a placare la sua coscienza. Era vero, non era un assassino. Non avrebbe mai ucciso intenzionalmente nessuno. Ma il fatto che non riuscisse mai a controllarsi lo rendeva un potenziale pericolo per gli altri. Il groviglio di forti emozioni che aveva provato nel giro di pochi minuti stava prendendo il sopravvento sulla sua mente. Era nauseato da sè stesso. Un codardo, una persona insicura che si nasconde dietro un velo di "forza fisica". Ma quale forza fisica poi, se un nanerottolo lo aveva sconfitto. Aveva fatto del male all'unica ragazza che aveva avuto il coraggio di rivolgergli parola. -"Una fidanzata io?! Ma a chi voglio prendere in giro. Chi vorrebbe mai avere qualcosa a che fare con me...Dovrei scusarmi. Ma con quale faccia mi presento davanti a lei dopo ciò che le ho fatto... Cosa racconterò stasera al mio Aniki? Sarà deluso. Proprio adesso che avevo deciso di vivere una pacifica vita scolastica, che ero determinato a cogliere la grande opportunità che questa lussuosa scuola mi aveva offerto. Volevo diventare più forte per essere un degno sostituito di mio fratello come capo gang ma volevo anche costruirmi un futuro grazie a questa scuola, per non farlo preoccupare e ripagarlo per tutti i sacrifici che ha fatto per me. Però come faccio? Non posso presentarmi domani a scuola come se nulla fosse, non riuscirei a guardare nessuno negli occhi! È tutta colpa di quel pazzoide! Ripensandoci, cosa mi aveva detto? A scuola no però è sempre pronto ad accettare una mia sfida, giusto? Gliela farò vedere io! Sarà stato solo un colpo di fortuna, non può essere davvero forte hahaha. È impossibile. Devo dargli una lezione, in fondo è colpa sua se mi trovo in questa assurda situazione. Devo tappargli la bocca ed evitare che mi metta in ridicolo raccontanto in giro fandonie su di me!"- pensava mentre si muoveva con agitazione.
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