16
"È bellissimo Beatrice...ti sta d'incanto! Sarai bellissima al tuo matrimonio"
Beatrice poggiò le mani sull'abito rosso di taffetà, aveva bottoni incastonati di gemme di Quarzo e di Ametista, preziosi ricami e vari gioielli, aveva una veste e poi una pellanda preziosa, si sentiva una principessa.
"Madre...Giuliano non mi amerà mai, ha giurato di proteggermi ma ama un'altra donna"
"Mia cara Beatrice...vedrai che con il tempo cambierà"
La ragazza abbassò il viso e annuì.
Palazzo Medici
"sembra sbagliato provare così tanta felicità, ho paura che me la portino via"
"Ogni sposa ha i suoi timori" disse Lucrezua alla figlia.
"Li avevo anch'io" tutti di girarono verso Clarice.
"Tu e mio figlio siete felici?"
"Ma certo"
"Lui ha grande rispetto per te"
"Lucrezia Ardinghelli è molto bella" dopo le parole di Clarice, calò il silenzio.
Lucrezia si girò.
"Lorenzo è giovane...privilegiato, non è abituato a rinunciare a ciò che li piace"
"Al nostro primo incontro ha detto che se li avessi...dato il mio cuore, avrebbe promesso davanti a Dio di prendersene cura"
Lucrezia si alzò e si avvicinò alla ragazza.
"Anche tu sei bella e più che meritevole del suo affetto, da a mio figlio del tempo e lui rinuncerà ai suoi piaceri giovanili e non lo farà perché obbligato"
"Madonna...ci dono visite" disse un servo interrompendo la conversazione.
"Messer Foscari...è un piacere avervi qui, Lorenzo vi deve parlare"
"Ma certo Madonna...vi ricordate di mia figlia Novella?"
"Si...Bianca è felice di avervi al suo matrimonio...prego venite"
"Messer Foscari...io vi avevo parlato di un matrimonio tra vostra figlia e Giuliano, ma...ho stretto un'accordo con Giulio Ridolfi, anche lui è molto stimato a Venezia e ascolterebbero tutti i suoi consigli...e mio fratello e la figlia di Giulio sono molto legati...mi dispiace...ma sarete comunque ospiti ai matrimoni"
Quel pomeriggio
Bianca raggiungeva Guglielmo accompagnata da Lorenzo, erano tutti riuniti, Beatrice era affianco alla madre e ad Agnese, guardò Giuliano che era di fianco a Novella.
I due sposi sorridevano mentre il prete li cingeva in matrimonio.
"Agnese...balliamo?" Cosimo si avvicinò alla sorella e alla moglie.
"Certo"
Beatrice rimase sola, guardò Giuliano anche lui era solo, prese due bicchieri di vino e si avvicinò a lui.
"Non ti chiederò di ballare se è questo che sei venuta a chiedermi"
"Oh...mio caro Giuliano so che non sei capace!" Disse lei sorridendo.
"Non sono capace? Chi te lo ha detto?"
"Le voci circolano..."
"Io so ballare"
"Mostramelo"
Lui la guardò, prese dalle mani di Beatrice entrambi i calici di vino e li scolò fino all'ultima goccia. Beatrice rise e lui le prese la mano.
Iniziarono a ballare e quando i loro occhi si incontravano, si illuminavano.
"Allora le voci che ho sentito sul fatto che non sai ballare sono false"
"Si...non capisco dove tu lo abbia sentito"
"Le voci girano"
Poi lui si bloccò, fissava una punto fisso infondo alla stanza.
Beatrice si girò e nel punto esatto dove Giuliano guardava c'era Simonetta.
"Scusami Beatrice" passò il bicchiere alla ragazza rovesciandoglielo per sbaglio addosso.
Ma non si girò andrò dritto verso Simonetta, Clarice si avvicinò a Beatrice.
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, e senza guardare la cugina uscì dalla stanza e raggiunse il giardino.
Piangeva, non poteva fare altro.
"Beatrice!"
Lei si asciugò velocemente le lacrime.
"Stai bene?"
"Io...si"
"Non mentire..."
"Non posso vivere con la consapevolezza che sposerò un'uomo che non mi guarda neanche"
"...a chi lo dici...Lorenzo ha un amante, Lucrezia Ardinghelli"
"...vedrai che Lorenzo cambierà...lui è un bravo ragazzo...non che Giuliano non lo sia...ma a lui piace troppo la vita...non può di certo viverla al meglio con una moglie"
"Ma cosa dici Beatrice...non è vero...ti sei fantastica e lui lo capirà"
"Scusami...di a Bisnca che mi dispiace...vado a casa"
"Va bene...buonanotte" la ragazza diede un baciò sulla guancia di Beatrice e rientrò, Beatrice si diresse a casa.
Giuliano aprì la porta, dentro Lorenzo e Lucrezia lo aspettavano.
"Riunione di famiglia?"
Nella stanza c'era silenzio
"Che paura" continuò Giuliano.
"Sai Giuliano tuo fratello ti avrebbe promesso a Novella la figlia di Foscari, ma poi Giulio ci ha offerto un buon accordo e lui ha scelto Beatrice...ora dimmi avresti preferito Novella o Beatrice?" Chiese Lucrezia.
"Novella è...carina...perché me lo chiedi?"
"Perché...sai ho bisogno di qualcuno che faccia pressione sul doge e sia Giulio che Foscari possono farlo, io non ci metto nulla ad annullare il matrimonio con Beatrice"
"Scherzi...è già tanto che io sposi Beatrice, se l'annulli non mi cambia niente"
"Perché?"
"Me lo chiedi pure...hai visto Clarice...quanto è infelice..."
"Tu me l'hai data in sposa...io non volevo..."
"Ma hai visto cosa hai fatto prima...ti sei imbambolato con Simonetta e hai rovesciato il vino addosso a Beatrice...non l'hai neanche calcolata, Giuliano se tu la farai soffrire" Giuliano non fece completare la frase a Lorenzo.
"Non ci contate...amerò chi voglio"
"Avevi detto che non credevo nell'amore..."
Clarice era con Lucrezia in giro per la città.
E vide Madonna Ardinghelli e decise di avvicinarsi.
"Madonna Ardinghelli..."
"Madonna Medici"
"Ardinghelli è il cognome di vostro marito vero?"
"Si è così"
"Non ho avuto il piacere di incontrarlo"
"Sfortunatamente è costretto a viaggiare molto in oriente...per affari ovvio"
"Per questo avete una relazione con mio marito" il viso di Lucrezia cambiò.
"Delle sue relazioni dovreste parlare con lui..."
"Di cosa parlo con Lorenzo non sono affari vostri...siete molto bella...molto più sofisticata di me, capisco perché è tanto affascinato da voi...lo amate?"
"Cosa provo non sono affari vostri..."
"Se lo amate lasciatelo, Lorenzo non ha una corona ma è un Re, un Re senza eredi è debole, ai suoi nemici basta uccidere lui per distruggere il regno...solo io posso darli un erede legittimo e proteggerlo...quindi vi imploro se lo amate lasciatelo"
"C'è un'altra cosa che rende debole un Re...la solitudine...sapere io amo Lorenzo da quando avevo 10 anni, era appena un ragazzo ma già vedevo in lui l'uomo che sta diventando...soltanto io lo conosco...soltanto io li sono vicina...e spingerlo fuori dal mio letto non lo porterà nel tuo...Madonna Medici"
La ragazza si inchinò e se ne andò.
Giuliano stava andando nella sua stanza quando passò davanti a quella di Clarice, lei era seduta sulla sedia e piangeva.
Lui la guardò e bussò.
Lei si alzò e si asciugò le lacrime.
"Stai bene?"
"Non è niente sono solo raffreddata"
Giuliano entrò nella stanza.
"Se ti può consolare...mio fratello progetta matrimoni infelici per tutti, per me, per Bianca che però è riuscita a sposare l'uomo che amava...era più semplice quando la mia famiglia commerciava lana...parlagli"
"Non oso farlo"
"Mio fratello...è molte cose...ma non è senza cuore"
Giuliano si girò e si diresse alla porta.
"Giuliano...non farla soffrire"
Lui si fermò un secondo e poi uscì.
Simonetta era nella bottega di Sandro, discutevano sul dipinto per cui avrebbe posato ed entrò Giuliano.
"Dov'eri finito?" Chiese Sandro.
"Meglio tardi che mai!" Esclamò lui.
"Beh...questo dipende"
"Giuliano...tu...tu sarai Marte" Sandro prese il braccio di Giuliano
"Nella scena descritta da Ovidio, riposa...la bellezza l'ha condotto all'amore...e questo li ha portato la pace...ora è libero di contemplare Dio" Sandro accompagnò Simonetta davanti a Giuliano, lei non lo guardava.
Poi Giuliano si tolse la giacca.
"Che cosa pensate di fare?" Chiese Simonetta.
"Gli Dei non portano vestiti" rispose lui slacciando la camicia.
Simonetta si girò e Giuliano tirò letteralmente la camicia in faccia a Sandro.
"Hai fatto una promessa davanti a Dio"
"Mi stai chiedendo di non vedere più Lucrezia?"
"Io non ti ho chiesto niente...però non merito di essere umiliata davanti alla servitù, alla famiglia e a tutta Firenze"
"Clarice non era mia intenzione"
"Ma il risultato è questo...rinuncio all'amore ma non al rispetto finché lo avrò sarò una moglie esemplare...ma non ti darò il mio cuore finché dovrò dividerti con quella donna" la Orsini rientrò in casa.
"Clarice...Clarice! Fin dalla prima volta che ti ho vista...hai avuto il mio rispetto..."
Sandro dipingeva i loro colpi scultorei, erano sdraiati uno davanti all'altro.
"Sento ancora sulle labbra il sapore di quel bacio..."
"È stato un'errore"
"Non riesci a guardarmi vero?"
"Coraggio io ti sfido...visto!" La ragazza non si voltò.
"Ho visto abbastanza"
"Giuliano sdraiati...devi sembrare riposato...Giuliano gli occhi...chiusi!"
"Sul serio?"
"Cerca...cerca dentro di te"
Il ragazzo chiuse gli occhi "non guardare" disse scherzando a Simonetta.
"Preferirei guardare mio marito mentre conta i soldi..." quando il ragazzo chiuse gli occhi, Simonetta lentamente si girò verso di lui.
Sandro li guardò.
"Non guardateli il petto...guardate sopra di lui..."
La ragazza seguì le indicazioni del maestro e Giuliano sorrideva.
Ore dopo
Maffei era venuto da Volterra per parlare con Lorenzo, i Priori lo avevano rimosso e avevano eletto Vaccari,avevano sciolto l'accordo con la loro banca e si erano accordati con un'altro mercante a condizioni più favorevoli, Lorenzo che era opera di Pazzi.
"Dobbiamo inviare l'armata di Sforza e prendere l'allume, non c'è più tempo!" Esclamò Giuliano.
"No, no, no,non voglio versare sangue, ci dev'essere un'altro modo"
"Se non agisci ora...verrà versato più sangue quando il Papa manderà la sua armata" replicò Lucrezia.
"Non oggi e nemmeno domani...aspettiamo Lunedì, non voglio rovinare il matrimonio di Giuliano...Maffei siete invitato anche voi"
"Mi dispiace Lorenzo devo tornare a Volterra, congratulazioni Giuliano" concluse Maffei.
"Che ci fai qui Lorenzo?" Chiese Francesco.
"Ricordi il giorno in cui tuo zio venne a prendere te e Guglielmo?"
"Come potrei dimenticarlo...pensai che il sole non avrebbe più brillato"
"Eppure in tutti questi anni l'ha fatto...tuo fratello e mia sorella sposati come i tuoi genitori avrebbero voluto...mi serve il tuo aiuto Francesco...per trovare le prove che tuo zio sta pagando qualcuno per tagliarmi fuori da Volterra"
"Lui mi ha cresciuto...è la mia famiglia"
"Anchio ora sono la tua famiglia...ti sembra un tradimento...lo so, lo so...ma insieme possiamo impedire una guerra e riuscire a salvare innumerevoli vite"
Quella sera Francesco si intrufolò nella banca dei Pazzi.
Cercava una prova, un libro con dei conti, qualunque che provasse che suo zio centrava con il casino a Volterra.
Lorenzo invece usciva per andare da Lucrezia.
"Ha parlato anche con te"
"Sai quello che provo per te...ma lei è mia moglie"
Lucrezia prese la mano di Lorenzo e la baciò, lance scivolare sul suo petto.
"Vuoi veramente respingermi?"
Lorenzo cadde di nuovo nel peccato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro