Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Two.

Da: [email protected]
A: [email protected]
Data: 27/09/2012
Oggetto: Trekker
"Beh, in effetti avevo una mezza idea di sabotarti la laurea, considerato il tuo linguaggio scurrile, ma:
1) Non me la sono sentita di infierire su una povera ragazza che studia Chimica Fisica.
2) Dal tuo ultimo saluto ne deduco che sei una Trekker?
Consideralo il tuo giorno fortunato.
Zayn"

Da: [email protected]
A: [email protected]
Data: 27/09/2012
Oggetto: RE: Trekker
"In realtà sono più una jedi. Star Trek mi ha annoiato dopo due stagioni, mi dispiace deluderti.
Ti prego di apprezzare la mia ammirevole onestà e di conseguenza non sabotarmi la laurea. Che tra l'altro succederà nel duemilamai, se il Mahajan continua a non rispondermi .
Ora perdonami, ma ho i noodles nel microonde e la nuova puntata di Breaking Bad ad aspettarmi.
Buon buio & addio,
April"

Cliccai il tasto invia, alzandomi per andare verso la cucina.

"Quindi sei un nerdaccio, che palle" borbottai tra me e me, pensando al tizio delle mail.
Avevo già iniziato a farmi film mentali stile "C'è posta per te", in cui Meg Ryan e Tom Hanks si conoscono parlando per e-mail, finendo per innamorarsi. Solo che io sarei stata interpretata da Emma Watson e lui da Ed Westwick. E invece questo Zayn dei miei stivali aveva rovinato tutto. Un amante di Star Trek vagamente simile ad Ed Westwick penso che debba ancora nascere, quindi lui sarà stato più o meno un grassone, con t-shirt fantasy e i capelli lunghi e unti.

Entrai in cucina, dove mi trovai davanti lo spettacolo più agghiacciante dell'intero Sistema Solare.
Louis + bocche a ventosa e lingue ruotanti + Hanna.
Ed era solo il secondo giorno che Louis passava a casa mia. Che maledetto traditore.

Feci un finto colpo di tosse, per far capire ai due polipi che esisteva anche una terza persona in quella casa.
Pietrificai con lo sguardo Tommo, ma non mi abbassai a fargli una sfuriata perché avrebbe solo inorgoglito quella simpaticona di Hanna. Mi diressi con passo spedito verso il microonde, presi la mia tazza di noodles e girai i tacchi. Louis doveva sloggiare da casa mia il più presto possibile, che schifo.

Nemmeno il tempo di mettermi comoda in poltrona, col pc in grembo, che mi suonò il telefono.

"Jess, proprio adesso? Devo ancora cenare e guardare Breaking Bad quindi se mi hai chiamato per parlare di questo, ti richiamo dopo."

Jess, la mia classicamente migliore amica. Lei abitava a Birmingham quindi non la vedevo spesso, ma ci sentivamo praticamente ogni giorno. Siano benedetti internet e gli smartphones.

"Nope, ti chiamo per dirti che ho prenotato il treno YO-OH. Arrivo sabato."

Ero una vera amica di merda. Avevo dimenticato che Jess sarebbe venuta a festeggiare il suo compleanno nella capitale. Finsi di ricordarmi tutto, ovviamente.

"Oh una bella notizia! Finalmente. Oggi ne avevo proprio bisogno, tra il laboratorio di Inorganica e Tomlinson che tenta di riprodursi per fusione con la sbarbina, vorrei uccidermi, te lo giuro."

"Ma è ancora a casa tua il tipo? Ma non puoi dire qualcosa ai suoi genitori, ad Alex?"

"Figurati, Alex lo sa già, ma pende troppo dalle labbra del fratello per tradirlo. Ed io... beh, mi sento in colpa a "denunciarlo" ai suoi, e poi metti caso che mi sputtana in qualche modo e mi cacciano via? No, meglio di no" conclusi sbuffando.

"Come vuoi. Basta che per sabato io abbia un letto o un divano o quel che vuoi per dormire senza rischiare di trovarci residui di battaglie sessuali fra quei due."

Storsi il naso, disgustata da quell'immagine.

"Ew, Jess, per favore! Già devo sorbirmeli in carne ed ossa, evitiamo questi dettagli macabri mentre parliamo."

"Va beene, comunque ti lascio a Breaking Bad, succede una cosa..."

"Stai zitta!" le urlai.

Dio, perché doveva sempre spoilerarmi tutto.

"Ah, prima di andare: come va con l'amichetto di mail?"

Chiaramente il giorno prima le avevo raccontato di quella strana conversazione che avevo iniziato con quello sconosciuto, per sbaglio. Sospirai.

"Si è rivelato un trekker. Sorvolando sul fatto che quindi al 98% è un ciccione viscido, fosse stato per lo meno un amante di Star Wars - mi lagnai - almeno saremmo stati nerd sulla stessa lunghezza d'onda!"

"Dai, che palle, già vi shippavo - disse ridendo Jess dall'altra parte della cornetta - vorrà dire che sabato sera ti troveremo il nerd giusto!"

Salutai la mia amica e spensi il telefono. Basta distrazioni.
Dling.
Detto fatto. Mi era arrivata una mail.

Da: [email protected]
A: [email protected]
Data: 27/09/2012
Oggetto: Ti condono
"Avevo una mezza idea di rovinarti davvero la laurea, andando dal Marhajan a fargli leggere quante belle cose mi hai scritto su di lui, perché non mi puoi venire a dire che Star Trek è noioso. E per favore, non mettiamoci a fare paragoni con Star Wars, lo sappiamo entrambi che sono due cose totalmente diverse.
Però poi ti sei fatta perdonare per l'ennesima volta con Breaking Bad. Dovevo supporre che una Chimica Fisica guardasse quel gioiello di telefilm, in effetti.
Buona visione, l'episodio di questa settimana è una bomba totale.
Z."

Rilessi la mail, sorridendo.
Pian piano l'immagine mentale di nerd grassone che avevo di Zayn iniziò a... dimagrire. Non era tornato ad essere Ed Westwick, ma guardava il mio telefilm preferito, quindi dovevo toglierli qualche chilo, per premiarlo.
Gli avrei risposto dopo essermi goduta la mia cena, la mia puntata e il mio lettuccio caldo.

____________________________________

Mi svegliò il suono di una tromba.
Di una tromba?!
No, effettivamente non aveva molto senso. Richiusi gli occhi, magari stavo sognando Charles di Rossana. A dieci anni mi ero innamorata di lui.
PROOOOOOPOPOPROOOO'.
No, non stavo sognando Charles. Che cazzo era quel suono.

Mi strascicai in salotto, ancora in pigiama e avvolta nel mio piumone. C'era un tizio biondo che stava suonando la tromba.
No, non sto scherzando.
Lo fissai catatonica, non riuscendo a concepire cosa diavolo ci facesse un suonatore di tromba nel mio salotto.

Spostai lentamente lo sguardo al grande orologio quadrato sulla parete: erano le dieci e mezza di giovedì. Tornai a fissare incredula quello sconosciuto, che nel frattempo aveva smesso di suonare e mi sorrideva imbarazzato.
Una botta sulla testa seguita da un "Hey raggio di April! Questo è il mio amico Niall. Ti ha svegliata per caso?" mi fece capire che dietro a tutto questo c'era Louis.

Ed era ancora a casa mia.
Mi voltai lentamente, gli occhi ridotti a due fissure minuscole che sprizzavano odio puro colato. Non so cosa sia l'odio colato, ma lo stavo provando.

"Innanzitutto raggio di April ci chiami il tuo pesce rosso. Secondo di poi: sì, mi ha svegliata. Ed è giovedì mattina. Ed è l'unico giorno in cui posso dormire in pace perché non ho i corsi o non devo stare dietro a tuo fratello. E' il mio cazzo di giorno libero e c'è un trombatore in salotto" gli urlai addosso, indicando quel tizio random.

Che poi aveva un facciotto tenero da angioletto, non sembrava affatto un "trombatore". Ma comunque.

"Relax, amica mia!" mi rispose Louis, fregandosene altamente del mio sclero.

"Dio, mi dispiace averti svegliata. Tommo non mi aveva detto che c'era qualcuno in casa, altrimenti avrei evitato" si scusò sinceramente quel tipo, Niall.

"Questo perché nel microuniverso Tomlinson esiste solo esclusivamente Louis, Il Re Sole. Mai nome fu più azzeccato, eh" cercai di calmarmi, per non far sentire troppo in colpa quel poveretto, e mi buttai sulla poltrona, ancora immersa nel mio piumone.

"Comunque, caro il mio Imperatore di Francia, sabato devi sloggiare. Arriva Jess e dorme qua quindi il divano è suo. E no, prima che tu lo dica, non puoi dormire con Hanna. Casa mia, regole mie. Tu, Niall, giusto? Non puoi ospitarlo?"

"Ah non ti preoccupare, tanto sabato c'è la festa dai Payne e suppongo che resterò a dormire là, in un modo o nell'altro" mi rispose serafico Louis.

Bene, un problema in meno.
Accesi il pc che avevo lasciato sul tavolino del salotto la sera prima, dando una veloce controllatina a facebook: inviti ad eventi truzzi, inviti ad eventi troppo chic, inviti da persone che abitano in un'altra città... tutto regolare insomma. Lessi la risposta di Jess alla conversazione della notte prima, sarebbe arrivata alle dieci di sabato. E così, nemmeno quel giorno avrei potuto dormire.
E dovevo ancora rispondere al nerd-ciccione-che-stava-dimagrendo-nella-mia-testa.

Da: [email protected]
A: [email protected]
Data: 28/09/2012
Oggetto: Walter cazzo White
"Ora, non voglio essere volgare o cosa, quindi mi limiterò a dire che se alla fine del telefilm Walter White non muore mi incazzo. Cioè, lo amo eh. Sia ben chiaro. E' un bel personaggio e tutto il resto, ma deve morire.
Ah e poi, io non stavo facendo paragoni Star Trek/Star Wars, per chi mi hai presa. Volevo solo tastare il terreno e capire se eri uno di quei perdenti totali che si mettono a compararli, ma hai passato la prova. Bravo.
Comunque adesso non posso dilungarmi in offese a Mr. White né in critiche sugli universi startrekkiani/starwarsiani, perché mi sono ritrovata un suonatore di tromba in casa. E sono le dieci di mattina del mio giorno libero. Una grandissima emozione, come puoi immaginare.
Buon quarto giorno della settimana, Magnifico Rettore.
A."

Niall e Louis non solo bazzicarono per casa per tutta la mattina, ma restarono addirittura a pranzo.
Ebbi così modo di scoprire che Niall era un amico di Harry, che era questo fighetto amico di vecchia data di Louis. E Tomlinson lo aveva chiamato perché voleva arrangiare una non so che canzone infilandoci di mezzo la tromba.
Evitiamo i commenti.
Ingurgitai il mio pranzo - un hamburger poco cotto e un pezzo di pane - sia perché volevo evitare di stare troppo a lungo nella stessa stanza con Louis e Niall, che mi stavano rincretinendo con le loro scale e bemolle e fa diesis, sia perché dovevo prepararmi per accompagnare Alex a tennis.
Beh, chiaro, il giovedì ed il lunedì erano i giorni del tennis, così come il mercoledì c'era violino, e venerdì Tedesco avanzato. Avevate qualche dubbio?

"James mi ha ucciso! Voglio tagliarmi il braccio!" si lamentò il piccoletto, uscendo dallo spogliatoio, con la testolina ancora bagnata.

James era l'allenatore, un discreto figaccione che sospettavo facesse il modello di Abercrombie come secondo lavoro - se non era così, avrebbero dovuto assumerlo, rialzo delle vendite assicurato. Dopotutto, accompagnare Alex agli allenamenti non era un martirio troppo grande.

"Non ti sei asciugato i capelli, mi spieghi perché vuoi morire di polmonite? Siamo in autunno, inizia a far freddo, caro mio" sospirai, prendendo l'asciugamano dal borsone e sfregandogli con un po' troppa foga la chioma ribelle, ignorando i suoi lamenti.

"Voilà, già meglio!" esclamai, ammirando "l'opera".

Lui mugugnò qualcosa, infilandosi il giubbotto e calcandosi il cappello in testa. Poi rivolse la sua attenzione a qualcuno o qualcosa dietro di me.

"Ciao Saf!" disse sorridendo come un beota.

Saf... SAFAA la sua fi-dan-za-ta.
Mi girai di scatto, per capire chi era la sfortunata. Era una graziosa bambina con lunghi capelli corvini, la pelle ambrata, due occhi enormi color cioccolato ed un sorriso dolcissimo.

"Aww, bravo Alex, che bambina adorabile" pensai, senza dire nulla per non metterlo in imbarazzo.

Che brava amica, lo so.

"Ciao Al!" rispose lei, sventolando la mano e procedendo a passo spedito verso l'uscita.

"Aspetta! Devo darti il libro di cui ti ho parlato!" sbottò Alex, rincorrendola e trascindandosi dietro il borsone.

Alzai gli occhi al cielo, seguendolo. Quanto odio l'energia dei bambini.
Li raggiunsi fuori, dove il marmocchio stava consegnando il suo tesssoro nelle mani della ragazzina. Un vero gesto d'amore.

"Grazie mille! Te lo riporto tutto intero lunedì a scuola! Ora scusami, mio fratello mi sta aspettando in macchina" disse lei, indicando un'Alfa Romeo parcheggiata poco più in là, dalla quale proveniva un insistente suono di clacson.

Socchiusi gli occhi per cercare di vedere questo fratello che in quanto a doti di strombazzamenti non aveva nulla da invidiare a Niall, ma essendo già le sei del pomeriggio era troppo buio.

"Saf, ti sbrighi? Sono in doppia fila, dai!" berciò il ragazzo, sporgendosi dal finestrino.

Un fighetto con un ciuffo ridicolo e per di più ossigenato. Ma la gente si droga per farsi fare questi scempi ai capelli, dico io.
La bambina salutò con un abbraccio Alex (che diventò rosso come un peperone) e mi sorrise, per poi correre via.
Detti una pacca sulla spalla ad Alex, e gli sistemai il cappello.

"Dai, che carina. E' anche un buon partito, a giudicare dalla macchina di quel cafone di fratello che si ritrova. Non lasciartela scappare" sogghignai, ricevendo in risposta una gomitata nel fianco e un "lasciami stare".

Era totalmente cotto di quella Safaa.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro