LUCA

Mi sono fatto coinvolgere per la prima volta nella mia carriera. Mi sono lasciato trascinare dalle conseguenze .
Da quando Denise mi ha lasciato, da quando non vedo più mia figlia tutto è scomparso, la vita mi ha consumato.
Mi ritrovo nei posti che avrei dovuto evitare. Ma per quanto io fugga io torno sempre in questa clinica, in questa stanza.
Aurora mi carezzi dapprima una mano e poi  mi guardi mentre mi sfiori il viso e io sento uno stranissimo, bellissimo, caotico rumore.
Sento te. Ti sento.
Ti bacio dolcemente, poi con passione. Ti bacio  e tu ti stacchi da me, mi rendo conto di aver fatto il più grande errore della mia vita.
Poi distogli lo sguardo e torni a fissare il vuoto.
«Cazzo....Aurora scusami, cristo, che ho fatto?» sussurro.
Vedo le lacrime rigarti il viso, vedo nei tuoi occhi la delusione , ma poi tu ti volti verso di mi schiaffeggi.
«Vai al diavolo dottore, vai al diavolo e....»
Ti avvicini accanto a me , mi guardi ancora.
E poi sei ti a baciarmi mi sfiori le labbra e poi le mordi come  se non potessi frane a meno.
Potrebbe entrare chiunque , un paziente, un collega . Mi potrebbero licenziare,  radiato dall'ordine, mandato chissà dove.
Ma io non ci penso, penso solo al nostro bacio così vorace.
Abbiamo fame d'amore, Aurora, ci sentiamo consumati.
Poi Aurora di allontani da me e ti sdrai sul letto. Mi fissi e sorridi.
Allarghi le braccia al cielo, potresti urlare, potresti fare ancora più rumore,
Invece mi dici di fare silenzio, mi dici di sdraiarmi accanto a te.
Mi baci, ancora e ancora.
«Non lo avrei mai creduto possibile. Invece sono qui, invece è possibile Luca.»
«Che cos'è questo vortice, Aurora?»
«Ế Il vortice della vita.»
Le nostre fronti si sfiorano  e io ti carezzo i capelli.
«Sei bella, Aurora, bella come la luce che filtra in questa stanza nel più assoluto silenzio.»
Non smetti di sorridermi.
«Cercavo qualcosa, Luca Ho evitato tanti posti, ti ho evitato, ma tu fai rumore, qui...»
Dici portandoti la mano sul cuore.
«Il rumore più bello è quello del tuo cuore.»
«Non voglio fare a meno d'amare» Mi sussurri.
Lievemente ti addormenti e io ti lascio riposare, per la prima volta tranquilla.
Ritorno in  studio e penso che non dovrei più pensare.