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Seconda Parte

Will you still love me when I'm no longer young and beautiful?
Will you still love me when I got nothing but my aching soul?
I know you will, I know you will, I know that you will
Will you still love me when I'm no longer beautiful?

***

Maggio 2021

La luce entra invadente dalla grande finestra della stanza d'albergo di Carlos, strisciando lungo il lenzuolo fino a raggiungere il volto di Lando, che si ritrova costretto ad aprire gli occhi. La prima cosa che vede è la schiena di Carlos, coperta da una maglietta a maniche corte aderente abbastanza da mettere in evidenza i suoi muscoli. Alza il braccio, in un movimento svogliato, sfiorandolo appena ma riuscendo così ad attirare la sua attenzione. Carlos si gira verso di lui, sorridendogli sforzatamente e cercando di nascondere la sua preoccupazione.

«È presto, dormi ancora un po', io vado a correre», gli dice, sporgendosi e lasciandogli un bacio sulla fronte. Fortunatamente Lando si limita ad annuire, girandosi dall'altra parte e tirando il lenzuolo fin sopra la testa. Carlos prende un respiro di sollievo, alzandosi dal letto ed uscendo fuori.

Ha appena detto una bugia a Lando: non sta andando a correre. È scoppiato un casino nella notte, ci sono foto di loro due mentre escono dall'albergo mano nella mano ovunque, articoli sulla loro relazione, di cui però non si sa niente. Sono tutte speculazioni del cazzo. Alcuni fan li sostengono, hanno sempre creduto in loro e #Carlando è in trending topic su Twitter. Inevitabilmente però sono arrivate anche le critiche, l'odio ingiustificato di chi non accetta l'amore tra due ragazzi. Carlos ha letto cose davvero orribili, cose che sa per certo farebbero star male Lando, che tra i due è sempre stato il più sensibile, anche se cerca di non darlo a vedere. E lui, forse per la differenza d'età che c'è tra di loro, o semplicemente perché non potrebbe essere altrimenti, si è sempre sentito in dovere di proteggerlo. Vuole farlo anche adesso, ma non sa proprio come. Si dice che ha ancora un po' di tempo prima che Lando si svegli e spera in un miracolo, ma sa che è solo cieca illusione la sua.

«Per il bene di entrambi dovete fare un passo indietro», suggerisce la sua agente Morgana. Sono seduti ad un tavolo un po' appartato, in un bar vicino al mare. Carlos ha gli occhiali da sole su e sta dannatamente cercando di tenere un profilo basso.

«Che intendi dire?»

«Intendo dire che dovete negare il fatto che ci sia una relazione tra voi due», dice lei. «Siete sempre stati molto vicini quando eravate compagni di scuderia. Eravate euforici per il podio, volevate festeggiare insieme e vi siete avvicinati un po'. Tutto qui».

«Tutto qui?» chiede retorico Carlos. «Guarda che io ci ho messo anni per trovare il coraggio di farlo e se l'ho fatto è perché non voglio più nascondermi. Mi sono innamorato di Lando, che ci posso fare? Potevo innamorarmi di qualsiasi altra persona, eppure io mi sono innamorato di lui. E lui si è innamorato di me. Ha sofferto tanto per il fatto che dovessimo nasconderci, come credi che io possa andare da lui a dirgli che dobbiamo fare un passo indietro? No, questa non è la soluzione!»

«E allora cosa proponi?» Ottima domanda. Sperava di trovare una risposta parlando con Morgana, eppure per lei l'unica cosa da fare è mentire, tornare nell'ombra, in quel buio soffocante che sa, sa per certo, li dividerà una volta per tutte. «L'opinione pubblica conta, i tifosi contano, gli sponsor contano! Non dipende solo da te o da Lando. E lo capisco, dev'essere stato difficile, però-».

«Lo capisci?» domanda Carlos, interrompendo la ragazza. «Ti sei mai davvero innamorata di qualcuno che fosse- che fosse il tuo sole? Ti sei mai sentita come Icaro? Perché è così che mi fa sentire Lando, lo voglio vicino, anche a costo di cadere nel mare e annegare». Lei rimane in silenzio, abbassando lo sguardo. «Non so cosa farò, ma so quello che non voglio fare», le fa sapere, alzandosi dalla sedia. Non dà altre spiegazioni, si limita a salutarla e poi se ne va.

Quando rientra nella sua camera sono ormai le nove passate e il letto è vuoto. Deduce che Lando sia in bagno, e ne ha la conferma non appena si appoggia alla porta, intenzionato a bussare. Lo sente singhiozzare e la voce gli trema quando gli chiede se può entrare.

«Aspett- aspetta un secondo», dice Lando, aprendo ma rimanendo nascosto dietro alla porta. Ha gli occhi gonfi e le guance piene di lacrime. Carlos avanza, tirandolo a sé, in un abbraccio, mentre la porta si richiude da sola alle loro spalle. Oltre le sue spalle, appoggiato al lavandino, vede il suo cellulare pieno di notifiche e capisce ogni cosa.

«Ehi, non piangere», sussurra Carlos, baciandogli la guancia e sentendosi sulle labbra il gusto salato delle sue lacrime. Lando però piange ancora più forte, dicendo cose che nessuno dei due capiscono, parole sconnesse. Parole che poi, con più calma ripete. Si siedono entrambi a terra, appoggiati contro il muro. Lando ha le gambe incrociate, la testa bassa sul fazzoletto che ha usato per soffiarsi il naso, Carlos invece tiene lo sguardo su di lui. Il suo sole.

«Non dovevamo osare tanto», ammette il più piccolo. «Mi sento così stupido ad aver creduto che sarebbe stato semplice! Le hai lette che cose che scrivono su di noi?!»

«Non devi leggere quelle cose. La gente parla, giudica, lo farà sempre...ma che ne sa di noi?» chiede retorico Carlos, accarezzandogli la base del collo. «Io non ho intenzione di tirarmi indietro, possiamo farcela. Insieme», dice e finalmente Lando alza la testa, guardandolo con una strana luce negli occhi.

«E se io non dovessi farcela?»

«Posso farcela io per entrambi, te lo prometto», dice Carlos, avvicinandosi alle sue labbra e lasciandogli un bacio leggero, che il più piccolo percepisce appena, proprio come la prima volta che si sono baciati e lui non ha capito se fosse successo davvero o se fosse stato solo un sogno.

***

Dicembre 2018

Festeggiare il compleanno di qualcuno è un ottimo pretesto per ubriacarsi, quindi Lando lo fa. Si ubriaca. Non gli capita spesso di esagerare con l'alcol, però in questo momento se lo può permettere! La stagione non è ancora iniziata, le vacanze di Natale sono alle porte e in più ha rotto con il suo ragazzo, o forse era il suo scopamico e lui questo non l'aveva capito. Poco importa, non vuole pensare a lui in questo momento. È alticcio abbastanza da fare quello che non ha ancora trovato il coraggio di fare da quando è arrivato in McLaren.

«Sei sicuro di essere spagnolo?» chiede a Carlos, quello che sarà il suo compagno di scuderia. Il ragazzo si volta verso di lui, guardandolo un po' confuso. E allora Lando ride. «Solitamente gli spagnoli sono...calienti. Tu sembri un cubetto di ghiaccio!» Dal primo giorno che si sono incontrati, Carlos non gli ha mai dato troppa confidenza, ma quello che Lando non sa è che l'ha osservato continuamente. E ha capito di doverselo tenere alla larga. Ma ehi, eccolo qui, proprio davanti a lui!

«Mi adeguo al clima che c'è qui», risponde lo spagnolo, con un mezzo sorriso. Lando risponde a quel sorriso di riflesso, perché lo trova bello e trova che dovrebbe sorridere più spesso. Sicuramente se fosse sobrio non penserebbe queste cose. Ma non lo è, quindi...

E nemmeno Carlos lo è, anche se l'alcol lo regge sicuramente meglio di Lando. Continuano a bere insieme, non ricordando nemmeno di chi sia il compleanno. Buttano lì dei nomi a caso, ma la verità è che non conosco nemmeno ancora tutti i componenti del team. E parlano, parlano un sacco. In realtà non parlano di niente in particolare e molto probabilmente domani nessuno dei due ricorderà quello che si sono detti. O come sono finiti per baciarsi, contro il muro del bagno.

Forse è stato Carlos a sporgersi, o forse Lando. Forse le loro labbra si sono attirate le une sulle altre inconsapevolmente. Forse non può nemmeno considerarsi un bacio. Forse.

Eppure, il mattino dopo Lando ha ancora il sapore di Carlos addosso. Ancora frastornato dopo la serata di ieri, con la testa che gli fa male per quanto ha bevuto, si porta le dita alle labbra, sfiorandole piano, piano come l'ha sfiorato Carlos.

O forse si è sognato ogni cosa.

***

Aprile 2019

«Lo sai che abbiamo un nome?» chiede Carlos, alzando il telefono in direzione di Lando. Lui mette a fuoco, lasciandosi sfuggire un sorriso. Carlando. «E scrivono storie su di noi! Cioè- intendo dire, storie in cui stiamo insieme, ci credi?» Lando si rimette composto, drizzandosi sulla schiena. Quindi pure i loro fan hanno capito che tra di loro c'è chimica ma non lo sta capendo Carlos?! Perché sì, Carlos sta facendo finta di niente da quella sera in cui si sono baciati, non che abbiano mai parlato di quel bacio - non bacio. Il loro rapporto è maturato molto, sono ottimi...amici. Però a Lando piace Carlos e questo non riesce proprio a negarlo a se stesso!

«Che gente!» bisbiglia Lando, con un risatina, ma si sente in imbarazzo da morire. Decide quindi di alzarsi, muoversi un po' per la stanza, giusto da non farsi vedere in faccia da Carlos.

«Io comunque sto sempre sopra nelle storie», fa sapere Carlos, avvicinandosi silenziosamente a lui. Si ferma alle sue spalle, soffiando le parole contro il suo collo. Lando inghiotte a vuoto, voltandosi e trovandosi così ad un palmo di distanza da Carlos, che tiene gli occhi fissi sulle sue labbra.

«Quindi le hai lette?»

«Il volo per arrivare qui è stato parecchio lungo», si giustifica. «Mi annoiavo». Lando ride, facendo vibrare le sue labbra su quelle di Carlos un secondo dopo. È lo spagnolo a muoversi per primo, appoggiando entrambe le mani contro il viso dell'altro e tirandoselo vicino, in un bacio che toglie il fiato per quanto è urgente. E Lando si lascia baciare, appoggiandosi a Carlos e accarezzandogli i fianchi da sotto la maglietta.

«Finalmente», sussurra, con il fiato corto, appena si staccano. Ma subito dopo riprendono, muovendosi per la stanza e trovando una posizione comoda per entrambi. Lando si siede sul tavolino posto davanti al divano, Carlos invece gli resta tra le gambe, che tiene leggermente divaricate. Nemmeno si premurano di controllare che la porta sia chiusa, perché sono nell'Hospitality della loro scuderia, più precisamente nella stanza dove si prepara Lando prima di scendere in pista. Il suo casco e la tuta sono in un angolo, ad aspettarlo, perché tra poco inizieranno le qualifiche. È sempre nervoso prima di una qualifica, ma non oggi. Oggi la sua mente è leggera. Lascia che sia il suo corpo a fare ogni cosa.

Si spogliano a metà, perché sanno di dover fare in fretta. E pure l'amplesso è veloce, ma sembra durare ore. Ogni spinta di Carlos sembra moltiplicarsi per mille e l'orgasmo è così forte che Lando allenta la presa attorno ai fianchi del più grande, stremato.

È il dopo ad essere strano. Chissà se nelle storie che scrivono su di loro va a finire così.

«Io comunque ho una ragazza e- cioè, è stato bello, però-», cerca di giustificarsi Carlos.

«Ma sì, certo, non ti preoccupare», lo rassicura Lando, nascondendo la delusione. «Se vuoi ogni tanto possiamo scopare. Tutto qui». Si rende conto di aver detto queste parole troppo tardi, spera però Carlos rifiuti.

«Uhm...okay», risponde, lasciandogli un bacio sulla guancia prima di andarsene.

***

Agosto 2019

«Io ed Isa ci siamo lasciati», dice Carlos, tenendo lo sguardo fisso sul soffitto. È sdraiato sul letto, le braccia conserte dietro alla testa e il lenzuolo a coprirlo dai fianchi in giù. Lando, che invece è seduto sul bordo del letto, impegnato a rimettersi i boxer, si ferma di colpo, girandosi.

«Mi dispiace?» risponde con fare interrogativo. Carlos ride, tirandolo per un braccio verso di sé.

«Non fare lo stupido», gli sussurra. «Voglio stare con te». Lando spalanca gli occhi, mentre il suo cuore prende a battere all'impazzata nella cassa toracica. Non ha mai, nemmeno per un secondo, pensato che potesse succede. Alla fine si era abituato alla loro strana amicizia, si era abituato alle sveltine prima delle gare e alle notti passate insieme dopo le gare, ma chissà perché non si è mai accorto che nel tempo qualcosa è cambiato tra di loro.

Non è mai stato solo sesso quello tra loro, ecco la verità. Quindi...è amore? Lando non è mai stato davvero innamorato di qualcuno, non ha mai sentito le famose farfalle nello stomaco di cui tutti parlano, ma in questo momento si sente effettivamente qualcosa dentro, qualcosa di enorme. Non sono farfalle, sono elefanti!

«Vuoi stare con me?» chiede conferma, guardandolo negli occhi. Carlos annuisce, passandogli le dita tra i capelli e lasciando poi andare la mano contro la sua guancia.

«E tu vuoi stare con me?»

«Dal giorno zero!» risponde Lando, buttandosi sulle sue labbra e baciandolo un centinaio, o forse un migliaio di volte. Ancora e ancora.

Sì, dal giorno zero, questo lo sapeva bene anche Carlos, che ha cercato di stargli alla larga ma poco alla volta, come la neve che si scioglie in primavera, si è sciolto sotto il luminoso sorriso di Lando. Perché contro il destino c'è poco da fare e lui ne è certo: sono destinati a stare insieme. In questa e in qualsiasi altra vita.

***

Agosto 2021

«Carlos, è la scelta giusta», sussurra Lando. Non credeva di poter essere lui il più forte tra i due, ma ha capito che lo deve a Carlos, che in tutti gli anni che sono stati insieme l'ha sempre protetto.

«Lo so», risponde semplicemente, facendo poi segno a Lando di avvicinarsi. Il più piccolo si mette a sedere a sua volta, si prendono per mano e si guardano. Carlos sorride e Lando sorride di riflesso, non sa farlo con nessun altro, solo con Carlos. «Spero che possa davvero servire, sono stati due mesi orribili e ho odiato ogni secondo che sei stato male ed io non sono stato in grado di fare niente».

«Non darti colpe, ti prego», dice Lando. «Ci abbiamo provato, tu sei stato bravissimo, il mio fidato scudiero pronto a tutto per proteggermi, ma non posso chiederti di farlo ancora. Anche tu sei stato male, anche tu hai sofferto. Tuo padre manco ti parla più! Non possiamo andare avanti così». Carlos annuisce piano. «Dobbiamo lasciarci andare adesso, Carlos».

Sì, devono allontanarsi e questo è il momento migliore, considerando che c'è di mezzo la pausa estiva. Ognuno andrà in vacanza in un posto diverso, a Carlos è stata persino trovata una finta fidanzata. Poi, cosa succederà dopo l'estate nessuno dei due lo sa.

«Appena posso ti vengo a riprendere, d'accordo?» chiede Carlos.

«Ti aspetto», risponde Lando. «E se non potrò amarti adesso, lo farò quando sarò libero. Mi vorrai ancora quando sarò vecchio?»

«Io sarò più vecchio di te», gli ricorda Carlos, ridendo. Gli prende il viso tra le mani e appoggia la fronte alla sua, guardandolo con gli occhi velati di lacrime. «Ti vorrò sempre. Ti ho voluto dal giorno zero».

***

Angolo autrice: Ed eccoci con la seconda parte. Nel mio cuore e nella mia testa c'è sempre la volontà di scrivere ancora di loro, forse un giorno tutto questo diventerà una long.

Grazie per aver letto. A prestissimo,

-Ale.

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