Capitolo 20
Per anni ho sviluppato una teoria, quasi scientifica, un'ipotesi su cui ho ragionato per anni interi continuando a cambiare idea e correggere gli errori, insomma un po' come fece Einstein,una cosa seria insomma.
Tutti questi anni mi hanno portato a dire che se nel primo minuto della giornata qualcosa ti va storto allora fidati le cose da lì in poi potranno solo andare peggio, sintetizzato; se la tua giornata inizia di merda fidati che potrà solo che peggiorare.
Giusto per confermare questa teoria stamattina mi sono alzato tutto sudato visto che la piccoletta di notte si trasforma in una specie di stufetta umana la quale si è aggrappata a me peggio di un koala rendendomi la notte parecchio insonne, non appena mi sono alzato dirigendomi verso il bagno per fare la doccia non ho fatto caso a Daniel che era per terra e sono inciampato sbattendo la faccia sul pavimento, come se non bastasse Rebecca si è pure incazzata perchè giustamente avevo urtato il suo delfino in stoffa.
Cercando di non pensare al male al naso sono entrato in doccia e ho felicemente scoperto che Calum durante la sua esibizione mattutina nella doccia a ritmo di Selena Gomez aveva anche finito l'acqua calda dunque ho dovuto lavarmi con quella fredda, in pieno ottobre, ad un certo punto ho cominciato a pensare di poter vedere dei pinguini nel box con me.
Appena uscito dalla glaciale doccia mi sono vestito e sono andato a fare colazione aspettando che la piccoletta si vestisse per la scuola, ho messo dei toast nel tostapane e per far passare il tempo ho risposto al messaggio di Sam, in quei trenta secondi ovviamente il pane si è bruciato e la colazione è andata a farsi fottere insieme alla mia pazienza.
Di corsa come ogni mattina ho portato Rebecca a scuola la quale giusto perchè voleva mettere il dito nella piaga del mio cattivo umore ha cominciato a urlare a squarciagola per tutto il tragitto ricordandomi quanto fosse in ritardo, come se fosse colpa mia il fatto che ci fosse traffico per la pioggia.
Dopo aver almeno passato tre semafori rossi prendendomi sicuramente più di duecento dollari di multa ho parcheggiato davanti alla scuola e come ogni volta ho dovuto accompagnare Rebecca per mano fino all'ingresso, solo che non avevo l'ombrello dunque ho coperto la piccoletta con la mia giacca mentre io mi facevo la seconda doccia fredda della giornata e ovviamente non appena Rebecca mi ha salutato io sono ritornato sui miei passi e proprio prima di entrare in macchina il mio piede è affondato in una pozzanghera, inutile dire che le scarpe fossero il nuovo paio della Nike bianco, comprato proprio ieri.
Ogni volta la stessa storia, ogni volta che ho una giornata di merda deve piovere peggiorando soltanto le cose.
Salgo le scale di casa visto che ovviamente l'ascensore per arrivare al sesto piano è rotto e faccio attenzione a non scivolare con le scarpe bagnate, mentre sono al terzo piano il mio cellulare comincia a squillare fastidiosamente, lo afferro e rispondo alla chiamata scazzato.
"Eh" Rispondo irritato senza neanche guardare il nome sullo schermo.
"Hey Ash, tutto bene?" Riconosco la voce di Sam e cerco di addolcirmi, poverina non si merita la mia versione da mestruato, mi passo una mano trai capelli umidi prima di sforzarmi ad essere gentile.
"Hey, si si tutto okay, semplicemente finora la mia giornata sta andando di merda te?" Chiedo mentre continuo a salire le scale, sento la sua risata delicata e spontaneamente un sorriso appare sulle mie labbra.
"Che ne dici se per migliorare questa orribile giornata passo a farti un saluto?" Chiedo poi io dopo che il mio umore è radicalmente cambiato sentendo la sua risata, non so come abbia fatto ma adesso mi sento meglio.
"Sì, io oggi finisco le lezioni verso le dieci e mezza, ovvero tra due ore mi pare, che ne dici di andare a prenderci qualcosa di caldo?" Chiede lei con il suo tono gentile e dolce, mentre l'ascolto estraggo le chiavi di casa dalla tasca dei jeans e poi guardo la mia porta ma qualcosa, o meglio qualcuno mi ferma dal rispondere a Samantha.
"Emh, Sam ti chiamo più tardi, devo fare una cosa" dico io mentre lei farfuglia un okay chiudendo la chiamata guardo davanti a me la ragazza dai capelli mori tutti bagnati e gli occhi azzurri puntati su di me.
"Ciao, emh c'è Luke?" Chiede Brooke sorridendomi leggermente mentre io osservo i suoi vestiti gocciolanti, direi che la sua giornata non è andata molto meglio visto il trucco colato e gli occhi arrossati.
"No, potrebbe essere con Calum da qualche parte ma non credo" Dico avvicinandomi a lei, la ragazza si morde il labbro abbassando gli occhi sulle sue scarpe zuppe prima di scuotere la testa frustrata.
"Okay, vabbè ci vediamo" dice lei frettolosamente prima di dirigersi verso le scale con il viso arrossato, prima che possa andarsene la blocco afferrandole delicatamente il polso.
"Non vorrai mica continuare a girare bagnata come un pulcino vero? Dai fuori sta facendo il diluvio universale, ho una gran voglia di cioccolata calda ti va?" Chiedo io gentilmente e lei guarda le scale incerte come se stesse facendo qualcosa di sbagliato per poi annuire e seguirmi dentro casa.
"Allora ora ti dedichi a tempo pieno a fare l'investigatrice dietro Luke?" Chiedo io prendendola in giro e lei mi lancia un'occhiataccia facendomi subito zittire, la ragazza comincia a guardarsi attorno a disagio prima di portarsi le braccia al freddo e rabbrividire.
"So che gli animali preferiti di Luke sono i pinguini ma diventare uno di loro non ti aiuterà più di tanto, dai ti presto qualcosa da metterti o diventerai un ghiacciolo Brooke" dico e lei alza gli occhi al cielo prima di seguirmi in camera mia.
"Ecco a te, una bella felpa con il buonissimo profumo ed un paio di pantaloni della tuta, non ti azzardare a portarteli via" dico puntandole il dito addosso e lei mi manda a fanculo prima di dirigersi nella camera di Rebecca per cambiarsi, faccio lo stesso infilandomi dei vestiti asciutti per poi uscire e trovare Brooke già cambiata.
Le faccio cenno di seguirmi verso la cucina dove comincio a prendere il preparato per la cioccolata calda mentre Brooke si siede sullo sgabello dove in genere si siede Rebecca, la guardo mentre sbuffa spostandosi una ciocca dal volto, in genere ho sempre visto questa ragazza sorridente con Luke oppure incazzata con lui ma non l'ho mai vista così... triste credo.
"Io ti giuro che non so cosa stia facendo Luke, non sto tentando di coprirlo" dico così all'improvviso facendo saettare gli occhi azzurri di Brooke nei miei, la ragazza rimane in silenzio a fissarmi prima di scoppiare a ridere.
"Lo so, lo so, tranquillo Ash, in verità sei l'unico che sa tutte queste paranoie, ti sto usando come uno psicologo praticamente" dice lei quasi disperata ed io sorrido prima di sedermi accanto a lei e metterle una mano sulla spalla.
"Non mi dispiace ascoltarti, in più sono sicuro che Luke non ti stia tradendo o roba del genere, dai insomma te lo vedi? Vorrei ricordarti che è lo stesso ragazzo che l'anno scorso è uscito di casa mia correndo ed urlando come una femminuccia perchè aveva visto un ragno" dico e lei sorride leggermente prima di prendere il telefono e porgermelo.
"Guarda, leggi il suo ultimo messaggio e dimmi se ti sembra normale la cosa" dice lei guardandomi, io afferro il telefono e lo sblocco ignorando la dolce immagine dove i due si abbracciano sul divano, arrivo ai messaggi e apro quelli di Luke.
Guardo la schermata bianca e come al solito le cose cominciano a farsi difficili, sento lo sguardo di Brooke bruciare sulla mia schiena mentre cerco di leggere quelle lettere bastarde che ora si stanno mescolando come al solito.
"Emh, puoi leggermelo tu?" Chiedo io irritato e passandole il cellulare, lei mi guarda confusa prima di ripassarmelo.
"Ma scusa leggilo tu, che ti costa?" Chiede lei ed io stringo i pugni.
"Mi costa, dai leggilo cazzo" dico irritato e lei alza il sopracciglio prima di mettermi il telefonino davanti.
"No, leggilo tu" ripete e stavolta la pazienza sparisce.
"Sono fottutamente dislessico, non riesco a leggere quel cazzo di messaggio" dico io sbottando all'improvviso e lei indietreggia leggermente spaventata mentre io mi alzo.
"Eh la madonna, bastava dirlo no? Anche mio fratello soffre di dislessia, te lo leggo io" dice lei alzando gli occhi al cielo, mi giro leggermente stupito da questa reazione, in genere gli altri provano pena e si scusano immediatamente pensando che sia una specie di ritardato o stupido.
"Che c'è perchè mi guardi così?" Chiede lei mentre sblocca il telefono e mi guarda con i suoi occhi da cervo.
"Non pensi che io sia stupido?" Chiedo e lei sorride.
"Certo che lo penso, tu e Calum mangiare gli spaghetti sopra la pizza, ma no, non credo tu sia stupido solo per la dislessia Ashton" dice lei ed io abbasso lo sguardo prima di sedermi di nuovo accanto a lei.
"Mi dispiace di aver reagito così, in genere non mi succede, riesco sempre a leggere solo che a vita quando mi sento osservato o nervoso le lettere si mescolano e non riesco più a farlo, è dal liceo che evito queste situazioni imbarazzanti" dico e lei mi appoggia una mano sulla spalla come avevo fatto io con lei poco prima.
"Ascolterei molto volentieri la solita storia del ragazzino bullizzato a scuola che poi è diventato ribelle ma ora c'è una cosa molto più importante, come per esempio il fatto che Luke mi abbia risposto dicendomi che sono una ragazza fantastica ma ha bisogno di tempo" dice lei ed io scoppio a ridere prima di mettermi ad ascoltarla e passare tutta la mattinata con lei.
"No" ripeto per l'ennesima volta.
"Si invece" ripete la piccoletta con le mani sui fianchi.
"Ho detto no invece" ripeto fermamente e lei assottiglia lo sguardo guardandomi con quella sua faccia da ragazzina minacciosa.
"Ma glielo ho promesso a Kyle" dice lei impuntandosi ed indicando il bambino dai capelli scuri accanto a lei che sorride timidamente.
"Non possiamo portarlo a casa nostra senza il consenso di sua mamma, mi denunciano" dico esasperato ed il bambino si intromette nella discussione alzando la sua manina come se fosse a scuola.
"Mamma ha detto che posso andare a casa di Rebecca" dice lui ed io alzo gli occhi al cielo prima di aprire la portiera della macchina e farli salire.
Guido battendo le dita sul volante a tempo dei Green Day fino a quando un ragazzo sul ciglio della strada ed uno sguardo perso attira la mia attenzione, sorrido prima di accostare la macchina davanti a lui e abbassare il finestrino.
"Quanto per un servizio completo?" Chiedo richiamando l'attenzione di Luke che mi guarda male prima di salire in macchina senza neanche aspettare un invito.
"Che fai?" Chiede lui ed io indico i due marmocchi.
"Bado alle bestioline vuoi tenermi compagnia oppure preferisci vagare come un anima in pena peggio della tua ragazza?" Chiedo io e lui mi guarda male prima di guardare nei sedili posteriori e rivolgermi uno sguardo assassino.
"Che cosa ci fa quello in macchina con lei?" Chiede indicando Kyle che ora sta giocando con la piccoletta a qualche strano gioco infantile.
Ignoro per tutto il tragitto Luke che continua a far spostare Kyle da Rebecca peggio di un padre apprensivo, non appena entriamo a casa i bambini corrono in camera della piccoletta ed io vado verso la cucina per preparare la merenda per Rebecca ovvero il solito panino alla marmellata.
"Sei impazzito? La lasci da sola con un ragazzo in camera sua con la porta chiusa?" Chiede continuando a fissare il corridoio ed io lo guardo, noto la sua camicia bianca leggermente spiegazzata e i capelli più spettinati del solito, poi un piccolo dettaglio mi salta all'occhio.
"Che ne dici se invece di parlare di due bambini di cinque anni che staranno sicuramente giocando con dei peluche parliamo del tuo succhiotto sul collo?" Dico e lui impallidisce prima di portarsi una mano sul collo per coprirsi, scuoto la testa prima di dargli uno schiaffo dietro la testa.
"Ma che cazzo ti prende Luke? Stai tradendo Brooke? Ma dove è finito quel ragazzino che temeva pure di dire alle ragazze che avevano messo il rossetto male?" Dico io e lui abbassa lo sguardo in colpa.
"Non è come sembra, non è una situazione facile" dice evitando il mio sguardo ed io lo riscuoto.
"Luke tutti noi facciamo cazzate, io per primo non so cosa sia la monogamia ma porca troia, Brooke è disperata, ti cerca, continua a chiedermi di te, piange ogni notte non puoi trattarla così devi dirle la verità" dico io a voce alta e lui mi guarda confuso.
"Parla con te?" Chiede confuso e io annuisco.
"Già biondino, la tua ragazza o forse meglio chiamarla la povera cornuta è venuta stamattina da me per sfogarsi e parlare di quello stronzo del suo ragazzo, ma io le ho detto di stare tranquilla, del resto Luke non potrebbe mai farle una cosa del genere ed invece ora la stai tradendo con qualche ragazzetta?" Gli dico io e lui abbassa di nuovo lo sguardo in colpa.
"Ti dico che non è come sembra Ashton è che.." inizia a parlarmi ma la voce della mocciosa lo interrompe.
"Ashton" dice lei ed entrambi ci giriamo verso i due mocciosi che ci guardano sorridendo, io la guardo confuso prima che lei mi mostri nella sua mano un preservativo.
"Una volta mi avevate detto che questo fa felici le ragazze e Kyle ha detto di volermi rendere felice oggi, possiamo usarlo?"
Merda.
Hey Everybody
I'm back, scusate se ho fatto passare un po' di giorni senza aggiornare ma son partita per andare a Londra e bho amo quella città con tutto il mio cuore, voglio andarci a vivere.
Detto ciò ho provato a cercare Harry e Niall ma niente da fare, sono peggio dei due leocorni, però sono andata allo zoo e ho visto l'acquario (Shameless) e ho conversato mezzora con un piccolo suricato, e chi ha letto The second sa.
Vabbè Luke sta nascondendo qualcosa, Brooke è una brava persona e Ashton è dislessico ecco perchè si è sempre considerato stupido, ovviamente non lo è.
Sono felice che vi sia piaciuto il flashback dove parlavo della famiglia di Ashton e mi dispiace che in molte si siano rispecchiate nella sua e anche in parte mia situazione, ma tutto passa e tutto andrà meglio ora, a parte i capitoli tragici e spezza anima.
Detto ciò vi auguro una buona vita a tutte.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro