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Capitolo 2

"Rebecca?" 

"Rebecca"

"Cinque anni?" 

"Cinque anni" 

"Tua figlia?" 

"Sì cazzo Michael, Rebecca cinque fottuti anni e si porco schifo, mia figlia" dico alterandomi con il ragazzo alla mia sinistra che si zittisce per tornare a fissare come tutti noi da almeno dieci minuti la bambina che continua a guardarci in silenzio.

"Ho quasi sei anni" dice lei con una vocina acuta e biascicando qualche parola, guardo come le sue braccia non si siano ancora rilassate continuando a tenere stretto il suo maledetto delfino rosa e come quegli occhi scuri non abbiano ancora smesso di fissarmi.

Merda, mi faccio mettere in soggezione da una bambina di cinque anni.

Mi alzo dal divano e afferro il mio cellulare, cerco tra i contatti il numero di sua madre, forse negli anni passati ho salvato un suo contatto o qualcosa per rintracciarla, niente.

"Marmocchia, sai il numero di tua madre?" Chiedo io e la bambina mi guarda impassibile rimanendo in silenzio 

"Ti ricordi il tuo indirizzo?" Chiedo riprovando, potrei portarla semplicemente davanti a casa sua e lasciarla lì, nuovamente la bambina rimane in silenzio.

"Senti marmocchia non ho intenzione di tenere te e il tuo stupid..." Luke mi blocca lanciandomi un cuscino e indicandomi la bambina che si sta mordendo il labbro con gli occhi lucidi mentre stringe ancora più forte il suo peluche.

"Brutto idiota sarà spaventata non urlarle contro" dice il biondo prima di mostrare un enorme sorriso alla peste che lo fissa con i suoi occhioni da Bambi demoniaco.

"Ciao Rebecca, io mi chiamo Luke, come si chiama la tua amichetta rosa?" Chiede Luke indicando il peluche della marmocchia, la bambina mi guarda per un istante prima di tornare a fissare il biondo.

"è un maschio" dice lei quasi offesa e Luke sorride leggermente prima di riprendere a parlarle.

"Ah, mi sono fatto ingannare dal colore, allora come si chiama il tuo amico?" Chiede di nuovo e la bambina si morde il labbro prima di rispondere.

"Daniel" dice e Michael si illumina avvicinandosi alla poppante fastidiosa.

"Anche io avevo un peluche che si chiamava così era adorabile sai? Comunque io mi chiamo Michael ma puoi chiamarmi anche Mikey" dice il ragazzo sorridendole e facendola sorridere leggermente.

"Oh Ash, ha le fossette come te" dice Calum girandosi nella mia direzione con un sorrisetto da schiaffi.

"Taci idiota" dico e lui ride prima di girarsi verso la marmocchia mucosa e avvicinare la sia mano a lei, la mocciosa lo guarda diffidente.

"Io sono Calum, quello simpatico" dice facendole l'occhiolino e lei timidamente allunga la mano per stringerla con il moro che dolcemente le bacia il dorso della manina facendola ridacchiare e arrossire, oh madonna ci deve provare pure con una lattante.

"Vedi quel ragazzo con la faccia da rana? Ecco, anche se fa il maleducato in verità è solo stron... antipatico però si chiama Ashton" dice Luke indicandomi e gli occhi nocciola della portatrice di germi si posano nuovamente su di me mentre mi osserva come un suo nuovo giocattolo a cui staccare la testa, poi però il suo sguardo si addolcisce e ripiega le labbra da una parte per mostrarmi un sorriso timido e una fossetta appena accennata.

"Io chiamo gli assistenti sociali" dico smettendo di fissarla e afferro il cellulare cercando su internet il numero, lo inserisco e metto il telefono sull'orecchio, non ho intenzione di fare da tata alla marmocchia mentre sua madre me la scarica all'improvviso dopo cinque anni che non mi vede.

Anche io dovevo andare in vacanza l'anno scorso ma mica gli ho mollato Calum a casa pretendendo che me lo badasse e Calum non sempre fa i bisogni nel water.

"Perchè non rispondono?" Chiedo alterandomi e Michael alza gli occhi al cielo

"Idiota, è domenica, nessun officio è aperto di domenica" dice ed io alzo gli occhi al cielo prima di posare il telefono sul bancone della cucina e passarmi una mano tra i capelli.

"Fa male?" Chiede la vocina fastidiosa della poppante e noi tutti puntiamo gli occhi su di lei, la mocciosa indica il labbro di Luke bucato da un piercing, il biondo ridacchia leggermente prima di scuotere la testa.

"No, non fa male, potrebbe farselo anche Daniel e non sentirebbe niente" risponde e la bambina nasconde dietro la testa il pupazzo intimorita facendo scoppiare a ridere i ragazzi.

"Marmocchia" la richiamo e lei mi guarda curiosa.

"Hai fame? Sete? Che devi fare?" Chiedo e lei alza le spalle innocentemente così mi avvicino a frigo cercando del cibo per lei.

"Abbiamo solo birra e pizza fredda" dico e la bambina fa una faccia schifata arricciando il naso e sporgendo la lingua fuori dalle labbra sottili e rosee.

"Credo ci sia qualche barretta energetica sotto il lavandino o magari nel cassetto vicino ai preservativi" dice Calum e la bambina spalanca gli occhi.

"Cosa sono i preservativi?" Chiede curiosa e tutti la guardiamo non sapendo come risponderle finchè Michael decide di intervenire.

"Serve ai ragazzi quando decidono di penetr..." uno schiaffo gli arriva direttamente sul collo da Luke prima che possa finire di dire la sua volgarità.

"Emh li usano i ragazzi per rendere felici le ragazze" dice Luke e la bambina annuisce contenta prima di portarsi il dito sul mento.

"Anche io userò i preservativi?" Chiede e io spalanco gli occhi mentre Calum scoppia a ridere.

"Se sei più furba di Ashton sì fidati, li userai" dice  e io sbuffo sonoramente, perchè ho deciso di vivere con lui? Potevo vivere da solo.

"Io devo andare a lezione, ci vediamo, ciao Rebecca" dice Luke alzandosi e dirigendosi verso la porta mentre la poppante lo saluta con la sua minuscola mano da nano.

"Sì, io tra venti minuti inizio il turno in fumetteria, ciao Daniel, ciao Principessa, ci si vede presto" dice dolcemente Michael prima di seguire il biondo fuori dalla porta lasciandomi insieme a Cal a gestire la mocciosa.

"Merda, ho appena dimenticato che odio le situazioni imbarazzanti tra padre e figlia, ciao Ash vado a farmi un giro" dice il moro prima di correre fuori dall'appartamento e lasciarmi con il demone.

"Emh... che cosa mangi di solito?" Chiedo io notando sull'orologio che è decisamente ora di pranzo, ed onestamente anche io ho fame, del resto ho fatto attività fisica tutta notte.

"M-mamma prepara sempre le verdurine bollite con il purè" dice lei timidamente, perchè prima con i ragazzi sembrava così sicura ed ora sembra un gattino bagnato?

"Che schifo, non mangeremo quella merd... cosa" dico correggendomi all'ultimo e la mocciosa mi guarda in attesa di un mio movimento, mi volto e apro il primo armadietto sopra i fornelli prima di afferrare una confezione di cereali colorati e buttarli in una ciotola con dei cuccioli, maledetto il giorno in cui ho lasciato Calum scegliere le stoviglie.

Immergo i cereali nel latte e mi avvicino alla pidocchiosa porgendogli la tazza, la bambina la prende appoggiandola sulle sue gambe e la guarda incerta, io intanto comincio ad ingozzarmi in silenzio.

"Io non posso mangiare queste cose, mamma non vuole" dice lei porgendomi la tazza ed io la guardo confuso, quale bambino non mangerebbe dei dolci? Che razza di alieno è lei?

"E che mangi? FIletto?" Chiedo mentre lei salta giù dal divano appoggiando la tazza con delicatezza sul tavolino ancora pieno di bicchieri della festa e mi guarda mentre si sistema il suo vestitino rosa.

"Io mangio le verdurine" dice lei con tono fermo ed io la guardo mentre mastico un'altra cucchiaiata di cereali super zuccherosi.

"Non ho le verdurine" dico accendendo la televisione e lei incrocia le braccia al petto posizionandosi davanti allo schermo.

"Io voglio le verdurine" dice di nuovo ed io alzo il volume per non sentire i suoi lamenti da poppante, che stesse zitta e mangiasse i suoi cereali, è già tanto che le ho dato una tazza.

"VOGLIO LE VERDURINE" comincia a urlare ed io sussulto spaventandomi per l'improvviso cambiamento di umore della marmocchia, lei comincia a piangere e urlare come una a cui hanno appena strappato i capelli.

"Non ho le tue fottute verdurine" le urlo nel tentativo di farla smettere di urlare come un vichinga ma lei continua a urlare come una pazza.

"Verdurine, verdurine, verdurine, verdurine, verdurine" urla lei ed io la guardo incredulo, sta scherzando vero? 

"verdur..." 

"OKAY; VADO A PRENDERE LE TUE CAZZO DI VERDURINE" urlo più forte di lei e lei si zittisce prima di sedersi dove era prima e sorridermi tranquillamente, fanculo io non la sopporto questa porta pannolini.



"Guardala come è felice, sembra un'angioletto" dice Calum mentre addenta le sue carote bollite nel piatto.

Grazie alla marmocchia ora abbiamo il frigo pieno di verdure già pronte e schifezze varie, niente pizza per cena, solo fottute verdurine da ospedale.

"Ha mangiato verdure a pranzo, merenda e ora le sta mangiando pure a cena, questa poppante non è umana" dico mentre allontano il mio piatto di carote e patate lesse, mi rifiuto di mangiare questo schifo.

"Mamma dice che le verdure fanno diventare intelligenti" dice lei continuando tranquilla a mangiare le sue carotine vomitose come se fossero la pizza più buona del mondo.

"Io non mangio mai le verdure" dice Calum 

"Appunto" risponde la bambina e io la guardo incredulo, ha appena fatto una battuta a Calum? Ma non aveva solo cinque anni la lattante?

"Che cosa è?" Chiede lei indicando la lattina di birra davanti a me

"Birra" rispondo senza tanti giri di parole prima di portare alle labbra il contenitore e berne un lungo sorso.

La mocciosa annuisce prima di sbadigliare leggermente e chiudere gli occhi per un istante per poi riaprirli leggermente lucidi e totalmente stanchi, le sue manine si poggiano sulle sue guance mentre sostiene la sua testa diventata pensate.

"Cal che ore sono?"Chiedo e lui guarda nel suo cellulare, mostrandomi il suo sfondo con  il culo di Katy Perry e anche l'ora.

"Marmocchia è quasi l'una di notte, hai sonno?" Chiedo e la bimba si riscuote scuotendo la testa pero poi sbadigliare e far sorridere Calum.

"Secondo me qualcuno qui non vede l'ora di andare a nanna eh?" Chiede il moro e la bambina annuisce mentre le si richiudono gli occhi, mi alzo e vado a prendere due cuscini dal divano e li butto per terra insieme ad una coperta rossa.

"Ecco a te il tuo lettino" dico io indicando l'ammasso di cuscini e Calum mi guarda incredulo prima di guardare la marmocchia che si è addormentata con la testa sul tavolo, come diavolo ha fatto, neanche un minuto fa aveva le forse per rispondere a Calum ed ora è crollata?

Calum sorride prima di avvolgerla tra le sue braccia e prenderla in braccio facendo attenzione a non svegliarla, io gli indico il pavimento e lui mi guarda incredulo prima di dirigersi verso le stanze e portare la peste nel letto degli ospiti.

Lo seguo mentre la adagia dolcemente sul materasso e la marmocchia sorride nel sonno quando il moro la copre con le coperte, Calum si gira verso di me sorridendo prima di uscire dalla stanza ed entrare in camera sua.

Mi giro per fare lo stesso ma una vocina mi blocca.

"Ashton" dice la peste ed io mi giro guardandola, che vuole? Devo comprare verdure diverse per la colazione.

"Che vuoi?" Chiedo e lei mi guarda impaurita.

"Puoi lasciare la luce accesa, Daniel ha paura del buio"dice indicando il delfino ed io scuoto la testa.

"Hai la minima idea di quanto costi tenere la luce accesa tutta notte col caz..." la guardo mentre i suoi occhi da cerbiatto mi fissano speranzosi, il suo piccolo labbro comincia a tremare mentre la vedo sempre più impaurita.

Oh per l'amor del dio.

"Okay, stanotte la tengo accesa ma cerca di far passare questa paura a Daniel o domani dorme in cantina" dico e la bambina sorride prima di stringere il suo delfino soddisfatta e chiudere gli occhi.

Non solo prima dovevo badare a Calum ora mi tocca pure pensare alle paure di uno stupido delfino rosa.

Ma che cazzo ho fatto di male?


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