diciannove
Negli ultimi giorni di quell'estate, si videro sempre di più, se questo era possibile. Andavano da qualsiasi parte, in qualsiasi momento. Non li importava né il luogo né l'ora. Se stavano insieme, quelle cose praticamente non esistevano. Avevano trovato nell'altro quell'adrenalina che si origina nel cuore ed è trasportata da lì a tutte le parti del corpo facendoti sentire più vivo che mai, quel sentimento che qualcuno chiama felicità.
Vedere Luke in costume da bagno era uno dei passatempi preferiti di Brooklyn. Quel pomeriggio aveva il privilegio di vederlo seminudo e approfittò dell'occasione, ovviamente. Lui neanche si privò di vederla ogni volta che si girava o che era distratta.
Dopo averle dato un ultimo sguardo, scese i primi scalini della piscina e le tese la mano disposto ad aiutarla. Lei chiuse gli occhi mentre mille ricordi spaventosi si proiettarono come un film horror nella sua mente.
—è fredda—esclamò e saltò su Luke, affogando entrambi.
Salendo in superficie, lui le mantenne le gambe, mentre lei attorniò la sua vita con esse.
—Brooklyn, non voglio illuderti, ma sei dentro una piscina e non hai neanche le palpitazioni.
Lei sorrise come se non succedesse nulla di grave e lo baciò come se tutto dipendesse dalle labbra del biondo.
—Credo di aver superato tutti i miei ostacoli—disse finalmente.
—Io credo di no, ancora ti manca uno, ma è il più facile, non ti preoccupare.
—Quale?
—Passare il resto della tua vita con me—concluse. Vedendo che lei era confusa, roteò gli occhi e si spiegò. —Sono il tuo principe azzurro, Brooke.
Lei rise e disse:
—Credo che il mio ultimo ostacolo sarà convivere con il tuo ego.
—Zitta—sussurrò contro le sue labbra e continuarono a baciarsi.
Quando il sole cominciava a nascondersi, uscirono dalla piscina e si sedettero sul prato. Lei appoggiò la sua testa sulla spalla di Luke e sentì come ogni parte sua si completava, sentì come lui la completava. Non era ormai solo Luke, il ragazzo sconosciuto che voleva aiutarla con la sua fobia, in quel momento era la persona che più conosceva, alla quale riponeva tutta la sua fiducia e soprattutto, la persona che la rendeva più felice al mondo.
Lo guardò negli occhi e l'avrebbe fatto da quel momento in poi perché ormai non li temeva più.
—Ti amo—gli disse e l'avrebbe fatto da quel momento in poi perché lo sentiva realmente.
—Da uno a dieci? —scherzò.
—Infinitamente— rispose sul serio.
Lui le sorrise e lei seppe che il sole non era più quello che la faceva sentire calda. Si avvicinarono sempre di più fino ad unire le loro labbra, come tante altre volte, e senza dubbio, ogni bacio continuava ad essere diverso; probabilmente perché il suo amore aumentava con ognuno di esso.
—Anche io ti amo— rispose Luke e allontanandosi, aggiunse: —Sai? Ci stavo pensando e ho un'altra teoria.
Lei roteò gli occhi, però gli sorrise, incitandolo a continuare.
—Adesso credo che l'amore sia eterno e illimitato— cominciò e il sole si nascose completamente, facendo sì che i suoi occhi non fossero più così celesti, sennò azzurri. Brooklyn amava come il colore delle sue iridi cambiava a seconda delle ore del giorno. —Ma anche credo che è capace di distruggere qualsiasi altra teoria, è un sentimento così difficile da spiegare. Io dico, impossibile, si può solo sentire e sai la cosa migliore di tutte? Ogni persona lo sente in un modo diverso— sorrise come se avesse scoperto un nuovo continente. —Senza dubbio, continuo a trovare una spiegazione ad essa.
Rimasero in silenzio, sicuramente, cercando di trovare parole che definivano l'amore, ma lei contava con qualcosa che a lui non andava bene. Sapeva che amare è sentire qualcosa di bello per un'altra persona, un'emozione così intima che si converte in un mistero soprattutto per sé stessi, quella è la magia dell'amore.
Quindi solo sorrise e si limitò dicendo:
—Luke, alcune cose è meglio lasciarle senza spiegazioni—
SCUSATEMI TANTO.
Sono nella merda e ho potuto aggiornare solo oggi. Sono felice di annunciare che ce l'ho fatta! Entro domenica credo di pubblicare il finale!
idk, non ve lo aspettate ok
LI AMOOOOOO.
Passate da seasons? è una storia incentrata su quattro piesie e mi farebbe piacere un parere (:
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