S i x t e e n
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"Tesoro."
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Amelie Avery.
Rimase simile a un punto interrogativo davanti ai due ragazzi. "Chi mi ha mentito?" chiese ad entrambi. Rimase confusa del perché si separarono nello stesso secondo in cui lei si avvicinò.
"Beh? Chi mi ha mentito?" chiese di nuovo e i suoi occhi viaggiarono tra loro, ma niente, nessuno dei due pronunciò una parola. Rimasero semplicemente sbigottiti davanti a lei con le loro facce illuminate da uno sguardo colpevole.
Amelie sentì una mano sul suo fondoschiena mentre la tirava in un petto stretto e lei deglutì cercando di non sussultare per il tocco di Adrian.
"Sei pronta?" chiese Adrian, guardando sia Theodore che Draco dall'alto. "O vuoi restare qui con questi-" disse mentre lanciava loro uno sguardo disgustato.
"Non essere scortese, Adrian." mormorò Amelie mentre lo guardava. Sorrise per alleviare il suo temperamento vacillante, "Ho detto che verrò con te-"
Theodore si avvicinò mentre i suoi occhi si incollavano su Adrian, "Dove la stai portando?" chiese. La sua voce bassa, ma minacciosa. La sua testa scattò sul biondo mentre posava una mano sulla spalla di Theodore,
"Sta calmo, Nott." sibilò Draco, quasi con insistenza mentre lanciava un'occhiata severa al ragazzo dai capelli castani. Non voleva che iniziasse qualcosa di simile all'ultima lite tra i ragazzi Serpeverde, "Vorrei parlare un momento con Amelie, se posso."
Adrian si irrigidì, il suo corpo divenne pietra accanto al suo e il suo respiro caldo si congelò, "Perché?" domandò le intenzioni del biondo, "Perché vorresti parlare-"
"Adrian," Amelie lo interruppe, girandosi nella sua presa per affrontarlo faccia a faccia, "Tu vai, ci vediamo nella tua camera."
Abbassò lo sguardo, "Credo di meritare un addio."
Adrian non le rispose. I suoi occhi oscurati erano incastonati in quelli di Amelie mentre le sue dita affondavano nella sua vita prima di lasciarla lentamente andare con un leggero cenno del capo, "Cinque minuti."
Così, il ragazzo a cui teneva così profondamente afferrò Theodore per il braccio, trascinandolo nel corridoio lontano da loro. Il suo cuore fece male mentre incontrava lo sguardo di Theodore, spaventato dal perché Adrian lo stesse tirando via, prima che i suoi occhi guizzassero su quelli di Draco, guardandolo in piedi davanti a lei.
Le sue iridi grigie vennero prese alla sprovvista nello stesso modo in cui lei si perdeva in essi, "Cosa hai-"
"Dove ti sta portando?"
L'atteggiamento del ragazzo davanti ad Amelie cambiò totalmente, "Ti ho fatto una domanda, Avery."
Lei lo guardò, come si formava la piega nella sua fronte con le sue sopracciglia unite e le sue ciglia che combattevano contro la rabbia nei suoi occhi.
"Da sua madre. Ha detto-"
"Non puoi andare lì."
Amelie indietreggiò e incrociò le braccia al petto mentre scuoteva la testa, le ciocche disperse di capelli si muovevano sulle sue spalle per il movimento.
Stava cercando di leggerlo, di capire l'enigma misterioso davanti a lei, di afferrare un po' di realtà che aveva concesso, ma Draco non era un ragazzo districato.
Un ragazzo con molti segreti, un ragazzo con un profondo, oscuro posto dove a nessuno era permesso entrare e lei ci provava. Amelie cercava di aprirlo per far parlare Malfoy con lei, ma quando lo faceva, lui si allontanava sempre più.
Il suo viso si contorse mentre le sue labbra diventavano una linea sottile, "E perché, Draco? Perché non posso andare con Adrian? Andremo solo a-"
Lui mantenne uno sguardo di rimorso, esitando a parlare prima di emettere un sospiro, "Cammini con me?" la sua mano indicò il fondo del corridoio verso l'entrata che conduceva fuori dal castello.
Lei scosse la testa di nuovo mentre le sue braccia cadevano sui suoi fianchi, "Lo sai che non posso. Ha detto cinque minuti."
Draco roteò gli occhi e allungò il braccio per farlo prendere da lei. "Non mi importa di Adrian. Può aspettare e se fa qualcosa per punirti per questo ci penserò io a lui."
Amelie dubitò sulle intenzioni del biondo per dei secondi, ma si era sempre sentita al sicuro con Draco. Il suo braccio si attaccò al suo mentre lui la conduceva in silenzio nel cortile, oltre il ponte dove si fermò sul confine della foresta oscura.
Gli occhi di Draco viaggiarono su di lei prima di spostarsi sugli alberi. La paura incerta cresceva nelle sue vene mentre lei fissava l'ammasso di alberi, come il cielo si oscurava proprio dove iniziava la foresta.
Il suo respiro si bloccò nella sua gola, "Che facciamo qui?" chiese Amelie a bassa voce mentre faceva un passo verso il ragazzo alto, "Intendo, non è sicuro qui, vero?"
"È sicuro," disse brevemente prima di fare lunghi passi tra la foresta. Posò la mano sul suo braccio per impedire che lei perdesse il conforto del suo tocco.
Le foglie cadute dagli alberi scricchiolavano sotto le loro scarpe e anche se la foresta assumeva sfumature più scure, ancora sentiva la pace intorno a lei, come se le cose più crudeli nel mondo non potessero raggiungerli.
Erano al sicuro nel pericolo.
Draco si fermò e lasciò andare la sua mano. La guardò con il senso di colpa che luccicava nei suoi occhi e che cercava di nascondere, "Devo parlarti di una cosa."
Amelie annuì lentamente. Le sue dita nervosamente contratte contro le sue mani mentre manteneva uno sguardo severo ai rilassanti colpi di vento sulle sue guance.
"C'è qualcosa che ti devo dire riguardo Adrian-"
Il suo sangue congelò. Il suo cuore era pesante mentre annuiva di nuovo. Era coraggiosa, doveva esserlo.
"Non ti porterà da sua madre."
Gli occhi di Amelie si strinsero nei suoi mentre le sue braccia avvolgevano il suo corpo tremante per il vento vivace, "Non lo farà?"
"No." disse Draco e si passò una mano tra i capelli ordinati, "Ti porterà dai mangiamorte. Tuo padre è stato richiesto per-"
Silenzio, anche se le aveva concesso la tranquillità. Amelie non era stupida. Sapeva cosa significava e cosa stava cercando di dirle.
"Perché non me lo hai detto?" le sue sopracciglia si unirono mentre i suoi respiri diventavano irregolari, "Sapevo che stava per succedere. So che vuole che mi unisca alla sua parte e gli ho promesso di farlo, ma non capisco, Draco-"
Lui si accigliò mentre lei continuava, "Quello che non capisco è perché me l'hai nascosto, perché Adrian me l'ha nascosto. A meno che..."
"A meno che mio padre non sia più con loro."
"No," ansimò alle sue stesse parole nel secondo in cui raggiunsero la sua mente.
"No,"
"No,"
"No,"
Draco sospirò ad alta voce, piegando gentilmente la testa per il suo sospetto, "È vero, Avery. Tuo padre è scappato e non si trova da nessuna parte-"
Lei scosse la testa mentre lottava contro le lacrime nell'angolo dei suoi occhi. Suo padre sapeva del pericolo in cui l'avrebbe messa se se ne fosse andato. Se aveva abbandonato il Signore Oscuro nel momento del bisogno, sapeva cosa significava.
Flashback di Amelie.
La sua mano accarezzò la guancia di Amelie, le dita strofinarono la sua pelle morbida, "Sai che sei al sicuro qui con me, vero amore?" parlò sua madre, portando gentilmente una ciocca di capelli dietro il suo orecchio.
"Lo so, madre."
Sua madre sorrise con coraggio mentre raddrizzava la schiena, trascinando le coperte sul petto di sua figlia, "Ma devi capire una cosa, mia cara-"
Gli occhi marroni in cui Amelie aveva sempre trovato conforto la fissavano intensamente. La luce della lampada posata sul suo comodino illuminava la stanza buia, "Che un giorno, non troppo lontano, io non ci sarò e dovrai fidarti di tuo padre."
Il viso di Amelie si trasformò in una smorfia mentre scuoteva la testa sul cuscino soffice, "Non posso-"
"Sì, puoi, perché in futuro se ne andrà anche lui e sarai sola, e ho bisogno che capisci cosa ti accadrà il giorno in cui deciderà di andarsene."
La testa tremante di Amelie si trasformò in un cenno del capo, dando a suo madre il permesso di parlare, di dire a sua figlia la verità sul suo futuro.
"Il Signore Oscuro ha dei desideri per tuo padre. Cose che vuole che lui faccia, che tuo padre non può-"
"-gestire."
Amelie rimase in silenzio, ancora distesa sul letto, non disposta a cogliere ogni parola di sua madre.
"E questo significa che un giorno quando gli verrà chiesta una certa cosa, dovrà andarsene, e quando lo farà il Signore Oscuro si rivolgerà al prossimo nella stirpe degli Avery-"
"Io?" bisbigliò, chiudendo gli occhi mentre sua madre le accarezzava dolcemente la fronte, "Sì cara, si rivolgerà a te."
Mordendosi il labbro, si alzò dalla sua posizione di riposo, sedendosi accanto a sua madre.
"Cosa vuoi che faccia?" domandò gentilmente, non sapendo se supererebbe una linea non utilizzata con le sue domande curiose.
Sua madre forzò un sorriso, prendendo la mano di sua figlia nella sua, "Non è importante adesso, quando sarà il momento. Sono più che sicura che qualcuno te ne parlerà."
"E quando lo faranno," esitò, uno sguardo perso si arrampicava sulla sua fronte, "Devi nasconderti, amore. Devi stare il più lontana possibile dal Signore Oscuro."
"Me lo prometterai?"
"Me lo prometterai, cara? Che quando non ci sarò io qui a proteggerti-"
"- ti proteggerai da sola?"
Amelie non sapeva cosa dire, così piegando leggermente la testa, accettò le parole che aveva detto sua madre - profondamente confusa, curiosa, spaventata di cosa volesse dire, ma lo promise a sua madre.
E una promessa per una ragazza che non aveva mai sentito molta verità, una promessa era tutto.
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Gli occhi di Amelie solleticavano per le lacrime e il suo petto si alzava e abbassava pesantemente da sopra i suoi vestiti, "Se n'è andato?" chiese a Draco, sperando per ogni risposta ma che fosse la verità, aspettando qualcos'altro rispetto a quello che sapeva stesse per accadere.
"Perché pensi che abbiano rimandato Adrian qui?" Malfoy rispose con uno sguardo abbattuto.
Indietreggiò. Il suo tacco si incastrò in un ramo mentre stava quasi per inciampare, ma prima che potesse toccare la terra, lui la afferrò,
Il ragazzo che, non importava cosa succedeva, non si tratteneva a prenderla,
Lo faceva sempre.
Le sue braccia avvolte intorno a lei mentre la attaccava al suo petto. Amelie poteva sentire la sua figura tremare nella sua presa protettiva, "È tutto okay, Amelie-"
Il suo nome, aveva detto di nuovo il suo nome.
"Ricordi quando ti ho detto che nessuno può farti del male qui?" sussurrò nei suoi capelli mentre la annusava, "Sei sempre al sicuro con me."
Il liquido salato scorreva sulle sue guance mentre le sue dita si aggrappavano alla sua giacca per tenersi vicino a lui.
"Tesoro-" disse Draco, nel tentativo di entrare dentro di lei e chinò la testa per guardarla, "Non lascerei che ti succeda mai niente." l'angolo della sua bocca si contrasse. La sua mano prese a coppa la sua guancia mentre il pollice coperto da un anello formava dei cerchi,
"Sei stata ferita più di chiunque altro, ma non succederà più."
Amelie sbatté velocemente le palpebre mentre cercava di trovare la risposta che sapeva lui avesse. Le chiome degli alberi si muovevano per il vento e i suoi capelli biondi quasi danzavano nella brezza vivace.
"Meriti molto di più e io sono pronto a darti tutto-" Malfoy si guardò intorno, assicurandosi che nessuno fosse abbastanza vicino da vederli, "Ma dobbiamo andarcene e dobbiamo farlo ora."
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