2. Ipnos
Fu, quindi, con un gran peso sul cuore, che Harry decise comunque di partecipare al banchetto organizzato dalla dea Flora.
Si cambiò, indossando una bella tunica verde dai bordi floreali e mise in testa, fra i ricci, la coroncina di rose che tutti i partecipanti alla festa avrebbero dovuto avere.
Osservò con rimpianto la coroncina uguale che giaceva sulla cassapanca e che aveva preso per Louis.
Con un profondo respiro, si diede un'ultima sistemata e uscì di casa.
L'abitazione della dea Flora era un tripudio di profumi e colori ed Harry ne fu conquistato, non appena ne varcò il cancello.
Ovunque spuntavano fiori variopinti dalle forme più strane e particolari e il riccio si perse ad osservarli, uno dopo l'altro.
Scambiò qualche parola con alcune divinità, ma poi si sedette su una panchina, un po' in disparte ad osservare con invidia le coppie di innamorati che partecipavano insieme alla festa.
" Posso sapere come mai una creatura bella come te si trova tutta sola in questa festa così piena di gente?"
Harry si voltò di scatto verso il luogo da cui erano giunte tali parole e si trovò di fronte l'essere più strano e, allo stesso tempo, più affascinante che avesse mai visto.
Il ragazzo, perché si trattava indubbiamente di un giovane di non più di vent'anni, era completamente nudo e possedeva un fisico muscoloso e perfetto.
Aveva i capelli biondi, talmente chiari da sembrare quasi bianchi e, ai lati della testa, gli spuntavano due piccole ali che, ogni tanto, sbattevano, come se volessero prendere il volo.
" Sicuramente non mi conosci perché non frequento molto l'Olimpo" proseguì lo sconosciuto " ....sono Ipnos, il dio del sonno "
" Io sono Harry e non sono un dio, sono il compagno di Louis, il dio della..."
" So di chi stai parlando, lo conosco...e deve essere molto stupido a non trascorrere tutte le ore del giorno con te. Se io avessi accanto un ragazzo affascinante e dolce come te...non desidererei altro..." lo interruppe il dio con un sorriso seducente.
Harry arrossì per il complimento e si sollevò con una mano i ricci che gli ricadevano sulla fronte.
I due iniziarono, così, a chiacchierare e, in breve tempo, il riccio si trovò conquistato da quella strana divinità dal tono di voce così ammaliante.
Ad un certo punto, Ipnos fece comparire fra le mani un rametto di un albero, che Harry non aveva mai visto, e glielo diede.
" Senti che profumo inebriante hanno le foglie di questa pianta...sono sicuro che non hai mai annusato nulla di simile..."
Harry, ignaro che il ramo fosse stato bagnato nelle acque del fiume Lete*,lo portò alle narici ed annusò.
All'improvviso uno strano torpore lo avvolse e si ritrovò a seguire con gioia Ipnos nel bosco che si estendeva dietro la casa di Flora.
La divinità lo baciò e lui ricambiò il bacio e, nel giro di pochi istanti, i due si ritrovarono a rotolarsi per terra avvinghiati.
Ipnos entrò nel corpo di Harry e lo possedette con forza e passione e il ragazzo sperimentò un piacere che non provava da molto tempo.
Raggiunto l'orgasmo, il dio uscì dal corpo del riccio e, toccandolo nuovamente con il rametto, lo fece addormentare .
Un paio d'ore dopo, Harry si risvegliò e, quando si accorse di essere nudo e dolorante a terra, si rese conto di ciò che aveva fatto e scoppiò a piangere.
Aveva tradito Louis....
* il fiume Lete in realtà darebbe l'oblio, addirittura una specie di sonno artificiale....per la storia ho dovuto attuare una modifica.
Il dio Ipnos era il dio del sonno ed era veramente come l'ho descritto, usava il rametto per far cadere addormentate le persone.
La storia si intitola " Cupido " e, come avrete capito, sarà presente questo personaggio.
Vi anticipo che non seguirò il mito originario, ma lo modificherò...comunque ho immaginato il mio Cupido simile alla foto che ho messo in copertina...
Ricordo, per chi non lo sapesse, che le mie storie finiscono tutte bene.
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