Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

{5} Pagaglia al bar

-È chiuso!-

Esordì Rumor stizzita, dando un calcio alla porta della barca.

-Stai calma!-

Fece Cala Maria, lanciandole uno sguardo glaciale. Poi bussò con le nocche. La porta ci mise due nano secondi ad aprirsi. Ribbit si soffermò sulle due prima di spostarle rudemente e guardare alle loro spalle.

-Che cavolo?-

Inveì Cala Maria, a metà dentro il locale e l'altra metà ancora fuori. Dopo aver dato una controllata anche all'orto, soffermandosi parecchio su uno dei cartelli, le fece entrare e richiuse la porta a tripla mandata.

-Scusate... Ma ultimamente abbiamo avuto dei clienti non graditi. Prendiamo solo precauzioni.-

Croaks alzò lo sguardo dalla tazza di mocha che stava preparando.

-Ciao, dolcezze, che vi porto?-

Rumor storse il naso a quel "dolcezze".

-Un piatto di verdure miste ed alghe...-

-E un piatto di fiori.-

-Arrivano!-

Consegnò il mocha ad una mosca con un tovagliolo lungo disteso sul braccio, che sembrava a tutti gli effetti una cameriera, poi sparì nel retro del bancone, attraversando una porta in mogano. Due mosche ballavano seguendo le note del musicista al pianoforte ed un'altra musicista suonava il sassofono con le spalle al muro e gli occhi socchiusi. L'ambiente scuro del locale era rischiarato dalla poca luce che entrava dalla finestra ed un numero ridotto di lampade di lucciole attaccate al muro.

-Wow... Sembra un posto così calmo...-

Esordì Cala Maria dopo un minuto di imbarazzante silenzio.

-Già. Se non ci fossero quei due, sarebbe tutto rose e fiori. Ehi, Croaks! Portaci una cannuccia con il bouquet, per piacere!-

-Sissignora!-

Rispose Ribbit seguendo il suo socio e scomparendo nelle cucine.

-Bene. Ora possiamo parlare in tranquillità. Si può sapere perché hai deciso di lasciarli là?-

-Non ti peoccupare! Di cosa dovremmo preoccuparci? È solo un orto, è pieno di foglie ed alberi dietro cui nascondersi!-

-È un orto di ortaggi, Cala Maria! Lo indica il nome, porca miseria! Non ci sono alberi, altrimenti come credi che si sarebbe chiamato?-

-Alberto?-

-Non...-

Rumor si prese tempo per pensare sull'ultima frase.

-Sai di aver fatto un gioco di parole o lo hai detto solo perché orto è "ortaggio" più "to" e "Alberto" è "albero" più "to"?-

-Ehm... Mi stai mettendo in difficoltà.-

Ribbit tornò dalla cucina e la conversazione si interruppe. Nel frattempo, nel cosiddetto "Alberto", Hilda controllava la finestra laterale della barca da dietro una fila di zucche extra giganti, abbastanza alte da coprirle il corpo.

-Si vede poco da qui...-

Lo stomaco di Mugman brontolò incessantemente per venti secondi e lui si stese a terra con un'espressione afflitta.

-Io ho fame! Sono già le tre e mezza!-

-Allora entra e prenditi da mangiare!-

Ironizzò Hilda. Mugman si tirò su per lanciarle un'occhiataccia e poi si sedette. Il suo sguardo si posò su un'asticella di quelle che si usano per tenere le piante dritte durante la crescita o per supportarle quando si indeboliscono. Arrotolata intorno all'asta, c'era un'esile piantina di pomodoro, con cinque frutti di numero, due dei quali acerbi. Però, gli altri erano molto rossi e sembravano l'unica cosa appetibile nei dintorni oltre a tre piante di lattuga.

-Se potessi solo...-

Tese la mano e ne afferrò uno, ma quando fece per prenderlo lì accanto uscì la cipolla dei Root Pack, stiracchiandosi lamentosamente. Hilda si stava voltando per vedere cosa stesse facendo il suo amico e rimase paralizzata dal terrore.

-Mugman... Dietro di te...-

Il ragazzo guardò dove puntava la ragazza con lo sguardo e rimase di sasso. Nello stesso istante, Weepy (è il nome della cipolla secondo Ninjahaku21, seguite il suo fumetto) incrociò lo sguardo di Mugman. Rimase inespressivo all'inizio, ma poi dei grossi lacrimoni si formarono nei suoi occhi. Istintivamente, il ragazzo gli puntò il dito addosso ed indietreggiò urlando:

-Sta per attaccare!-

Invece, la cipolla lo afferrò e lo strinse forte forte in un abbraccio, esclamando:

Hilda rimase impalata a fissare i due, senza sapere se preoccuparsi o meno.

-Pensavamo tutti che fossi morto, Mugman!-

-Hilda! Codice blu! Mi sta stritolando!-

La ragazza capì e gli fece cenno di fare piano.

-Ne abbiamo un altro dalla nostra parte! Fai parte di quelli che non vogliono far del male a Mugman, giusto?-

-Ma certo che no! Come puoi pensare una cosa simile?-

Piagnucolò Weepy stringendo ancora di più Mugman. La terra si smosse e a due metri dalla scenetta uscì fuori Under Root (la patata).

-Weepy! Sta' zitto! Vuoi che ci becchino di nuovo?-

Vide Mugman e la sua espressione solitamente burbera si addolcì, ma la finestra della barca si aprì improvvisamente. Presi dal panico, Hilda e Mugman si dimenticarono di nascondersi, ma fortunatamente si formò una voragine sotterranea che li fece sprofondare entrambi, lasciando solo Weepy ed Under Root allo scoperto. Ribbit urlò loro contro:

-Ehi, voi due! Avete l'ordine di rimanere sottoterra e di non uscire mai allo scoperto, dico bene?-

-S-Sì...-

Balbettarono i due.

-Allora obbedite! E subito!-

Hilda e Mugman stettero ad ascoltare nella loro "trincea" e scoprirono dopo poco il responsabile della loro caduta: Psycot (la carota, provate a capire il gioco di parole) li fissava grave.

-Si può sapere che vi salta in mente? Potrebbero vedervi!-

I due non risposero, troppo occupati a seguire la conversazione lì fuori.

-Se vi becco nuovamente allo scoperto, non sarò così caritatevole!-

Mandò loro un'altra fulminata con gli occhi e richiuse sbattendo la finestra, lasciando i vetri vibrare. Weepy iniziò a piagnucolare ed Under Root lo confortò con due pacche sulle spalle, fissando storto la barca. Psycot diede una spinta a Mugman e Hilda dal basso per farli risalire.

-Povero Weepy!-

Esclamò subito il ragazzo andando a confortarlo. Tutti e tre i tuberi erano leggermente sprofondati, rimanendo solo con naso ed occhi fuori dal terriccio. Hilda chiese subito:

-Che è successo?-

-È piuttosto una lunga storia... Da quando ieri è stato appeso l'avviso nella bacheca di Ribbit e Croaks, noi abbiamo subito detto che non ci stavamo!-

Hilda ascoltava attentamente mentre Mugman dava delle carezzine sulla guancia bagnata di Weepy che aveva ripreso a sorridere, anche se tratteneva a stento il pianto.

-Quando l'abbiamo fatto, Ribbit e Croaks si sono arrabbiati e ci hanno sfidati. Come potete bene immaginare, hanno vinto loro.-

-Ci hanno ordinato di non farci vedere, altrimenti verrano sbattuti nelle prigioni sotterranee del Casinò.-

Concluse Under Root.

-Ma è una cosa terribile!-

-In realtà no.-

Mugman ed Hilda si volsero senza capire verso Weepy. Lui tirò su col naso e riprese:

-Stando qui ed avendo l'ordine di non farci vedere, dobbiamo scavare numerosi tunnel per spostarci e ne abbiamo fatto anche uno sott'acqua. Siccome nei liquidi e nei solidi i suoni passano più facilmente, riusciamo a sentire tutto quello che si dicono nel bar. Se non sbaglio, tra ieri ed oggi, King Dice ed il Diavolo sono passati qui al bar cinque volte.-

-Che cosa?-

Esclamò Mugman. Hilda si affrettò a tappargli la bocca, ma fortunatamente non sembrò essersene accorto nessuno.

-Ti cercano! E se sapessero che noi siamo dalla tua parte, catturerebbero anche noi.-

-Quindi Ribbit e Croaks, per evitarci di finire in prigione, dicono di rimanere sottoterra e non farsi vedere. In cambio, diamo loro frutta e verdura qui dal nostro orto.-

Fecero in ordine Psycot ed Under Root. Mugman ed Hilda si fissarono mesti.

-Comunque, vi conviene nascondervi sul serio! King Dice ed il Diavolo saranno qui a momenti!-

-Cosa? Davvero?-

Si allarmò Hilda, pur mantenendo un tono di voce basso. Nel locale, invece, i piatti erano finalmente arrivati. Rumor si stava scolando tutto il polline con la cannuccia mentre Cala Maria mangiava educatamente le verdure e le alghe. La musica si era trasformata in un twist misto a rock e la sirena muoveva la coda senza accorgersene. La porta si aprì e King Dice entrò. Rumor sputò metà del polline in faccia a Cala Maria e fissò King Dice terrorizzata. Nessuno degli altri clienti si era scomposto, segno che erano abituati a vederlo in giro. Con il suo passo deciso ed ondulante, Dice si sedette e disse, con il suo tono mieloso e beffardo:

-Uno scotch liscio, per cortesia.-

Rumor notò che a differenza delle mosche, i proprietari del bar erano piuttosto nervosi alla vista del nuovo cliente, sebbene lo nascondessero bene, ma dopo anni ed anni di lavoro all'alveare, sapeva riconoscere anche le più piccole rughe che si formavano sul viso quando le sue api scherzavano, mentivano o avevano paura. Rumor diede due leggeri colpi a Cala Maria e le sussurrò, sdraiandosi sul tavolo:

-Ribbit e Croaks sono contro di noi, ma non amano ricevere King Dice a pranzo! Cosa significa, secondo te?-

A King Dice capitò di sfilare lo sguardo sui vari tavoli e di soffermarsi su quello delle due ragazze. L'ape se ne accorse e tornò rapidamente sulla sedia, scuotendo i piatti e rischiando di cadere per terra, irrigidendosi. Cala Maria riprese a mangiare con più foga, comportandosi naturalmente. King Dice afferrò il suo scotch liscio e scosse il bicchiere in cerchio prima di esclamare:

-Ci sono state alcune nuove sul nostro piccolo uccellino?-

-No... Non da stamattina...-

Bisbigliò Croaks, quasi se lo stesse ricordando invece di riferirlo a qualcuno.

-È bello che voi tutti boss stiate dando una mano! Eppure, quella strambetta Hilda Berg non vuole proprio farsi rivedere, giusto?-

Si lasciò andare in una risata malevola. Rumor e Cala Maria si sentirono obbligate a ridere ed anche la risata delle due rane sembrava forzata. Gli altri clienti si erano fatti improvvisamente tesi: uno con un papillon cominciò a torturarsi il colletto, i musicisti suonarono leggermente più forte ed altri ancora finsero di non aver sentito. Da sottoterra, Hilda, Mugman ed i Root Pack stavano ascoltando tutto.

-Come si permette quella faccia cubica patentata di prenderti in giro?-

Esclamò Mugman con il viso rosso dalla rabbia.

-Io vado lì e lo concio per le feste!-

-Ma allora sei stupido?-

Gli disse Under Root con un sopracciglio alzato. Mugman fece per replicare, ma Hilda lo precedette:

-Non puoi farti vedere! Se Ribbit e Croaks possono catturarti, figuriamoci King Dice!-

-È strano che il Diavolo non sia venuto...-

Rifletté Weepy ad alta voce. Mugman camminò avanti ed indietro per un paio di secondi. Hilda notò che lo faceva spesso per pensare al da farsi, e poi si ficcava le mani in tasca. Ecco: in quel momento scivolò con le mani nelle tasche dei pantaloni e si fermò all'istante.

-Può darsi che Djimmi, senza saperlo, mi abbia dato un vantaggio!-

Disse tirando fuori due asticelle di legno su cui erano appesi dei fili. I Root Pack ed Hilda si squadrarono preoccupati.

-Potrei averne un altro bicchiere?-

Fece King Dice lasciando l'oggetto di vetro scivolare verso Croaks, che lo afferrò e si apprestò a versare altro scotch. La porta si aprì all'improvviso ed una vocina debole debole esclamò:

-Che si mangia oggi?-

Tutti quelli nel bar si voltarono e rimasero scioccati nel vedere chi stava fiducioso in piedi sulla soglia della porta. Mugman entrò con passo strascicato e si diresse verso il bancone, ignorando gli sguardi perplessi. Rumor stava bevendo, ma appena vide entrare l'amico risputò tutto in faccia a Cala Maria.

-Hai finito?-

Ringhiò la sirena, piccata, con i tentacoli già tramutati in serpenti. L'ape la ignorò e tenne lo sguardo fisso su Mugman, che aveva quasi raggiunto il bancone saltellando. I due musicisti avevano smesso di suonare. King Dice non gli lasciò nemmeno il tempo di sedersi e si gettò per afferrarlo, ma con un balzo stranamente alto il ragazzo lo lasciò per terra. Ora stava in piedi su una sedia, davanti agli sguardi allibiti dei proprietari del locale, che non riuscivano ancora a muoversi per la sorpresa.

-Posso avere un bicchiere di latte, cortesemente?-

Chiese Mugman come se niente fosse. King Dice si rialzò adirato e riprovò a prenderlo, ma di nuovo con un semplice balzo Mugman lo evitò. Stavolta cadde accanto al tavolo di due mosche che avevano ordinato solo una bottiglia di vino, che lo fissavano senza intervenire. Il ragazzo, invece, atterrò su un tavolo dove una famigliola di cinque moscerini stava per mangiare una zuppa, lasciandoli tutti di stucco.

-Beh, King Dice, che ti prende?-

Lo canzonò Mugman.

-Sono troppo veloce per te?-

Cala Maria si era sporta dall'altro capo della vasca, curiosa, e fu la prima a notare qualcosa che non andava: la voce di Mugman non sembrava provenire... Da Mugman. Era talmente sottile che sembrava si stesse nascondendo per non venire fuori.

-Forse finge di essere fiducioso, ma è spaventato!-

Pensò la sirena ribagnandosi i tentacoli e riemergendo per seguire la scena.

Da fuori la finestra, i Root Pack ed Hilda tenevano d'occhio la situazione.

-Siamo sicuri che funzionerà?-

Chiese Weepy, un po' preoccupato.

-Assolutissimamente no.-

Replicò Psycot, beccandosi un'occhiataccia da parte di Hilda.

Mugman si esibì in altri tre salti, finché King Dice non riuscì più ad alzarsi, ansimando. La porta si aprì ed entrò Goopy. Rumor afferrò Cala Maria e, sebbene con un enorme sforzo, la trasportò sul soffitto, sopra una delle travi di legno nascoste dall'oscurità della barca.

-Sei pazza?-

-Goopy stava con Bon Bon prima! Se sta dalla sua parte, faremmo meglio a non farci vedere.-

-Già. Almeno le travi sono poco illuminate!-

Le due ragazze si stupirono di sentire una voce maschile e girarono lo sguardo da dove era provenuto quel commento. Mugman sorrise alle due, con un occhiolino. Confuse, diedero un'altra occhiata sotto, dove stava in piedi accanto ai due musicisti Mugman, e poi tornarono a quello sulle travi cercando di capire se stessero allucinando.

-Zitte! Guardate...-

Il ragazzo teneva due asticelle di legno che reggevano cinque fili, tutti annodati così da essere poco visibili ad occhio nudo sulle braccia, sulle gambe e sul collo di una marionetta, identica al suo (per così dire) controllore.

-Ma che diamine è quel coso?-

-È di Djimmi! L'ho trovato nel vaso canope e me lo sono preso prima che se ne andasse.-

-Mugman, sei un ge...-

-Sssssh!-

Sibilò Cala Maria a Rumor, per bloccarla dall'esplosione.

-Da sotto si sente...-

Rumor non replicò e rimase a guardare la marionetta. King Dice riuscì a rimettersi in piedi ed urlò:

-Ok! Se questo è uno scherzo, chiunque l'abbia fatto si faccia avanti.-

Il silenzio continuò a regnare nella stanza.

-Qualcuno sta facendo qualcosa per farlo saltare! Non può essere così bravo!-

Dando due strattoni ai fili, Mugman fece assumere al suo alter-ego un'espressione divertita. Nessuno si faceva avanti. Lo sguardo di Rumor si posò verso l'entrata e si pentì di averlo fatto: Goopy stava guardando dritto verso di loro, con un'espressione indefinibile. Non sicura che li avesse visti, non disse nulla e cercò di sbattere meno forte le ali per ronzare il meno possibile.

-Sono stato io.-

King Dice volse la testa verso la porta e, finalmente, vide che era entrato qualcun altro. Goopy lo guardava fisso negli occhi, mentre i clienti accanto a lui si ritraevano spaventati.

-Tu cosa?-

Il dado raggiunse Goopy con poche falcate, ma nonostante questo la palla mantenne la testa alta. La marionetta aveva involontariamente assunto una faccia preoccupata, quando invece i tre sulla trave si stavano scambiando sussurri confusi.

-Era per fare uno scherzetto alla concorrenza!-

King Dice non disse nulla: era al corrente che Baroness, Goopy, Grim ed il resto della seconda isola si erano alleati per trovare Mugman, ma poteva credergli?

-È una marionetta.-

Raggiunse il tavolo di moscerini con un paio di balzi e diede un pizzico ad una delle corde, che si spezzò. Dice arrossì e si sistemò il papillon.

-Ehm... Ok... Io vado: ho molte altre cose di cui occuparmi.-

Si diresse verso l'uscita rischiando di inciampare in una delle tovaglie, guadagnandosi una fulminata con gli occhi dalla coppia che stava al tavolo.

-Sta uscendo! Sta uscendo!-

Urlò Psycot chiudendo il terzo occhio e nascondendosi sottoterra, seguito immediatamente anche se con disordine dai suoi due fratelli e da Hilda. Uscito dal locale e riacquistata la terra ferma sotto i piedi, King Dice lanciò una specie di schiocco dispregiativo e scomparve, risucchiato dal terreno. I quattro uscirono allo scoperto ed Hilda si diresse verso la barca.

-Hilda, che fai?-

-Sto andando dove c'è bisogno di me!-

-Ti farai ammazzare!-

-Sarà per una buona causa!-

Under Root stava per aggiungere altro, ma ormai Hilda aveva già afferrato una nuvola, cinque dei suoi mini-dirigibili (che aveva chiamato dall'osservatorio con un fischio), messi nel sacco di iuta ed aperto la porta del locale. I Root Pack si guardarono, pensando al da farsi.

Mugman scese dalla trave con un semplice balzo ed atterrò dritto sulla marionetta, che cadde sul tavolo. Puntò il dito a pistola verso Goopy, ma lui non sembrò intenzionato a combattere. Al contrario, Ribbit e Croaks stavano preparando i guantoni da box.

-Sei tornato? Quanto puoi essere stupido?-

-Ti abbiamo lasciato scappare una volta, ma ora non falliremo!-

Mugman indietreggiò, scendendo dal tavolo.

-Non se posso impedirlo!-

Hilda Berg entrò, con il sacco sulle spalle ed un sorriso sul volto.

-Chi sei? Babbo Natale?-

La canzonò Croaks, riuscendo a far ridere Ribbit, una dozzina di clienti, Rumor e, anche se cercò di nasconderlo, Mugman. Hilda smise di sorridere e lanciò due dirigibili, che fecero due tagli sulla guancia ai proprietari, ammutolendoli.

(Ora premete "play" e godetevi la canzone, vediamo se riuscite pure ad indovinare qual è)

Mugman iniziò a ballare ed esclamò:

-Questa sì che è musica! Andate forti!-

I due musicisti arrossirono, mentre Hilda mollò al compagno uno schiaffo sulla nuca.

-Ahio...-

-Concentrati!-

Ribbit cominciò a lanciare delle onde d'urto azzurre ed una rosa. Hilda ne scansò quattro e Mugman saltò e fece il "parry" su quella rosa. I colpi andarono a schiantarsi sul pavimento e sui muri, alzando un coro discontinuo di urli spaventati e di sedie che si schiantavano. Mugman cominciò a colpire i due con sottili proiettili azzurri che sparava con il suo indice, mirando all'occorrenza alle mosche infuocate che lanciava Croaks dalla bocca. In tutto questo, Goopy non interveniva, i clienti si nascondevano sotto i tavoli o dietro le colonne, i musicisti suonavano con più verve, Rumor e Cala Maria incitavano i loro amici (scendendo dalla trave e tornando al loro tavolo) e i Root Pack si erano avvicinati alla barca per tenere sott'occhio la situazione. Hilda si piegò e lasciò il sacco sotto un tavolo, timorosa di poterlo perdere durante la battaglia. Si accorse che una mosca infuocata stava puntando dritto verso il suo amico e, sorridendo furbescamente, le lanciò contro una delle sue risate solide. Mugman la ringraziò con un cenno e continuò a sparare ai due. Ribbit si arrabbiò e si chiuse a sfera, cominciando a rotolare sul posto.

-Hilda! Salta!-

Mugman fece una capriola al lato per evitare l'offensiva ed Hilda fece in tempo a saltare. Postosi dietro la ragazza, Ribbit unì i pugni e fece rimbalzare sulle pareti della stanza delle sferine azzurre circondate da anelli bianchi. Croaks cominciò a girare su se stesso come un ventilatore ed i due compari ed i clienti faticarono a non venire trasportati via dal vento. Hilda e Mugman si tenevano al terreno, cercando di alzarsi, mentre i musicisti continuavano a suonare, sebbene con un po' di difficoltà. Una delle sfere colpì il ragazzo sul fianco, facendolo rotolare per un paio di metri, finché non venne bloccato dalla gamba di un tavolo. Il colpo alla schiena lo lasciò senza fiato e lo fece tossire.

-No, Mugman!-

Scansandosi faticosamente di una ventina di centimetri, evitò una seconda sfera che mirava a lei.

-Come faccio a schivare ed a combattere se non riesco a rimettermi in piedi?-

Si chiese Hilda, fissando frustrata i due fratelli ranocchi. Due colpi alla finestra attirarono l'attenzione di Cala Maria e Rumor, che si voltarono curiose. Visti Weepy, Under Root e Psycot, non seppero che pensare.

-Venite qua fuori! Rischiate di farvi del male!-

-Ehm... No grazie...-

Fece Rumor con la sua vocetta acida.

-Mugman ci ha dato l'ordine di farvi uscire in caso in cui le cose fossero andate male!-

-Stanno chiaramente andando male...-

Intervenne Psycot. Cala Maria fece una smorfia e si girò, ignorandoli.

-Ehi, Sirenetta: mi hai sentito?-

Ribatté Under Root, leggermente urtato dal comportamento diffidente delle due.

-Noi non abbandoneremo i nostri amici e poi Mugman ed Hilda possono benissimo cavarsela.-

I Root Pack si scambiarono un'occhiata e la patata esclamò:

-Non hai sentito quello che ha appena detto Psycot? Le cose stanno andando chiaramente male!-

-Ignorali, Rumor!-

-Con piacere, Maria.-

Le due continuarono a guardare la battaglia ed i tre fratelli rimasero basiti al proprio posto.

-Ma che razza di amiche sono?-

-Forse credono che Mugman possa farcela... Nonostante il chiaro svantaggio... Il fatto che abbia ricevuto un colpo e che la sua compare non riesce ad alzarsi ed è disarmata...-

-No, finché avrà l'ironia e il coraggio di ridere in faccia alla gente, non sarà mai veramente disarmata.-

Ironizzò Psycot. I suoi fratelli tornarono a guardare la battaglia. Hilda si scrutò un attimo attorno e mentre stava osservando nella direzione del palco, una delle sfere le colpì la mano, costringendola a mollare la presa e facendola scivolare pericolosamente verso Ribbit. Fortunatamente, riuscì ad aggrapparsi al terreno quando era oramai a tre metri dal nemico. Lo sguardo della ragazza si posò su una delle lampade a lucciola e capì cosa fare. Con un fischio, uno dei dirigibili uscì dal sacco e colpì due lampade, facendo sobbalzare una vecchietta ed i musicisti, che continuavano la loro esibizione aggiungendo persino un falsetto al sassofono. I clienti fischiarono ed applaudirono, quasi non ci fosse una battaglia nella stessa stanza. Le lucciole cominciarono a volare in tondo intorno alla testa di Ribbit che, mentre cercava di cacciarle, si dimenticò di lanciare le sfere azzurre e lasciò ad Hilda tempo per mandare un'altra risata a suo fratello. Croaks smise di girare e cadde verso il palco, costringendo i due ballerini a scendere con due battiti d'ali, terrorizzati. Finalmente capace di alzarsi, Hilda riafferò il suo sacco e prese i due dirigibili che le erano rimasti mentre Mugman si alzava barcollante e sparava proiettili rossi a Ribbit. La rana marroncina riuscì a togliersi da davanti alla vista quelle lucciole e fissò i due arrabbiato.

-Bel colpo, Hilda!-

-Non canterei vittoria! Quello dietro si sta già rialzando!-

Croaks annuì e suo fratello riprese a rotolare. Appena i due lo schivarono e Croaks ebbe ingoiato il più basso, Mugman ricordò.

-Oh, no, jukebox!-

-Cosa?-

Chiese confusa la sua amica abbandonando per un attimo la posizione di combattimento. Le rane si unirono a formare una gigantesca slot machine a forma di rana.

-Jukebox.-

-È una slot machine e comunque, cosa? Quali leggi della fisica supportano questa cosa?-

-Hilda, voli su un monociclo mangiando nuvole! Non criticare!-

Le urlò Rumor da posto. Senza nemmeno bisogno che Mugman facesse il "parry" sulla maniglia, piattaforme spinose uscirono dalla bocca dalla macchina, mancando i due per un pelo.

-Qualche idea?-

Hilda lanciò uno dei suoi dirigibili verso la slot machine e tenne ferma la maniglia, impedendo i due di lanciare altre piattaforme.

-Sbrigati! Non terrà ancora a lungo!-

Infatti, il minuscolo congegno stava perdendo quota affaticato, mentre la maniglia insisteva. Mugman lanciò due mega proiettili azzurri verso i fratelli e poi continuò a sparare proiettilini rossi. Il dirigibile cedette ed Hilda ne lanciò subito un altro. I fratelli ebbero comunque tempo di lanciare una piattaforma che Mugman riuscì a scansare ma la ragazza no: sbatté al muro con la testa e rimase cosciente per miracolo.

-Allora ci tenete proprio a farvi del male!-

Strillò Mugman, arrabbiato. Rumor, Cala Maria, Goopy ed i Root Pack rimasero sorpresi dall'improvvisa grinta del ragazzo. Un altro paio di proiettili sicuri e la slot macchine si ruppe, lasciando le due rane a terra prive di sensi. Hilda raggiunse l'amico ed entrambi sorrisero beffardo prima di annunciare:

La canzone terminò, surclassata in anticipo dagli applausi dei clienti del locale: gli unici a non applaudire erano Psycot, Under Root e Goopy. Mugman si esibì in un inchino esagerato.

-Grazie! Ottima colonna sonora!-

I due musicisti arrossirono nuovamente, ma in tutto questo Hilda non aveva abbandonato la sua posizione tesa. Stavolta, però, era rivolta alla palla azzurra.

-Aspetta, Hilda...-

Fece Mugman trattenendola.

-Goopy, se sapevi che stavamo là sopra, perché non l'hai detto a King Dice?-

Il silenzio tornò a regnare nel locale, spezzato solo dalle mosche che si risedevano al tavolo.

-Non lo so.-

Fece Goopy, abbassando lo sguardo. Hilda e Mugman si scambiarono uno sguardo confuso.

-Beh, allora entra a far parte della nostra squadra! Insieme entreremo al Casinò e ritroveremo Cuphead!-

Fece la ragazza tendendogli la mano. La palla stette zitta per un altro po', poi rispose con un tono grave:

-Con Baroness e Grim contro, non avremmo comunque nessuna chance. Farò parte dei neutrali e fingerò di non avervi visti.-

Detto questo, saltellò fuori dal bar ignorando il richiamo di Hilda. La ragazza ci rimase male.

-Ci siamo guadagnati un altro neutrale...-

-Già, ma guarda al lato positivo!-

Esclamò Mugman con un sorriso.

-Prima stava contro di noi ed ora non più!-

Hilda fissò prima Mugman, poi Rumor e Cala Maria ed infine i Root Pack fuori. Tutti le stavano sorridendo.

-Sai cosa? Hai ragione.-

Replicò con un sorriso incerto sulle labbra. Senza dare una spiegazione, il ragazzo tornò serio e si diresse verso un tavolo, afferrando una sedia e chiedendo gentilmente:

-È libera?-

Il moscone seduto lì e la sua ragazza, con un bambino in braccio, annuirono seppur fissandolo con timore. Lui vi salì sopra ed annunciò con voce risoluta:

-Gentili mosche e moschette, so bene cosa state pensando, ma niente di quello che vi è stato detto è vero! Vedete la mia amica come una traditrice, quando invece si è dimostrata valorosa e pronta a sacrificarsi per i suoi scopi!-

La puntò col dito e lei arossì, sotto gli sguardi meno dubbiosi di tutti clienti.

-Ed io vi prometto che entrerò nel Casinò e libererò tutti da questa maledizione! È quello che io e Cuphead ci siamo promesso di fare arrivati alla terza isola!-

-Perché, prima?-

Chiese Under Root piccato, zittito da uno schiaffo di Psycot.

-Nessuno deve sapere che siamo stati qua! E per quanto riguarda questo...-

Scese con un balzo e strappó l'avviso dalla bacheca, prima di buttarlo al secchio. Rumor e Cala Maria fecero partire il coro di applausi ed i quattro raggiunsero la porta.

-Ehi, Mugman!-

La tazza si volse. Mentre la cameriera pensava avvilita al casino che doveva pulire, una delle clienti gli fece l'ok con il pollice.

Mugman sorrise e le tre ragazze salutarono, prima che tornasse la quiete nel locale. I Root Pack fecero segno di andare sottoterra ed i quattro ubbidirono, pronti a raggiungere la loro prossima meta.


















¡Hola, muchachos!

All'inizio avevo intenzione di disegnare anche la scena in cui Goopy rifiutava di aiutare i ragazzi, ma poi ho pensato di aver poco tempo e quindi nulla!

Ho scritto a ritmo seguendo la mia velocità di lettura, perciò mi spiace se alcuni di voi finiscono fuori ritmo... Possiamo dire che come primo tentativo ci stava, dai!

Ho corretto i nomi di Rumor Honeybottoms e Djimmi the Great perché mi sono accorta di aver sbagliato a mettere la "s" e la "y".

Ups.

So che teoricamente si chiama Ribby, ma io preferisco scrivere Ribbit e quindi non l'ho corretto.

Comunque, spero che vi sia piaciuto e vi aspetto per il prossimo capitolo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro