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{15} I contratti


Beppi si rigirò un tovagliolo tra le dita. Spectre stava sistemando i vassoi del pranzo.

-Quindi... Tu e la tua gang prendete sempre lo stipendio minimo?-

-Non scherzare. Di solito c'è molta più gente.-

-Lo spero! L'unica persona che ci si è avvicinata ci ha chiesto di andare in bagno!-

-Con la situazione attuale, persino gli spettri non si fidano a lasciare le proprie dimore! Nemmeno quelli del Mausoleos.-

-Pensavo fossero andati distrutti...-

-Guarda bene questo treno: ti sembra che ci facciamo problemi nel vivere in ambienti degradati?-

Il clown scoppiò immediatamente a ridere, mentre la Testa del Treno si lamentava offeso.

-Anche se non fai più parte del nostro gruppo, finalmente sorridi...-

La risata si fermò improvvisamente e lasciò spazio ad una nuova risatina, stavolta imbarazzata. Popper stava becchettando gli avanzi del pranzo appena consegnati dal suo padrone, tutto contento. Un forte bussare alla porta li sorprese. Spectre andò ad aprire, dicendo atono:

-Salve. Il bagno si trova nella terza cabina, quella subito accanto a questa... Chalice?-

La fantasmina ridacchiò divertita.

-Ma no, sciocchino, sono qui per prendere il treno!-

-Pensavo tu fossi il Sacro Calice e non avessi bisogno di prendere il treno...-

-Lo pensavo anch'io, però ogni volta che mi trasportavo con un incantesimo finivo chiusa in vasi...-

-Non dimenticare le regole: biglietto?-

-Ce l'ho.-

-Dichiarazione scritta a mano?-

-Ce l'ho.-

-Firmata?-

Chalice fece apparire due fogli spillati davanti a lei.

-C'e tutto!-

Spectre li afferrò ed i suoi due occhi ne lessero rapidamente il contenuto.

-Non credo tu abbia nessuna ragione per falsificare la tua scrittura... Vado a metterla tra le copie originali!-

Detto questo, entrò nella Testa del Treno chiudendosi la porta alle spalle.

-Allora... Tu che fantasma sei? It? Pennywise?-

-Basta queste battute su Pennywise... Sono diventate vecchie come quelle di Cagney e Flowey...-

Sbuffò Beppi appoggiando il mento sulla sua mano. Popper rise, anche se quasi si strozzò con una briciola.

-Non sono un fantasma... Mi chiamo Beppi!-

-Oh! Sei il clown della seconda isola! Che ci fai su questo treno? Possiamo entrare solo noi nati fantasmi o quelli che lo sono diventati!-

-Questa...-

Si sistemò il colletto nervoso.

-È una domanda interessante...-

-Oggi sì che il treno è affollato!-

Ironizzò la fantasmina dando un'occhiata al vagone successivo.

-Dovranno essere tutti in pena per la ricerca di quel ragazzino, Mugman... Anche tu lo stai cercando?-

Il clown prese a rigirarsi i pollici. Le sue abilità nel mentire erano sempre quelle: meglio andare sul sicuro con una risposta neutra!

-Se dicessi di no... Mi uccideresti?-

-Neanch'io.-

-Allora no!-

Chalice diede uno sguardo al pinguino prima di affermare:

-Meglio prendere subito posto prima che la folla me li rubi tutti!-

Salutò con la mano ed uscì dal vagone.

Rumor si avvicinò all'amico, allarmata ed al contempo sollevata di sentire quel mugugno.

-R... Rumor?-

-Ben svegliato, dormiglione!-

Mugman si mise instintivamente la mano sulla nuca, ma la ritirò immediatamente stringendo i denti. Oltre alla fasciatura che era riuscito a distinguere, gli faceva malissimo! 

-Che... Dove siamo?-

-Sul Phantom Express.-

-E... La crew del Phantom Express lo sa... O...-

Rumor rispose solo dopo una risatina.

-Sì. Blind Spectre ci sta ospitando. Ti ho fasciato io...-

Mugman si ricordò improvvisamente di una cosa e scattò seduto urlando:

-HILDA! Dov'è finita?-

L'ape gli coprì la bocca, attenta a non ferirlo. 

-Calmo... Sta lì!-

Il ragazzo si volse ed a due sedie di distanze stava Grim, con l'astrologa stretta nella coda. Avevano entrambi gli occhi chiusi, ma si vedeva che il petto del drago si alzava e si abbassava regolarmente.

-Meno male...-

La luce del sole lo stava accecando; non c'era nessun orologio nella stanza, solo un cartello con scritte le regole che vigevano a bordo (come mettersi la cintura ed indossare l'elmetto sotto alla sedia in caso di incidente).

-Per... Per quanto tempo sono stato fuorigioco?-

-Sedici ore.-

Mugman spalancò la bocca e tornò a tastarsi la crepa con più cautela.

-Cavoli... Un bel po' di tempo, eh?-

Abbozzò un sorriso incerto, sperando di ottenere lo stesso risultato sulla regina. Non funzionò; delle piccole lacrime cominciarono a rigarle le guance, facendola singhiozzare.

-Woah... Che ti prende? Perché piangi ora?-

-È solo che... Per un secondo, ero davvero convinta che non ti saresti più svegliato...-

Mugman non ci pensò due volte e si alzò per abbracciarla. Dopo un minuto circa, si staccò e prese il viso della sua amica tra le sue mani, asciugandole le lacrime con i pollici.

-Senti: ti ordino di tornare immediatamente la rompipalle che sei sempre stata!-

Rumor emise una risata, con la voce spezzata dal pianto, ed annuì, sforzandosi di rimanere sorridente.

-Molto meglio... Ora, dove sono tutti?-

-Giusto! Anche gli altri erano in pena per te! Andiamo a tranquillizzarli!-

L'ape volò verso il vagone precedente facendo cenno al suo amico di seguirla.

-Dovrei svegliarli?-

-Oh no! Lasciali riposare! Se lo sono meritato...-

La terza isola era tornata affollata come sempre e Werner, accompagnato da Briney, Wally e Cagney, passava in mezzo alla folla incurante del brusio generale. Il fiore fu il primo a spezzare il silenzio, facendo notare ai due qualcosa che avevano tentato di ignorare:

-Come mai niente casa, pennuto?-

-Ho lasciato mio figlio là: non mi fidavo di portarlo di nuovo...-

-Aaaw! Paura che si faccia la bua?-

Lo canzonò Cagney.

-Fai poco lo spiritoso, che ti strappo i petali ad uno ad uno!-

-La volete piantare? State attirando attenzioni indesiderate!-

A vero dire, nessuno degli abitanti dell'isola stava ascoltando la discussione, ma il capitano era semplicemente stufo di sentire quel baccano.

-Dove ci stai portando, Werner?-

Il topo non rispose. Una ventina di minuti dopo, si ritrovarono fuori città, sulle rotaie del Phantom Express, e Werner scavalcò la barra di sicurezza senza esitazioni.

-Che cosa? Io non ci entro là dentro!-

Gridò Wally con le piume che tremavano.

-Sono d'accordo col piccione!-

-Non sono un piccione...-

-Va bene! Col picchio!-

-Sono un cuculo.-

-È la stessa cosa!-

-Dirò che siete con me! Non avrete nulla di cui preoccuparvi!-

-Se posso osare chiedere, perché lo stiamo facendo?-

-VENITE QUI SUBITO, BANDA DI IDIOTI!-

-D'accordo... Non posso osare...-

La luminaria psichedelica dell'insegna abbagliò il quartetto appena entrati nella grotta. Davanti alla porta d'ingresso, stranamente, stava una palla a 8 volante con dei grossi occhi gialli e la bocca staccata dal corpo che non chiudeva mai le palpebre. Era destabilizzante. Appena li vide mentre si avvicinavano, si allarmò.

-Fermi! Non posso far entrare nessuno qui dentro! Ordini del re!-

-Andiamo, Mangosteen! Sono con me! Dobbiamo solo entrare a cercare una cosuccia...-

-Mmmh... No, Werner, non posso proprio! Mi licenziaranno!-

-Su! Giuro che ci staremo pochissimo! Cinque secondi e saremo fuori! Bitte...-

Mangosteen ci pensò su e poi sospirò.

-Va bene... Ma per poco, ok?-

-Danke! Non te ne pentirai! Entriamo!-

Passando, i suoi tre accompagnatori tentarono di sembrare educati e salutarono la palla con un timido cenno della mano. Appena dentro, come da programma, Werner imitò il resto dei clienti e si ficcò un sigaro in bocca, accendendolo. Cagney tossì più volte e si allontanò dal ratto.

-Non pensi che stia già male così? Devi metterci pure del tuo?-

-Zitto! Dividiamoci e cerchiamo una grotta: è piccola, di roccia ed ha una specie di tavolo dentro!-

-Posso tornare a chiedere perché lo stiamo facendo?-

-Lo stiamo facendo e basta! A dopo le domande! Cercate in ogni angolo e se proprio non trovate nulla saremo costretti a cercare nell'ufficio del Diavolo! Ci rivediamo qui tra un'ora e un quarto! Chiaro?-

-L'ufficio del Diavolo? Non hai paura che ci scoprano?-

-Nein! Lui e Dice sono fuori per affari! Stanno controllando che i debitori riconsegnino i contratti e stanno facendo un contratto a chi ancora non ce l'ha!-

-E tu come fai a saperlo?-

-CHE COSA HO DETTO? A DOPO LE DOMANDE!-

-È molto più irascibile del solito...-

Sussurrò Briney all'orecchio del fiore. Ci fu una pausa di silenzio, in cui i quattro si squadravano indecisi.

-CHE COSA CI FATE TUTTI ANCORA QUI?!-

I tre sobbalzarono spaventati e si divisero mentre Werner fumava.

-Avrai potuto vincere questa battaglia, Mugman... Ma stai certo che troverò il modo di far diventare tutti i tuoi incubi realtà!-

Quando Spectre e Beppi entrarono nel vagone sette, quello dove stavano tutti gli altri, si resero facilmente conto che l'atmosfera cupa non era per nulla cambiata. Nessuno parlava.

-Grim sta ancora di là con Hilda?-

Ebbe il coraggio di chiedere Psycot.

-Sì... Si sta comportando come se si ritenesse direttamente responsabile dell'accaduto!-

-Se c'è qualcuno di responsabile, qui, siamo noi...-

Fece Cala Maria tentando di non scoppiare a piangere. Khal borbottò sottovoce:

-Ovvio che è colpa vostra, pezzi di deficenti...-

La porta dal vagone si aprì e Rumor fece il suo ingresso con gli occhi ancora rossi. Beppi scattò in piedi.

-Scusa, Rumor, non avevo notato quanto fosse tardi... Vuoi il cambio?-

L'ape scosse la testa sorridente.

-No! In realtà, c'è qualcuno che vorrebbe salutarvi...-

Si spostò leggermente per lasciare che gli altri vedessero Mugman.

-Ciao, ragazzi!-

Tutti rimasero come paralizzati per un secondo, poi gridarono:

-Mugman!-

-Vi sono mancato?-

Chiese il ragazzo con un tono beffardo. Weepy non si trattenne dal cominciare a lacrimare e si precipitò ad abbracciarlo, forse troppo stretto...

-Weepy! Ahi! La fascia!-

-Scusa...-

Fece la cipolla staccandosi immediatamente. Mugman tornò a sorridere mentre tutti lo squadravano commossi.

-Mug! Siamo stati stupidissimi! Avremmo dovuto ascoltarti e...-

-Sssssh...-

Esclamò lui, placando la miriade di scuse dei suoi compagni.

-Non vi preoccupate... Ormai è passata!-

Spectre fu contento di assistere alla scenetta e esclamò:

-Se sto meglio ora, chissà come stavo ieri!-

Esclamò il ragazzo tastandosi un'altra volta la crepa.

-In ogni caso... Dove stiamo andando?-

-Questo non lo sappiamo... Stavamo aspettando che tu ed Hilda vi svegliaste per decidere...-

-A proposito di Hilda... Si è svegliata?-

Chiese il dottore appoggiato sul gomito. Rumor scosse la testa, grave. Un altro attimo di silenzio tombale si impadronì della stanza.

-Oh! Mugman, devi farmi la dichiarazione scritta e, se ne hai una, rilasciarmi la tua firma!-

-Come scusa?-

-Sono le regole del treno.-

Fece il fantasma puntando un cartello alle sue spalle.

-Tutti i tuoi amici l'hanno fatto ed ora sto confrontando le loro scritture con la prima copia! Solo per controllare che non abbiano falsificato la scrittura...-

Moe sbuffò sonoramente.

-Ancora? Che motivo avremmo di falsificare le nostre scritture in un momento del genere?-

-Non si è mai troppo sicuri...-

Fece lo spettro con tono sospettoso, mentre guardava il foglio scritto dalla patata. 

-Ma è perfetto!-

-Come?-

Chiese piccato Under Root mentre la carota rideva, tentando di non farsi vedere.

-Spectre! Riesci a riconoscere la scrittura di tutti quelli che vivono ad Inkwell?-

-Di quelli che sono saliti sul treno, sì...-

-Ottimo! So che è rischioso, ma dobbiamo andare a casa mia a prendere la nota...-

-Quale nota? Di che parli?-

-Tornato a casa, il giorno del... "Ritiro contratti"... Ho trovato un foglietto scritto da Kettle dicendo che era partito... Ma ci posso scommettere che non era la sua scrittura!-

-Ok... Cosa metti in palio? La tua anima?-

Scherzò Beppi scoppiando a ridere subito dopo averlo detto. 

-Ah ah... Non sono mica mio fratello...-

-Quindi... Rotta: la prima isola?-

Chiese Blind Spectre con in mano un foglio che presentava la graziosa calligrafia di Grim.

-Arriveremo tra un'ora e un quarto!-

Detto questo, ripiegò le altre dichiarazioni e volò a dare le direttive alla Testa del Treno.

-Trovato niente?-

Il capitano, l'uccello ed il fiore scossero la testa desolati. Con un verso di stizza, Werner replicò:

-Avrei dovuto immaginarlo... Andiamo nell'ufficio del Diavolo!-

-Sei sicuro?-

Chiese Wally con il collo incavato tra le ali.

-Hai paura, pennuto troppo cresciuto?-

Chiese Cagney beffardo, anche se non poté negare di non essere totalmente tranquillo all'idea di entrare. I quattro diedero un rapido sguardo dall'uscio della porta: più che un ufficio sembrava una sala del trono, fatta completamente di roccia e vuota, eccezion fatta per una sedia nera ed un lampadario in vetro. Sul lato destro della stanza (guardando dalla porta), c'era un grosso burrone ripieno di fiamme, mentre sul lato sinistro c'erano almeno tre porte incavate nella roccia.

-Una di quelle è quella che cerchiamo... Apriamole tutte e tre!-

Colpo di fortuna, la prima che aprirono fu quella che rispecchiava la descrizione del ratto.

-Ahah! Bingo!-

Gli altri tre squadravano il tavolo di roccia curiosi: sopra stava uno strano schermo, probabilmente magico, che mostrava un lato di foresta irriconoscibile. Accanto a questa finestra era posizionato un contratto, l'unico a brillare. Riguardante proprio questi ultimi, erano solo quattro quelli nella stanza. 

-Che intenzioni hai?-

-Zitto e leggi!-

Rispose acido il topo puntando un'insegna davanti a loro:

"Per il controllo dell'anima: puntare il palmo in avanti pensando alle anime che si vogliono controllare con il loro contratto davanti. Appena il palmo viene circondato da un'aura rosa, la magia avrà avuto effetto. Se l'aura è nera, aspettare finché non diventa rosa."

Briney la guardò per una ventina di secondi e poi esclamò:

-Continuo a non capire...-

-Svegliati, geniaccio! Non possiamo rischiare di farci arrestare aggredendo Mugman e compagnia bella... Ma se avessimo qualcuno che lo facesse per noi!-

-Oh oh oh... Comincia a piacermi!-

Esclamò Cagney sfregandosi le mani.

-Allora: il capitano tiene d'occhio l'entrata e ci avverte in caso in cui entri qualcuno. Voi due venite qui e mi aiutate!-

-Cosa? Controllare l'anima di una persona? Io non... Non me la sento...-

Gridò Wally indietreggiando.

-Come ti pare! Fai la guardia al lato perdenti!-

Briney gli scoccò un'occhiataccia mentre il fiore lo canzonava:

-Già! Lascia fare agli esperti!-

Nonostante questo, la sua voce presentava una nota di incertezza. I due si posizionano davanti ai contratti ed aprirono il palmo, che diventò rosa dopo poco.

-Pronto a perdere, Mugman? Perché io sono pronto a vincere!-

Appena il treno si fermò, il gruppo scese, intenzionato a raggiungere la casa della tazza quanto più velocemente possibile, in modo tale da non farsi vedere, però qualcuno li fermò:

-Aspettate! Vengo con voi!-

Chalice apparve dinnanzi a Maria facendola sobbalzare.

-Chalice! Che sorpresa vederti fuori da un vaso, tutta intera!-

-Vorresti venire con noi perché...?-

Chiese Moe con un sopracciglio alzato.

-La prossima volta, chiudete le porte...-

Il gruppo si voltò arrabbiato verso Spectre, che ridacchiò nervoso.

-Sì... Sapete, ho molto da fare e... Arrivederci!-

Khal prese a mandargli accidenti mentre il resto del gruppo rideva. Grim si era svegliato e portava Hilda in braccio, con le sue braccine piccole piccole.

-Per me puoi venire! Basta che fai attenzione!-

-Certamente! Muta come un vaso!-

-Sicura? Da quello che mi ricorda dai Mausoleos, i vasi gridano "Aiuto" quasi sempre...-

La derise Mugman partendo in quarta, inseguito dalla fantasmina offesa e dal resto del gruppo.

Dopo qualche minuto di camminata, Mugman scostò uno dei cespugli che ostruiva loro la vista e si fermò di botto, facendo quasi inciampare il dottore.

-Ehi! Che ti prende? Perché ti sei fermato?-

-Che ci fa Goopy davanti a casa mia?-

Lo slime blu dava loro le spalle davanti alla porta della casa. Mugman si avvicinò urlando:

-Goopy! Ti serve qualcosa? Che ci fai qui?-

Non fece quasi in tempo a finire la frase che un pugno gli saettò addosso. Fortunatamente, il ragazzo riuscì ad abbassarsi ed ad indietreggiare.

-Cos'hai? Che hai fatto agli occhi?-

Le pupille dello slime non erano più nere e grandi, ma rosse, della grandezza della capocchia di uno spillo, e fissava tutto il gruppo inespressivo. Da dietro gli alberi apparve anche Djimmi, con gli occhi azzurri, una pipa in bocca e due sciabole che gli fluttuavano intorno. Sorprendentemente, anche Blind Spectre fece la sua apparizione, ma i suoi occhi erano ora spinosi e la sua antenna stranamente appuntita.

-D-Djimmi? Non capisco... Che sta succedendo?-

Fece confuso Beppi scuotendo la testa, con Popper stretto tra le braccia. A Rumor passò una luce negli occhi ed urlò:

-Ragazzi... Beppi è ancora registrato tra i neutrali?-

-Perché? Che differenza fa?-

Chiese stupidamente Maria. Fu un attimo: il clown urlò di dolore mollando il pinguino a terra e mettendosi la testa tra le mani.

-Beppi! Stai bene?-

-ALLONTANATI SUBITO DA LÌ!-

Ordinò l'ape alla cipolla che, forse spaventato dal tono, obbedì. Dopo un altro minuto di urla...

-Che gli è successo? Perché quegli occhi?-

-Non fate domande! Preparatevi a combattere!-

Tutti si squadrarono prima di assumere esitanti le posizioni di combattimento. Chalice si era nascosta dietro Mugman, confusa.

-Da adesso in poi, quelli non sono più vostri alleati...















Sono i vostri peggiori nemici!-



























È cambiato! Lo so! Ho spiegato un po' più di cose e messo meno parole...

Però spero vada bene lo stesso! Me lo ricordavo così, poi magari ho sbagliato qualcosa ma almeno ci ho provato!

Mi pareva che fosse il momento delle fanart cuttose?

Ah, eccole! Ne ho fatte altre due, comunque.

Ora farò una magia: farò piangere Carola e Sofia! Ci scommettete?


Mi piace disegnare Willy... Non so perché... È un bel soggetto... Forse nel prossimo capitolo ci sarà altra cuttagine!

Comunque vado che ho da fare matematica! Ciauz!

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