Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Prologo

Non sento nulla.

Il che è abbastanza strano, ma non mi lamento. Ho sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato, solo che me l'ero immaginato diverso.

Pensavo che mio padre sarebbe stato al mio fianco.

Invece mi trovo sdraiata sulla moquette color panna del piccolo appartamento che Victor condivide con Benjamin, un suo compagno di corso, un tipo gentile e tranquillo.

《Cosa posso fare, Viv?》domanda il ragazzo con voce straziata.

Cerco di parlare, però ho la gola ostruita dalla paura e dall'ineluttabulità della situazione.

Avrei voluto avere più tempo.

Più tempo per ridere.

Più tempo per mangiare.

Più tempo per respirare.

Più tempo per vivere.

《Oh, Vivian...》

Con uno sforzo sovrumano, riesco a muovere gli occhi di lato così da poter vedere il suo volto un'ultima volta.

I suoi capelli sono un cespuglio incolto a causa mia: i ricci di Victor sono così morbidi che è impossibile resistere. Mi piace sentirli arricciare intorno alle mie dita, vederli incorniciare il suo volto mentre mi bacia, avvertirli sulla mia pelle nuda quando dormiamo assieme.

Gli occhiali, dalle lenti tonde e la montatura trasparente, pendono storti dal suo naso.

Ma sono i suoi occhi a farmi mozzare il fiato, non che ne abbia ancora nei polmoni.

Possiedono un colore unico e inimitabile: blu scuro intorno alla pupilla che si schiarisce man mano che ci si avvicina alla sclera, diventando un azzurro ghiaccio.

Ora quegli occhi così strani sono fissi su di me e piangono silenziosamente.

Quanto vorrei allungare una mano verso di lui per asciugare quella moltitudine di stille salate che gli rigano le guance...

Victor è il secondo uomo che vedo piangere nella mia vita ed è uno spettacolo straziante.

《Ho chiamato un'ambulanza e tuo padre. Ho controllato qui fuori, ma di Vassili nessuna traccia. Dov'è quell'idiota? È sempre appiccicato a te!》Victor tracima come un fiume in piena, travolgendomi con una cascata di informazioni che, sinceramente, ora come ora, non mi interessano.

Se riuscissi a parlare, potrei rassicurare il mio ragazzo, dicendogli che Vassili si trova fuori dal dormitorio, dove gli ho chiesto di aspettarmi.

E pensare che ha insistito per seguirmi lo stesso...

Forse il suo sesto senso russo aveva previsto un epilogo del genere.

Di sicuro, adesso stata borbottando parolacce cirilliche contro di me.

D'improvviso, alle mie orecchie, giunge il perforante suono delle sirene dell'ambulanza chiamata da Victor: un rumore che conosco molto bene e che speravo di non udire più.

Doveva accadere secondo i miei desideri, però, alla fine il Destino agisce come più gli aggrada.

Crediamo di possedere qualche potere su di Lui, invece ci illudiamo e lottiamo per liberarci di un Fato già scritto e contro cui siamo totalmente indifesi.

《Non piangere, ti prego...》

Sto piangendo?

Stanca e spossata all'inverosimile, allento il controllo sulle palpebre e loro si chiudono di scatto, facendomi sprofondare nelle tenebre più oscure. È da così tanto tempo che non piango che, ormai, credevo di essere incapace, invece avverto la lieve scia di una goccia scendere lungo la mia tempia.

《Vivian... Non lasciarmi... Vivian...》

In lontananza, sento la voce di Victor che cerca di trattenermi, ma rimanere con lui è così... difficile.

Lasciarsi trascinare dalla corrente, al contrario, è più semplice e liberatorio che sono tentata di produrre il mio ultimo respiro.

Però, dopo, il volto di mio padre si affianca a quello di Victor.

Non posso fargli questo...

Mio padre, il senatore McHarris, ha sofferto più di quanto un essere umano riesca a immaginare: mia madre, Brett e ora io.

Troppo dolore per le spalle di un uomo solo.

《Ecco... Brava... Resta con me...》

Non ho la più pallida idea di ciò che sta succedendo a me, intorno a me. Avverto solamente una costrizione al petto talmente dolorosa che mi impedisce di respirare, per quanto io lo desideri.

《Dobbiamo intubarla... Parametri vitali in discesa... Somministrare...》

Parole aliene eppure così familiari da farmi piangere nuovamente quando mi arrivano alle orecchie. Capisco che i paramedici sono arrivati perché avverto i loro sforzi per farmi tornare alla realtà.

Una lotta impari.

Una lotta che lascerà un solo vincitore.

E non saranno loro.

《Vivian... Oh, Vivian...》

La voce di Victor è fioca e priva di forza eppure riesco ad udirla benissimo come se mi stesse parlando a pochi centimetri di distanza, cosa impossibile dato che i paramedici devono allontanare chiunque dal paziente, in questi caso da me.

《... via... subito... ragazzo, tu...》

La mia coscienza sta svanendo poco a poco mentre quegli sconosciuti tentano di salvarmi la vita.

Se potessi direi loro di lasciar perdere, ma ogni volta che provo ad arrendermi il volto di mio padre compare dall'oscurità per spronarmi a combattere.

Ma è davvero quello che voglio?

Qualche settimana fa, ero così decisa a fare tutto ciò che era in mio potere per vincere questa guerra, però, in questo preciso istante le ragioni che mi spingevano a lottare sono svanite nel nulla, perse in un turbinio di sofferenza e buio.

Le emozioni vissute in compagnia di Victor, le arrabbiature, le prese in giro, i sorrisi, i baci: tutto è scomparso, inghiottito da un enorme buco nero.

Non riesco nemmeno più a vedere il viso di papà. I suoi lineamenti sono sfocati e confusi: non mi ricordo più se i suoi capelli sono ancora castani oppure se hanno iniziato ad ingrigirsi.

Mi dispiace...

Mi dispiace così tanto...

Avevo promesso a me stessa che non gli avrei inflitto un altro dolore, un'altra pugnalata, eppure, adesso, tutto quello a cui riesco a pensare è la stanchezza che attanaglia le mie membra.

Una spossatezza che mi si avvinghia alle gambe, immobilizzandole, alle braccia, inchiodandole a terra, al mio intero corpo, che ormai non mi appartiene più.

Papà...

Victor...

Io...

Mi sento così debole...

《La stiamo perdendo!!》Un grido penetra la foschia che aleggia intorno a me, sottolineando l'ovvio.

Mi sto perdendo.

Anzi, mi sono già persa mesi fa per quanto io non l'abbia dimostrato apertamente, fingendomi forte e indistruttibile agli occhi dei miei amici e di mio padre.

Ma ora, basta...

Ora ho solamente voglia di dormire...

Per sempre.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro