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chapter three akumatizzazione di marinette

marinette piangeva ancora. non avrebbe mai immaginato di essersi cacciata in quel guaio! deglutì a fatica,sperando che cloè non tornasse presto ma quelle parole furono presto dissolte.
"eccola,è lei papà!" disse minacciosa la ragazza indicandomi.
il padre della ragazza si avvicinò a me e mi fissò arrabbiato. "così sei tu marinette dupain cheng,giusto?"
"io abbassai la testa e mormorai un flebile sì con il capo"
"come hai osato litigare con la mia splendida bambina? che ti ha fatto?"
non avevo mai visto il padre di cloè così arrabbiato e a marinette venne un brivido.
"beh... ecco... signore... i... io..."
la ragazza, non riusciva a mormorare niente. aveva paura delle conseguenze.
"signorina,se non riesce a parlare con me allora vedrò di provvedere alla sua sospensione immediatamente"
"ma"...
marinette,cercò di replicare ma il padre era già uscito per cercare il preside.
"te la sei cercata,marinette disse cloè ridacchiando"
la ragazza,voleva quasi saltarle adosso ma non si mosse. guardava fisso il suo compagno di banco adrien. perchè non aveva difesa? eppure sembrava così dolce da quando aveva conosciuto... ora sembrava che non la notasse nemmeno,come se lei fosse invisibile al resto del mondo.
cloè scoppió ancora a ridere." mi Piace che adrien non ti consideri nemmeno. tu non vali niente!"
"già è vero,disse la ragazza affranta".
cloè si andò a sedere al suo posto e aspettò con ansia la sospensione della ragazza.
marinette,invece era tristissima. perché tutto a lei stava succedendo? non meritava questo...
prese un blocco da disegno e iniziò a disegnare un vestito però una lacrima improvvisa bagnò il foglio. marinette guardò la sua lacrima e sospirò. voleva che tutto questo finisse!
all'improvviso,la campanella che suonò l'inizio delle lezioni risvegliò nella ragazza un sorriso. concentrandosi nello studio,forse avrebbe aiutata a non pensare più a quel giorno schifoso. dopo le lezioni,marinette mise a posto i suoi libri e rimase in aula per un pò. voleva guardarla per l'ultima volta. le sarebbe mancata così tanto.
adrien,le si avvicinò dolcemente.
"che vuoi?" rispose marinette acida.
"mi... mi dispiace,non averti difesa ma sai... cloè è la mia migliore amica ed io..."
"non volevi tradirla,si ti capisco... ma ora puoi lasciarmi in pace?"
"come desidera,signorina rispose scherzando"
il ragazzo se ne andò,lasciandola sola. rimasta sola,marinette si mise a guardare il cielo. si stava oscurando. forse tra poco sarebbe arrivato un temporale!
chiuse in fretta le ante della finestra della sua classe in modo da non bagnarsi,quando vide entrare una farfalla. all'inizio la rimase a guardare per un Pò,ma poi capì che c'era qualcosa che non andava in quel esserino. era piccola e carina,ma era nera. tutta nera.
la ragazza si spaventò e cercò di andare via,ma la farfalla svolazzò ed atterrò sul suo braccialetto.
in men che non si dica,la ragazza divenne cattiva. voleva distruggere a tutti i costi cloè.
"ciao,marinette. io sono papillon"
"papillon?" la ragazza guardò dappertutto per capire da dove arrivasse la voce,ma non notò nessuno.
"sì,esatto. vuoi vendicarti della tua cara cloè,la tua compagna? io posso aiutarti"
"davvero puoi aiutarmi?"chiese la ragazzina.
"sì,certo. ti posso aiutare,fidati. ti donerò il potere di uccidere tutti quelli che ti hanno ostacolato"
"okay,questo mi piace".
"mi raccomando non deluderti o ti toglierò il potere"
"non si preoccupi,papillon".
la ragazza,corse fuori dall'aula e andò a cercare la sua compagna.
"cloè? dove sei? non puoi nasconderti,adesso. cloè?"
marinette,non sapeva dove cercarla. aveva settacciato quasi ogni angolo della scuola. aveva controllato tutte le aule,anche quella dei professori e di lei non c'era l'ombra.
"prova a cercarla nel suo armadietto".
quella sicuramente era la voce di papillon,senza alcun dubbio. ma "perché nel armadietto?" a pensarci,marinette ricordava che gli armadietti erano troppo piccoli per contenere una studentessa.
"ma... sono troppo piccoli"!
"questo è vero,però... tu puoi anche entrare negli spazi chiusi trasformandoti in un animale. non te avevo detto?"
"ehm... no"...
"beh... prova disse papillon".
la ragazza, provò a trasformarsi in qualcosa di piccolo e ci riuscì. era diventata una Mosca. le faceva un Po senso tutto questo,ma le piaceva.
"cloè? lo so che sei qui. esci fuori".
non appena entrata nell'armadietto,marinette notò un sacco di polvere e mille foto di adrien. quasi le veniva il voltastomaco! come poteva una come lei amare un ragazzo così dolce?
appena trovò cloè,la ragazza uscì dall'armadietto.
"ciao cloè! ti ricordi di me,vero?"
"chi... chi sei..."
marinette ridendo rispose alla domanda. "mi chiamo killed".
"c... cosa vuoi da me?"
"ricordi la studentessa che oggi hai fatto mandare via?"
"certo,domani dovrebbe andarsene"
"benissimo ma... ti voglio dire prima una cosa. preparati a morire"
mentre si avvicinava minacciosamente a lei cloè non riusciva a scappare. sembrava come se implorasse marinette ad ucciderla.
" vuoi uccidermi?" fallo pure,tanto domani non cambierà niente con la nuova studentessa!
"tu non mi spaventi"
"beh... peccato,perché al inizio pensavo di sì"
"ti... ti sarai sbagliata.."
"davvero?"
"certo..."
" okay... allora inizia a tremare"
" a... aspetta... che vuoi fare?"
"ucciderti,no?"
la ragazza,estrasse una motosega dalla tasca e la puntò contro cloè.
" ti darò 3 minuti di vantaggio,cloè. 1... 2...."
"okay,okay i... io... me ne vado!"
"perfetto corri cloè"
cloè,correva a perdifiato, mentre marinette cercava di prenderla. cloè era veloce,ma marinette lo era di più.
"corri quanto vuoi,tanto ti prenderò!"
adesso che marinette era stata presa di mira da papillon,la città aveva bisogno di un eroe e presto un ragazzo meno fortunato come lei,avrebbe avuto una grande sorpresa.

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