chapter 8 identità rivelate parte 2
stamattina Adrien,si svegliò tutto agitato. voleva vedere come stava la sua insettina. voleva vedere se stava bene ma non sapeva come fare per andarla a trovare. nel svegliarsi diede una gomitata a rose sulla bocca e lei urlò dal dolore.
"ahi"
"oh scusami rose"
" non ti preoccupare fratellino".
"oggi è venuta a trovarti marinette. però papà ha mandata via. voleva invitarti ad un picnic".
"davvero"?
"si,ha detto che sta meglio e che voleva festeggiare con te il suo compleanno".
"non sapevo che oggi fosse..."
"beh... allora... sbrigati valle a prendere qualcosa"!
" d'accordo ma cosa"?
"qualsiasi cosa andrà bene,fratellino. se vuoi ti posso dare una mano".
"Sisi,grazie mille".
rose si mise a ridere. prima quel ragazzo non la contava nemmeno perché desiderava ladybug poi tutto ad un tratto cambiava opinione.
"perché ridi rose"?
"perché prima desideravi solo ladybug e ora..."
"lo so... ma... sai... da quando ho scoperto che ladybug e in realtà marinette,ho capito che quello che provavo per ladybug era solamente per lei"
"mi fa piacere che finalmente tu abbia capito"
"anche io"
rose e adrien scesero per fare compere. erano le nove e mezza e adrien era ancora mezzo addormentato. arrivati,Adrien trovò un bellissimo vestito rosa con i brillantini e un bellissimo pantalone rosso e nero con i pois..
era perfetto. decise di prenderli assolutamente.
"direi che questi vadano bene"
"secondo me le piaceranno molto fratellino"
"speriamo"
"fidati di me"
"credo che oggi ti dirà anche il suo segreto"
"intendi... che saprò chi si nasconde sotto la maschera di ladybug? me lo dirà lei?"
"davvero non ti accorgi di nulla?"
"che intendi?"
"lascia stare... capirai da solo quando sarai con lei"
"cosa?"
"che lei in realtà è..."
la sorella si zittì all'improvviso. forse te ne accorgerai o oggi o in un altra battaglia.
"ma..."
rose, rimase zitta per tutto il tempo finché il fratello non dovette uscire. si fece subito sera e marinette andò a prendere Adrien. quando il ragazzo la vide si accorse che era bellissima. nascose i vestiti che le aveva preso e le diede la mano.
"ciao marinette"
"c... ciao"
Adrien sorrise. gli piaceva quando marinette era timida con lui.
"dove andiamo,principessa?"
"beh... ehm... ecco... i... io... p... pensavo che...."
era troppo agitata ma Adrien non se ne faceva uno scrupolo. prese tra le mani il viso della ragazzina e la baciò di nuovo. questa volta il bacio durò anche di più perché Adrien provò anche ad usare la lingua.
la ragazzina sentiva la saliva del ragazzo e la sua lingua che si muoveva velocemente contro la sua. si irrigidì talmente tanto che Adrien fu costretto ad lasciarla.
"qualcosa... qualcosa non va?"
più la guardava con quegli occhioni verde chiaro più lei era innamorata di quel bellissimo ragazzo.
"no... niente"
marinette abbassò la testa imbarazzatissima finché non arrivarono al punto esatto per il picnic. sistemarono le cose e adrien le porse il pacchetto. lei lo guardò confusa ma lo abbracciò.
"cos è"?
"un piccolo pensierino per una ragazza davvero speciale".
"ma... ma tu non eri innamorato di ladybug?"
"beh... sì... è vero.... però"...
la ragazza, alzò le spalle e aprì il pacco. ci trovò dentro i vestiti che aveva scelto il ragazzino appositamente per lei.
"sono.... sono..."
"ti piacciono?"
per un momento adrien si convinse che non le piacevano e stava quasi per riprenderseli.
"fermo..."
la ragazza, gli afferrò il braccio.
"sono davvero stupendi,grazie"
"beh... ehm... ecco... sai... mi ricordano ladybug...."
a quelle parole la ragazzina diede le spalle al ragazzo. quasi non c'è la faceva a mostrargli chi era veramente. come avrebbe reagito? ci teneva davvero a lui. mentre pensava a come fare,una goccia di pioggia cadde sui capelli di marinette.
"sembra che stia per piovere"
marinette annuì.
"cosa ci conviene fare?"
"forse ritornare a casa"
"m... ma"
la ragazza, si mise a piangere. la pioggia aveva rovinato tutto. cadde sulle braccia del ragazzino e pianse.
Adrien gli accarezzò i corti capelli neri legati con delle treccine.
"non ti preoccupare... potremmo farlo un altra volta"
la ragazza, scosse il capo. ci aveva messo del tempo per organizzare tutto perfettamente.
"non mi va di vederti piangere,mari".
"sorridi,principessa".
a quel punto lei gli sorrise e si asciugò le lacrime.
"così mi piaci".
"non piangere più,okay?"
la ragazza, sorrise di nuovo e si avvicinò molto lentamente a lui posando i vestiti proprio vicino a lei.
il ragazzo, avvicinò di nuovo le sue calde labbra contro le sue. questa volta non si irrigidì. rimase calma per godersi quel momento. all'improvviso fece un segno a marinette per poter avvicinare la sua lingua e lei annuì.
adrien premette delicatamente la sua lingua contro la sua e appoggiò le mani alle sue spalle per poi abbandonarsi adagiamente sul erba mobida. piano piano adrien si adagiò lentamente sul corpo della ragazza iniziando a toccarle i fianchi per poi arrossire leggermente. marinette,invece era super imbarazzata ma nonostante tutto sfilò piano la maglia di adrien. il ragazzo accorgersene,prese la mano della sua principessa e la poggiò delicatamente contro la sua sul petto. lei ancora più imbarazzata iniziò ad accarezzarlo sentendo che ogni tanto il ragazzo aveva qualche brivido. le piaceva tantissimo tutto ciò che stavano facendo e non voleva smettere mai. era una sensazione molto piacevole. si mise a spostare la mano dal petto del ragazzo sempre più in giù fino a dove c'era la cerniera dei pantaloni quando il ragazzo la fermò.
"che succede?"
marinette lo guardò incredula.
"non era bello per caso?"
"no mari... mi piaceva un sacco... solo che..."
"che?"
la ragazza, voleva capire cosa lo turbava.
adrien gli indicò il cielo.
"perché indichi il cielo?"
"guarda..."
un attimo dopo arrivò uno dei loro tanti nemici.
"meglio andarcene... ladybug e chat noir devono entrare in azione"!
"non posso... devo vedere come sta mia sorella"!
"sono sicuro che sta benissimo. andiamo"
la ragazza, lo trascinò in un cespuglio cercando di evitare tutte le frecce.
"ricordi? se ci facciamo colpire... proveremo solo odio e io non voglio che accada..."
"non ti preoccupare... ti proteggerò io,principessa"
la ragazza, arrossì un attimo scordandosi del cattivo ma poi ritornò subito in sè.
"sarà meglio trasformarsi..."
"tikki trasformami"
detto questo, adrien vide solamente una luce dorata e il kwami della ragazzina entrare nei suoi orecchini e riuscì a capire tutto.
"marinette... tu sei..."
"si esatto... sono io ladybug... ma ora... sarà meglio aiutare il nostro amico"!
"hai ragione,andiamo"
adrien, prese la mano di ladybug per infondersi coraggio. non aveva ancora il costume e quel cattivo lo spaventava anche se lo aveva già affrontato.
"adrien,non ti sei trasformato?"
"non ancora..."
"ma devi farlo"
"tranquilla,lo farò"
"o...okay io guadagno tempo ma tu sbrigati"
"sarà fatto my lady"
ladybug con un colpo deciso arrivò dritto vicino al suo amico akumatizzato.
"ancora tu dark cupido?"
"oh... sì... sai... il padre di adrien mi ha mandato"
"tu... tu conosci papillon?"
"come fai?" lui ti comanda solamente.
"ti sbagli ladybug".
"ho conosciuto e mi ha anche detto che tu avevi invitato suo figlio ad uscire con te,non è forse vero?"
"beh... sì ma..."
"allora... dammi il tuo miracolous senza fare storie... oppure lui farà una brutta fine... compresa sua sorella"
"te lo scordi"
ladybug, si mise a combattere con tutte le sue forze ma chat noir non arrivava.
"dove sei... chat..."
"ti manca il tuo gattino,vero? beh... non credo che arriverà"
" ti ha lasciata da sola... lui non prova qualcosa per te... non ha mai provata..."
"smettila"
marinette, si mise a piangere a dirotto. quelle parole avevano uccisa letteralmente. per il pianto non si rese nemmeno conto del pericolo. dark cupido la prese per la gola e la buttò giù velocemente dal palazzo.
marinette precipitatava sempre di più. aveva gli occhi chiusi perché pensava che per lei adesso non ci sarebbe più stato nulla da fare.
"forse chat... mi ha davvero... abbandon.."
stava per finire la frase quando chat la prese tra le sue braccia impedendole di cadere.
"io non ti abbandonerò mai".
"stai bene,marinette?"
la ragazzina,cercò di svegliarsi ma vedeva tutto sfuocato che non riconobbe nemmeno chat.
"chi... chi sei?"
"marinette,sono io".
"sono chat noir".
"sono adrien".
quelle parole non servirono. marinette per i troppi attacchi respirava a fatica e aveva tutta la fronte molto calda.
"marinette... non... lasciarmi..."
il ragazzo, avrebbe voluto piangere ma non ci riusciva. guardava quegli occhi. quegli occhi azzurri che tanto amava e prese ad accarezzarle i capelli.
"mi.... mi dispiace"
alla fine vide che la ragazza fece un sorriso. era viva. stava bene.
"marinette..."
la abbracciò calorosamente. non ci credeva nemmeno. era ancora viva.
prese delle bende che portava sempre con sè e le adagiò sulle ferite.
"ora... dovrai stare meglio"
chat noir la portò a casa sua velocemente.
"rose"
"rose"
"sono qua,fratellino"
"vieni subito di sopra"
"m... ma"
"vieni"
la sorella si precipitò immediatamente da lui e vide che tra le braccia aveva marinette ancora non ritrasformata.
"che è successo?"
"ecco... dark cupido ha attaccata".
"papà ci sta riprovando di nuovo".
"vuole ancora i miracolous?"
"s... sì a quanto pare"
"ma perché?"
"non lo so... spera... che... forse... nostra madre tornerà..."
"tu credi?"
" l'altra volta per prendertelo ti aveva ucciso e stava nascondendo a me tutto"
" lo so... ma..."
rose sorrise.
"non importa".
"dalla a me".
"mi prenderò io cura di lei".
"grazie"
chat noir posò marinette nelle mani della sorella e volò via per fermare dark cupido.
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