marinette si svegliò e trovò Adrien accanto al tuo letto.
"a... adrien che ci fai qui"?
"sono qui per salutarti e per vedere come stavi".
"sto... sto bene".
"ieri mi hai fatto prendere un bello spavento quando sei precipitata da quel palazzo".
"ma... io non ricordo che..."
"oh si invece che è successo... sembrava fosse tutto finito quando ho salutato mia sorella ma invece non era così... mio padre ti ha spinta giù velocemente dal palazzo".
"davvero"?
"s... sì marinette". meno male che stai bene. "pensavo di perderti".
"non preoccuparti adrien ora sto bene. noi saremo amici per sempre,no?"
"già per sempre".
il ragazzo, fece un falso sorriso e le prese la mano. "ora devono vedere se va davvero tutto bene. ti devono fare degli accertamenti. starò io con te".
"grazie adrien".
la ragazza si addormentò e mentre la portavano via adrien era accanto a lei. il principe, stava quasi per piangere. è vero marinette stava bene però... non voleva che per lei fosse solo un amico ma qualcosa di più.
arrivò subito notte e gli accertamenti andarono benissimo. mentre marinette riposava ancora per un Po arrivò la sorella.
"come sta"?
il ragazzo si girò.
"bene,per fortuna sorellina".
"mi... mi dispiace"... non avrei mai dovuto farti sapere la verità e metterti in pericolo"
"non ti preoccupare... di sicuro non eri in te... nostro padre ti comandava... ma adesso va tutto bene... sono felice di aver ritrovato mia sorella rose la principessa..."
rose sorrise.
"sei proprio divertente".
"anche io sono felice di rivedere mio fratello il principe".
"c... credi che... nostra madre stia bene?"
"credo di sì".
"dobbiamo solo cercarla ed io ti aiuterò".
"grazie rose"...
"ho una cosa che ti appartiene".
la sorella, gli mise in mano anello.
"come hai fatto a..."
"non ha importanza come ho fatto,fratellino o anche principe. so che tieni a lei e dovresti mostrargli chi sei veramente".
"lo farò".
rose gli sorrise e se ne andò velocemente.
mentre aspettava che marinette si risvegliasse,adrien si trasformò.
quando era chat riusciva ad essere molto sicuro di quando era  adrien. eppure erano la stessa persona adrien e chat.
marinette, si risvegliò verso l'alba e vide chat accanto a lei. la sorpresa era fantastica. quasi non ci riusciva a credere. lo abbracciò felice mentre aspettava il momento per dirgli la verità ma non era tanto sicuro di farlo. non riusciva proprio a dirgli nulla così rimase in silenzio. il cuore gli batteva forte,non aveva mai provato un emozione così forte prima. lo guardò per un attimo nei suoi occhi verdi aspettando una risposta dal ragazzo.
"marinette"
lei continuava a guardarlo, mentre lui le sorrideva.
"chat"
"si,esatto".
chat si inchinò davanti a lei.
"ai suoi ordini principessa".
marinette rise e lo spinse più vicino a sè. erano vicinissimi.  non sapeva proprio cosa fare. ebbe un attimo di esitazione ma poi le sussurrò qualcosa all'orecchio che chat non riuscì a percepire perché era troppo flebile.  chat sorrise. era pronto a dirgli la verità.
"marinette chat noir in realtà è adrien agreste".
"e quindi io sono chat noir".
marinette, ebbe un attimo di esitazione ma poi notò anello e capì tutto. era vero. gli aveva detto la verità.
"c... così tu sei chat..."
"e... esatto marinette"...
"perché mi hai detto chi sei"?
"perché era questo il momento adatto e anche perché sento che il mio cuore appartiene a te".
la ragazzina si fece ancora più rossa.
"anche io sento la stessa cosa per te ma... non credo che..."
"sei preoccupata per qualcosa?"
"v... vedi io... sono una principessa adrien... e mia madre e mio padre non vogliono che io stia con un principe figuriamoci un supereroe..."
"non ti devi preoccupare marinette anche io sto nella tua stessa situazione".
marinette, si stava quasi chiedendo il perché ma poi ricordò che lui era un principe molto famoso.
"già è vero... tu sei un principe..."
il ragazzo sussultò. non pensava che marinette lo sapesse.
"vedi... me lo ha detto il primo giorno di scuola alya"...
il ragazzino si tranquillizzò.
"ma... tu.. ci vai ancora a scuola adrien?"
era una domanda che non aveva molto senso in quel momento ma era per rompere un Po il ghiaccio.
"ehm... ecco.... si... ci vado... ma non molto spesso ora che sono chat..." e tu?"
"io non ci vado proprio più per via dei miei genitori".
adrien annuì per via della situazione di marinette perché comprendeva che era uguale alla sua.
"comunque... sono felice che tutto sia tornato normale anche con tua sorella".
"anche... io... ma ho quasi rischiato di perderti e..."
"non ti preoccupare, adesso va tutto bene adrien".
detto questo la ragazza, lo spinse sempre più vicino a sè quasi a sfiorargli  le labbra.
marinette, sentiva il respiro calmo del supereroe e del ragazzo che non temeva fosse così. il respiro gli sfiorava la pelle e per lei era la cosa più bella del mondo.
fù chat alla fine a fare tutto. le prese il viso e lo avvicinò alle sue labbra.
fu un bacio breve ma dolce. chat, si staccò quasi subito da lei e andò verso casa aspettando che lei stesse bene.
quello era il vero bacio. non quello che gli aveva dato quando chat stava per morire. ma era quello perché non si aspettavano ne l'uno ne l'altro una cosa del genere e averla provata era stato fantastico per entrambi.
il principe,arrivò a casa e trovò la predica del padre ad aspettarlo.
suo padre il re era molto severo. chissà perché non avevano portato via da lui. chissà perché non avevano preso ora che avevano scoperto che lui era papillon. forse anche se era severo e cattivo, in un certo senso lui non riusciva a non volergli bene. dopo essersi preso la sgridata dal padre,si accasciò sul letto a guardare il soffitto.
sua sorella non c'è la faceva a vederlo così che gli portò del camembert per plagg. plagg lo mangiò in un minuto e girò felice sulla ragazzina. rose sorrise e accarezzò il kwami che tempo prima aveva detestato. il padre ora ad adrien non aveva più permesso di uscire per andare da nessuna parte e questo non gli sembrava giusto. perché un principe doveva sopportare tutto questo? perché doveva essere diverso dagli altri?
tutti quelle domande alla quale adrien non sapeva rispondere lo affligevano. aveva vissuto un sacco di avventure e aveva scoperto di essere un supereroe e ora non le poteva più rivivere. non poteva neanche andare più a trovare marinette e le aveva appena confidato di essere chat e si erano anche baciati oltretutto. per non pensarci,cercò di dormirci sù ma non era facile. era con sua sorella che lo aiutava, ma non era comunque facile. cercò di piangere ma non ci riuscì allora accese il suo mp3 e mise il suono del mare per cercare di rilassarsi. a quanto pare funzionava. semplici note servirono per calmarlo e farlo addormentare facilmente tra le braccia di sua sorella.