chapter 5 arrivo di ladybug
Adrien, dopo quello scontro pensava solamente a voler rivedere delphiny. aveva aiutata e ora lui voleva conoscerla. chi era in realtà? e perché li avevi aiutati? e chi era ladybug?
Adrien,si massaggiava la testa mentre la professoressa spiegava le origini di dracula per il giorno di halloween. oggi a scuola tutti erano andati travestiti,tranne il principe che secondo suo padre, il re era escluso che festeggiasse quella ricorrenza.
"adrien"!
il ragazzo, venne svegliato dal grido fortissimo della professoressa.
"eh?" "oh... scusi professoressa..."
"adrien,sei distratto ultimamente. c'è qualcosa che non va?"
"n... no... professoressa..."
"beh... sarà meglio che sii più attento o dovrò informare suo padre e lei non farà più parte di questa scuola".
"d'accordo,mi scusi ancora...".
il ragazzo,camminò dispiaciuto verso casa quando incontrò una ragazzina. non era della sua scuola e sembrava fosse più grande di lui.
"ciao adrien".
il ragazzo, si voltò a guardarla. non sapeva chi fosse ma nonostante tutto la salutò.
"ehm... c... ciao... ci conosciamo per caso?"
la ragazza si mise a ridere e toccò per un attimo la spalla del ragazzo che al solo tocco sussultò.
"che c'è?"
"oh... n... niente". "solo che... non ho mai parlato con una ragazza prima".
la ragazzina,allora si avvicinò più verso adrien e lo guardò negli occhi.
"a... adesso va meglio?"
adrien,ebbe dei brividi lungo il corpo. era stupenda. lunghissimi capelli viola e occhi di un bellissimo giallo intenso.
"s... sì va meglio".
la ragazza annuì.
"sai... sì ci siamo già incontrati".
"d... davvero?"
"sì... non ti ricordi?"
"ehm... no,mi... mi spiace"
"c... come no? ti ho aiutato a sconfiggere killed".
"quindi... quindi tu sei delphiny?"
"non so di cosa tu stia parlando ma.... io ti ho solo aiutato piccolo micetto".
"p... perché mi hai chiamato piccolo micetto?"
"vuoi farmi credere che tu non lo sia?"
"no cioè io ehm..."
"non serve che fingi con me,adrien".
"m... ma io... non sto fingendo..."
la ragazzina gli mise una mano sopra la bocca. "conosco le persone e in particolare te adrien".
"eh"?
"il maestro fu mi ha parlato molto di te".
"il... il maestro fu?"
"sì,il maestro di tutti i kwami".
"ma cosa stai dicendo?"
la ragazzina si accorse di aver parlato troppo e tacque. s... senti... dimenticati tutta la nostra conversazione,okay?
il ragazzino sorrise e disse solamente: grazie... grazie per avermi aiutato con killed.
"figurati,per me è stato un piacere".
"chiamami quando avrai ancora bisogno di aiuto".
"lo farò". "p...però prima che tu te ne vada,posso... posso sapere il tuo nome?
"certo,mi chiamo... rose".
"o...okay,allora a presto rose".
"ciao"!
adrien,prese la cartella velocemente e corse subito verso casa. stava vivendo troppe emozioni. ma cosa stava succedendo? si buttò sul letto sfinito e si mise a guardare il soffitto. non sapeva cosa fare.
"ti vedo proprio sconvolto".
"non ci mettere anche tu,plagg".
"ehy,volevo solo tirarti su".
"mi... mi dispiace davvero plagg".
"ma... tutte le cose che ho sentito oggi da rose sono vere?"
"dimenticati tutto ciò che ti ha detto. è ancora troppo presto per te".
"t...troppo presto?"
"sì... non puoi ancora sapere molte cose sul tuo conto e su quello di ladybug".
"ne sei sicuro?"
"certo,dimenticati di rose per il momento". "ci porterà solo guai ne sono sicuro".
"ma... mi ha aiutata".
" e allora?"
"ti stava per raccontare delle cose che tu ancora non puoi sapere".
"dimenticati di lei".
"d'accordo ma... un ultima cosa... lei... cioè rose... ha un kwami?"
"adrien,non dovrei dirtelo però mi costringi. quella ragazza si chiama rose cavor ha 13 anni ed ha un kwami".
"fantastico"!
"beh... g... già... solo se sapessi di chi è figlia".
"p... perché?"
"ehm... niente... dimenticati di lei e sappi che ti sta usando".
"u...usando?"
"già".
"d'accordo plagg,non le parlerò più".
"ottima idea"!
3 ore dopo a casa di marinette
"mamma papà sono a casa"!
"ciao tesoro,come è andata oggi?"
"bene,grazie".
"tesoro... il postino mi ha dato questo pacco per te".
"g... grazie,mamma".
marinette,andò in camera sua e aprì il pacco.
"chi... chi me lo ha mandato?"
non vedeva messaggi. che strano.
"erano degli orecchini a forma di coccinella".
"che... che carini".
"ma... perché me li hanno spediti?"
"n... non capisco".
dopo vari tentativi,marinette trovò un biglietto.
"ti affido questi orecchini perché un tuo amico è in pericolo". custodisci bene,mi raccomando".
marinette guardò ancora il biglietto e si accorse che non avevano firmato.
"ma... di chi sarà?"
la ragazza, alzò le spalle e mise gli orecchini nella sua borsa. avrebbe voluto guardarli un altro pò ma doveva finire i compiti e lei lo sapeva che si doveva prima fare il dovere e poi il piacere.
finiti i compiti,verso sera accese la televisione e notò una notizia sconvolgente. siamo in diretta da casa del principino adrien. qui possiamo vedere il principino con una ragazzina di nome rose. questa ragazza sembra che nella borsa abbia delle strane farfalle nere e che gliele stia dando.
"accidenti"!
"io... le conosco"...
"sono le stelle come quella che è entrata nel mio corpo quando ho litigato con cloe"
"che... che significa,rose?"
"significa che ti appartengono adrien". smettila di essere chat noir e unisciti a noi.
"a... a noi?"
"già... a noi due".
"che intendi con noi due?"
"ma a me e a papillon".
"perché dovrei farlo?"
"perché papillon è tuo..."
rose,stava per dirglielo quando marinette piombò nella sua stanza.
"ecco la ficcanaso"
"tu... tu chi saresti?"
"sono delphiny cara marinette".
"tu... non sei la supereroina che credevamo! sei un impostore! che vuoi da adrien"?
"da adrien"? beh... solo... tenermelo".
"come tenertelo"?
"ragazzina... tu non sai nulla... non sai chi è suo padre... chi sono io... tu non sai nulla"!
"va bene... non so nulla... e quindi... chi saresti"?
"sono sua sorella"
"ma cosa dici?"
"adrien non ha una sorella!"
"ah no?" allora dimmi chi è questa nella foto".
rose mostrò una foto di adrien e lei da piccoli.
"ma... sei tu..."
"esatto... sono io... cara marinette"
"ma perché queste farfalle sarebbero sue? e perché lui sarebbe tuo?"
"sono affari che non ti riguardano".
"ma davvero,rose?"
"okay lui vorrei che diventasse il mio ragazzo per questo é mio".
"ma non puoi costringerlo! e poi è tuo fratello!"
"lo so che è mio fratello però lui sono sicura che vuole tanto stare con me"
"ma... io..."
"zitto adrien".
"scusami... rose..."
"forza andiamo".
rose prese adrien in braccio e volò via accompagnate dalle akume.
"adrien"!
"dove lo porti?"
"da papillon".
"deve scoprire la verità".
"di... di che parli?"
"non ha importanza. ora sparisci dalla mia vista se non vuoi essere alumatizzata di nuovo da papillon".
detto questo marinette se ne andò preoccupata per adrien.
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